Ricordiano le persone decedute sul lavoro, presenti in questa raccolta:
Novembre 1963: Pizzi - Prodotti Clorati;
agosto 1969: Becuzzi Ugo e Favilli Miriano -
Prodotti Clorati; gennaio 1971: Millotti Enzo - CK
(Ditta appaltatrice); febbraio 1974: Cantini
Giuseppe - UE; giugno 1974: Fornaciari Arnaldo -
Caldaie (Acli Labor); gennaio 1992: Giannelli
Giovanni a S.Carlo; dicembre 1992: Monticelli
Renzo - PLT; dicembre 1993: Caroti Leonardo - Perossidati (Toscana Impianti);
novembre 2008: Bellagotti Francesco - Ditta Galletti
(non operativa).
10 persone nei secondi 50 anni a Rosignano, sarebbe
utile ed interessante conoscere l'elenco dei primi
50. |
(Sintesi da CRONISTORIA del Comune, accessibile dal menu principale) |
1907.giu. |
Iniziano le prime
trasferte di Monsieur Leon de Harven
incaricato di rappresentare la Solvay in Italia, per
proporre il progetto alle autorità governative.
|
1907.30.lug. |
Il
30 Luglio 1907,
la Solvay viene autorizzata a praticare le ricerche
su tutta l’Italia continentale, ed invitata a
presentare una proposta in merito alla
localizzazione dell’impianto d’estrazione del sale
in soluzione, e del prezzo unitario da riconoscere
al Monopolio di Stato. |
1908.2.giu. |
Il Regio Prefetto di Pisa informa il Sindaco di
Rosignano M.mo: ...una
società belga ha intenzione di impiantare "un piccolo
opificio" a sud di Livorno. (vedi
) |
1909.23.apr.
|
La Solvay è ora in grado di formulare la sua
proposta al Ministro. Si propone quale zona
d’estrazione del sale la valle del Cecina. La
vicinanza al giacimento statale di Volterra, la
presenza delle altre materie prime, l’abbondanza
d’acqua, la prossimità ai centri di consumo finale
del prodotto, vengono indicate come le
caratteristiche a favore di questa zona. |
1909.9.mag. |
L'ing. Jules Tricot inizia a Cecina la ricerca
Solvay per un sito adatto ad uno stabilimento di
soda.
Nei primi tempi operò nell’anonimato, in quanto la
società non desiderava che venisse pubblicizzato il
nome di Solvay, fino a quando non fosse stato
firmato l’accordo per l’estrazione della salamoia.
|
1909.13.lug. |
L'ing. Tricot acquista per Solvay (notaio Corcos) 2.500 mq nel comune di S.Luce
e 2.500 in quello di Rosignano da Raffaello Malenchini, oltre a 4.000 mq
in località Lecciaglia Alta a 600 m. dall'argine del Fine lungo la
ferrovia per Collesalvetti. |
1910 |
L'ing. Tricot assunse un collaboratore in
grado di aiutarlo a superare le barriere
linguistiche, nella persona di Egisto Squarci, molto
utile nei contatti con le amministrazioni pubbliche
locali e nelle relazioni per la compravendita con i
privati. |
1910 |
Solvay acquista 1.500 ettari dal marchese Ginori
Lisci nella valle del Cecina e nella valle Lupicaia, per un giacimento di sale di grosse dimensioni. |
1911.24.apr. |
Solvay ottiene dal Ministero la facoltà di eseguire
scandagli con trivella nei pressi di Volterra. 30
anni di concessione
con diritto di rinnovo per altri 20, ma revocabile
se lo stabilimento non sarà attivo fra 5 anni. I firmatari
Enrico Bondi, Direttore Generale dei Monopoli
di Stato e Edouard Hannon, gerente della Solvay.
|
1911.28.ago. |
L'ing. Tricot firma un accordo con Pier Nello
Inghirami, per la concessione dei diritti di ricerca
del salgemma nel sottosuolo. |
1912 |
Ernest Solvay prende la decisione definitiva di
costruire nel comune di Rosignano il proprio
stabilimento di soda. (Non è nota la data esatta, ma
siamo alla fine di gennaio).
L’ipotesi Cecina, unica valutata fino ad ora, viene
accantonata in primo luogo perchè il terreno
migliore è frazionato fra 79 proprietari, troppi per
ottenere una comune intesa a vendere. Vi sono poi
altre difficoltà legate alla realizzazione del
raccordo con la stazione. Sebbene il sindaco
Pegolotti appoggiasse il progetto, alcuni gruppi
economici cittadini boicottarono l’operazione.
|
1912.2.apr |
Con
rogito del notaio Corcos, Solvay acquista il salgemma contenuto nel
sottosuolo della concessione di "Querceto"
nei pressi di Montecatini
Val di Cecina, nella proprietà del Marchese
Ginori-Lisci e l'affitto del terreno di superficie
che il Marchese non intende vendere. (vedi
rogito) |
1912.7.mag. |
Con
rogito del notaio Corcos, Solvay acquista dal cav. Enrico Grandi l'area
per la costruzione della fabbrica. 160 ettari per 400.000 lire,
comprende 4 poderi e tre case coloniche (Mondiglio, Quercioletta 1 e 2,
Santa Rosa). |
1912.15.mag. |
Firmato contratto
con Emilio Monti relativo al calcare di Rosignano, con
pagamento di 45.000 lire (Acquabona) |
1912.10.lug. |
Firmato il
contratto con il barone Frédéric de Rochefort,
(un nobile che
eredita dai vicerè francesi in Italia) per
l'estrazione del sale dalla proprietà di Buriano,
situata tra i comuni di Montecatini (PT) e Volterra
(PI).
L’operazione era stata assentita dal Governo
nazionale con Convenzione del 24.4.1911.
|
1912.7.ago. |
Solvay
acquista dal prof. Giovanni Biagi 5,5 ettari in zona Quercioletta per
15.000 lire. |
1912.21.set. |
Solvay comincia a comprare terreni ed il Comune
decide che tutti gli stabilimenti e opifici
industriali che sorgeranno nel territorio comunale
occupando più di trenta operai, avranno diritto
all'esenzione delle tasse a ruolo per 5 anni. Sei
mesi dopo la Giunta Provinciale Amministrativa
respinge la deliberazione di esenzione quinquennale,
nel rispetto delle leggi tributarie che non
consentono esenzioni. |
1912.11.dic. |
Solvay acquista dal sig. Morgantini terreno, villa con 6 vani, casa colonica in
località Lillatro per 106.000 lire. Qui sarà la prima Direzione
operativa. |
1913.28.mar. |
L'ing.
Alessio Herzen è nominato direttore dei lavori di costruzione della fabbrica prende
alloggio a Villa Berti a Caletta. |
1913.27.apr. |
Solvay acquista da Emilio Monti per 45.000 lire
l'area di scavo dell'Acquabona, risultata idonea dopo i sondaggi dell'anno precedente. |
1913.15.set. |
Il Consiglio Comunale delibera che alla nuova
stazione ferroviaria in costruzione, sia dato il
nome di Rosignano. L'azienda aderisce. |
1913.17.set. |
Iniziano
i lavori per le fondazioni della nuova fabbrica. Il Comune di Rosignano
informa la Camera di Commercio dell'inizio lavori. E' l'atto
di nascita ufficiale della Solvay in Italia. |
1913.4.ott. |
La
ditta Borini di Bologna appalta i lavori di costruzione della stabilimento. |
1913.28.ott. |
L'impresa
Rotigliano di Torino firma per la costruzione della casa del
sorvegliante e due palazzoni all'Acquabona per 41.000 lire. |
1914.giu. |
Contratto con il conte Mastiani Brunacci in cattive
condizioni finanziarie, il cui terreno stava per
essere messo all’asta dal Tribunale di Pisa. La
società non poteva rinunciare a questo appezzamento
di oltre 1100 ettari all'Acquabona, interessante sia per lo
sfruttamento del calcare che come terreno di
costruzione. La vicenda si chiuse con il prezzo
pagato di ben 1.300.000 lire. L'acquisto avviene ad
opera dei f.lli Vestrini che rivendono a Solvay
nello stesso anno tenendo per se la fattoria di
Marittimo. |
1914.18.lug. |
Relazione
a Bruxelles: le officine sono pronte con porte e apparecchiature,
la ciminiera è a quota 6m e 40. Per le caldaie siamo alla carpenteria
metallica, per la sodiera ai basamenti. Posate le tubazioni ovoidali
delle fogne stradali anche sotto via del Littorale. La stazione è a
1,20 m. di altezza e sono in corso le fondazioni per altre 3 case tipo
7 impiegati. |
1914 |
Nello
stabilimento in costruzione è attiva un'infermeria diretta da Erina
Casolari infaticabile e dal dottore del capoluogo Giuseppe Grassi. |
1914.4.ott. |
L'esercito tedesco invade il
Belgio e il 4 settembre viene sequestrato Ernest Solvay.
Il Consiglio Comunale appositamente riunito conferisce
ad Ernest Solvay la
cittadinanza onoraria di Rosignano.
|
1915.4.mar. |
Il
rapporto Solvay sottolinea: raccordo ferroviario inaugurato, alla
stazione mancano solo le finestre, ultimate varie case tipo sette per
impiegati,
teleferica da Acquabona arrivata carpenteria. Ciminiera a 50 m. forni a calce struttura ultimata. Per seguire
i lavori la Direzione viene spostata dalla villa Morgantini al Lillatro, alla casa Santa Rosa interna allo stabilimento.
Per le case impiegati resta a cura dell'azienda
tutta la manutenzione, energia elettrica a baso
prezzo: 25 cent. per Kw, e poi tanto verde a orto e
giardino intorno alle case, tenuto gratis dai
giardinieri della società. (Vedi) |
1915.13.set. |
Rapporto Solvay. L'ing. Herzen
scrive: si trovano gli operai conduttori, ma non abituati al lavoro in
fabbrica, tornitori, aggiustatori, carpentieri sono quasi tutti
militari. |
1915.1.ott. |
L'ing.
Chardin fa domanda per istallare un impianto provvisorio per la
fabbricazione di soda caustica ad uso esplosivi. Domanda subito accolta. |
1915.15.dic. |
Lo
stabilimento viene dichiarato ausiliario per decreto ministeriale, e
potenziato al massimo per affrontare la produzione bellica. Arrivano
macchinari dagli Stati Uniti. |
1916 |
La stazione ferroviaria entra in funzione. Lavorano
in fabbrica 327 operai con 50 donne, dall'alba al
tramonto domenica compresa. |
1916 |
L'ing.
Herzen inoltra a Bruxelles una richiesta del personale per dare una scuola ai figli
dei dipendenti, 37 bambini, 50 con i gli altri ragazzi della borgata.
Propone gli uffici ex Direzione rimasti vuoti al Lillatro. Intanto
realizza la biblioteca aziendale. |
1916 autunno |
Apre la stazione ferroviaria. La fabbrica inizia a
funzionare. Sono impiegati in tutto 327
lavoratori, di cui 50 donne. |
1916 |
I ritmi di lavoro in fabbrica sono molto intensi;
alla caustificazione gli operai lavorano 12 ore al
giorno, alle cave di calcare dell' Acquabona 10 ore
nei feriali e 4-6 in quelli festivi. A tutti può
essere dato un lavoro qualunque e diverso dal suo
abituale, come pure chiesto di fare straordinari;
chiunque può licenziarsi “se libero da obblighi” con
preavviso di otto giorni; la società, può
licenziare, “senza indicarne i motivi”, con lo
stesso preavviso. Nessun riconoscimento alle
organizzazioni sindacali, mentre sono “rigorosamente
vietate” le riunioni, le discussioni, la propaganda
di qualsiasi genere, il gioco, le sottoscrizioni e
qualsiasi manifestazione collettiva, così come gli
avvisi e le affissioni. Per tutti, con la legge del
31 gennaio 1904, assicurazione obbligatoria. |
1916.31.dic. |
La
produzione arriva a 531 tonnellate di soda caustica delle quali 486
avviate alle fabbriche di esplosivi. La produzione giornaliera sfiora le
20 tonnellate. |
1918.gen. |
La
fame si fa sentire sempre più. La Croce Rossa americana invia 3.500 lire
di aiuti. La Solvay comincia ad acquistare farina ed altri generi
alimentari fornendo ai dipendenti il pasto di mezzogiorno. |
1918.ago. |
La
Solvay tenta di avviare la produzione della soda con poco personale, ma
rinvia per mancanza di carbon coke. Entro
l'anno inizia a funzionare con il calcare che
proviene dalle cave dell'Acquabona a Rosignano
Marittimo e la salamoia dai giacimenti di Querceto,
a Ponteginori. |
1918 |
Si iniziano a costruire gli alloggi anche per gli
operai: sono dei "palazzoni" ovviamente più modesti,
("tipo 9"). Infatti ogni "palazzone" si articola in
4 appartamenti, tre di 4 stanze e uno di 5, con 460
mq. di orto-giardino. Non sono gratuiti, ma a
differenza degli impiegati, gli operai pagano un
canone di affitto: L. 15 mensili per un appartamento
di 4 stanze; L. 16 per un appartamento di 5 stanze.
Un canone modesto, giustificato come contributo per
le spese di manutenzione, col tempo sarà soggetto a
variazioni. |
1919 |
Col
dopoguerra, la miseria e i prezzi alle stelle esplodono le tensioni
sociali gestite sempre dalla Camera del Lavoro di Piombino. La vertenza
per le 8 ore ha buon esito come pure quella per un aumento generale
della paga del 25%. |
1919 |
La
Solvay inizia la costruzione del Circolo Aziendale e dei Canottieri. Si
inizia a progettare l'ospedale |
1919 |
La Solvay attiva
la sirena dello stabilimento. Il primo segnale di
entrata, corrispondente all’apertura dei cancelli,
viene diffuso 15 minuti prima dell’ora fissata per
l’inizio del lavoro. Al secondo segnale (5 minuti
prima della stessa ora) ogni operaio deve aver
fatto “il movimento della propria medaglia” (il
cartellino di allora) e sia i medaglieri che le
porte dello Stabilimento vengono chiusi. Al terzo
segnale, dato all’ora precisa dell’inizio, il lavoro
deve cominciare effettivamente in tutti i cantieri:
ai ritardatari la prima mezz’ora non viene pagata.
L’uscita è annunciata da un solo segnale, all’ora
precisa della fine del lavoro, e nessun operaio può
smettere prima del segnale stesso. |
1919.set. |
Alle cave dell'Acquabona inizia uno sciopero per il licenziamento di 3
operai. Il sindaco Attilio Gotti cerca di mediare e la vertenza si arresta senza
riassumere i licenziati, ma il malcontento resta al massimo e si avvia
al punto di rottura. |
1919.dic. |
Il sindacato chiede alla società Solvay aumenti
economici e riconoscimento dell'organizzazione
sindacale. La risposta secca è: nessuna trattativa
con personale estraneo allo stabilimento. |
1919.17.dic. |
62 lavoratori delle cave iniziano lo sciopero che si
protrae durante le feste e Capodanno. Tutti i
dipendenti Solvay appoggiano l'azione dei cavatori e
la Direzione mette in atto la serrata, mandando a
casa 506 persone. |
1920.gen.feb. |
La
serrata continua per mesi, qualcuno è assunto alla Magnesite attive a
Campolecciano ed alle Forbici, altri in
campagna, ma la maggior parte è inattiva e la situazione diventa
critica. |
1920.29.mar. |
La solidarietà comincia a venir meno ed alcuni sono
decisi a rientrare. La fabbrica viene riaperta ed
qualcuno si presenta per riprendere il lavoro, ma
viene bloccati dagli scioperanti, tanto che deve
intervenire la forza pubblica. |
1920.1.apr. |
La Solvay riammette gli operai con più di 3 mesi di
anzianità, man mano gli altri, escluso dieci persone
ritenute elementi di disordine. |
1920.6.apr. |
La vertenza si considera conclusa dopo 4 mesi (lo
sciopero più lungo nella storia dello stabilimento
locale). Quasi tutti accettano quando concesso: un
modesto aumento, negata la soppressione del lavoro a
cottimo, nessun riconoscimento dell'attività
sindacale. La prova di forza è fallita. |
1920.14.ago. |
Nuovo tentativo di agitazione degli addetti al
carbone che contestano il lavoro a cottimo e il
giorno dopo sono seguiti dagli altri scaricatori.
L'iniziativa ha però poca presa. |
1920.20.ago. |
43 carbonai riprendono l'attività alle condizioni
precedenti nonostante il licenziamento di 13 di
loro. L'organizzazione sindacale che ora ha sede nel
capoluogo prima si sfalda e poi scompare del tutto. |
1920.10.dic. |
La Solvay comunica al Comune che intende aprire
quanto prima una Dispensa Viveri per i
bisogni del personale sito nella località. Sarà
comunicata la data precisa di apertura e la nota dei
generi che saranno messi in vendita. |
1921.1.dic. |
Si inaugura il Circolo Solvay. Sala giochi con
buffet, biliardi, sala lettura e biblioteca, salone
conferenze e spettacoli. Settore impiegati diviso da
quello degli operai. Tra il 1921 e il 1922 sorgono
in tutte le frazioni del Comune la sezioni del
Partito Nazionale Fascista. A Rosignano ciò avviene
poco prima della marcia su Roma (28 Ottobre 1922).
Molti esponenti di primo piano della Solvay
aderiranno al PNF e saranno responsabili delle
organizzazioni fasciste fino al 25 Luglio 1943. |
1921.dic. |
La fabbrica occupa ora 951 persone fra i quali 60
impiegati e 36 operai a Ponteginori. Il canone di affitto dei palazzoni
operai passa da L.15 e L.16 a L.20
e L. 23 rispettivamente per appartamenti di 4 e 5 stanze.
(Vedi) |
1922 |
La produzione Solvay raggiunge i 447.000 q.li di carbonato sodico, con 861
persone. Lavorano ora alle cave dell'Acquabona 111 minatori. |
1923.11.set. |
Viene rilasciato il certificato di abitabilità per
il nuovo ospedale Solvay. 65 vani con le strutture
più moderne sotto la direzione del dott. Giuseppe Rosicarelli assunto allo scopo.
(Vedi) |
1923.ott. |
Completato dalla Solvay il nuovo edificio scolastico con 17 vani per gli alunni dell'intero
paese che fino ad ora avevano fatto lezione al Lillatro nella ex villa
Morgantini. Le aule, spaziose, con spogliatoi annessi, sono
rischiarate da ampi finestroni e accolgono gli alunni delle
cinque classi elementari dell'intero nuovo paese.
(Vedi) |
1923.19.ott. |
Casa Pellizzari-Marcacci sul mare del Lillatro (poi abitata dai
Gentili) è trasformata in 4 appartamenti per lavoratori, dalla
Solvay. |
1923.set.ott. |
Entrano in funzione vicino alla caserma dei Regi
Carabinieri, la farmacia del dott. Michetti, l'uff.
di stato civile, l'uff. postale, spostato dal fabbricato Tesi in via del
Littorale, barbiere, dormitori, refettorio, dispensa viveri e due
appartamenti. Si completano così le opere di supporto previste dallo
stabilimento. |
1923
|
A quest'anno risale la costruzione della direzione e
dell'alloggio per il direttore dello stabilimento. |
1923
dic. |
In Solvay inizia il nuovo processo di produzione
della soda caustica per caustificazione del carbonato sodico. Aumenta la produzione, ma calano
90 unità lavorative pur raggiungendo i 1169 dipendenti con 75.000 ton.
di estrazioni. Lavorano
alle cave dell'Acquabona 181 minatori. |
1924.26.mar. |
La ditta Battaglia inizia la costruzione della
seconda ciminiera dello stabilimento, completandola
in solo 6 mesi. |
1924 |
La produzione Solvay raddoppia e raggiunge 850.000 q.li di carbonato sodico
con 1575 persone. |
1925 |
La Sodiera viene ampliata ed inizia la produzione
del bicarbonato raffinato. Lavorano
alle cave dell'Acquabona oltre 300 minatori. |
1926 |
I dipendenti Solvay arrivano a quota 2093. Operai
1962 e impiegati 131. L'Azienda procede ad un
ritocco dei canoni di affitto degli operai: da L.20
e 23 per appartamenti di 4 e 5 stanze, passa,
rispettivamente, a L. 25 e 28. |
1927 |
Lavorano
alle cave dell'Acquabona oltre 500 minatori, ma parte la cava di S.Carlo
e per 8 anni le cave saranno due, poi l'Acquabona chiuderà per
esaurimento
e per la pessima qualità del materiale fornito che,
troppo pulverulento, creava problemi di intasamento
nei forni a calce. |
1927 |
Questa la situazione architettonico-urbanistica, del "paese
Solvay", intorno allo stabilimento:
- 3 gli alloggi "tipo 3" per i dirigenti: ville di 12 vani,
con 4.675 m. di orto-giardino in via Piave.
- 106 alloggi bifamiliari "tipo 6": per impiegati. 7 stanze con 1.035 mq.
di orto-giardino. Via Dante, via Forli, via Battisti (ora
Berlinguer).
- 16 alloggi bifamiliari, con appartamenti di 5 vani e 460 mq. di
orto-giardino. Via Roma
- 87 sono gli alloggi quadrifamiliari "tipo 9": per gli operai, così detti
"Palazzoni". La differenza di trattamento tra impiegati ed
operai è osservata anche nei due alberghi che l'Azienda
gestisce per i dipendenti senza famiglia: infatti gli operai
pagano 50 cent. a notte e 6 lire al giorno per pensione
completa; mentre per gli impiegati il soggiorno è interamente
gratuito. Una disparità che si protrae fino al
1970, fin quando la Società Solvay adotterà una nuova
strategia. |
1927 |
Dal censimento industriale di quest'anno la
Solvay di Rosignano risulta essere il più grande
complesso chimico della Toscana in quanto
l'unico con oltre 1000 addetti. |
1928.19.apr. |
La ditta Simoni di Firenze consegna il nuovo Teatro Solvay che comprende a
piano terra anche il nuovo "Circolo Operai" che va a
sostituire il "vecchio Circolino", gestito da Bruno Marchetti.
Al primo piano il "Circolo Impiegati" gestito da Giuseppe
Burattini. In più locali per il Gruppo Sportivo, il Gruppo Filarmonico,
biblioteca, sale biliardi, stanze da gioco e soggiorno. Il teatro ha 400
posti a sedere in platea e 350 in galleria. |
1928 |
A Punta Lillatro si costruisce lo stabilimento balneare per i
dipendenti. Anche qui operai e impiegati divisi da una rete,
secondo l'uso dell'epoca, ma nessuno ci fa caso. In
conseguenza della riduzione dei salari imposta dal governo
fascista(-8%), l'Azienda riduce il canone di affitto degli
operai del 10%: da L.25 e L.28 scende a L. 22,50 e L. 25,20
(rispettivamente per appartamenti di 4 e 5 stanze) |
1928.18.lug. |
Processo a Pisa per furti ripetuti a danno della
Solvay per oltre un milione. (vai
alla cronaca) |
1928 |
Sa Solvay acquisisce la società Adriawerke di
Monfalcone con la quale si assicura l’intera
produzione di carbonato di sodio italiana e
buona parte di quella di soda caustica. |
1929.29.dic. |
Posa della prima pietra della chiesa di S.
Teresa costruita dalla Solvay, sarà consacrata
nel luglio 1931. |
1929 |
Inizia lo
sfruttamento dei nuovi giacimenti di salgemma di
Buriano (presso Ponteginori) e della cave
calcaree di San Carlo. |
1930 |
Alle
cave dell'Acquabona
lavorano ora 66 persone in calo ormai progressivo. |
1931 |
La capacità produttiva raggiunge 245.000 ton. di
carbonato di sodio e 82.250 di soda caustica. |
1932.6.dic. |
Il Ministero
delle corporazioni (Mussolini stesso), “Vista
l’istanza dell’8.8.28 con la quale la Solvay
chiede la concessione perpetua di coltivare la
miniera di salgemma di Buriano,…visto che non
sono state prodotte opposizioni…è concessa in
perpetuo la facoltà di coltivare la
miniera…l’area ha un’estensione di 1063
ettari…la società concessionaria è tenuta a
…attenersi alle disposizioni di legge ed alle
prescrizioni comunque impartite. |
1934 |
La
Solvay procede ad una
ulteriore riduzione del canone di affitto degli operai (-12%),
per cui da L.22,50 e L.25,20 (per appartamenti dei "palazzoni"
di 4 e 5 vani), si scende rispettivamente a L. 17,80 e L.20,25.
Nello stesso tempo concede prestiti agevolati per chiunque,
dei suoi dipendenti, vuole costruirsi una abitazione in
proprio. |
1935 |
Nuova acquisizione da parte Solvay con la
Società Aniene di
Pontemammolo (Roma) che in conformità alle direttive autarchiche del
regime riguardanti la produzione di cloro, aveva
avviato le produzioni di soda caustica e cloro
mediante il processo elettrolitico al mercurio. |
1938 |
In attività la Rotonda dei Canottieri Impiegati,
nella posizione attuale, costruita presso la casa Pellizzari-Marcacci al Lillatro, grande ed elegante, ma
con la rete di divisione dei bagni operai/impiegati e le guardie alla porta.
Viene completato anche il teatro ristrutturato e
ampliato. |
1938.21.apr. |
Vada.
Si inaugura il pontile Vittorio Veneto della società Sacom (Solvay). Consente lo
sbarco di materie prime e l'imbarco di prodotti finiti dello
stabilimento. |
1938 |
Per soddisfare le crescenti richieste di cloro,
inizia la costruzione dell'impianto di
elettrolisi del cloruro di sodio con celle
elettrolitiche Solvay a mercurio con la ragione
sociale di Società Chimica dell'Aniene
di cui Solvay deteneva l’intero pacchetto
azionario e la costruzione
della prima "sala celle a mercurio" a ciclo
continuo, seguita, a distanza di dodici mesi,
dalla seconda sala, con il conseguente collaudo
della sottostazione elettrica e l'avvio della
produzione della trielina". Il tutto sarà in
marcia dal 1940. Nel novembre 1966 sarà poi
totalmente assorbito da Solvay . |
1938 |
Su un basso pendio accanto allo stabilimento Aniene nasce un nuovo villaggio
residenziale per i dipendenti con spaccio alimentari che sarà demolito negli anni '80 perchè
troppo vicino alla fabbrica. |
1938 |
Lo
stabilimento è ora il più grande dell’industria
chimica toscana, detenendo il 29,8% della
potenza installata, il 13,4% degli addetti e il
13,8% del valore della produzione dell’industria
chimica regionale. |
1939 |
Rosignano Solvay. Su invito della Società Solvay la
principessa belga Maria Josè, consorte di Umberto II di
Savoia visita la fabbrica, la città-giardino e relativi
servizi.
(Vedi)
|
1940.20.apr.
|
Viene messa in marcia la prima sala celle della
Società Chimica dell'Aniene,
(Sala celle 1), ma col sopraggiungere della
guerra, il nuovo stabilimento dovrà attendere il
periodo di pace per entrare a pieno regime. |
1940.17.giu. |
Mussolini da Palazzo Venezia il 10 giugno 1940: "L'Italia
è in guerra". Si vedrà subito...un aereo francese
il 17, arriva dalla Corsica e sorvola solitario tre
volte lo stabilimento Solvay e ad ogni passaggio
sgancia grappoli di bombe con precisione. Non fa
vittime, ma procura danni, abbattendo una
ciminiera, che rimane "la ciminiera dimezzata",
per tutto il periodo bellico. Colpite anche
l'officina meccanica, la Foresteria e la
facciata del teatro, ovviamente
nessuna contraerea . |
1941.14.gen. |
Solvay comunica all'Istituto Nazionale Fascista
Assicurazione Infortuni sul Lavoro che
l'esercizio della fornace "La Fine" da parte da
parte del Cav.Uff. Paolo Lamberti è cessato e
che la Società da parte sua non ha intenzione di
rimettere il servizio la fornace. |
1943 |
In considerazione dello stato di guerra e del
valore strategico dello stabilimento Solvay, per
cui molti dipendenti sono sfollati, l'Azienda,
oltre a ridurre l'onere dei mutui al pagamento
della sola assicurazione sugli interessi,
sospende i canoni di affitto degli operai:
condizione che si protrarrà fino al 1951.
|
1943.25.lug.
|
Caduta del Fascismo. Il 27 una grande
manifestazione di lavoratori e di cittadini,
organizzata dai partiti antifascisti, parte
dalla fabbrica sfilando fino a Castiglioncello
per festeggiare la caduta del regime. Sarà
l’unica in tutta la provincia di Livorno. Al
termine i carabinieri arresteranno Oberdan
Podestà, Alfredo Stefanini e Enzo Fiorentini
come organizzatori della manifestazione. Saranno
liberati poco prima dell’8 Settembre. Enzo
Fiorentini sarà nel dopoguerra organizzatore
sindacale e dirigente politico comunista nonché
sindaco di Rosignano dal 1975 al 1977. |
1943.8.set. |
Armistizio.
Tutti entusiasti per la fine della guerra, si brinda nei bar e nei
circoli con l'unica bibita disponibile: l'orzata. Al Circolo Operai
Solvay si rompono gli argini e si fa irruzione nel Circolo Impiegati per
festeggiare insieme gridando basta con le divisioni. Sembra davvero
finita, invece è l'inizio del caos fin dal giorno dopo. |
1943.23.set. |
Lo stabilimento deve fermare obbligatoriamente
gli impianti per lo sgombero forzato del
litorale voluto dai tedeschi. Ripartirà il 22
ottobre con personale al minimo. |
1943.5.ott. |
Rosignano Solvay subì
subito l’occupazione delle forze tedesche, le quali
attraverso l’ordine di sfollamento per ragioni di guerra (24
settembre), imposero alla Solvay dapprima una fermata degli
impianti, poi l'arresto di gran parte dell’attività
produttiva. Ai primi d’ottobre la Società si trovò “nella
dolorosa necessità di procedere ad una prima riduzione dei
propri organici”, preoccupandosi però di mitigarne il più
possibile le conseguenze attraverso “un esame oculato delle
varie situazioni di famiglia e adottando tutti quei
provvedimenti di carattere assistenziale compatibili con le
possibilità economiche dell’Azienda” |
1944.6.apr. |
Un'incursione aerea alleata danneggia l'Aniene. Bombe sull'abitato con danni alla rete acqua potabile per la cui
riparazione devono intervenire personale comunale e Solvay. |
1944.23.apr |
Sei caccia alleati sullo stabilimento Aniene provocano gravi danni. |
1944.29.apr. |
In caso di allarme anche fuori dell'orario di
lavoro, l'azienda mette a disposizione della
popolazione tre rifugi costruiti sotto il
fabbricato della direzione.
(Scarica dal sito il documento esclusivo: "A
Rosignano passa la guerra" di L. Tosolini,
la cronaca del passaggio del fronte vista dallo
stabilimento qui sotto brevemente ricordata). |
1944.31.mag. |
Dal 18 gennaio al 31 maggio lo stabilimento
subisce ben dodici bombardamenti. |
1944.13.giu. |
Lo
stabilimento viene colpito da tre attacchi aerei
alleati nello spazio di sei ore. |
1944.15.giu. |
L'abitato subisce una violenta incursione da
parte di una formazione di bombardieri pesanti
che provoca un numero imprecisato di vittime.
Poche ore più tardi una seconda incursione di
caccia-bombardieri infieriva nuovamente
sull'abitato già tanto provato, provocando
l'esodo totale della popolazione che si
riversò in parte nei rifugi dello Stabilimento. |
1944.30.giu. |
Nella notte tra il 30 giugno e il 1° luglio
quattro ore consecutive di un fuoco di medi e
piccoli calibri proveniente da direzione di Vada
colpisce lo stabilimento e arreca danni vistosi,
ma non gravi, tranne la perdita totale del
contenuto di ammoniaca del serbatoio in lamiera
della Sodiera. |
1944.giu. |
I Tedeschi ormai in rotta incalzati dalle
truppe alleate, saccheggiano lo stabilimento Solvay e caricano il tutto
su alcune navi al pontile di Vada. |
1944.2.lug. |
Nella notte
tra il 2 e il 3 retroguardie tedesche si
ritirano lungo la Via Aurelia facendo saltare la
Stazione di Rosignano (fabbricato, scambi,
tralicci, raccordo dello stabilimento, ecc..)
|
1944.3.lug. |
Verso le 14,30' un operaio proveniente dall'Aniene
comunica in Direzione, che le prime avanguardie
Americane sono apparse e chiedono da mangiare.
Viene inviato l'interprete ed altri incaricati,
dando disposizioni perché la richiesta venga
esaudita.
Più tardi, il graduato e il soldato Americano
vengono portati, a cavallo di una bicicletta
agli uffici, dove vengono ricevuti dai Dirigenti
e fatti oggetto ad entusiastiche accoglienze.
Verso le 18, fa il suo ingresso un piccolo
gruppo di italo-americani e di partigiani i
quali inalberano la bandiera della liberazione
sul parafu1mine in alto alla torretta degli
uffici. |
1944.4.lug. |
Tra le 10 e le 11,10 lo stabilimento é fatto
oggetto di furioso cannoneggiamento tedesco.
Numerosissime granate si abbattono con fragore
assordante, provocando danni lievi, ma un po’ da
per tutto, più gravi al Depuratore d'acqua e
alle tramogge della soda rossa da cui esce un
getto fluido di soda che dà preoccupazioni per
la sorte dei numerosi civili ricoverati nel
rifugio sotto gli "EBVR". Purtroppo si deplora
una vittima, colpita dalle schegge di una
granata dietro la CS, l'operaio Giuseppe
Capitani, morto in rifugio due giorni dopo. Nel
pomeriggio un gruppo di partigiani sale agli
uffici ed espone all'asta, sotto la bandiera
Americana, la bandiera rossa comunista. |
1944.5.lug. |
Verso le 11 l'artiglieria tedesca dal Poggio
Pelato apre il fuoco sullo stabilimento con
granate che colpiscono un po’ dovunque. ma senza
grossi danni. Il cannoneggiamento riprende verso
le 14, ma con minore intensità. Frattanto le
truppe Americane di prima linea, forzano tutte
le case dell'abitato Solvay, mettendo
tutto a soqquadro in particolare le case di Via
Piave e Via Ernesto Solvay, totalmente
manomesse. Gli ufficiali giustificano col fatto
che si tratta di truppe operanti in prima linea
e quindi non tenibili a freno. Verso le 21 nuovo
cannoneggiamento tedesco sullo stabilimento: i
carri armati stazionanti nelle immediate
vicinanze, lungo la Via Aurelia rispondono a
fuoco accelerato. |
1944.6.lug. |
Nella notte fra il 6 e il 7 lo stabilimento
viene sottoposto a intenso cannoneggiamento da
parte tedesca, che provoca qualche danno entro e
fuori il recinto, mentre tra le 1,30 e le 2,30
un furioso fuoco vicinissimo di mitraglia
provoca molto panico specie nei rifugi sotto gli
uffici, temendosi la "volta buona" di
un'infiltrazione tedesca. Al mattino si
presentano frotte di profughi che fuggono dai
rifugi delle colline circostanti, terrorizzati
dai tedeschi che rapinano e uccidono. Portano
masserizie, cani, capre, ecc.; qualunque buco
dello Stabilimento avente la parvenza di rifugio
viene occupato ed i problemi si complicano a
dismisura, principalmente quello
dell'alimentazione e delle condizioni igieniche
data la stagione e la mancanza d'acqua.
Sono circa
1300 i civili rifugiati entro lo stabilimento. |
1944.8.lug. |
Nella notte tra 1'8 e il 9 lo stabilimento é
fatto oggetto di lungo cannoneggiamento da parte
delle batterie tedesche: le granate cadano
numerose entro e fuori il recinto, mettendo
sgomento tra la popolazione dei rifugi. |
1944.9.lug. |
Per tutto il pomeriggio tutta la zona Solvay
(Stabilimento e Vi1le) viene sottoposta a
cannoneggiamento metodico da parte
dell'artiglieria tedesca piazzata sulle pendici
di Poggio Pelato, artiglieria che, si ha
l'impressione, abbia ricevuto rinforzi come del
resto confermato da Radio Londra. |
1944.10.lug. |
Affluiscono notevoli rinforzi motorizzati
Americani. Viene data notizia della liberazione
di Castiglioncello avvenuta nella serata. Nella
nottata, tiri sporadici da parte
dell'artiglieria tedesca sullo Stabilimento e
abitato Solvay. |
1944.11.lug. |
Il fronte finalmente si allontana verso le
colline ad Est di Castiglioncello, mentre le
truppe Americane avanzano oltre Rosignano M.mo.
Rosignano Solvay è dichiarata zona abitabile
però il rombo del cannone si sente ancora, il
che non invoglia i civili a lasciare i rifugi, e
per due notti consecutive la zona Solvay sarà
ancora bersagliata dagli ultimi pezzi tedeschi
sul Poggio Pelato.
Da Rosignano M.mo notizie tragiche, il paese é
in rovina; cadaveri di militari e civili, sparsi
ovunque, vengono bruciati; l'orrore è nel volto
dei profughi affamati e terrorizzati che si
avviano verso Rosignano Solvay, pur essendo
anche qui evidenti i segni dalle devastazioni
dei bombardamenti, delle azioni dei guastatori
tedeschi, da 12 giorni di cannoneggiamento,
della semina di mine dappertutto, delle
spogliazioni da parte delle truppe operanti dei
due eserciti. |
1944.15.lug. |
Dopo il passaggio del fronte, all'Aniene si installa il reggimento "Engineers" con
aviatori e Hawayani nel podere Falaschi. Il cardinale di N.York Spellman
celebra messe al campo fra lunghe file di soldati dietro via Malta (ora
zona ITI) |
1944.ago. |
Si costituisce la Sezione della Federazione
Nazionale dei Lavoratori Chimici (F.I.L.C.), che
raccoglie un migliaio di iscritti fra i
lavoratori Solvay: un risultato indicativo
dell’entusiasmo per la libertà e la democrazia
appena riconquistate. |
1944.set. |
Vengono nominate (elezioni nel '45) in fabbrica
le prime Commissioni Interne, una per ogni
stabilimento o cantiere del Gruppo. Per Solvay
10 membri, Aniene
e San Carlo 7, Ponteginori 4, D.C.T. (Direzione
Centrale Tecnica, presso l’Aniene) e SACOM al
pontile di Vada 3
con netta prevalenza di PCI e il PSI. |
1945.mar. |
Viene costituito dalla Solvay il CO.DI. (Commissione Dipendenti) che fino al 1950 provvederà a
gestire aiuti alimentari ai dipendenti. |
1945.1.lug. |
La società concede all'Università Popolare
(esistente dagli anni venti) l'uso totale del
teatro e dei locali annessi. |
1945.1.ott. |
La Soc. Solvay concede l'uso della "Villa Seni"
(Ulisse Seni direttore dal 1942 al '44) di via
Piave (3a villa a est del cancello della
fabbrica, lato Vada), alla Scuola Media, che vi opererà per tre
anni con 5 o 6 sezioni. |
1945.22.ott. |
Prime votazioni per le Commissioni Interne nello
stabilimento di Rosignano: si tratta di un
evento di grande rilievo perché per la prima
volta tutti i lavoratori possono esprimersi in
una libera consultazione. Vota l'82% con ampia
prevalenza del PCI. |
1946 |
Inizia ad opera della Soc. Solvay, proprietaria
dell'immobile sottostante adibito a Scuola
Elementare e Materna, la sopraelevazione del
fabbricato per la Scuola Media, portato a
termine nel corso del 1947. |
1946 |
Mentre per gli operai che abitano i "palazzoni"
sono esonerati dal pagamento di un canone di
affitto, a coloro che non abitano nei
"palazzoni" viene retribuita una "indennità di
alloggio". |
1947 |
Vada. La
Solvay costruisce il primo "Pennello" a monte
del pontile V. Veneto, a difesa
dall'insabbiamento. Sarà prolungato nel 1970.
|
1949 |
Sciopero nazionale in fabbrica per le
rivendicazioni dei chimici dal 16 febbraio al 5
maggio. Forte presenza della "celere" richiamata
da tutta la Toscana. |
1949 |
Nasce una nuova e singolare organizzazione, il
“Sindacato Autonomo Solvay-Aniene”,
per
iniziativa
di
alcuni
impiegati
dello
stabilimento
Aniene,
con il
sostegno
esplicito
della
Direzione
Nazionale
che fece
trasferire
da
Milano
il
dottor
Vittorio
Pagliaro,
per
costituirlo
e
assumerne
la
segreteria.
La
Direzione
preferiva
sostenere
un
sindacato
autonomo
e
limitato
all’Azienda
anziché
la
Libera
CGIL o
la FIL,
che
legate a
partiti
di
governo,
avevano
alle
spalle
una
struttura
di tipo
tradizionale
e per
questo
non
influenzabile.
Nel
dicembre
1952 un
referendum
fra gli
iscritti
decretava
lo
scioglimento
del
Sindacato
Autonomo. |
1951.14.15.lug. |
Si tiene a Rosignano Solvay la la Conferenza
Internazionale dei Lavoratori dipendenti dal
Monopolio Solvay. Una novità. Per la prima volta
i lavoratori di una azienda monopolista, ma di
diversa nazionalità, si incontrano per gettare
le basi di una concreta azione. La Società
Solvay mette in atto ogni tentativo per farla
fallire. Alla vigilia, la polizia, con un
pretesto inconsistente, arresta i 13
principali organizzatori della Conferenza del
Sindacato Chimici di Rosignano. |
1952.nov. |
Forti attriti fra Solvay e sindacati, ma anche a
livello nazionale. La società decide di ridurre
l'orario di lavoro da 48 a 40 ore settimanali
con riduzione proporzionale del salario. La
questione viene portata nel Consiglio Comunale
del 15 nov. e significativo fu l'intervento del
sindaco Demiro Marchi, ma il provvedimento fu
applicato. |
1953.gen.16-19 |
Manifestazione a Rosignano alla quale
partecipano non solo gli impiegati e gli operai
della Solvay, ma anche gli abitanti di
Rosignano, contro la cosiddetta «legge truffa»
in discussione in Parlamento. Anche in questa
occasione si gravi problemi di ordine pubblico.
Durante la grande manifestazione non autorizzata
per le strade cittadine, la polizia carica i
manifestanti arrestandone 34, trattenuti presso
le carceri di Livorno fino al 2 febbraio,
giorno del processo presso la Pretura di Cecina,
nel quale vengono tutti prosciolti. |
1953 |
La situazione conflittuale si attenua nel corso
dell'anno, quando la società e le rappresentanze
dei lavoratori arrivano ad un compromesso con la
mediazione delle autorità politiche locali
(sindaco e prefetto). Alla fine la direzione
italiana Solvay accetta di ridurre il personale
attraverso la forma dei licenziamenti volontari
«con speciali integrazioni», dei pensionamenti
anticipati «a condizioni di particolare favore»
e con il ricorso alla Cassa Integrazione.
|
1953 |
L'Aniene inizia la produzione del cloruro di vinile monomero VCM, fondamentale per i prodotti plastici
come il PVC. Nel 1964 sarà raddoppiato, poi risulterà cancerogeno e chiuso nel 1979.
(Vedi studi prof.Viola).
Inoltre, si
procede all’ammodernamento degli impianti e
delle attrezzature della sodiera. Si crea un
clima più razionale per l'organizzazione del
lavoro e la costante pressione delle
associazioni sindacali spinge la direzione
nazionale ad elevare, durante l’autunno del
1953, l’orario di lavoro settimanale dalle 40
alle 44 ore. La conflittualità tra i sindacati e
la Solvay, pur acuta in certe fasi, non ebbe
alla fine conseguenze deleterie e non impedì che
venissero poste le premesse per il rilancio
dello stabilimento di Rosignano.
(vai
alla cronaca) |
1954.16.apr. |
La Società Solvay cede all'Istituto delle Figlie
di Nostra Signora della Misericordia un terreno
della superficie di 15.000 metri quadri circa,
destinato alla fondazione di un istituto
che provvederà all'istruzione e all'educazione
cristiana della gioventù della località, per
mezzo di asili infantili, corsi professionali,
doposcuola, circoli ricreativi e altri mezzi
analoghi" |
1955.mag. |
Nello
stabilimento nasce il gruppo anziani ed è
diretto dal dipendente Sirio Cosimi. Prende il
nome di GALA Solvay (Gruppo Aziendale Lavoratori
Anziani) ed inizia la sua attività collegata
all' ANLA (Ass. Naz. Lav. Anz.) esistente dal 1949. Seguiranno alla presidenza: Vicidomini,
Vittorio Matteucci e Nedo Pallesi. Dal 2003 è ALS (Ass. Lav. Seniores).
(Vedi)
|
1955.30.mag. |
Corinto Chegia, Capo Fabbrica della Sodiera,
viene nominato Cavaliere del Lavoro. |
1955.2.set. |
Un incendio all'interno della fabbrica ha
distrutto una vasta costruzione adibita in parte
a magazzino ed in parte a locale mensa per i
dipendenti. Danni per oltre quattro milioni
contenuti dall'intervento dei VVFF di Livorno.
Nessun danno alle persone. |
1956.18.apr. |
Stante
la scadenza della concessione statale che la
Società Solvay godeva dal 24 aprile 1911 "per
effettuare ricerche minerarie ed estrarre
salamoie nel territorio della provincia di
Pisa", in questa data quelle medesime
concessioni vengono rinnovate per 30 anni,
(dunque fino al 1986), col pagamento di un
canone indicizzato, ammontante a L. 210 per
tonnellata.
(Dieci volte più alto del prezzo fissato dal
nuovo Contratto firmato nel 1996). |
1957 |
Il gruppo Solvay decide di entrare nel settore
della petrolchimica, costruendo il moderno
impianto del Polietilene (PLT) e Acqua
Ossigenata. |
1959 |
Vanno in marcia le fabbricazione di polietilene
(processo Phillips)
e di acqua ossigenata e perborato di sodio. |
1959 |
La Solvay ha ridotto personale negli ultimi anni, i dipendenti
sono ora 3750, contro i 5.202 del 1951 con una riduzione di 1452 unità, ma avvia
nel
giugno 1959
gli impianti del Polietilene (PLT brevetto
Philips), Acqua
Ossigenata e Perborato di sodio in costruzione dal 1957-58. |
1958-1960 |
Inizia la costruzione sul corso del Fine del
grande bacino idrico del "Lago di S.Luce"
riserva strategica di 100 ettari a 14 km dalla
foce, per le necessità di acqua dello
stabilimento. Sarà inaugurato nel 1960. Dal 1992 è
"Oasi LIPU". |
1963.giu. |
Il prof. P.L.Viola Direttore dell'ospedale Solvay organizza con
Luciano Leonardini il G.A.D.S. (Gruppo Autonomo Donatori Sangue), la
struttura aziendale dei donatori ancora in piena
attività. |
1962 |
La Solvay inizia la costruzione dell'impianto di Cracking
acetilenico avviato nel '65, ma a regime dal
1967 per grosse difficoltà tecniche.
(L’investimento è stato di oltre 20 miliardi).
Dalla virgin-nafta si produce acetilene, etilene e metano,
materie prime rispettivamente
per il Cloruro di Vinile, per il
Polietilene e per i Clorometani (derivati
clorati del metano), tutte materie prime che
venivano acquistate sul mercato.
I dipendenti sono ora 4500. |
1963 |
Vada. Il pontile SACOM, costruito dalla Solvay nel 1938 su terreno del Demanio Marino, passa in proprietà allo Stato, che a sua volta, lo da in concessione alla Solvay. |
1963 |
Inizia la
produzione dei derivati clorati del metano (clorometani:
cloruro di metile, cloruro di metilene,
cloroformio e tetracloruro di carbonio). |
1963.28.nov. |
Stabilimento Aniene. Muore l'operaio Pietro Pizzi a
seguito esplosione del disco di rottura
superiore della sintesi del tetracloeretano,
durante lavori di manutenzione. Feriti
gravemente Sergio Spadoni e Piero Stefanini (vai
alla cronaca) |
1963.7.dic. |
Rosignano
Solvay. Un grave incendio all'interno dello
stabilimento Aniene ha provocato la distruzione
della cabina elettrica posta nel cortile
centrale davanti agli uffici della direzione. La
conseguente mancanza di energia elettrica
ha causato il blocco di tutti gli impianti e
fuoriuscita di cloro gassoso dalla sala
elettrolisi, senza che vi fossero danni alle
persone. I danni ammontano a centinaio di
milioni ed all'arresto della fabbrica per molti
giorni. |
1964.7.dic. |
Rosignano Solvay. La società Solvay dona
un'area di 6140. mq in zona Crocetta all'Ente Chiesa, dove sorgerà la
nuova parrocchia di Santa Croce. |
1964 |
Va in marcia il processo brevettato dalla Solvay
per la produzione del polietilene ternario in
sostituzione del procedimento Philips avviato
nel 1959. |
1964 |
Vada. Viene
costruito il pennello di Pietrabianca con lo
scopo di fermare ancora più a nord del
pennello del 1947 e del pontile V. Veneto,
il flusso di materiali che tende a insabbiarlo.
Nel 1969, viene prolungato fino a fargli
raggiungere il limite di una scarpata del
fondale
con gravi problemi sull’erosione della costa a
sud del pennello. |
1965 |
Iniziano le prove di marcia di un particolare
impianto di Cracking per la produzione di
acetilene, etilene e metano partendo da benzina
greggia. |
1966.nov. |
La Soc. Solvay annette totalmente la Società
Chimica dell'Aniene già consociata e presente a Rosignano dal 1939. Di conseguenza si ha una sola Commissione Interna, formata da 11 membri. Nel maggio 1966 il totale complessivo degli organici è di 4.242 unità. |
1967.13.mar. |
La Soc. Solvay programma il passaggio a
società per azioni e successivamente il società
anonima |
1967 |
Va in marcia a regime dopo lunghe prove,
l'impianto di Cracking acetilenico acquistato
dalla Montecatini nel 1962 (Unico impianto di
questo tipo reso funzionante). |
1968 |
Viene deciso dal Sindacato Solvay il superamento
dell'istituto delle Commissioni Interne di
Fabbrica (C.I.F.) che vengono sostituite dai
Consigli di Fabbrica, con l'intenzione di
democratizzare ancora di più e di far operare
direttamente il Sindacato con il datore di
lavoro. I dipendenti sono 3850. |
1968.14.nov. |
Primo sciopero generale proclamato in modo
unitario da CGIL, CISL e UIL, volto a rilanciare
la trattativa sulla riforma delle pensioni,
conclusasi positivamente nel febbraio
successivo. |
1968 |
Viene avviato l'impianto Eltexil
(è il più noto Multifili dalla fusione di ELTEX
il polietilene Solvay e TEXILE), potenziato
nel 1970. |
1969.19.ago. |
Rosignano Solvay. Muoiono gli operai Ugo Becuzzi, di 32 anni e Miriano Favilli di 34, entrambi residenti a Rosignano S. Romano Agostini, di 32 anni, riporta invece gravissime ustioni. Alle 17.45 una tremenda esplosione si verifica all’interno del reparto trielina, (ex Aniene), demolendo i muri perimetrali del capannone, del tetto e di gran parte delle tubazioni. L'onda esplosiva, causata dalla fuoriuscita dell’acetilene, si propaga per oltre 300 metri distruggendo tutti i vetri in tale raggio. Un principio di incendio viene domato dalla squadra della fabbrica. Fortunatamente il turno di giorno è uscito da poco. (vai
alla cronaca Il
Telegrafo) |
1969 |
Va in marcia
l' impianto di polietilene supportato (processo
Solvay). |
1968-69 |
Fino al 1968, una parte del carbonato di sodio
prodotto dalla Sodiera veniva trasformato in
soda caustica nell' impianto di caustificazione.
Nel 1969 tale impianto è stato fermato poiché la
soda caustica, prodotta nelle varie elettrolisi
come sottoprodotto del cloro, aveva ridotto lo
spazio di mercato disponibile per quella
prodotta da Carbonato sino ad annullarlo
completamente. Inoltre le richieste di cloro
erano aumentate sempre in misura maggiore
rispetto a quelle della caustica, si era
arrivati al punto che la sola soda caustica
elettrolitica risultava esuberante rispetto al
consumo. |
1970 |
Il prof. Viola presenta le proprie ricerche
sulla cancerogenicità del cloruro di vinile sui
ratti alla conferenza internazionale sul cancro
di Houston (USA) |
1970 |
La Solvay inizia la cessione delle
infrastrutture della "Città giardino" (strade,
marciapiedi, aree verdi) cedendo tutto il suo
apparato sociale con la vendita, a prezzi
vantaggiosi delle abitazioni e degli
appartamenti ai suoi dipendenti e gli apparati
pubblici all'amministrazione Comunale che se ne
accollerà la manutenzione. |
1970 |
Inizia la limitata produzione, per elettrolisi
del cloruro sodico con "celle a diaframma",
anche questo progetto Solvay, ma rimarrà a lungo
una prova di laboratorio. |
1970 |
In questi anni le Opere Sociali aziendali
vengono affidate all'AGOSS per una gestione unificata. Restano all'azienda gli
immobili del teatro e Canottieri oltre alla CIAS (fondo integrativo) e
il Natale dei bambini. |
1971.25.gen. |
Tragico incidente al reparto C.K. dello stabilimento.
Un operaio delle ditte appaltatrici, Millotti Enzo, muore per essere
stato
colpito da un fascio tubiero fuoriuscito da uno scambiatore di calore.
(vai
alla cronaca) |
1971 |
Chiude l'ospedale Solvay.
Il passaggio all’uso pubblico avviene in due fasi, prima passa sotto
l'ospedale di Livorno nel 1972 e nel 1980 all’USL, in conseguenza
della riforma sanitaria dei governi di unità nazionale.
|
1971 |
Al
Circolo Canottieri si costruisce il porticciolo
con 110 posti barca. E' presidente del Circolo
l'ing. Luigi Belli. Viene preso un mutuo
bancario. |
1972 |
Il Comune
di Rosignano, con il Sindaco Leno Carmignoli, seguendo le direttive
regionali, impone una serie di limiti per gli scarichi a mare del
mercurio (ridotti in alcuni anni
del 90%), l’abolizione dell’arsenico e il contenimento nei limiti
stabiliti del cloro e ammoniaca. |
1972 |
Entra in piena attività il Servizio di Medicina
ed Igiene del Lavoro, coordinato dal Professor
Viola: nel primo semestre del 1972 vengono
compiute 1.620 visite mediche, comprensive di
esame radiografico del torace,
elettrocardiogramma, check-up, ricerca delle
sostanze tossiche attraverso esami del sangue,
delle urine e dall’aria espirata. |
1973.lug. |
Il
prof. Aristeo Renzoni, direttore dell'istituto di anatomia comparata
dell'università di Siena,
analizza il mercurio in mare fra Castiglioncello e Vada trovando valori
sempre di gran lunga superiori al limite di 0.7 milligrammi per kg. di
peso fresco che la legge stabilisce come massimo per i pesci di
importazione. (vai
alla cronaca) |
1973.2.ago. |
L'Interox
Chimica Spa impresa italiana congiunta con Solvay & Cie e Laporte
Industries Ltd inglese, costruirà una grande unità di produzione di
persolfati presso le sue istallazioni di Rosignano. L'inizio è previsto
per il 1975. I persolfati si usano come agenti detersivi. La Solvay ha
rifiutato di rivelare il costo e la capacità della nuova unità. |
1972.24-29.gen. |
Si tengono le prime elezioni per la
costituzione del Consiglio di Fabbrica che va a
sostituire la Commissione Interna. Su 3.092 iscritti a votare
partecipano in 2.416 (78%). |
1974.5.feb. |
Alle 15.00 all’Aniene fuga di gas dall’impianto di produzione del cloro: una densa nube di gas tossico, di colore
giallo-nerastro, inizia a sprigionarsi dalla “Sala 3”
dell'Elettrolisi, assumendo grosse proporzioni. Mentre l’allarme risuona nello stabilimento, gli operai che stanno lavorando nel settore cercano di mettersi in salvo. Chi si trova all’interno della Sala interessata dall’esplosione, per fuggire attraversa la nube di cloro. Finiscono all’Ospedale 14 intossicati, ma per uno di essi, il 59enne Giuseppe Cantini, che si trovava nell'ascensore
della sala, non c'è più niente da fare, muore in
ospedale.
L’esplosione ha interessato una tubazione della
rete di alta pressione della produzione
del cloro. I successivi accertamenti appurano
che è saltato un disco di rottura a frattura
prestabilita del diametro di 30 cm.,
causando la fuoriuscita di cloro puro giallastro
e di una parte di grafite, al quale si doveva il
colore giallo-nero della nube. (vedi
foto).(Da: "90 anni di movimento sindacale alla Solvay di Rosignano" di G.Paolini
scaricabile
dalla sezione Scaricolibri del sito)
(vai alla cronaca) |
1974.mar. |
La Direzione Solvay annuncia la chiusura del
reparto “Multifili” (produzione di filato di
polietilene), viste le forti perdite registrate;
i 150 dipendenti che vi sono addetti vengono
riassorbiti in altre fabbricazioni. |
1974.4.giu. |
Un nuovo grave incidente: muore Arnaldo Fornaciari, un operaio sessantenne della
ditta appaltatrice ACLI-Labor, straziato dalle lamelle del gruppo rotore
di una caldaia che era impegnato a pulire. |
1974 |
La
Solvay continua la dismissione delle abitazioni
concesse ai dipendenti, mediante vendita agli
assegnatari a prezzi molto favorevoli e
rateizzazione mensile sullo stipendio. (Un
appartamento dei palazzoni a circa 3.500.000
lire). |
1975 |
Dei
mille edifici posti in vendita, sono già venduti
circa 600. A duemila ammontano gli edifici
costruiti dai dipendenti con i prestiti
agevolati dell'Azienda. |
1975 |
Arresto degli impianti Trielina, Percloroetilene
e Eltexil. |
1976 |
Avviata la nuova caldaia HP 3 con una
potenzialità di 155 tn/ora a 40 chilogrammi/cm2
di pressione e a 450 gradi di temperatura. Costo
2,5 miliardi di lire. Con le altre 5 della
centrale, potenzierà la rete termoelettrica
dello stabilimento, con una produzione
complessiva è 500 tonnellate di vapore all’ora,
destinate sia alla fabbricazione sia alla
produzione di energia elettrica, per 45mila
chilowatt. |
1976.mar. |
Viene costituito l’A.G.O.S. (Associazione Generale delle Opere
Sociali), nuova struttura delle Opere Sociali Solvay con funzioni di
coordinamento in base all’articolo 11 della legge n°300 del 1970. Sono
ora i dipendenti protagonisti nelle opere sociali, non più
formalmente, ma in modo sostanziale. I vari
CIAS, Gruppo donatori, filarmonico, anziani, “Canottieri”, l’Università
Popolare, tennis, e circoli pescatori, cacciatori e giovanile,
conservavano la loro autonomia mentre i servizi comuni e amministrativi,
venivano assunti dall’AGOS. Obbiettivo “evitare inutili concorrenze tra
le varie attività”. In tutti gli organismi di gestione (eletti dai soci)
i dipendenti sono la maggioranza, la Solvay che conserva la proprietà
degli immobili messi a disposizione, è rappresentata. Gli organi sociali
dell’AGOS sono l’Assemblea dei Soci, il Consiglio Centrale, il Comitato
Esecutivo e il Collegio dei Sindaci Revisori. Anche chi non lavora alla Solvay può
aderire ai vari Circoli, purché il numero complessivo dei soci
dipendenti resti superiore. |
1976.mag. |
Personale del Gruppo Solvay nel mondo: 45.000. Personale del Gruppo
Solvay in Italia: 4.500 |
1976.2.sett. |
Fuga di
cloro dall'Elettrolisi durante un violento temporale con interruzione di
energia elettrica. (vai
alla cronaca) |
1977.13.gen. |
In questa
data il Sindaco Iginio Marianelli ordina alla
Solvay la tassativa riduzione a zero in 90 giorni, delle emissioni di
cloruro di vinile verso l'atmosfera, pena l'arresto degli impianti. La
società non ritenne possibile il rispetto di quanto richiesto in soli
tre mesi e minaccia l'arresto della catena petrolchimica con il
licenziamento di 1500 persone. Dopo una serie di incontri anche
regionali la situazione viene sbloccata in attesa di soluzioni tecniche
opportune. Una serie di accordi di contorno favorevoli al personale
permise di superare la grave situazione.
(vai
alla cronaca) |
1977.mag. |
Iniziano i lavori per la costruzione del nuovo
pontile che poi si chiamerà Solvada, nome suggerito da una
bambina di Castiglioncello in un concorso riservato agli scolari.
|
1978.4.dic. |
I dipendenti sono 3250. Entra in funzione il
“Ristorante Aziendale” la nuova mensa interna alla
stabilimento. La cosiddetta "mensa da un miliardo" è in
realtà una valida ed efficiente struttura in grado di fornire 1500 pasti
nell'intervallo di mezzogiorno. Vi pranzerà anche il Papa durante la
visita allo stabilimento nel 1982. |
1979.17.lug. |
La
prima nave etileniera, la
"Elisabeth" attracca alla rampa di scarico in testa al nuovo
pontile per inviare il prodotto all'interno del grande serbatoio da 5.000 mc dove viene mantenuto a -143°C.
Da qui rigasificato verrà compresso verso lo stabilimento. A agosto si procedeva a fermare l’impianto C.K.,
mentre i suoi 100 dipendenti venivano trasferiti in altri reparti della
fabbrica. |
1979.3.ago. |
Alle
16,02 stop al Cracking. Il conduttore Luciano Nassi preme il pulsante di
arresto dell'impianto in presenza degli ing. De Gaudenzi, Grillo,
Muzzati. |
1979.dic. |
Per la prima volta nel Consiglio di Fabbrica
Solvay vengono elette due donne: Laura Nannerini e Patrizia Villani. |
1947-1980 |
Dal 1947 fino al 1969 la Solvay ha realizzato
strutture di protezione per limitare
l’interramento del canale di attracco adiacente
al Pontile Vittorio Veneto (molo sopraflutto al
pontile e pennello di Pietrabianca). Le due
opere hanno comportato un arretramento della
linea di riva della zona considerata, a causa
della dispersione al largo del materiale
scaricato dall’industria, provocata dalle
correnti marine instauratesi in relazione alla
costruzione delle strutture sopradette. Per
evitare tali processi erosivi nel 1980 la Solvay
provvedeva ad accorciare di 45 metri il pennello
di Pietrabianca |
1980.5.lug. |
800 lavoratori sospesi per 15 giorni.
(vai
alla cronaca) |
1980 |
Lucia Donati ottiene in Solvay il primo
part-time, con una notevole anticipazione
rispetto alla media nazionale. Per la donna in
certi periodi della sua vita – dopo la maternità
o in situazioni difficili – il part-time può
essere una soluzione ideale, anche se risulta un
po’ limitante sulla carriera. |
1981.dic. |
"Demolizione di tre fabbricati ed una ciminiera in zona
"Fornace La Fine". Il lavoro va alla ditta SECOS srl e
termina il 25 gen. 1982. |
1982.19.mar. |
La venuta del Santo Padre, la seconda in
Toscana dall' inizio del Suo Pontificato,
avviene per la solennità di San Giuseppe.
Durante la visita di Sua Santità Giovanni Paolo II
allo stabilimento Solvay, viene benedetta la
prima pietra della erigenda nuova Chiesa (poi
S.Croce) in
muratura voluta tenacemente da don Luciano
Cantini.
|
1982 |
In fabbrica inizia la
“grande emorragia”degli organici. Nasce il C.S.D., Centro Servizi Diversi, dove vengono
concentrati tutti i lavoratori espulsi dai reparti per
riorganizzazione interna. Il C.S.D. in certi momenti
arriva fino a 150-200 addetti, ma non è che
l’anticamera della preparazione di un esodo, che si
concretizza a metà degli anni Ottanta.
Da 3.049 unità lavorative del 1980 si passa alle 2.522
del 1983 e la tendenza è a diminuire. |
1984 |
Viene deciso il ricorso alla Cassa Integrazione per 397
lavoratori: la Società si impegnava inoltre ad
incentivare le dimissioni mediante congrue offerte per
coloro che avessero risposto ai parametri individuali
dell’età, dell’anzianità contributiva e dei carichi di
famiglia.
|
1984.nov. |
“Il sole 24 ore” del
27.11.84 da notizia una maxi-multa comminata dalla CEE
alla Solvay. 12 miliardi e 330 milioni di lire, la più
elevata mai comminata in una procedura anti-trust, a
cinque società chimiche europee, tutte collegate alla
Solvay, accusate di aver costituito un cartello (un
accordo commerciale) illegale per ripartirsi il mercato
e fissare prezzi differenziati dei prodotti fra il 1961
e l’80.
(vai
alla cronaca) |
1985.15.mar |
Rosignano Solvay. Muore il prof. Pier Luigi Viola
(Arezzo 1917). Laureato in Medicina e Chirurgia a Pisa
nel '43, entra alla Solvay nel '45 come assistente
all'ospedale aziendale. E' stato Docente di Medicina del
Lavoro a Pisa e ricercatore con l'Istituto Regina Elena
di Roma. Vanta oltre quaranta pubblicazioni scientifiche
ed una lunga serie di partecipazioni nei maggiori
istituti scientifici internazionali. Nel '45 assunto
presso l'ospedale aziendale del quale sarà Direttore dal
1960 al 1971. Dopo lunghe e personali ricerche illustrò
alla comunità internazionale nei primi anni '70 la
pericolosità del cloruro di vinile monomero in
produzione all'Aniene di Rosignano dal 1953, potenziato
e migliorato nel 1964, senza che se ne conoscesse
minimamente l'incidenza sulla salute. Fermato
definitivamente nel 1979.
(Biografia
sulla sezione: PERSONE) |
1985.1.lug. |
L’organico complessivo dello stabilimento scende
a 1.966 unità. |
1986.23.mag. |
Inaugurazione a Rosignano del nuovo impianto "Clarene" (produzione
di EVOH pellicola plastica usata per la confezione
di alimenti). Garantisce 29 posti di lavoro e segna l’ingresso nel
vasto campo delle specialities, prodotti sofisticati e
di alto valore aggiunto. Presenti
autorità ad ogni livello, fino al sottosegretario
Orsini.
(Vedi) |
1987.10.mag |
Fuga di cloro, di
“modesta entità” che impegna non poco la squadra di
emergenza di turno dell'elettrolisi. |
1987.13.ago. |
Durante l'avviamento dell'Elettrolisi dopo la fermata
estiva di manutenzione, una fuoriuscita di circa 40 kg
di cloro determina una situazione ad alto rischio per la
popolazione, che per fortuna viene scongiurata dal
vento della giornata che disperde il gas arrivato
comunque fino alle spiagge di Vada. (vai
alla cronaca) |
1988.12.lug. |
Alle ore 5,30 assalto
dimostrativo di Greenpeace contro la Solvay.
Issato uno stendardo ecologista, gli uomini con le
maschere antigas hanno bloccato una tubazione di scarico
dello stabilimento, infine si sono incatenati - I
manifestanti portati via di peso da poliziotti e
carabinieri . (vai
alla cronaca) |
1988.12.nov. |
Il consiglio comunale decide di indire un
referendum sugli investimenti Solvay nel campo del PVC. Viene tenuto il
fra il 26 e 27 del mese. Votano i maggiori di 16 anni. Risultati: SI 6.865 pari al
44,55%, NO 8.543 pari al 55,45%- Votanti: 15.584. La concessione
non viene rilasciata.
(Vedi)
- (vai
alla cronaca) |
1989.27.mag. |
Riapre il teatro Solvay dopo la
ristrutturazione della sola sala, senza la messa
a norma generale del fabbricato. |
1989.27.ott. |
Due cisterne con 50 tonnellate di cloro ciascuna
caricate presso l'Elettrolisi deragliano all’interno
dello stabilimento sul binario verso la stazione,
fortunatamente restano erette e senza danni. |
1990.3.apr. |
Un treno cloro in partenza sulla linea Livorno-Roma
davanti ai "Palazzoni" Solvay, formato da dieci
cisterne di cloro e da alcuni obbligatori carri
“scudo” in testa e coda, urtava abbattendoli un
respingente e un palo della linea elettrica:
deragliavano il carro scudo
e una cisterna con 50 tonn. di cloro. La cisterna
restava eretta sulla massicciata e non si
verificarono fughe. Era condotto da due militari di
leva del “Genio Ferrovieri” che lasciandolo
sfrenato, erano discesi dal locomotore! |
1991.lug. |
Chiusura “a
sorpresa” dell’impianto "Clarene" dopo solo cinque
anni di produzione e la messa in cassa integrazione
dei lavoratori.
(Vedi) |
1992.25.gen. |
Le amministrazioni comunale e provinciale chiedono,
con scarsa convinzione, l’”abbattimento totale dei
reflui” in mare. Solvay propone un impianto di
decarbonatazione, che resterà lettera morta fino
agli anni 2000, quando sarà abbattuta una minima
quantità di solidi sospesi carbonatici.
|
1992.30.gen. |
Cave di S.Carlo. Un operaio Giovanni Giannelli di 52
anni, muore schiacciato in un'auto di servizio nella
cava di calcare. |
1992.18.mar. |
Si rompe un tubo di olio combustibile dai depositi
Solvay e circa 1000 litri finiscono sulla
spiaggia ed in mare. |
1992.2.apr. |
Comune e USL
emettono una ordinanza affinchè la Solvay bonifichi
i campi vicino al fosso Lupaio ed in bocca di Fine
inquinati da reflui industriali. L'azienda fa
ricorso al TAR. |
1992.8.giu. |
Il Comune stipula con la Solvay un accordo per
il recupero delle acque: l'azienda cede acqua
potabile prima utilizzata a scopi industriali e
ritira a questo scopo quella trattata dal
depuratore comunale.
|
1992.ago. |
L’Amministrazione Comunale definisce con la
Solvay la concessione edilizia per una Centrale
Turbogas da 350 MW, che avrebbe prodotto il
vapore necessario per le fabbricazioni, ma anche
energia elettrica da immettere nella rete
pubblica. Nel giugno 1993 il Ministero
dell’Industria autorizza in via definitiva
l’istallazione dell’impianto che va in marcia
nel 1997. |
1992.21.dic. |
Incidente al Polietilene. Perde la vita Renzo
Monticelli dipendente Solvay. Mentre stava
scavalcando una vasca di contenimento urta
accidentalmente una valvola di spurgo di una pompa,
provocando l’uscita di butene che lo investe,
incendiandosi immediatamente. Muore dopo due
settimane dal ricovero. |
1993.8.ott. |
Straripamento importante del
fiume Fine a seguito di piogge intense e apertura
parziale del lago di S. Luce. Il superamento
dell'argine di protezione dello stabilimento lato est
provoca l'allagamento dell'intero settore ex
Aniene con gravi danni ed oltre un mese di arresto
della produzione e la interruzione della linea
ferroviaria fino al 14 ottobre. |
1993.13.dic. |
Incidente nel reparto di produzione
dell’acqua ossigenata. Leonardo Caroti,
dipendente della ditta Toscana Manutenzioni,
muore mentre stava smontando una pompa.
Viene investito dall’esplosione insieme al
collega Mario Bartoletti, che riporta ustioni.
(vai
alla cronaca) |
1993.14.dic. |
Il sindaco Simoncini scrive al Presidente della
Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, sollecitando
affinché i Ministeri competenti terminino
l'istruttoria relativa alla stabilimento Solvay
ai sensi del DPR 175/88 (legge Seveso), in
modo da poter informare la cittadinanza in modo
completo su come comportarsi in caso di rischio
industriale, in quanto fino ad oggi è stato
possibile fornire solo consigli sommari. |
1993.dic. |
Ai Consigli di Fabbrica subentrano le RSU, cioè le
Rappresentanze Sindacali Unitarie. Nelle RSU possono
essere presenti anche lavoratori che non hanno
tessera sindacale. Anche chi non aderisce a un
sindacato, può, all’interno della fabbrica, mettere
insieme una lista, essere votato e confluire in
quella che si chiama appunto Rappresentanza
Sindacale Unitaria. |
1994.5.dic. |
Viene accordata alla Solvay la concessione
edilizia per la costruzione dalla prima centrale
Turbogas all'interno dello stabilimento.
|
1995.6.set. |
Solvay Italia - Il
fatturato 1995 a 1500 miliardi
(vai
alla cronaca) |
1996.24.apr. |
Viene sottoscritto a Roma il contratto
di collaborazione industriale tra Amministrazione
Monopoli di Stato e Solvay che prevede la cessione
di tutte le concessioni alla Solvay e
l’intensificazione dello sfruttamento fino a due
milioni e centocinquantamila tonnellate annue di
salgemma.
In cambio la società promette che pagherà allo Stato
71 miliardi di tasse arretrate dal 1973, ottenendo
un sostanzioso sconto sul dovuto.
(Vedi
"La guerra del Sale" scaricabile dal sito su
Scaricolibri/Rosignano S.). |
1997.1.gen. |
Sul piano della struttura societaria una data
importante per la Solvay. Nasce la SPE, la Solvay Poliolefins of Europe, azienda
incaricata di gestire tutto il settore delle materie
plastiche. In seguito la Società Solvay costituisce
per la SPE una joint-venture con la British
Petroleum (B.P.).
|
1997 lug. |
Viene avviata la Turbogas interna allo
stabilimento che produce energia elettrica da
metano della rete nazionale sostituendo le
precedenti caldaie a nafta.
(vedi) |
1997 |
La Solvay acquisisce dall’Ente Tabacchi Italiano
(Monopolio) le aree a sud del Cecina, per
assicurarsi la materia prima con dei progetti a
lunga scadenza. |
1999.17.set. |
Morìa di pesci nel mare davanti a Rosignano Solvay e
Vada, di “discrete proporzioni”per una perdita di
ammoniaca. Sospesa la pesca per alcuni giorni, con
danni economici a diverse famiglie. A lanciare
l'allarme sono stati i pescatori della zona. |
1999.18.set. |
E' stato approvato dal Prefetto Andrea De
Martino il Piano di sicurezza "Grandi Rischi"
riguardante la gestione dell'emergenza esterna
in caso di incidente rilevante all'interno dello
stabilimento chimico Solvay. Scatta il piano di
informazione della popolazione in merito al
piano nel quale la Solvay rientra come
"industria ad alto rischio" per la grande
quantità di cloro, etilene e acqua ossigenata
presenti negli impianti di produzione e
stoccaggio. La popolazione deve essere informata
e formata in merito alle misure di sicurezza e
alle norme comportamentali da seguire in caso di
incidente. |
1999 |
La Solvay intende demolire l’ultimo “baluardo”
nel settore delle manutenzioni, le officine
meccaniche. E’ in questa fase che si passa ai providers, Società che prendono in gestione
le attività di manutenzione. SIEMENS per i reparti
dell’Acqua Ossigenata, SPE e Unità Elettrolisi;
ORTEC per Sodiera, Cloruro di Calcio, Forni a Calce;
OMP per il settore macchine strategiche (costituendo
una Società, “Officina 2000”, nella quale Solvay
detiene il 45% delle quote). |
2000.15.gen. |
Siglato l'accordo procedimentale fra Comune,
Provincia e Solvay per la riduzione in tre anni
del 30% degli scarichi a mare.
L’obbiettivo finale è quello di eliminare lo scarico
delle materie solide in mare. Da un lato si è
costruito un nuovo impianto per il riutilizzo di
questa materia, rivolto alla produzione di
scaglie per le lettiere dei gatti. Dall’altro
c’è l’impegno per il passaggio dalle Celle a
Mercurio a quelle a Membrana: attraverso una
grossa produzione di acido cloridrico ci sarà la
trasformazione del carbonato di calcio in
cloruro di calcio. Di conseguenza quello che era
un residuato, uno scarto della lavorazione,
diventerà un prodotto ad alto valore aggiunto. |
2000.lug. |
Accordi sul Parco Industriale in Solvay. Con la
creazione di un Parco Industriale si vuole
favorire l’insediamento in loco di imprese terze
utilizzatrici di prodotti Solvay. Questa
attività è considerata fondamentale per il
rilancio del sito e per favorirne la
competitività, contribuendo nello stesso tempo
allo sviluppo occupazionale della zona. Solvay
si impegna a mettere a disposizione dei terzi
utilizzatori apposite aree industriali
attrezzate (all’interno e all’esterno dello
stabilimento) così come le utilities: servizi
manutentivi, mensa, medicina del lavoro,
antincendio, vigilanza, etc. Il quadro di
riferimento è quello della compatibilità fra le
attività industriali e le altre risorse del
luogo. |
2000.13.ott. |
Entro questa data le aziende ad alto
rischio ambientale come la società Solvay devono
ottemperare alla direttiva europea detta "Seveso
2". Di conseguenza viene raddoppiata
l'area di rischio da 1800 a 3800 m. con
conseguenze rilevanti anche sulle nuove aree da
urbanizzare. Ora l'area considerata per legge a
rischio minore intorno allo stabilimento
raggiunge Le Badie e oltrepassa Vada. |
2001 |
Il Gruppo Italia ha fatturato nel 2001 810
mln di euro con vari record di produzioni: a
Rosignano l' Unità Produttiva Sodiera, ha
raggiunto 941.844 tonnellate di bicarbonato
greggio, 112.000 tonnellate di bicarbonato di
sodio e 56.000 tonnellate di cloruro di calcio.
Il record precedente risaliva all'anno 1997 ed
era stato 938.008 tonnellate. L' Unità Produttiva Elettrolisi 101.300
tonnellate di cloro ed il corrispondente
quantitativo di soda caustica di 114.200
tonnellate. Il record precedente risaliva al
1990 con 100.400 tonnellate di cloro. |
2002.7.mag. |
Solvay
sottoscrive l'accordo con Montedison e Longside
International per l'Acquisizione del gruppo
Ausimont attivo nel settore dei prodotti
fluorati. Un'operazione da 1,3 mld di euro |
2002.16.nov. |
Presso il
Teatro Solvay si celebra il 90° anniversario
della presenza Solvay a Rosignano. Un evento con
la partecipazione di autorità locali, testimoni,
protagonisti del passato e del presente per
raccontare “Una storia che continua”.
Nel mese di luglio 1912, infatti, venne firmato
il primo contratto d’acquisto relativo all’area
designata per la costruzione della fabbrica, un
terreno di oltre 160 ettari ceduto alla Solvay
per una cifra pari a 400.000 lire dell’epoca. |
2003.7.feb. |
Presentato alla stampa il progetto Edison Solvay
BP, per la realizzazione del terminale di
rigassificazione del Gas Naturale Liquefatto con
una capacità di circa 3 miliardi di mc l'anno. |
2003.31.lug. |
Viene sottoscritto un Accordo di Programma tra
Solvay, le Istituzioni locali e regionali ed i
Ministeri dell’Ambiente e delle Attività
Produttive. Tale Accordo è stato realizzato alla
luce di un quadro normativo, a livello europeo e
nazionale, e di una serie di Convenzioni a
livello mondiale, che pongono molta attenzione
alla tutela delle acque e al loro impiego,
nonché alla gestione dei rifiuti. |
2003.31.dic. |
Come
risulta dal “Bilancio Sostenibilità Solvay”, si
hanno 998 dipendenti interni e 661 esterni;
inoltre 50 del Gruppo Rosen (Turbogas), 50 di “Officina
2000”, più 200 autotrasportatori. Il numero di
occupati del Polo Chimico di Rosignano sfiorava
dunque un valore totale di 2.000 unità. |
2003 |
Secondo l’ONU (UNEP-MAP Rapporto n. 124, aggiornato
nel 2003), Rosignano è
uno dei 15 luoghi
costieri più inquinati d’Italia. |
2004.dic. |
Edison presenta un nuovo progetto, raddoppiato: due
serbatoi di GNL da 160.000 mc e un nuovo serbatoio
di etilene da 20.000 mc, nell’area SOC (serbatoi
olio combustibile), nel perimetro dello
stabilimento. Nelle cartine allegate non figura la
frazione di Polveroni. Il pontile verrebbe allungato
di 430 metri, come nel 1° progetto. |
2005 |
L'Unità FEX che faceva capo alla Società Solvay
Polyolefins Europe Italy (SPE) passa prima alla
Innovene controllata da BP (British Petroleum) e poi
a Ineos grande gruppo petrolchimico internazionale. |
2005.23.feb. |
Fuga di cloro
avvertita in particolare a Vada tra i bambini delle
elementari ed i genitori in attesa per l'uscita.
Bruciore agli occhi e gola. Il sindaco Nenci
risponde ad una interrogazione del consigliere
Coppola. |
2005.26.feb. |
Fuoriuscita di
cloro di modesta intensità dal reparto Elettrolisi
durante la fase di rimessa in marcia. Quattro operai
del settore restano intossicati, due in modo lieve e
due in modo più intenso. |
2005.15 set. |
Vada. Muore di infarto l' operaio Dal Canto sul
pontile Solvada mentre cerca aiuto per telefono. |
2006.5.gen. |
Camion di soda
sui binari al passaggio a livello di Porta a Vada,
viene urtato dal treno bloccando la linea
ferroviaria tirrenica dalle 10 alle 17.
Cinque
i contusi nell’ incidente. Alcuni mesi dopo il
passaggio a livello sarà chiuso definitivamente. |
2006.30.mag. |
Si inaugura
l’impianto Aretusa: tratta per usi
industriali, l’ acqua di scarico dei depuratori
comunali di Cecina e Rosignano. L’impianto è situato
accanto al depuratore comunale sull'Aurelia.
Fornisce 4 milioni di mc all’anno di acqua allo
stabilimento di Rosignano che non emungerà più dai
propri pozzi un pari quantitativo di acqua pregiata
di falda, lasciato a disposizione di ASA per gli usi
idropotabili. L'investimento è pari a circa 9,5
milioni di euro. (vedi) |
2006.13.giu. |
Grave infortunio ad un operaio specializzato in
appalto che batte la fronte su un tubo finendo
in coma. Gravi anche le condizioni un operaio
addetto ai cavi elettrici. L’uomo, 56 anni, è
dipendente di una ditta che lavora in subappalto
nel
cantiere
Roselectra in area Solvay. |
2006.13.set.
|
Incendio in
sala elettrolisi. Le RSU affermano che
l’incendio si è verificato alle ore 21,45, ha
coinvolto 4 celle elettrolitiche, è stato domato
dagli operatori in turno, con il reparto
antincendio Solvay. Non ha provocato danni a
lavoratori e ambiente «Gli elementi raccolti
portano a ritenere con ragionevole certezza che
la causa dell’incidente sia da attribuire al
surriscaldamento della barra di alimentazione
elettrica della sala celle».
|
2007.gen. |
Messa in
esercizio della seconda centrale Turbogas
Roselectra
da 400 MW. |
2007. 26. mar. |
Una fuga di cloro si è verificata tra l’una e le due
del pomeriggio, nell’area di caricamento dell’Ue. I
sistemi di rilevazione interni hanno registrato una
piccola fuga di cloro da un carro cisterna nella
zona di carico seguita da allarme “leggero”lanciato
solo all'interno dello stabilimento per precauzione.
Non si sono
registrati danni a persone e cose. |
2007.14.apr. |
Muore sulla via Emilia autista schiacciato nel camion carico di acido
cloridrico caricato in Solvay. Intossicato
dall'acido anche il medico
dell'ambulanza. |
2007.14.mag. |
Nel settore
produzione cloro dello stabilimento, messa in
marcia la nuova sala elettrolisi con celle a
membrana in sostituzione delle vecchia "Sala 3"
con celle a mercurio disposte su due piani è in
funzione dai primi anni '60. |
2007.19.giu.
|
Black out elettrico paralizza le produzioni nello
stabilimento. Alle 8,48 l’elettricità è venuta a
mancare per 17 minuti creando contraccolpi nelle
fabbricazioni con ripercussioni negli impianti. In
Sodiera il black out ha provocato la fuoriuscita di
ammoniaca che è finita in mare attraverso il fosso
di scarico. Solvay comunica che i quantitativi di
ammoniaca rilasciati sarebbero comunque modesti. L’Arpat
di Livorno ha eseguito i campionamenti in mare. Di
fatto lo stop elettrico ha innescato nelle varie
produzioni una situazione di emergenza che è stato
fronteggiata tempestivamente dai dipendenti di
Solvay e Ineos. Per quasi tutta la mattinata, dalle
9 in poi, dalle torce degli impianti di San Gaetano
e dentro lo stabilimento si è sprigionato fumo nero,
denso, che ha destato preoccupazione nei cittadini,
alcuni dei quali hanno
chiesto
spiegazioni anche ai vigili del fuoco. |
2007.25.set.
|
San Vincenzo. Quattro
carrelli vuoti della funicolare che porta il calcare
dalla cava Solvay di San Carlo alla ferrovia a San
Vincenzo sono precipitati a terra. Tre si sono
schiantati vicino a una casa colonica, uno invece,
ha centrato la strada San Vincenzo-San Carlo, ma
fortunatamente non passava nessuno. Allertati da
alcuni abitanti, sono arrivate pattuglie dei
carabinieri e della polizia, operai del Comune e
anche il sindaco Michele Biagi, mentre dalla cava di
San Carlo sono arrivati tecnici e responsabili della
società Solvay. Dalla ricognizione risultava: nessun
ferito e danni limitati. |
2007.15.ott. |
Inaugurazione
ufficiale presso il teatro Solvay alla presenza
di autorità regionali e locali del Progetto
Leonardo, nome che identifica il nuovo impianto
di elettrolisi a membrana dello stabilimento,
che dal 14 maggio scorso sostituisce la 3a sala
celle della serie che ha prodotto cloro dal 1939 mediante elettrolisi a mercurio,
scaricandone in mare in 68 anni (1939 fine 2007),
almeno 500 tonnellate che giacciono ancora nel mare
antistante Rosignano con tutti i problemi relativi.
(Dati
tratti dal dossier “Mercurio a Rosignano, una
tragedia infinita”scaricabile
dal sito). |
2008.18.mar. |
Rosignano Solvay.
Inaugurazione ufficiale del nuovo impianto di
cloruro di calcio
in granuli che raggiungerà una capacità produttiva
di 80mila tonnellate l’anno ed ha consentito 15
assunzioni. Un investimento
di circa 10 milioni di euro, per un progetto in
collaborazione con la società russa Zirax, azienda
chimica specializzata in prodotti destinati al
processo di estrazione del petrolio e soluzioni
antighiaccio. |
2008.apr. |
S.Carlo.
Una nuova linea ferroviaria unisce le cave di
calcare con la stazione di S.Vincenzo
consentendo la demolizione della teleferica
operativa dal 1928. |
2008.14.nov. |
Muore in un incidente un dipendente della ditta
Galletti. Francesco Bellagotti di 32 anni, resta
sotto la benna della ruspa alla quale stava
lavorando per manutenzione. |
2009.10.ago. |
Una fuoriscita di ipoclorito
di sodio, proveniente dalla
fabbricazione Elettrolisi,
ha allarmato i residenti
dell'area che hanno chiamato
prontamente i carabinieri.
Il fatto è accaduto intorno
alle 7 e gia' mezz'ora dopo
in tutta l'area si avvertiva
un fortissimo odore di
ipoclorito. I carabinieri,
le squadre dei vigili del
fuoco e dell'Arpat sono
intervenuti sul posto.
L'allarme e rapidamente
rientrato tuttavia i tecnici
hanno continuato le indagini
per capire le ragioni della
fuoriuscita che si sarebbe
determinata da un guasto
durante il trattamento degli
effluenti dell'impianto di
elettrolisi.
|
2009.2.dic. |
La Solvay mette
in vendita il teatro ed il circolo ricreativo, dopo
che da Bruxelles è arrivato l’ok al piano di
alienazioni di alcune proprietà a Rosignano e in
altre aree in cui l’industria è presente come
Ponteginori. Dopo la vendita di due immobili ad uso
abitativo in via Ernesto Solvay il gruppo ha deciso
di alienare alcuni terreni nel territorio di
Ponteginori e soprattutto due immobili che hanno
fatto la storia di Rosignano: il teatro Solvay,
inaugurato nel 1928, ed il circolo ricreativo di via
della Repubblica. |
2010.lug. |
La crisi
non accenna a ridursi e la produzione della Sodiera
è ai minimi storici essendo crollata del 40% (assai
sotto le 3mila tonnellate giorno prodotte alcuni
anni fa) in conseguenza
della crisi del settore vetrario a sua volta
dipendente dall'edilizia quasi ferma. Continua senza
sosta il riassetto dei reparti con la ventilata
riorganizzazione della Spes, l’unità composta da una
trentina di lavoratori specializzata nel pronto
intervento e nella vigilanza antincendio. |
2010.23.set. |
Il gruppo Solvay
annuncia 800 esuberi a livello mondiale e intende
ridurre i costi globali di 65 milioni. Il progetto
è stato presentato alle organizzazioni
sindacali e si chiama Horizon: per gettare le
fondamenta di una Nuova Solvay dopo la vendita delle
attività Farmaceutiche e prima di reinvestire i
proventi di questa vendita, il comitato esecutivo
propone una nuova struttura di business che farà
leva sui punti di forza di quella esistente. A
Rosignano si avranno riduzioni di circa 50
lavoratori senza licenziamenti o cassa integrazione,
ma con una riduzione progressiva. |
2010.29.dic. |
Il Tar blocca
l’estrazione a scopi industriali del salgemma dei
giacimenti denominati “Cecina” e “Poppiano” da parte
di Solvay. Accolti i ricorsi presentati nel 2009 da
Wwf e Italia Nostra, contro la Regione e nei
confronti della Solvay e dell’Atisale. Annullati i
decreti che rinnovavano per 30 anni le concessioni
minerarie “Volterra” “Cecina” e “Poppiano” nei
comuni di Volterra, Pomarance e Montecatini Val di
Cecina.
(vedi) |
2010.31.dic. |
Il personale
Solvay a questa data ammonta a 654 unità con circa
400 dipendenti indiretti.
INEOS: 184 diretti e 70 indiretti.
GDF Suez: 42 diretti e 20 indiretti.
Officina 2000: 69 diretti.
Fra Rosignano, S.Carlo e Ponteginori la forza lavoro
(diretti+indiretti) supera 1500 persone. |
2011.4.apr. |
Solvay ha siglato
un accordo preliminare per l’acquisizione del gruppo
chimico francese Rhodia, che in Italia ha uno
stabilimento anche a Livorno. Solvay lancerà
un’offerta amichevole per il 100 per cento del
capitale azionario di Rhodia. L’offerta in contanti
a 31,60 euro per azione, valuta il capitale
azionario di Rhodia a 3,4 miliardi di euro e il
valore d’impresa a 6,6 miliardi di euro. Con questa
acquisizione, Solvay crea con la compagnia
transalpina un “major player” nella chimica
mondiale. La nuova realtà avrà ricavi aggregati pari
a 12 milioni di euro e 31mila dipendenti. |
2011.30.mag. |
Pontile Solvada.
Ineos ha festeggiato l'attracco della nave
etileniera numero 2000 scaricata dal pontile di
Vada. La prima fu scaricata il
17 luglio 1979. A brindare c’erano le
autorità portuali col comandante dell’Ufficio locale
marittimo di Vada, i rappresentanti di organi di
controllo (Gdf) e spedizionieri, direzione e addetti
alle operazioni di Ineos e buona parte
dell’equipaggio della Syn Altair. |
2011.22.set. |
Elettrolisi. Al
Dipartimento provinciale ARPAT di Livorno sono
pervenute segnalazioni della presenza di forti odori
di cloro da parte di alcuni cittadini residenti
nelle vicinanze dello stabilimento Solvay di
Rosignano, che lamentavano irritazioni agli occhi.
Alle ore 8:20, a seguito di una segnalazione
automatica di allarme cloro in aria, l'Unità
Elettrolisi venivano avviate le procedure di
arresto.
Alle ore 9:22 Solvay ha trasmesso il fax ufficiale
di comunicazione di inizio emergenza agli Enti
previsti dal Piano di Emergenza Esterna. Il vento
molto debole con direzione proveniente dal quadrante
E-SE non ha favorito la veloce dispersione della
nube di cloro che ha continuato a stazionare fin
verso le ore 10 in prossimità del centro abitato di
Rosignano, causando ulteriori disagi alla
popolazione. Tuttavia non risultano danni
significativi a persone o all’ambiente.
Valori di concentrazione di cloro in aria utili sono: concentrazione oltre la quale si possono avere danni immediati e permanenti per la vita e la salute degli esseri umani = IDLH (30’, uomo) = 10ppm, soglia olfattiva = 1ppm (Sintesi dal sito: www.arpat.toscana.it)
|
2012.9.gen |
Un treno merci
carico di calcare partito dalle cave di San Carlo e
diretto alla fabbrica, a circa 500 metri a nord
della stazione di San Vincenzo ha perso parte del
materiale che stava trasportando per l'apertura di
un portellone laterale. In quel momento, sul binario opposto (in
direzione Roma) transitava un treno passeggeri. I
materiali fuoriusciti dal carro, per
l’alta velocità dei convogli, hanno colpito la
motrice del treno passeggeri, provocando la rottura
del sistema frenante. Riparato il problema, il mezzo
ha ripreso la sua marcia verso Roma, senza altri
problemi se non lo spavento dei passeggeri, visto che le conseguenze
potevano essere più gravi. La Polfer, ha sequestrato il carro, modello Falk
11, e di proprietà di Trenitalia Cargo. |
2012.4.feb. |
Vada. Una
motonave con un carico di oltre 3.000 tonnellate di
etilene sbatte contro il pontile Solvada
probabilmente a causa di una raffica di vento di
tramontana. L'urto ha provocato una falla di alcuni
centimetri sopra la linea di galleggiamento, ma non
ha causato danni al carico. L'incidente si è
verificato durante la manovra di ormeggio della
motonave "Syn Altair", proveniente da Porto
Marghera. La nave è assistita da due rimorchiatori e
dal personale della Guardia costiera mentre sono in
corso le riparazioni. |
2012.14.mar. |
Firmato in
Regione il protocollo ponte per il rinnovo delle
concessioni di salgemma. Firmatari il Comune di
Rosignano, le Province di Livorno e Pisa, l'Unione
dei Comuni dell'Alta Val di Cecina, i Comuni
di Montecatini Val di Cecina, Pomarance,
Montescudaio e Cecina e le società Solvay e Atisale,
dirette interessate allo sfruttamento delle
concessioni. Intanto 23 operai dell’unità di produzione di Ponteginori
sono in cassa integrazione. |
2012.19.apr. |
Rinviato a giudizio per omicidio
colposo dal giudice Zucconi l'ex
direttore della Solvay Piero De
Gaudenzi, ora 92enne, nell'udienza
preliminare che si é svolta oggi al
Tribunale di Livorno per la morte di
Romano Posarelli, operaio dello
stabilimento deceduto nel 2010 in
seguito all'esposizione all'amianto
in fabbrica senza protezioni
adeguate dal 1974 al'78. I familiari
si sono costituiti parte civile nel
processo che si terrà a Cecina dal
28 settembre. Davanti all'aula per
tutta la mattina un presidio
dell'Osservatorio Nazionale Amianto
che è stato ammesso al processo come
parte offesa. (vedi)
|
2012.17.mag |
L a Regione ha sottoscritto le autorizzazioni di rinnovo a Solvay e AtiSale delle concessioni minerarie per l’estrazione di sale denominate “Cecina” e “Poppiano” nei Comuni di Pomarance e Volterra. La sottoscrizione arriva a seguito del parere favorevole espresso dalla Conferenza dei servizi. Gli assessori regionali all’ambiente e al lavoro Anna Rita Bramerini e Gianfranco Simoncini, apprezzando il lavoro svolto dagli uffici regionali, hanno immediatamente rivolto istanza a Solvay «perché interrompa da subito la cassa integrazione che da febbraio interessa 23 operai di Ponteginori».
|
2012.7.giu. |
|
Presentato a
Villa Celestina, il logo che accompagnerà la
campagna di celebrazioni del centenario dello
stabilimento di Rosignano, nelle varie iniziative
che verranno organizzate da oggi fino al 2013. Il
bozzetto vincitore è il risultato di una gara fra 50
studenti ed è stato realizzato da Alberic e Leonore,
figli di dirigente Solvay a Rosignano, riadattato da
Sara Profeti. |
2012.28.giu |
Alle 10 nel corso
di un intervento di manutenzione programmata
condotto da una ditta appaltatrice sull’impianto
Clorometani, si è sviluppato un principio d’incendio
immediatamente domato dal personale addetto
dell’impianto, nel rispetto delle procedure interne
d’intervento e con l’utilizzo di estintori
predisposti e presenti localmente. |
2012.19.lug. |
No al
dissalatore. Questa la risposta dell'azienda
alla commissione ambiente del Comune di Rosignano M.
Ai consiglieri comunali e all’assessore del settore
Daniele Donati, il dr. Stefano Piccoli e l’ing.
Paolo Ciuffetelli, hanno spiegato gli aspetti
produzione/approvvigionamento idrico, argomento
chiave per l’intera Bassa Val di Cecina. Secondo
l’azienda, la realizzazione e l’uso di
dissalatore farebbe alzare di nove volte i costi
della produzione. Il confronto continua in sede
regionale, per valutare se ci sono altre soluzioni
tecniche. |
2012.ago. |
Lago di S.Luce.
Per la notevole carenza di acqua, l'azienda preleva
totalmente l'acqua del lago (capacità 5 mln di
mc)prosciugandolo. Portate alla discarica di
Scapigliato tonnellate di pesci morti. |
2012.10.set. |
La sodiera marcia
al minimo di circa 1100 ton/giorno, contro le
3100 ed oltre dei momenti migliori. Previsto il
trasferimento di alcuni addetti verso altri settori per ridurre i
costi. |
2012.4.ott. |
La Provincia di Livorno, il ministero dell’Ambiente
e della tutela del territorio e del Mare e la Solvay
hanno sottoscritto un accordo per l’unificazione dei
procedimenti di Autorizzazione integrata ambientale
per l’esercizio dello stabilimento, finalizzato al
rilascio di un unico atto AIA di competenza
ministeriale per l’intero stabilimento.
L’autorizzazione integrata ambientale di competenza
statale, che attualmente comprende le unità
produttive clorometani, elettrolisi e perossidati,
ricomprenderà anche la Sodiera, ad oggi autorizzata
dalla Provincia con atto del 2007, che scade alla
fine di ottobre. |
2012.dic. |
Ponteginori. Messa fuori uso la sirena della Solvay.
Da oltre 50 anni, dettava gli orari della fabbrica
simbolo del paese e cuore dell’economia della zona:
segnava l’avvicendarsi del turno, la pausa pranzo,
la fine del lavoro. Scandiva la vita degli
abitanti ormai abituati in più di mezzo secolo, a
quella sirena.
Lo spegnimento della sirena, avvenuto ormai già da
qualche tempo, si abbina allo “sciopero” delle
campane a seguito di un esposto all’Arpat da parte
di alcuni cittadini che ritenevano non tollerabile
il rumore del campanile. |
2013.15.gen. |
Trattative in corso fra azienda e sindacati. Dieci
posti di lavoro in meno in sodiera, sei nella
produzione della soda, una unità di manutenzione
sodiera e tre del bicarbonato. E' previsto il taglio
di quattro lavoratori del cloruro di calcio, uno ai
perossidati e due a Ponteginori. La riduzione
dei posti secondo Solvay non dovrebbe intaccare la
produzione, visto che si ipotizza che la sodiera
possa marciare a circa 2.300 tonnellate al giorno
(adesso non supera la media di 2.000). |
2013.8.mag. |
Trasferimento di tre settori produttivi, con
relativi impianti, e di 85 lavoratori. Questa, in
sintesi la “ristrutturazione” che avverrà nel parco
industriale Solvay nell’arco dei prossimi 6 anni a
seguito dell’accordo siglato a Bruxelles tra Solvay
e Ineos, produttore mondiale di materiali
petrolchimici e petroliferi. Scopo dell’accordo, per
cui hanno firmato una lettera di intenti, è la
creazione di una joint-venture per la nascita di un
nuovo soggetto produttore di Pvc (cloruro di
polivinile). Prevista una compartecipazione al 50%
delle due società che comporterà la fusione di tutte
le attività europee di Solvay e Ineos. Da una prima
valutazione, i dipendenti che all’interno dello
stabilimento di Rosignano dovrebbero “migrare” sotto
la nuova società sarebbero 85. |
2013.giu. |
Cinque indagati
tra cui l’ex direttore per la gestione degli
scarichi. La vicenda degli “scarichi taroccati” è
esplosa quando è emerso che Michèle Huart, ormai ex
direttore e altri quattro ingegneri risultano
indagati dalla Procura a seguito gli accertamenti
eseguiti dalla guardia di finanza e dall'Arpat. Gli
accertamenti, avrebbero dimostrato l'esistenza
di quattro punti di scarico non conosciuti dall’Arpat,
ente incaricato dei controlli. Sarebbe anche emerso
che Solvay avrebbe “corretto” i fanghi in uscita dal
fosso, con l’intento di aggirare le verifiche.
Un’accusa che Solvay non ha rigettato completamente,
visto che l’azienda ha chiesto alla Procura un
patteggiamento e si è detto disponibile a un piano
anti-inquinamento milionario. |
2013.4.lug. |
Secondo il
procuratore capo di Livorno Francesco De Leo, l’inquinamento
dell'azienda è accertato «senza ombra di dubbio»
fino al 2011. Lo ha detto a Livorno insieme al Roan,
il reparto aeronavale della guardia di finanza, che
per quattro anni ha indagato sullo stabilimento
chimico. Il direttore Huart e tre
responsabili degli impianti sono stati condannati al
pagamento di pene pecuniarie da 29 a 8 mila
euro ciascuno per rilascio di cose pericolose e
superamento dei limiti tabellari di legge.
(vai
alla cronaca) |
2014.4-6.giu. |
Si
sono tenute due (per esigenze dei turni) giornate celebrative del 50° anniversario della fabbricazione Clorometani, messa in marcia alla fine del 1964. Il
personale invitato è stato portato a visitare la tenuta
vinicola di Campo alle Sughere presso Bolgheri, per completare la
giornata alla mostra fotografica dedicata
all'impianto e pranzo allestiti presso la
Pieve di Pomaia. (Vedi) |
2015.28.apr. |
Il direttore
dello stabilimento annuncia un impianto ultramoderno
per produrre a Rosignano acqua ossigenata di grado
elettronico utlizzata nell'industria dei
semiconduttori. 20 milioni di euro, realizzazione ad
agosto 2016, 12-14 dipendenti occupati. Il più
grande impianto del mondo con una capacità di 20.000
tonnellate l'anno con possibile espansione a 40.000
che sarà un nuovo asset strategico per lo
stabilimento locale. |
2015.10.ott. |
Trasferita
alla Inovyn l’autorizzazione per la gestione
delle attività che rientrano nella produzione di
cloro e clorometani. Nel dettaglio, per il cloro,
l’impianto è costituito da 1150 tonnellate di cloro
liquido in 8 serbatoi fissi, 500 tonnellate in
serbatoi mobili (fusti e bombole), 2200 tonnellate
in vagoni e cisterne, 100 tonnellate in gas in due
serbatoi da 50 tonnellate ciascuno. .Il deposito di
ammoniaca che passa alla Inovyn, è invece costituito
da 10.000 tonnellate compresse in bombole. Le
volture dei due depositi sono state autorizzate dal
Comune, dopo averlo comunicato all’Asl come da
prassi normativa. |
2016.1.gen. |
Gli addetti alla
produzione sono meno della metà rispetto ai primi
anni ’80, il parco industriale di Rosignano (Solvay,
Ineos, Inovyn, Officina 2000 ed ex Rosen ultimamente
acquistata da Solvay per fondare Engie) e l’indotto
danno lavoro ad circa 1500 persone, rappresentando
ancora la prima azienda del territorio. |
2016.20.feb. |
Muore l'ing.
Piero De Gaudenzi, storico direttore dello
stabilimento Solvay di Rosignano dal 1975 al 1982.
Dopo la pensione si è trasferito a Livorno.
Durante la sua direzione la comunità locale ha
vissuto un evento importante il 19 marzo 1982,
quando Rosignano ricevette la visita di Papa
Giovanni Paolo II. Il gruppo Solvay Italia per
rendere omaggio alla sua vasta competenza, cultura,
managerialità e alla grande umanità, che lo ha fatto
stimare da tutti, comprese le istituzioni con le
quali si è rapportato durante gli anni di Rosignano,
ha deciso di istituire nel 2016 un premio per
ingegneri neo-laureati rivolto all'innovazione, di
cui l'ingegner De Gaudenzi è stato grande maestro e
sostenitore. |
2016.10.mag. |
Infortunio con
vapore in Sodiera. Cristiano Bini 28 anni durante la
pulizia di un apparecchio con getto di vapore si
ustionava al viso. Trasportato al Pronto Soccorso il
danno fisico risultava di lieve entità. |
2016.30.nov. |
La Regione
Toscana, il Ministero per lo sviluppo economico e il
Gruppo Solvay hanno firmato a Roma, presso il Mise,
un protocollo di intesa che sancisce la permanenza
della multinazionale a Rosignano e dà il via a
investimenti per 115 milioni di euro, aprendo le
porte del parco industriale ad altre imprese. Solvay
investirà 75 milioni di euro per rinnovare i propri
impianti, 40 milioni saranno investiti nell’area da
Siad spa, il gruppo italiano che produce gas
tecnici, mentre le agevolazioni pubbliche concesse
alla Solvay da parte del Mise e della Regione
ammonteranno a 108 milioni di euro (10,8 all’anno)
da qui al 2026. |
2017.6.mar. |
|
2017.28.ago. |
A causa di un
disservizio nel settore Sodiera viene avvertita
sulla spiaggia alla foce del Fosso Bianco, presenza
di ammoniaca nell'aria e successivamente pesci morti
sulla spiaggia. L'ammoniaca viene confermata
presente in acqua dalle analisi Arpat, mentre le
analisi dei pesci non vengono eseguiti perchè
deteriorati. Non viene applicato alcun divieto di
balneazione. Scarichi di ammoniaca in mare sono
avvenuti anche il 17/6/2007 e nel 2011. (Vedi
le cronache) |
2017.13.nov. |
Cambia pelle la
centrale elettrica Rosen che fornisce vapore ed
energia elettrica all'interno del parco industriale
di Rosignano Solvay. La giunta regionale ha dato l'autorizzazione ambientale
alla nuova centrale, che porterà vantaggi per Solvay (che investe 40
milioni), ma anche per altre realtà
come Ineos ed Innovyn. Grazie all'accorpamento
delle due centrali elettriche esistenti, nasce un'unica centrale con elevate prestazioni
energetiche ed ambientali. L'operazione si è
resa indispensabile dopo che a maggio 2017 si è
concluso il regime di agevolazioni per l'energia CIP
6, di cui beneficiava la centrale Rosen, quindi in assenza di adeguati interventi,
ne derivava il moltiplicarsi del costo del vapore e il venir meno
della sostenibilità economica, con conseguenze
dirette anche ambientali per l'intero parco
industriale. Da qui l'esigenza di un intervento di efficientamento energetico per mantenere la
competitività del sito industriale di Rosignano. |
2018.2.ago. |
Inaugurazione del
nuovo impianto di acqua ossigenata di Grado
Elettronico. L'investimento complessivo Solvay è
stato di 40 milioni di euro ed ha previsto la
costruzione di quattro linee gemelle. L'organico
attuale è composto da 29 persone, con 20 nuovi
assunti negli ultimi due anni. |
2019.10.lug. |
Nuovo
rigassificatore a Rosignano, bocciata la Via che lo
autorizzava.
Il Tar del Lazio
ha annullato il decreto di VIA (valutazione di
impatto ambientale) del Ministero dell’Ambiente con
il quale, nell’anno 2010, era stato dichiarata la
compatibilità ambientale del progetto della EDISON
spa, per la realizzazione di un grande
rigassificatore di GNL (con capacità di 8 miliardi
di metri cubi/anno ) previsto all’interno dell’area
industriale dello stabilimento Solvay. |
2020.12.giu. |
Cassa
integrazione per 25 dipendenti dello stabilimento
Solvay. Una misura legata all’emergenza Covid, che
riguarda esclusivamente il comparto amministrativo,
coinvolgendo il 42% dei sessanta impiegati presenti
all’interno della sede rosignanese, che conta oggi
un totale di 470 lavoratori.
Anche Solvay - fa
sapere l’azienda - risente di questo scenario di
recessione globale in ciascuno dei propri settori,
inclusi quelli relativi alle filiere che riconducono
ai prodotti chimici del sito di Rosignano. |
2020.18.ago. |
Perdita di cloro
di modesta entità presso l'impianto di produzione
ipoclorito in area ex Aniene ora Ynovyn. La
fuoriuscita ha interessato tre operai di una ditta
esterna che stavano lavorando con dei ponteggi. Due
di nazionalità straniera di 48 e 26 anni, sono stati
soccorsi e portati al PS di Cecina per difficoltà
respiratorie superate nelle ore successive. Il terzo
si è subito ripreso. (vai
alla cronaca) |
2021.21.giu. |
Il Tribunale di
Livorno con sentenza di condanna a carico della
Solvay, accoglie le richieste dell’Osservatorio
Nazionale Amianto (ONA), e dell’avvocato Ezio
Bonanni, di risarcimento dei danni agli eredi per la
morte di Romano Posarelli stroncato, il 18 novembre
2010, da cancro polmonare causato dall’esposizione
professionale ad amianto nello stabilimento di
Rosignano. |
2022.6.set. |
Quindici milioni di euro per ridurre i residui di
calcare che lo stabilimento chimico scarica in mare.
Questo l’annuncio di Solvay per quanto riguarda il
futuro dell’attività industriale. Una riduzione
degli scarichi a mare dei residui di calcare
che l’azienda conta di portare a termine in due step
temporali. “L’obiettivo di Solvay – fa sapere
l’azienda – entro il 2030 è quello di ridurre del
20% il volume massimo di scarichi attualmente
definiti dall’autorizzazione Ippc. Con frequenza
semestrale, Solvay fornirà alle autorità competenti
un aggiornamento sui progressi del piano. Entro il
2040, l’ambizione di Solvay è quella di ridurre gli
scarichi di calcare del 40% rispetto
all’autorizzazione Ippc, attraverso investimenti in
ricerca e innovazione e in collaborazione con i
principali stakeholders, subordinatamente alle
priorità di interesse pubblico”. |
2022.29.set. |
Il comune di Rosignano e la Solvay firmano in
regione un protocollo d'intesa per migliorare
l'integrazione e la sostenibilità del sito di
Rosignano.
Impegno reciproco, rispetto, senso dello sviluppo del territorio
e una governabilità che fa rima con sostenibilità. Eugenio
Giani, tiene a battesimo nella sala Cutuli della Regione la
firma del protocollo d'Intesa tra Comune di Rosignano e Solvay.
Un passaggio che il presidente saluta con i due firmatari,
Daniele Donati, sindaco di Rosignano e Philippe Kehren,
presidente della Business Unit Soda Ash di Solvay.
Numerose le azioni previste. Prima di tutto la
riduzione degli scarichi nel mare antistante
Rosignano Solvay e la diminuzione dei prelievi di
acqua dalle falde. “Sarà creata una piattaforma di
collaborazione – si legge nel comunicato – per
facilitare un dialogo permanente con i vari soggetti
locali e visite regolari agli impianti. Sarà anche
installato uno stand informativo pubblico che
illustrerà il processo di produzione della soda e
spiegherà le caratteristiche della spiaggia”. Donati
spiega che “la società si impegna anche a “mettere
a disposizione del Comune una serie di immobili di
sua proprietà lungo la vecchia via Aurelia. Penso
all’edificio dell’ex centro “Alba e sorriso”, che
potrà essere utilizzato per attività legate al
sociale, ma anche al Teatro
Solvay, il cui affidamento al Comune scadrebbe, ma
che, sempre nell’ottica del protocollo d’intesa
firmato oggi sarà in qualche modo consolidata“.
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2022.22.ott. |
Due giorni di visita all’interno del parco
industriale per 2500 persone prenotate alla scoperta
delle sei aziende che operano nel perimetro dello
stabilimento di Rosignano Solvay per conoscere
attività, prodotti e modus operandi di ognuna di
loro. Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Il futuro
ha le porte aperte”, organizzata da Solvay, Inovyn,
Ineos, Engie, Officina2000 e Siad con l’intento di
mostrare alla comunità locale la storia del polo
impiantistico, ma soprattutto le importanti sfide
per il futuro. |
2022.14.nov. |
Bicarbonato per depurare dagli agenti inquinanti i
gas di scarico derivanti da impianti industriali di
vario genere. Questo
il materiale che verrà prodotto dall’impianto
SolvAir ready-to-use, realizzato all’interno del
perimetro del parco industriale di Rosignano Solvay
grazie a una collaborazione tra la cooperativa
Etruria Nord, che si è occupata di finanziare
l’investimento e seguirà la conduzione effettiva del
macchinario, e OMP, realtà ingegneristica che lo ha
ideato e costruito in collaborazione con Solvay. Nel
pomeriggio di lunedì 14 novembre il taglio del
nastro e la presentazione del progetto SolvAir,
oltre che di un secondo percorso innovativo. Il
direttore dello stabilimento Solvay ha infatti
annunciato la realizzazione di un ulteriore nuovo
impianto, che servirà a produrre Alve-One, prodotto
schiumogeno espandente derivante dal trattamento del
bicarbonato di sodio Solvay e destinato a innovare
il mercato delle plastiche. Anche questo progetto,
la cui lettera di intenti è stata firmata in coda
alla presentazione del 14 novembre, sarà realizzato
grazie alla collaborazione di Solvay con la
cooperativa Etruria Nord e OMP. |
2022.18.nov. |
Due immobili
della società Solvay saranno messi a disposizione
dell’associazione Holtre, a
cui fanno capo progetti riguardanti i ragazzi con
vario tipo di disabilità, e dello sportello Vanessa,
creato dalla Pubblica assistenza come punto di
ascolto e aiuto per le donne che vivono situazioni
di violenza.
Una collaborazione, quella tra lo stabilimento
locale e le realtà del volontariato, che è stata
definita nel corso della due giorni del Citizen
day,
iniziativa promossa dal gruppo Solvay, con eventi in
tutti i siti del mondo, per testimoniare
concretamente l’impegno nei confronti della
responsabilità sociale d’impresa e dello sviluppo
sostenibile. |
2023.24.gen. |
Amianto. La Corte di Cassazione ha rigettato il
ricorso di Solvay Chimica Italia, stabilendo che la
multinazionale belga dovrà risarcire un ex operaio
dello stabilimento presente sul territorio
rosignanese che si è ammalato di patologie
collegabili all’esposizione all’amianto.
(vai
alla cronaca). |
2023.27.feb. |
Trentacinque aziende attive nel parco industriale
Solvay hanno siglato un patto per la sicurezza:
“Condivisione di un cammino virtuoso”. Le 6 società
coinsediate del parco industriale (SOLVAY, INEOS,
INEOS Inovyn, ENGIE, OFFICINA 2000, SIAD), insieme
ad altre 29 aziende operanti nel sito di Rosignano
hanno aderito all’accordo per promuovere un cammino
comune, incentrato appunto sulla sicurezza. |
2023.6.giu. |
Solvay ottiene un finanziamento di 16 milioni dalla
Regione (Pnrr) per realizzare con il gruppo Sapio
una hydrogen valley nello stabilimento di Rosignano,
nuovo impianto pronto nel 2026 |
2023.16.giu. |
Amianto, Solvay condannata per la morte di un
operaio: 690mila euro il risarcimento alla famiglia
di Posarelli. Poco meno di 700 mila euro, ovvero
120mila in più rispetto a quanto stabilito dal
giudice dopo la sentenza di condanna in primo grado
del tribunale di Livorno. È quanto dovrà pagare la
Solvay alla famiglia Posarelli quale risarcimento
per la morte dell'allora operaio pisano Romano
Posarelli, stroncato a 67 anni lo scorso 18 novembre
2010 da cancro polmonare causato dall'esposizione
professionale ad amianto nello stabilimento di
Rosignano. A stabilirlo è la Corte di Appello di
Firenze (Sezione Lavoro, che ha rigettato l'appello
della Solvay S.A. mirato a negare la responsabilità
della società per la morte di Posarelli. (vai
alla cronaca). |
2023.12.gen. |
Definito il nuovo
assetto del Gruppo. Una
svolta strategica significativa, che cambia
la fisionomia del Gruppo Solvay. La multinazionale belga ha
completato con successo, in seguito al voto dell`assemblea degli
azionisti avvenuta l'8 dicembre scorso, lo spin-off delle sue
attività Specialty verso la società Syensqo.(vai
alla cronaca) |
2024.17.gen. |
Solvay ha annunciato l’espansione delle capacità di
Solval e dell’unità omologa francese Resolest,
specializzate nel riciclaggio dei residui ottenuti
dal processo di depurazione delle emissioni gassose
attraverso la soluzione Solvair, brevettata da
Solvay. Solval, l’impianto di Rosignano che abbatte
i residui delle discariche attraverso l’uso del
bicarbonato, avrà una caopacità maggiorata del 30
per cento.
(vai
alla cronaca) |
2024.26.feb. |
Ineos (dal 2005
presente a Rosignano), paga 1,4 milioni allo stato
per irregolarità sulle imposte, dopo le
contestazioni della Guardia di Finanza per
violazioni su Ires e Irap avendo omesso di indicare
negli anni dal 2016 al 2019 consistenti importi
positivi di reddito. |
2024.18.apr. |
La società Solvay
lancia Alve-One impianto realizzato nel parco
industriale di Rosignano in partnership con
Cooperativa Etruria Nord e OMP, che permette
di trattare il bicarbonato di sodio con una serie di
reagenti, così da ottenere una vasta gamma di
polveri espandenti da immettere sul mercato delle
schiume termoplastiche.(vai
alla cronaca) |
2024.28.ago. |
In una strada
all'interno della fabbrica si è verificata la
rottura di una tubazione interrata di distribuzione
azoto con danni al manto stradale, ma senza
conseguenze per la sicurezza delle persone e per
l'ambiente. |
2024.27.set. |
Infortunio nel
reparto di produzione del cloruro di calcio. Un
operaio ventiduenne di Castelnuovo M.dia è stato
investito durante una manovra da un getto di liquido
ad alta temperatura riportando ustioni sul 40% del
corpo. Ricoverato al centro grandi ustionati di
Cisanello. |
2024.31.ott. |
Fuga di gas
dall'impianto Clorometani (Ineos) con perdita di
prodotto intermedio di lavorzione da una tubazione
che è stata isolata interrompendo la perdita. Non ci
sono stati danni al personale, ma sono stati
interotti gli ingressi a tutto il parco industriale. |