CRONISTORIA: 2000 anni passo passo |
Cosa
è accaduto nel territorio di Rosignano dal 200 a.C. ad oggi |
dal 1501 al 1700 Nei settori gialli il contesto storico generale |
(200
a.C. - 1300) (1301
- 1500) (1501
- 1700) (1701
- 1800) (1801
- 1850) (1851
- 1900) |
Anno.gio.mese. |
Il fatto storico |
1505.lug. |
I fiorentini comandati da Èrcole Bentivoglio muovono da Rosignano verso S.Vincenzo, dove sconfiggono Bartolommeo degli Orsini, che stava andando in aiuto ai pisani. |
1505.21.ago. |
I fiorentini arrivano alle Casaccie, fra Rosignano e Santa Luce, e distruggono i raccolti dei pisani e per incontrare Niccolò Machiavelli, segretario della Repubblica Fiorentina. |
1506.set. |
Viene deliberata un'imposta per i forestieri. |
1506.8.nov. |
Per sostenere i propri interessi e la propria autonomia, il Comune di Rosignano elegge, in Firenze, come patrocinatore e "protettore gratuito" Bernardo Soderini. che venne sostituito, nel 1518, da Domenico Bettini di Prato, con nomina permanente e col compenso di 10 scudi all'anno. |
1506.8.nov. |
Chimento di Fazio rosignanese viene eletto spedaliere dello Spedale di S.Antonio in Rosignano con l'impegno di tenere un letto "fornito", con le entrate dell'ospedale far dire delle messe, provvedere alla festa annuale del santo e, morendo, lasciare tutti i suoi beni all'ospedale. |
1507.12.gen. |
I priori e il Gonfaloniere di Firenze stabiliscono che i forestieri stabilitisi a Rosignano debbano essere trattati come tutti gli altri cittadini. Gli stessi governatori ordinano che i forestieri residenti in Rosignano vengano trattati come gli altri cittadini, e sia dato loro il sale come agli altri. La disposizione - che segna la "pace" tra "residenti" e forestieri - è resa necessaria in quanto in Rosignano sono venuti ad abitare numerosi stranieri, a cui sono state vendute diverse "preselle" (per esempio, in località "Alla rena ", nel "borgo", al Poggetto, alle "case nuove", nella "villa", ecc.). |
1509.23.gen. |
Il pascolo di Rosignano viene affittato per 76 fiorini all'anno a Guido di Guccio di Giovanni e a Giovanni Antoni di Marco d'Antonio. |
1509.8.giu. |
Pisa cade in mano dei fiorentini e, con essa, Rosignano ora in modo definitivo. |
1509.8.nov. |
Il Comune toglie una casa a Martino di Luca per darla al Comandante delle truppe fiorentine Conte Lodovico da Pitigliano, e una casa a Carlo di Zaccheria Vannelli per gli ufficiali del suddetto conte. |
1509.7.ott. |
II Consiglio comunale si riunisce nella casa di Baldassino di Giovanni di Pierozzo. |
1509.14.dic. |
Gli ambasciatori di Rosignano si recano a Firenze per chiedere che venga annullato un atto della Potesteria di Lari, che si annetteva i Comuni di Castelnuovo e Castelvecchio, Gabbro e Pomaia. Questi Comuni rimangono a Rosignano. |
1510 |
Vengono versate L. 42 dai Proventuari, come contributo per la festa patronale di S. Niccola da Tolentino. |
1510.11.feb. |
II Comune elegge a predicatore Frate Bernardino da Pontremoli, con un salario di tre fiorini larghi "considerando che una Terra come questa non sta bene senza predicatore, e mediante la predicazione, moltissime volte s'è visto correggere l'uomo dal vitio et dai peccati et risultarne gran frutto" |
1510.apr. |
II macello viene assegnato in affitto per tre anni a Jacopo di Luigi del Vantaggio, per 24 fiorini all'anno. |
1512.25.lug. |
La Comunità elegge le "custodi segrete" a cui affidare le denunzie segrete. Cioè nomina 12 donne (3 per ogni consigliere) con il compito di segnalare segretamente ogni eventuale iniziativa destabilizzante. Autentiche spie governative a cui è garantita la massima sicurezza. |
1513 |
Gabbro. Un mulino ad acqua viene costruito da Battista di Cristofano da Calise da Castelnuovo, livellario di un pezzo di terra sul Sanguigna di proprietà della Pia Casa della Misericordia. |
1518 |
Il Comune paga a maestro Jacopo di Bergamo lire 4 per sistemare la campagna della chiesa. |
1519.31.mag. |
Un ambasciatore viene mandato a Firenze per protestare contro i danni recati al Comune di Rosignano dalle truppe fiorentine. il Comune avanza richiesta alla Signoria di un risarcimento per la ingordigia dei soldati (dell'esercito fiorentino di stanza nella giurisdizione comunale per la difesa dalle scorrerie moresche e per la protezione del porto di Vada), volendo loro le cose meno che giuste. Infatti per pagare la paglia dei soldati il Comune aveva dovuto vendere, per tre anni, i pascoli di Castiglioncello. |
1519 |
Nasce
Cosimo I dei Medici figlio del capitano di ventura Giovanni dalle Bande
Nere, Cosimo divenne granduca e si può ben dire che fu il vero
fondatore dello stato Toscano a cui dette stabilità politica e unità
territoriale. |
1520 |
Il cardinale Giulio de' Medici scrive alla Comunità di Rosignano per raccomandare che venga concesso a Marchione di Michelino il permesso di far pascolare le sue pecore nel pasco del Comune. La richiesta viene accettata. |
1520.17.giu. |
Il Consiglio comunale si riunisce nella casa dell'Arcivescovado di Pisa. |
1524.5.mag. |
"Atteso il perìcolo cui e sottoposto il castello di Rosignano per la quantità di "fuste" (piccole imbarcazioni di mori) che sono in questi mari e che per tal causa bene sarebbe far fare la guardia in Costiglione", il Comune elegge Bartolomeo di Regolo e Guglielmo di Nardo a fare la guardia per un mese, in Castiglione (=Castiglioncello) col salario di lire 11 ciascuno. |
1524.23.mag. |
I due cappellani della pieve vecchia vengono licenziati e cacciati dal paese "per evitare inconvenienti nella popolazione". |
1524.ago. |
Il Comune ha difficoltà nel mandare ambasciatori a Firenze, in quanto nessuno vuole accettare l'incarico "per osservi influenza di peste". Si ricorre all'estrazione a sorte. |
La
seconda
Repubblica fiorentina (1527-1530) Rosignano ebbe a subire anche gli eventi della pur breve seconda Repubblica fiorentina (1527-1530), costituita approfittando delle grandi e luttuose vicende che sconvolgevano l'Europa, nella gigantesca guerra tra Carlo V re di Spagna e Francesco I re di Francia. Pare certo, che Francesco Ferrucci, l'eroico difensore della Repubblica fiorentina, nel luglio del 1530, reduce da Volterra e diretto alla difesa di Firenze, assediata dal principe d'Orange, per istigazione di papa Clemente VII, di casa Medici, (in questa circostanza nemico di Carlo V) sostò con le sue truppe in Rosignano, pochi giorni prima del suo eroico sacrificio, consumato a Gavinana il 3 Agosto dello stesso anno. E anche poco prima che, rovesciandosi la situazione, venisse stipulata una alleanza tra il papa di Roma e l'imperatore spagnolo, per cui Firenze, dopo aver resistito ad un lungo assedio (nel quale si rese utile anche Michelangelo), di prepotenza Rosignano dovette tornare sotto la Signoria dei Medici. NOTA: La vicenda che vide protagonista Ferrucci si svolse durante l'Assedio di Firenze (12 ottobre 1529 - 12 agosto 1530), ad opera delle milizie di Carlo V, costituite prevalentemente da italiani. Ferrucci divenne celebre per la strenua difesa che l'esercito della Repubblica Fiorentina, da lui guidato, oppose agli imperiali spagnoli. Fu infine sconfitto da forze preponderanti a Gavinana, sulla montagna pistoiese, ferito e catturato il 3 agosto 1530. Già gravemente malato e ferito, fu portato al cospetto del comandante Fabrizio Maramaldo, un militare italiano al soldo dell'esercito imperiale, che per vendicarsi delle numerose sconfitte e scherni da lui ricevuti, lo uccise contro tutte le regole della cavalleria. Si vuole che Francesco Ferrucci prima di spirare gli abbia rivolto con disprezzo le celebri parole: "Vile, tu uccidi un uomo morto". Dieci giorni dopo Firenze si arrese agli imperiali e dovette accettare il rientro dei Medici. Il sacrificio di Ferrucci è diventato, in epoca risorgimentale, emblema del sentimento di orgoglio nazionale, e il nome "Maramaldo" del suo aggressore è divenuto, per antonomasia, sinonimo di "traditore". (Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999) |
1527 |
La Comunità si trova in lite per l'esonero di un cappellano. |
1528 |
Il pittore, mastro Giovanni, dipinse lo stemma fiorentino sulla porta del castello. |
1529.25.giu. |
Una gestione, quella comunale, che si fece sempre più ampia e più specifica, per esempio, con la caccia dei lupi, che infestavano i boschi fino a minacciare le abitazioni; Sabatino d'Iacopo di Pietro da Rosignano riceve 2 lire per avere ammazzato una lupa; Antonio di Lorenzo da Ceppatello e Alessio d'Andrea da Castelvecchio ricevono ciascuno una lira e 15 soldi per aver portato alla Comunità sette lupicini. |
1530 |
I Giusdicenti di Rosignano, chiamati poi Rettori ed Ufficiali di Giustizia dipendono dal Vicariato di Lari. |
1530.lug. |
Francesco Ferruccio de' Medici sosta con le sue truppe a Rosignano, pochi giorni prima del suo eroico sacrificio, consumato a Gavinana il 3 Agosto di quell'anno. |
1530 | Vada. Dopo il sacco di Roma arriva una nuova ondata di peste. |
1530 | Nel territorio livornese, come risulta da due Rubriche riportate negli Statuti della Podesteria di Rosignano, ancora nel secolo XVI, compare in maniera esplicita questa forma di imposizione: "Che ciascuno sia obbligato macinare al mulino del comune" (Vedi "Antichi mulini del territorio livornese" pag. 29, scaricabile dal sito) |
Ducato e Granducato dei Medici (1532-1737)-I
Principati italiani, un ritorno alla civiltà
feudale. |
1536.apr. |
Gabbriello d'Andrea ammazza 11 lupi e riceve 22 lire. |
1537 |
Viene eretta al Poggio di S. Rocco una cappella appunto dedicata a S. Rocco. L'Arcivescovo di Pisa, la chiesa di S. Martino e varie persone effettuano donazioni per la costruzione. |
1537 |
Cosimo I de Medici (1537-1574), granduca (di investitura papale) dal 1569 dopo l'avvento al trono, prese a frequentare il castello di Rosignano come residenza estiva e per la caccia. In Rosignano anche gli arcivescovi di Pisa ripresero la consuetudine di villeggiare nel loro "palazzo delle logge", oltre tutto in quanto, oltre alla fattoria in castello, avevano, nella zona, vasti possedimenti. |
1540 |
La pieve di S. Giovanni viene unita a quella di S.Ilario, che prende così il nome di Pieve di S. Giovanni Battista ed Ilario, mentre l'altra diventa "la pieve vecchia" |
1546 |
In una bolla dell'Arcivescovo Onofrio Bartolini la chiesa di Rosignano viene denominata "parrocchia". |
1546 |
Concessione della cappellania di S.Ilario a Bernardo Gamberelli; in seguito verrà concessa a Marco Bracci. |
1547 |
Gabbro. Il duca Cosimo I dei Medici concede l'esonero dalle tasse, per venti anni, a chiunque prenda residenza a Gabbro, con la famiglia, e svolga attività agricola. |
1550 |
Rosignano. Su interessamento della duchessa Eleonora di Toledo, moglie di Cosimo de Medici viene costruito per la prima volta il Presepio traendo esempio dai meravigliosi Presepi napoletani ben noti alla napoletana duchessa. |
1551 |
Vada. La situazione di Vada è così sintetizzata secondo gli estimi granducali del 1551: "Il paese di Vada era formato da ruderi - "vestigia" com'erano chiamati nei XVIII secolo - tra i quali quelli di un ponte, di un "conventaccio ", un vecchio monastero, delle mura del castello e una torre per la difesa del litorale... Nel 1544 tre edifici con un "mulino frangente" e un "mulino serragnolo" distrutti e disfatti... erano sempre nei tristi confini di Vada e Rosignano ". All'epoca Vada era circondata da paludi, con due "grandi laghi" a sud, e varie paludi a nord |
1551 |
Si nomina la chiesa di S.Giusto in Portovecchio nella zona del Castellaccio dove c'erano rovine della mansiones romana a sua volta costruita su rovine etrusche. |
1551 |
Rosignano conta 516 abitanti secondo la parrocchia. Vengono compilati gli estimi. L'arcivescovo di Pisa risulta il più importante proprietario terriero del Comune: un dominio che, risalente a donazioni dei marchesi di Toscana, durerà fino alla metà del XIX secolo, quando verrà acquistato dal granduca. Negli estimi del 1551 l'estensione dei possedimenti arcivescovili ammonta a 48.500 staiora, di cui 11.400 lavorate, 26.000 incolte, 11.000 di bosco e macchie, a cui vanno aggiunte altre proprietà sparse per tutto il Comune. Quasi quanto quelle arcivescovili sono le proprietà della pieve di S. Giovanni Battista, di cui, quelle non allivellate ammontavano a 2.400 staiora. |
1554 |
Un censimento effettuato in questo anno segnalava la modesta presenza di 664 abitanti fra Vada e Rosignano. |
1555 |
Primo insegnante della comunità è Giovan Battista Mariottini di Volterra. Mansioni: maestro, cerusico (infermiere) e barbiere per 30 scudi/anno. Stipendio rimasto invariato per 221 anni fino al 1776. Dopo questa data lo strano mansionario viene scisso e l'insegnamento è affidato - secondo l'orientamento culturale già istaurato - ad un sacerdote, sempre con incarico annuale. |
1561 |
Castelnuovo. Il castello nuovo subisce importanti restauri e viene potenziata la cinta muraria. |
1561 | Castelnuovo. La popolazione fra Castelnuovo e Vecchio, ammonta a a non più di 150-180 unità. |
1562.ott. |
Tragedia nella famiglia Medici presente a Rosignano per la caccia. Non si sa per certo, ma mentre risiede in Rosignano, la famiglia ducale viene colpita da una influenza letale che in pochi giorni, la bellissima Eleonora di Toledo, figlia del viceré di Napoli nonché moglie di Cosimo I, contrasse la malaria e dopo un mese morì, come pure i figli contagiati dalla malaria. La circostanza da luogo a versioni assai diverse, che nulla hanno a che fare con la malattia: più diffusa quella secondo cui il Cardinale Giovanni sarebbe stato ucciso, per gelosia o per rivalità di caccia, dal fratello Garzia, e questi a sua volta dall'ira del padre. Secondo un'altra versione, Garzia avrebbe ucciso, per errore, il fratello Giovanni, figlio prediletto del duca Cosimo I, per cui questi, accecato dal dolore, avrebbe ucciso Garzia, tra le braccia della madre Eleonora di Toledo. |
1562.17.nov |
Rosignano. Viene eseguita la nuova fortificazione del Castello, durante il governo di Cosimo I dei Medici (1537-1574), a causa delle temibili incursioni dei corsari turchi. I lavori furono diretti da Marco D'Antoni di Lugano. I lavori consistono nello spianare una grotta davanti al castello, nel rimurare il rivellino, nell'innalzare scale per salire sulle mura, nel provvedere bandelle, arpioni, piombo, polvere, munizioni, ecc. |
1564 |
Un pievano prende come cappellano Francesco Ubaldini senza il consenso del Comune, il quale delibera di "non ricevere alcun altro prete che gli si mandi". |
1564 |
Gabbro. Una incursione di pirati crea lutti e povertà in quanto vengono presi come schiavi la quasi totalità degli uomini validi. I pirati dovettero approdare in una insenatura prossima al Romito e inoltrarsi nell'entroterra per una decina di chilometri circa, raggiungendo il paese del Gabbro e assalendolo di sorpresa. |
1565 |
Cosimo de' Medici ordina al Comune di concedere a Panemolle, castellano di Castiglioncello, trenta saccate di terreno presso la torre. Panemolle era stato però sostituito da un altro castellano, al quale viene assegnato il terreno. |
1565 |
Gabbro. Per ordine delle magistrature fiorentine, ha inizio la compilazione dei registri dei "Partiti e delle delibere del Comune del Gabbro": adempimento che si protrarrà fino al 1776. |
1565 |
Il Consiglio comunale delibera alcune iniziative per festeggiare il matrimonio del granduca Francesco I con Giovanna d'Austria: 2 lire e soldi 10 per fuochi d'artificio, e lire 5 al prete Michele per le messe celebrate con particolare solennità. (Pochi anni dopo (1578) Giovanna misteriosamente muore e Francesco I, granduca, sposa la celebre avventuriera veneziana Bianca Capello) |
1565.1.mag. |
Lettera dell'Ufficiale di Rosignano Francesco Galganetti al granduca Francesco I de' Medici, nella quale viene annunciata la scoperta di alcune statue di bronzo a Pilistrello. |
1566 |
Castelnuovo. la Pia Casa di Misericordia restaura il castello di Castelnuovo e successivamente nella prima metà del secolo XVII costruisce non lontano da esso, la chiesa di S. Stefano Protomartire. |
1566 |
Concessione della cappellania di S.Ilario a Lorenzo Landini. |
1567-1570 |
Per volontà granducale vengono compilati gli "statuti": quello del 1567 è presso l'Archivio di Stato di Firenze, quello del 1570 nell'Archivio comunale di Collesalvetti. |
1571 |
Michele di Guglielmo Pagnini viene nominato pievano. |
1571.1.ott. |
Don Giovanni d' Austria, vincitore della battaglia di Lepanto, approda nel porto di Vada atteso da Francesco I de'Medici e dalla moglie Granduchessa Giovanna d'Austria sulla nave S. Stafano. Don Giovanni sali sulla S.Stefano e poi si sarebbero diretti a Rosignano, ma un cambiamento del tempo obbligò la flotta a riprendere il mare verso la Spagna dove era diretta. |
1572 |
Vada. Del ricco monastero di San Felice rimangono soltanto alcune pareti e l'Arcivescovo pisano ritiene opportuno non restaurale, perché il luogo è ormai disabitato. Vada viene abbandonata, sia a causa della palude da cui è circondata, ma forse più, dalla malaria che vi infesta. |
1572 |
Morte del pievano Michele Pagnini, gli succede Mariano Bonfiglioli da Buti. |
1574 | Vada. I Medici vanno a caccia in padule nonostante la peste fosse in zona. |
1574 |
Francesco de' Medici visita Rosignano. |
1575 |
Il Comune delibera autonomamente il licenziamento "per giuste cause" di un cappellano (tal Giovanni, lucchese) perché " alcuni malati sono morti senza confessione". |
1575.15.ago. |
Il Comune delibera di costruire un pozzo in piazza del borgo, stanziando per il lavoro 40 scudi. Da allora numerosi sono stati i lavori per questo importante servizio della collettività. Rilevanti quelli del 1608,1778 e 1808. |
1576 |
Concessione della cappellania di S. Ilario a Francesco Volpini |
1580 |
Viene nominato pievano Jacopo Faluchi. |
1582 |
Non si riesce a trovare un notaio per il Comune di Rosignano. |
1582.20.giu. |
Bando del Comune di Rosignano per la formulazione di un nuovo estimo catastale. Chiunque voglia una nuova valutazione della sua proprietà è invitato in Comune per procedere ad un aggiornamento. |
1588 |
Concessione della cappellania di S.Ilario al seminario di Pisa. |
1591 |
Gabbro. La parrocchia viene nominata «Pievania», perché eredita il titolo dall'antica Pieve di San Giovanni a Camajano, località Pievaccia situata nel botro di Riardo, successivamente distrutta. |
1592.16.gen. |
Francesco Strozzi da Volterra manda alla Corte di Firenze la nota di tutti gli "archibusieri a cavallo" di Rosignano: Michele Marani, Tiberio di Giuliano Pagnini, Lattantio di Nicolao, Michele di lacopo Marani e Catelano di Domenico. |
1597 |
Vada. Ancora pochi casi di peste. |
1597 |
Gabbro. Giuseppe Francini, pievano della chiesa di S.Michele di Contrino fonda la Compagnia dedicata alla natività di Maria, che sarà soppressa nel 1782, ripristinata nel 1793, attiva fino ai primi decenni del XIX secolo. Obiettivo realizzare opere di carità e solidarietà per aprire le porte del Paradiso a tutti i membri. |
1598 |
Visita dell'Arcivescovo di Pisa alle "Due Badie". |
1600 |
I Consoli assumono il nome di "governatori". |
1600 |
Restauri alla Fonte della Pieve. |
1600 |
Nibbiaia. Dall’estimo dei beni di Camaiano del seicento troviamo i “Casalini di Nibbiaia”, “Nibbiaia” e “Aia della Vecchia”. Quest’ultimo documento ci informa che la località faceva parte della tenuta di Camaiano lasciata in eredità, nel 1338, dal Conte Fazio della Gherardesca alla Pia Casa per il sostentamento dei poveri. |
1603 |
Diventa pievano Leonardo Faluchi. |
1606 |
Il Granduca Ferdinando I riunisce Rosignano al governo di Livorno. |
1608 |
Rosignano. Viene ampliata la cisterna della piazza del borgo. Viene innalzato il collo munendolo di sportelli, e vi viene sovrapposta una cuspide di pietra scalpellata, con lo stemma del Comune (con le rose) e una scritta: "aere proprio - Communis Rosignani - A.D. MDCVIII". |
1609 |
Gabbro è ancora sprovvisto di una fonte pubblica, e gli abitanti del borgo attingono l'acqua alla antica Fonte di Rialto, che in quest'anno viene restaurata per ordine granducale. |
1613 |
Anche il Comune di Gabbro fu coinvolto nella difesa della costa da incursioni di pirati musulmani, dai bracconieri, soprattutto per motivazioni sanitarie (pestilenze), per cui a sue spese, nel 1613, fece edificare una casermetta a Campolecciano, che, dopo ampliamenti e adeguamenti, fu abbandonata nel 1764. |
1617 |
A questa data risale la campana piccola della pieve di Rosignano. |
1617 |
Diventa pievano Frate Stefano da Capua baccelliere. |
1619 |
Fattore Fattori di Garfagnana viene nominato pievano. |
1621 |
Castiglioncello. Viene costruita la chiesina di S.Andrea sotto la torre Medicea. |
1623 |
Viene nominato pievano Antonio Navaretti. |
1624 |
Gabbro. La chiesa di San Michele di Contrino viene abbandonata, nel cimitero adiacente si continua a seppellire fino al 1650. |
1631 |
Arriva la peste bubbonica descritta dal Manzoni. |
1633.16.mag. |
I pastori, con rescritto di S.A.S. vengono autorizzati ad essere armati, malgrado il disappunto delle autorità a far portare armi ai popolani, quando accompagnano le bestie al pascolo per difenderle dai banditi e dai lupi; segno questo delle condizioni del contado in quei tempi! |
1634 |
Diventa pievano Francesco di Giunta; l'anno dopo gli succede Niccolo Tamagni. |
1637 |
Ulivo Bugiani viene nominato pievano. |
1638.4.feb. |
Viene eretta la chiesa di S. Stefano a Castelnuovo, pronta nel 1642. |
1649 |
Diventa pievano Pier Andrea Peronzi. |
1649.26.feb. |
Viene fondata la chiesa della Compagnia della Natività di Maria Vergine. Primo rettore è Giovanni Ciamagnini. |
1658 |
Viene nominato cerusico (infermiere) un certo Cardellini, a cui succede Giulio Croci da Galatea. L'ospedale non esirte più. |
1661 |
Viene nominato pievano Giovanni Ciamagnini. |
1664 |
Si inizia a parlare dell'"oriolo del Comune", soprattutto per regolare meglio le mute delle sentinelle in servizio per la marina, alla porta del castello. |
1665 |
Il Comune incassa L. 170 per l'affìtto dell'Hosteria di proprietà comunale. |
1665.11.set. |
Don Giovanni Antonio Silva da Fivizzano viene confermato maestro di scuola. |
1666 |
Il Poggio di S. Rocco viene affittato a Giovan Piero di Cosimo Catelani. |
1666 |
Il Comune di Rosignano dispone l'acquisto di mobilia per l'Ufficiale di Giustizia, (ufficio e abitazione). Dalla modestia è facile giudicare in quali condizioni miserevoli fosse ridotta l'istituzione |
1666 |
Un rescritto del Granduca di Firenze proibisce per 20 anni il taglio dei boschi di Rosignano. |
1666.17.mag. |
Marco Ciamagnini è il primo "tempatore" dell' "oriolo del Comune". Il suo stipendio è di 4 scudi all'anno. |
1666.17.giu. |
Il Comune delibera di fare istanza a Sua Altezza il Granduca di Firenze per avere un medico. |
1667.8.mag. |
Per il consenso avuto dal governo granducale, il Consiglio comunale elegge a primo medico della comunità il dr. Giuliano Del Rosso di Bientina, con un compenso annuo di 80 scudi (il doppio del cerusico) e con l'obbligo di somministrare gratuitamente un purgante per ogni malato. |
1669 |
Il Comune manda un ambasciatore a Pisa per impedire il taglio dei boschi della Comunità. |
1670 |
Il Comune spende 10 scudi per far riparare lo stendardo della chiesa. |
1670.ott. |
Vengono riunite, in una sola persona, le due professioni di cerusico e di medico, nella persona del dr. Vincenzo Rossi di Pontedera, che viene retribuito con 110 scudi all'anno. |
1675.18.lug. |
Da più persone di Rosignano viene segnalato al Cancelliere, come la Chiesa della Pieve vecchia di Rosignano, e la casa dove stava il contadino minacciano rovina, e che il Cimitero è rovinato, dove non non si può seppellir alcuno.... il Comune manda Gasparo Loli a Firenze come ambasciatore affinchè il Granduca ordini le riparazioni. |
1675 |
Viene abbandonata la chiesa di S. Martino. |
1679 |
Il Comune scambia alcune sue terre, con terre di un certo Bombardieri. |
1679-80 |
Annata di carestia. Carenza di semi di grano: viene data autorizzazione di coltivare i terreni a granturco e saggina. |
1680.mar. |
Il Comune dove acquistare "a credenza" 100 sacca di grano, per sfamare la popolazione. |
1682 |
Gabbro. Vengono costruiti i lavatoi e gli abbeveratoi per gli animali. |
1690 |
I Ministri degli Arcivescovi di Pisa istituiscono un Tribunale per risolvere le accuse degli invasori di proprietà. Queste questioni erano state fino ad allora risolte dal Foro di Rosignano. |
1690.29.set. |
Un incendio doloso distrugge una parte del bosco comunale degli "Argini". Bruciano 150 cerri secolari. |
1691.10.ott. |
Il Comune è costretto a tagliare 400 cataste di legna per pagare un debito con la Dogana di Livorno. |
1693 |
Per la Quaresima il Comune elegge un predicatore; il primo giorno di Quaresima se ne presenta però un altro, mandato dall'Arcivescovo. La Comunità protesta presso l'Arcivescovo ed ottiene il diritto di eleggere per gli anni successivi il predicatore di sua fiducia. Idem nel 1861 contro il Vescovo di Livorno. |
1697 |
Viene nominato pievano Giovanni Tosi. |
1700 |
Vengono eseguiti lavori di manutenzione e di sistemazione alla fonte del borgo. |
1700 | Nibbiaia. La popolazione alla fine del 700 superava di poco le 50 unità’. |