CRONISTORIA: 2000 anni passo passo

Cosa è accaduto nel territorio di Rosignano dal 200 a.C. ad oggi 
I periodi convenzionali, usati in questa cronologia storica sono: EPOCA ROMANA fino al 476 d.C., MEDIOEVO il periodo che va dal 476 al 1492, ETA' MODERNA quello che va dal 1492 al 1789, ETA' CONTEMPORANEA quella che va dal 1789 ai giorni nostri.

 dal 1701 al 1800 Nei settori gialli il contesto storico generale

(200 a.C. - 1300) (1301 - 1500) (1501 - 1700) (1701 - 1800) (1801 - 1850) (1851 - 1900)
(1901 - 1920) (1921 - 1940) (1941 - 1970) (1971 - 2000)  (2001 - Oggi) (IIa Guerra Mond.) (I Sindacicontinua... 

Anno.gio.mese.

Il fatto storico

1704 

A questa data risale la porta del castello di Rosignano. 

1704 

Viene restaurata la chiesa di S.Ilario in castello 

1705 Castelnuovo la popolazione ammonta a 308 anime.
1706 

Viene nominato pievano Giuseppe Biagini.

1709.25.ago. Il Comune fa restaurare su disegno dell'ing. Santini, del Magistrato dei Surrogati dei Nove di Pisa, la nuova canonica per il pievano di S. Michele. Nella delibera si parla di due archi da fare rialzando le muraglie della strada e di una stanza da fare sopra. Maestro muratore fu Paolo Galassi.
1712.22.nov.

Il Comune ripete il taglio di diradazione delle macchie lungo il confine di Castelnuovo per Campofreno e l'Aia della guardia.

1713.26.ott.

Il Comune protesta con il Granduca Cosimo III perchè le coste non sono abbastanza sorvegliate a causa delle assenze degli ufficiali di marina, (tenente Angelo Pierazzi e il maniscalco Lorenzo di Iacopo Silvestri) perché si recano a Livorno, a loro comodo. Ci sono frequenti scorrerie piratesche sulla nostra costa.

1714 

Francesco Maria Banti diventa pievano.

1715 

A questa data risale un documento in cui viene descritto il possesso della pieve vecchia. 

1725.25.gen.

Data riportata sul "Libro delle deliberazioni e partiti della Comunità di Rosignano". 

1726.19.ago.

Con motuproprio del granduca Gian Gastone (ultimo dei Medici) mentre viene confermata al Tribunale di Rosignano la giurisdizione civile che aveva sempre avuta, per la giurisdizione penale gli viene tolta Riparbella che è aggregata al Tribunale di Lari, e Casale, Guardistallo e Cecina che vengono aggregati al Tribunale di Campiglia.

1727 

Cessa di macinare il mulino del Riposo.

1729.25.apr. 

Con un rescritto del Granduca viene assegnato al Comune di Rosignano solo un cerusico, tale Lavagna da Livorno.

1731 

Viene nominato pievano Giovanni Banti.

1734 

Il Comune torna ad avere un medico, il cui salario annuale ammonta a 55 scudi.

1735.dic.

Vengono aggiunte due stanze al palazzo pretorio, con la spesa di 100 scudi, per alloggiare il Vicario di Lari e il Predicatore nelle loro visite a Rosignano. 

1737

Pietro Paolo Demi viene nominato pievano. 

                                          Il Granducato dei Lorena (1737-1801)
1737: fine del periodo mediceo. II Granducato di Toscana viene assegnato ai Lorena per circostanze del tutto fortuite ed al solito, nel rispetto di quella che era la considerazione dell'Italia, in questo caso della Toscana, da parte delle grandi monarchie europee. E' in conseguenza della guerra di successione polacca, che allo sconfitto, Stanislao Lesczynski, inutilmente aiutato dal suocero, il potente Luigi XIV (il "re sole"), nel 1736, venne assegnata la Lorena, per cui al duca di Lorena, peraltro imparentato con gli Asburgo d'Austria, a titolo di risarcimento, viene assegnato il Granducato di Toscana, approfittando della fortunata circostanza per cui si è estinta la dinastia dei Medici. Primo granduca lorenese di Toscana è quindi Francesco Stefano I di Lorena (1737-1765), marito di Maria Teresa, imperatrice del Sacro Romano Impero e regina d'Ungheria e Boemia, ecc., per cui il Granducato di Toscana viene considerato un'appendice della corona austriaca. Per questo, nei suoi 28 anni di regno granducale, Francesco Stefano viene una sola volta in Toscana, affidandone il governo, in sua rappresentanza, al principe Marco di Craon. A Francesco Stefano succede il figlio Pietro Leopoldo I (1765-1790) che ottiene di separare la corona granducale di Toscana da quella austriaca ed imperiale. Questo granduca dimora in Toscana e quindi governa personalmente e direttamente la regione. Da allora, malgrado le direttive istituzionali fossero quelle di una monarchia assoluta e teocratica, la Toscana e per conseguenza anche il territorio di Rosignano è soggetto a numerose innovazioni progressiste per i tempi e soprattutto rispetto all'abbandono a cui l'avevano lasciato gli ultimi granduchi medicei. Salito sul trono imperiale nel 1790, a Pietro Leopoldo I, succedette il figlio Ferdinando III (1791-1799, 1815-1824), e poi Pietro Leopoldo II (1824-1859) che seguitano le direttive politiche di Pietro Leopoldo I, rendendo la Toscana il più evoluto Principato italiano, ambita residenza per molti studiosi, artisti e perseguitati politici (dall'Alfieri al Foscolo, dal Leopardi al Manzoni, dai Demidoff al Mazzini, al Toscanelli). E' per le riforme dei granduchi lorenesi che in Rosignano dimora un cancelliere comunicativo, un ingegnere di circondario e una delegazione di governo (che sarà sostituita nel 1860, dopo l'unificazione nazionale). Inoltre, in Rosignano, hanno sede anche un vice-console del Regno Sardo e un vice-console di Francia, a causa del movimento del porto di Vada; uffici che saranno soppressi nel 1853.
(Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999)

1739 

Il salario del medico viene aumentato a 80 scudi all'anno. 

1740

A Vada scarsi abitanti a causa dell’aria malsana del palude. La Torre è ancora armata.  Le abitazioni attigue sono prevalentemente occupate dai soldati.

1741 

Ranieri Cartei diventa pievano. 

1742.30.nov.

Il Comune stanzia 50 scudi per pagare "pane e mercedi" ai più poveri che nel giugno precedente avevano dato la caccia a grilli e cavallette che minacciavano di fare grossi danni nelle campagne. 

1743.22.dic. 

Poiché è stata sospesa la retribuzione al governatore, per sollecitazione granducale e con la motivazione per cui "più facilmente si trovi chi accetti la carica di governatore, con qualche attenzionene verso il pubblico, mentre senza tal salario le cose molto si trascurano", viene deliberato di ripristinarne il compenso, che per quest'anno è di 49 scudi.

1745 

La popolazione di Rosignano ammonta a 544 abitanti per la parrocchia e 852 abitanti per la Comunità.

1745.6.mar.

Vengono eletti 4 deputati (Francesco Bombardieri, Michelangiolo Buoncristiani, Agostino Salvetti e Francesco Turchi) per provvedere al vitto e all'alloggio dei soldati e dei cavalli di un reggimento "Bourbon del Monte" in sosta a Rosignano.

1746

Vada. La piena del fosso Tripesce inonda tutto il padule di Vada e Cecina e porta in mare il ponte di legno costruito per i Cavalleggeri.

1749 

La Comunità protesta presso il Magistrato dei Surrogati di Pisa contro il Giusdicente di Rosignano, che si era intromesso in una questione di dazi.

1749 

Rosignano ottiene da Francesco II di Lorena "la grazia" di poter fare il mercato e la fiera. 

1749

Vada. Il Colonnello Warren descrive la Torre e i dintorni: la Torre dista 400 braccia dal mare (1 braccio = m.0,583). Intorno ha un fosso largo 25 braccia . Ha paludi a sud e boschi a est.

1749.21.apr.

Vale la pena rammentare che il granduca promulga la "legge sopra i feudi e i fondatori" con la quale, in pratica, nel Granducato di Toscana viene abolito il feudalesimo quarant'anni prima dell'analoga legge che verrà promulgata dai rivoluzionari di Francia.

1750

Gabbro. Il Comune del Gabbro decise di costruire una nuova chiesa in prossimità del paese. Il progetto fu affidato ad Alberigo Venturi, sotto provveditore dei Surrogati di Pisa ed i lavori vennero aggiudicati al muratore Giovanni Francesco Batanelli.

1751

Vada. Alcuni viaggiatori scoprono che il pozzo vicino alla torre aveva acqua buona da bere forse proveniente dal colle di Rosignano. C'è ancora.

1754

L'approvvigionamento del sale per il Comune viene effettuato mediante i "canovieri del sale", eletti dal Comune, che ne fanno acquisto presso la Dogana di Pisa.

1755 

Rosignano. A questa data risale un'epigrafe presente nella chiesa di S. Ilario in castello. 

1756.19.ago.

Viene modificata la giurisdizione del Tribunale di Rosignano.

1759 

La Comunità contrae un prestito di 150 scudi con il Comune di Orciano con un interesse del 13%.

1759.11.set.

Monte alla Rena. Viene stipulato il contratto di acquisto dell' unico locale presente in zona e chiamato "casetta da lavoratori" fra i F.lli Salvetti e Antonio Tornaquinci.

1760 

Andrea del Seppia viene nominato pievano. 

1761.6.set.

Gabbro. Il giorno 6, prima domenica di settembre, viene consacrata la nuova chiesa parrocchiale, che prende il nome del santo titolare della vicina chiesa di Contrino: San Michele Arcangelo. Festa patronale il 29 settembre.

1764

Gabbro. A spese del Comune e con maestranze del paese, viene edificata la caserma al Fortullino

1766 

Viene nominato pievano Simone Aggini.

1766 

Anno di esagerata carestia e siccità: il Comune incarica i Consiglieri Buoncristiani e Bombardieri di provvedere all'acquisto di grani e biade per l'"umano sostentamento" e per "semi opportuni". Anche la zona di Vada, in piena crisi agricola, ne fu colpita e le condizioni di vita in questo borgo furono disperate. Avvio del progetto di bonifica dell’ Ing. Municchi.

1767-1789

Le più importanti e significative le riforme adottate dal granduca Pietro Leopoldo I,  vitali anche per Rosignano:
1767: Riforma dello "stato delle anime", affidato ai parroci;
1767: Regolamento della pesca; 1769: Legge sulle "manomorte" 1769: Esenzione dalla servitù di pascolo; 1769: "allivellazione" di proprietà di enti laici, religiosi e granducali; 1771: Abolizione delle dogane interne; 1771: Libero commercio del grano per terra e per mare; 1772: Riorganizzazione della giustizia e delle istituzioni amministrative; 1774: Nuovo regolamento per i Comuni; 1776: Regolamento per i Comuni della Provincia di Pisa; 1777: Nuovo catasto; 1781: Nuova legge per le dogane; 1785: Legge sulla mezzadria; 1786: Riorganizzazione delle dogane; 1789: Abolizione dei "fidecommessi".
Le riforme più "progressiste" furono, senza dubbio, quelle riguardanti le amministrazioni locali, il diritto con la "Riforma del codice penale", quelle relative all'economia con la liberalizzazione dei commerci e le dogane e quelle riguardanti l'istruzione e le scuole (a cominciare dalle università).

1769

Nibbiaia. I Cirenei si possono considerare la prima famiglia di Nibbiaia, perché qui infatti il 10-03- 1769 nasce la figlia Caterina. Successivamente, per errori di dizione o trascrizione, il cognome Cirenei è mutato in Cirinei.

1769.17.dic.

Vada. Con un decreto granducale (Motuprorio), si stabilisce che il latifondo laico e religioso venga suddiviso, per essere assegnato a nuovi proprietari con l'obbligo di risiedervi e coltivarlo. E' il primo passo per procedere nei decenni seguenti alla bonifica e allivellazione della Tenuta di Vada.

1771 

Giuseppe Maria Masoni viene nominato pievano.

1771.13.giu.

Con rescritto del granduca Pietro Leopoldo I, vengono regolamentati i rapporti tra le autorità politiche e militari in Rosignano, dando la priorità al Giudice, che, in casi di necessità, poteva chiedere l'intervento militare al Comandante dei cavalli, senza obbligo di darne motivazione evitando i consueti conflitti .

1771

Il pievano della chiesa in castello, fa collocare l'orologio sulla torre innalzata sopra la canonica, "con una mostra grande sormontata da una palla di pietra". La campana delle ore era sormontata da un'armatura di ferro terminante a croce.

1772 

Pietro Leopoldo I di Lorena, granduca di Toscana, estende la sua importante riforma giudiziaria anche a Rosignano, conservandovi il giusdicente col titolo di podestà, ma riducendone la giurisdizione.

1773 

Il Comune provvede a sistemare le strade dentro il castello e a restaurare il muro castellano tra la pieve e la porta, spendendo 400 scudi.

1774 

Il Comune concede in affìtto l'Osteria dell'Acquabona a Bartolomeo Zanobini per 19 lire all'anno, l'Osteria del Malandrone ad Antonio Zanobini per 9 lire all'anno e l'Osteria del Riposo ad Andrea Sbranti per 9 lire all'anno.

1774 

I cavalleggeri di marina - dei quali il Comune si era lamentato nel 1745 -chiedono di potersi presentare candidati alle elezioni amministrative, essendo di famiglie residenti nel Comune, naturalmente purché le autorità militari diano loro il consenso.

1775.11.dic.

Dopo più di due secoli  scompare definitivamente l'antico privilegio  che obbligava di macinare al mulino del signore o del Comune (vedi 1530). con Motuproprio il Granduca Pietro Leopoldo liberalizzava l’attività molitoria, togliendo l’obbligo di mandare a macinare grani e biade a certi determinati molini. Il provvedimento, mirato soprattutto ad incoraggiare l’edificazione di nuovi opifici, determinò anche nel territorio livornese una significativa diffusione di questi impianti.

1776

Dall'anno 1000 fino ad ora, l'Amministrazione Comunale era formata da un Consiglio con 2 Consoli e da 4-5 Consiglieri

1776 

Si registrano 48 aspiranti di Rosignano alla carica di Gonfaloniere e 126 aspiranti consiglieri. 

1776

Viene eletta Gonfaloniere Donna Giuseppa di Domenico Cantalupi di Castelnuovo che subito rinuncia passando l'incarico a don Marco Salvetti.

1776 

Lo stipendio del maestro viene elevato a 40 scudi annuali. 

1776.17.giu.

Il granduca Pietro Leopoldo I approva il nuovo "regolamento comunicativo per la Toscana", per cui anche il Comune di Rosignano assume un nuovo ordinamento composto da: gonfaloniere (scelto tra gli abitanti più facoltosi), due priori (poi cinque) e sei consiglieri (eletti tra gli abitanti meno facoltosi).

Per il gonfaloniere e i priori viene stabilita una retribuzione annua di 28 lire; 14 lire annue per i consiglieri, 15 scudi per il camarlingo, e una indennità di 6 lire per ogni seduta. Con questa riforma i "gonfalonieri" sono, per lo più, scelti tra le famiglie notabili dei Comuni, un criterio che durerà per oltre un secolo e mezzo. Rosignano si distingue tra tutti i Comuni dell'epoca, in quanto tra il 1776 e il 1788 ben quattro volte vengono elette alla massima carica comunale delle donne (naturalmente di famiglie "possidenti").

1776.27.giu

Gabbro.  Nell'ambito della riforma volta al decentramento municipale e amministrativo della Toscana, il Comune del Gabbro viene soppresso e accorpato al Comune di Fauglia.

1776.27.giu.

Nuova legge sul regolamento Comunitativo della Toscana. Il Comune di Castelnuovo viene aggregato a quello di Rosignano.

1777 

I canovieri del sale sono per Rosignano Jacopo di Sebastiano Marini e per Castelnuovo Pier Domenico fu Flaminio Lupi.

1777 

Castelnuovo. Viene costruito il primo cimitero a 400m. dal paese.

1777 

Si registra un inverno talmente freddo che la Comunità concede gratuitamente ai frati Cappuccini di Livorno di tagliare 500 fascine. 

1777 

Viene "estratta dall'apposita borsa" come  Gonfaloniere donna Eufrosina Minucci vedova Marranghi e proprietaria di mulini, che passa subito in mani maschili il ruolo di primo cittadino; fra i consiglieri sono elette madonna Eleonora di Giuliano Migliorati e madonna Francesca Salvetti vedova Duccini. Eufrasina Minnucci, fu un personaggio molto in vista nella società del tempo a Rosignano a conferma di come la proprietà dei mulini fosse privilegio esclusivo delle famiglie benestanti della zona. Sua sorella Giuditta fu moglie di quel Pier Francesco Blasini che, nel 1817 fece costruire il Mulino della Fine.

1777.dic. 

Il Comune nomina "donzello" Giuseppe del fu Domenico Gerini di Lari, con l'incarico di recarsi una volta la settimana al Vicariato di Lari per trasportare la corrispondenza. Retribuito con 12 scudi l'anno, doveva alleggerire l'operato del gonfaloniere che fino ad ora esplicava anche le mansioni di messo e di guardia. Pochi anni più tardi viene nominato il "procaccia" (che poi saranno due: uno per Pisa e uno per Firenze).

1778 

Viene costruito il bottino o cisternino di chiarificazione della cisterna della piazza.

1778 

Viene abbandonata la Volterrana come strada comunale.

1780 

Il salario del medico viene aumentato a 92 scudi all'anno.

1780

Progetto di un ponte sul fiume della Fine per le scorrerie nella strada lungo la Marina di Vada.

1781 

Il Comune stabilisce per il mercato il giorno di sabato e per la fiera i giorni 10-11 settembre. 

1781

Il governo di Pietro Leopoldo di Lorena classifica le strade da considerare "regie" alla cui manutenzione provvede direttamente il governo granducale. Fra esse è compresa anche la strada che da Livorno si dirigeva verso Piombino, seguendo la spiaggia cioè la strada dei Cavalleggeri, via allora importante, su cui prestavano servizio i soldati a cavallo ai quali erano attribuite speciali mansioni, svolte essenzialmente presso la Dogana di Vada e le torri costiere.

1781 

Il Comune riceve i campioni delle unità di misura toscane: un pezzo da 3 libbre, da 2, da 1; di 1, 2, 3, 6 once; di mezza oncia, con la corrispondente serie di denari e grani; due bilance, uno staio di rame, un quarto, un quartuccio, vasi del volume di mezzo barile di vino, di un fiasco, di un quartuccio, di mezzo barile di olio, di un fiasco e di un quartuccio, un passetto di ferro, ossia una misura da due braccia.

1781

Vada. Il governo di Pietro Leopoldo di Lorena emana una nuova legge sulle dogane con istruzioni ai doganieri e con definizioni di tariffe e gabelle. anche la Dogana di Vada si adegua.

1782

Nibbiaia. Il Granduca Pietro Leopoldo, con una legge impone alla Pia Casa della Misericordia proprietaria delle terre, l'allivellamento forzato di alcuni dei suoi terreni e la costruzione in loco di case coloniche. Nasce così la prima organizzazione urbanistica del paese.

1784 

Il pievano di Ponsacco fa ricorso per risiedere nel Consiglio generale della Comunità di Rosignano e riesce nel suo intento.

1784 

Il Comune spende 119 lire, 13 soldi e 4 denari per il restauro del ponte del Ricavo sulla via di Vada.

1784 

Il salario annuale del medico viene aumentato a 140 scudi. 

1784 

La comunità stanzia cento scudi per riparazioni nella chiesa di S. Ilario, a cui viene aggiunta la sacrestia: viene inoltre ampliata la canonica del pievano.

1784 

Rosignano. Barbara Lischi, proprietaria dei Poggetti, entra in lite con il Comune di Rosignano per questioni di legnatico.

1784

Castelnuovo. Sia a Castelvecchio che a Castelnuovo non esistevano cimiteri fino a questa data, quando ne fu decisa la costruzione lungo la via Maestra Pisana, oggi strada comunale del Chiappino.

1784.24.set.

Supplica della comunità per le due "compagnie pie" di Rosignano e per l’ampliamento del cimitero di Rosignano M.mo".

1785 

A questa data risale uno stemma arcivescovile conservato nel castello di Rosignano. 

1785 

I fratelli Menchi chiedono ed ottengono la licenza dell'accesso dalla loro casa al coronamento dell'ingresso al castello.

1785 

Viene demolita completamente la chiesa della Pieve vecchia.

1785

Nibbiaia. La Pia Casa della Misericordia di Pisa decise la costruzione di ventuno nuove case (vedi 1782). I lavori per la costruzione delle ventuno case iniziano nel 1785 e finiscono il 13 maggio del 1793. Le case furono distribuite in sei gruppi ancora visibili, se pur modificate, e localizzate: 6 (3+3) a Nibbiaia Alta, 6 al Solitone (in un unico edificio), 3 al Sassogrosso, 3 ad Alberelli e 3 all’Aia della Vecchia. I terreni furono frazionati in appezzamenti trapezoidali che, dalla via dei Cavalleggeri, arrivavano al torrente Chioma.

1786 

Il salario del maestro viene portato a 60 scudi l'anno. 

1786 

Il bilancio comunale di Rosignano registra lire 6140 di entrate e lire 11698 di uscite. Il deficit viene colmato con una sovraimposta sugli estimi catastali.

1786 

Un Motuproprio di S.A.R. stabilisce di infliggere delle pene alle donne che rifiutano di far parte del Magistrato.

1786

Per la riorganizzazione delle dogane operata da Pietro Leopoldo I vengono costituite dogane a Castiglioncello e Vada, per cui in quelle località vengono edificati o rafforzati i fortini ancora oggi esistenti.

1786 

Il Comune stanzia 30 scudi per l'illuminazione in onore di S. Ranieri. 

1786

Donna Giuditta Blasini è estratta alla carica di Gonfaloniere che rinuncia pagando la pena prevista.

1786

Il Comune di Rosignano, come tutti i Comuni della provincia di Pisa, stanzia lire 30 per la luminaria di san Ranieri in Pisa. Molti abitanti di Rosignano, il 17 giugno sono soliti recarsi a Pisa per vedere la famosa luminaria. Il contributo comunale per quella festività va crescendo con gli anni: è di lire 50 nel 1804, di lire 80 più tardi, crescendo ancora.

1786

Nelle elezioni amministrative di quest'anno, tra gli "imbustati", cioè tra i candidati, figura anche il granduca, che viene eletto tra i consiglieri. In effetti  ricopre una carica come da regolamento e può essere eletto.

1786

Gabbro. Nasce la Misericordia del Gabbro. Gli ammalati si portano all'ospedale con il carretto a mano detto "Pallino"

1786.30.set.

Viene istituita la condotta medico-chirurgica a Castelnuovo. Il primo medico è il dottor  Leopoldo Benci di Castelnuovo.

1786.30.nov.

Il Granduca Pietro Leopoldo abolisce la pena di morte e la tortura, è il primo stato in Europa. (Vedi)

1787 

Castelnuovo ha il primo maestro di scuola. 

1787 

Nell'intento di sollevare l'attività agricola, per l'edificazione di case rurali, il granduca Leopoldo I concede contributi a fondo perduto, ammontanti fino ad un quarto della spesa. Ne approfittarono molti di Castelnuovo, di Castiglioncello, delle Morelline, del Riposo, delle Fabbriche, ecc.

1787.12.apr.

Pietro Leopoldo di Lorena si reca a Castelnuovo, poi visita e pernotta a Rosignano dove giunge provenendo da Castiglioncello.

1788

Madonna Anna Eleonora Pagnini-Cecina è estratta alla carica di Gonfaloniere che rinuncia pagando la pena prevista.

1788

Rosignano. La vecchia chiesa plebana di S.G.Battista a 500 m. dal paese viene soppressa e adibita a pubblico cimitero. (Posiz. attuale)

1789

Ai reparti di Cavalleggeri addetti al servizio di sorveglianza costiera viene affidato anche il servizio postale tra Livorno e Torre di San Vincenzo.

1789 

Viene soppressa la Compagnia della Natività di Maria Vergine.

               Fine ETA' MODERNA inizio ETA' CONTEMPORANEA - La Rivoluzione francese (1789-1799)
La Rivoluzione Francese dal 1789 al 1795 bruciò i tempi. Sorta contro il regime assoluto e teocratico dei monarchi, per l'avvento di un liberalismo borghese, ma solo con propositi riformatori (i francesi volevano istaurare un regime monarchico costituzionale di tipo inglese) fu travolta dagli eventi. La fuga del re costrinse i Francesi al regime repubblicano; successivamente, movimenti di partiti interni e le insperate vittorie militari indussero a più alte mete suggerite dalle conquiste dell'Illuminismo. Robespierre col Comitato di Salute Pubblico e col Terrore istaurò addirittura un regime democratico. Ma le coscienze e la mentalità dei francesi non erano preparate ad un così repentino correre degli eventi. Inevitabile, quindi, la reazione borghese e anche quella aristocratica. Fu in questi frangenti che sorse l’astro napoleonico, quando il giovanissimo ufficiale còrso (aveva 26 anni), che si era distinto all'assedio di Tolone, a Parigi si trovò a difendere con le armi il direttorio e la rivoluzione borghese.
Nelle rivoluzioni si fanno carriere fulminanti: non stupisce quindi, che alla comprensibile ambizione di Napoleone Bonaparte (1769-1821), divenuto generalissimo, fosse affidato il comando della "prima campagna d'Italia" (1796-1797). Incredibili le sue vittorie, per le quali venne conquistata tutta l'Italia e sconfitta la prima coalizione antifrancese delle grandi monarchie europee (pace di Campoformio del 17 ottobre 1797). Ma le ambizioni del giovane condottiero non hanno limite: vuole sconfiggere l'Europa medievale. Però il governo rivoluzionario comincia a temerlo: lo autorizza alla "campagna d'Egitto" (1798-1801) con cui avrebbe voluto accerchiare l'intero continente europeo, conquistando l'Africa settentrionale, l'India, la Siberia, per assalire la Russia da Oriente...Napoleone in Egitto provoca la "seconda coalizione antifrancese" e, approfittando della sua assenza, le monarchie d'Europa procedono ad una prima restaurazione dei vecchi regimi principeschi e monarchici anche in Italia. La Toscana viene "liberata" dalle truppe austro-russe. Dopo le vicende del 1796, i Francesi tornarono a Livorno il 24 marzo 1798, rimanendovi un centinaio di giorni, nei quali imposero gli ordinamenti rìvoluzionari, occupando le fortezze (da cui tolsero 300 cannoni distruggendoli o vendendoli), sciogliendo le milizie granducali, ordinando il disarmo dei cittadini, togliendo gli stemmi granducali e delle potenze nemiche, abolendo i titoli nobiliari, le livree, le decorazioni, gli stemmi gentilizi, spogliando le chiese... Anche in questa circostanza Rosignano è coinvolto dalle vicende livornesi. (Sintesi da: "Rosignano e il suo territorio" di Giuseppe Caciagli 1999)

1790

Vada. Completato lavoro importante presso la Torre di Vada con 1’ampliamento degli attigui locali lato est, fino ad allora ad un solo piano, lavori iniziati nel 1782.

1790.5.dic.

Festeggiamenti in onore del granduca Pietro Leopoldo di Lorena, divenuto imperatore d'Austria: fuochi, suono di campane a distesa, messe solenni ed estrazione di due doti di 5 scudi ciascuna per fanciulle povere.

1793.3.mar.

Con un rescritto del Granduca Ferdinando III viene ripristinata la Confraternita della Misericordia.

1793.23.ago. 

Antonio Sparapane riceve 120 Lire per l'uccisione di due lupi. 

1794 

A questo anno risale la campana grossa della chiesa di S. Ilario, come si evince dall'iscrizione che vi è impressa.

1794 

Giovanni Galli e Giovanni Andreini ricevono 60 lire per l'uccisione di un lupo nelle macchie della Misericordia.

1795 

Il Comune che dal 1510 provvedeva all'alloggio per il predicatore annualmente ingaggiato per la quaresima, quest'anno rinnova mobili e suppellettili.

1795 

Vengono accampionate la strada della Maestà e la strada da Castelnuovo a Nibbiaia.  Più tardi viene costruita quella che collega Nibbiaia al litorale.

1795

Nibbiaia. Dalla Pia Casa di Misericordia di Pisa viene costruita una piccola cappella (ancora al centro del cimitero) con un adiacente camposanto, “per dirvi la Messa in qualche occasione di Comunione o di officiazione di Morti in vista della troppa distanza che passa da quel posto (Nibbiaia) e la Chiesa di Castelnuovo. Fu costruita lungo la strada che dal Gabbro va alla Marina, detta dei Cavalleggeri, in vicinanza delle Nuove case (di Nibbiaia) e poteva contenere circa 70 persone.

1795 

Rosignano. Vengono spese 1136 lire per il restauro della strada in mezzo al paese. (Via Lunga).

1795

Castelnuovo conta 765 abitanti con 135 abitazioni (solo 38 nel centro urbano).

1795

Vada. La Mensa arcivescovile di Pisa con l'Arcivescovo Angelo Franceschi (1718-1806)  intraprende alcuni lavori di bonifica nella sua fattoria di Vada; bonifiche che non sono ancora quelle che, nel secolo successivo consentiranno un utilizzo agricolo dell'intero territorio, ma un primo tentativo nella zona più lontana dalla palude.

1795.ott.

Viene riparato l'orologio della torre; viene inoltre venduta, per 50 lire, la vecchia campana e ne viene comprata una nuova per 700 lire.

1796 

Viene stabilito che per essere inseriti nella lista dei consiglieri da estrarsi a sorte occorre una rendita minima di 20 fiorini.

1796.16.apr.

Castelnuovo. Viene pubblicato l' editto per la costruzione della cisterna su terreno dei nobili Bernardi, costruzione compiuta da Iacopo Geri, capo maestro muratore, direttore dei lavori l' Ing. Giovanni Andreini. La cisterna costa scudi 860 e la sua capacità è di 6.000 barili.

1796.30.set. 

Viene pubblicato l'editto per la costruzione della cisterna di Castelnuovo.

1796.2.ott.

Arriva a Rosignano una divisione di truppe francesi di circa 200 uomini, in occasione della Prima Campagna in Italia di Napoleone.

1797.5.ott.

Rosignano diventa il luogo di riunione delle truppe di Bande, come distaccamento del Corpo di Bande di Livorno, distaccamento comandato dal capitano Giovanni Bombardieri.

1798

Il comune di Rosignano spende 1860 lire per allargare e sistemare la via del litorale che da Livorno, lungo costa, porta a Vada. Vengono anche costruiti dei ponti in legno per l'attraversamento dei principali botri: Quercetano, Piastraia, Jurco, Grande.

1799 

Lo stipendio del maestro viene portato a 85 scudi. Il maestro doveva insegnare a leggere e scrivere, l'aritmetica, la lingua latina, l'umanità e rettorica, nonché il francese e doveva anche fare da secondo cappellano.

1799 

Giovanni Landi riceve 120 lire per l'abbattimento di un lupo e una lupa nelle querciolaie di Vada; Domenico Orsini riceve 60 lire per l'uccisione di un lupo.

1799.3.gen. 

L'oratorio di S. Antonio da Padova viene venduto dal Comune a Giovanni Battista Buoncristiani, per la somma di 68 scudi, 1 lira e 8 soldi.

1799.26.3/9.7

Per la permanenza delle truppe francesi la Comunità spende 4635 lire e 13 soldi, oltre alla pigione per le case degli ufficiali e i danni a terzi.

1800 I Gori costruiscono una casa a Rosignano su terreno degli ospedali Riuniti di Pisa.

1800 

In quest'anno si la presenza, in Rosignano, di una farmacia. Ne è titolare Gaetano Benetti  medico "speziale".

1800 

Viene assassinato dai briganti al Malandrone Francesco Bellomini.

1800.mag.

Il granduca Ferdinando III torna in Toscana; truppe imperiali tedesche (in tutto 505 unità: 255 cavalieri e 250 fanti), al comando dell'ufficiale Foranovich, stazionano in Rosignano. E' il tempo in cui viene bandito un "prestito generale per sostenere gli sforzi militari per la salvezza della Toscana". Giovanni Ricci deputato alle truppe del Comune sostiene le spese di 25 soldati di fanteria e 25 di cavalleria dell'esercito imperiale tedesco.

(200 a.C. - 1300) (1301 - 1500) (1501 - 1700) (1701 - 1800) (1801 - 1850) (1851 - 1900)
(1901 - 1920) (1921 - 1940) (1941 - 1970) (1971 - 2000)  (2001 - Oggi) (IIa Guerra Mond.) (I Sindacicontinua...