La discarica di Scapigliato e la lavorazione dei RSU (Rifiuti Solidi Urbani)

   immagini

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L'ingresso uffici e mezzi REA

L'apertura nel 1982
1984 - Aiutare la raccolta
1987 - Risanamento “Colline Livornesi”
 
L'ingresso mezzi di provenienza diversa
 

L'abc dei rifiuti
13 maggio 1997 il nuovo impianto di trattamento RSU Vasche raccolta rifiuti
Vasca raccolta plastica
(campane azzurre)
Vasca preparata per nuova coltivazione
 
Coltivazione ultimata e coperta con
argilla e terra
Impianto trattamento percolato
Motore a biogas che aziona la dinamo per la produzione di energia elettrica  
L'inaugurazione del 1996
2019 l'energia prodotta bruciando biogas sarà ceduta ai cittadini
Impianto trattamento percolato
Torce di combustione del biogas Vasca in fase di riempimento

2008 arriva la registrazione EMAS
Panoramica
Novembre 2015 - Il nuovo biostabilizzatore entra in servizio 

Funzionamemto
Materiali, posti di raccolta, orari

La ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE (REA) è una società la cui attività si esplica in due settori fondamentali: la produzione di energia e la gestione dei servizi ambientali; è una società per azioni a maggioranza pubblica con partecipazione di capitale privato.

La parte pubblica della Società è rappresentata dai Comuni di Rosignano Marittimo (oltre a quelli di Bibbona, Capraia Isola, Castellina Marittima, Cecina, Collesalvetti, Lorenzana e Montescudaio, Orciano Pisano, Riparbella, Santa Luce), mentre i partners privati sono la società SLIA SpA di Roma e la Ecomar Italia Srl di Collesalvetti.

Dopo una prima fase, iniziata nel 1993, esclusivamente dedicata alla progettazione, costruzione e gestione di impianti di cogenerazione, dal 1996 svolge prevalentemente servizi industriali per la gestione integrata del ciclo dei rifiuti.

Il bacino di riferimento delle attività di igiene urbana comprende vari Comuni, tra cui: Bibbona, Capraia Isola, Castellina Marittima, Cecina, Collesalvetti, Lorenzana, Montescudaio, Orciano Pisano, Riparbella, Rosignano Marittimo, Santa Luce.
Il territorio servito ha una popolazione residente di circa 84.000 abitanti ed è caratterizzato da presenze urbane industriali ed economiche diversificate, con esigenze stagionali legate al turismo con punte di presenze che sfiorano le 300.000 unità.

La società attualmente impiega 125 dipendenti, dispone di 120 automezzi, distribuiti su 3 sedi operative; il parco contenitori comprende 2.500 contenitori per RSU, 1100 contenitori per raccolta differenziata e 100 contenitori per pile e farmaci. La società dispone inoltre di 2 isole ecologiche, 2 stazioni ecologiche, 2 sedi operative.

In località "Lo Scapigliato" lungo la SS.206, nel Comune di Rosignano Marittimo, la società gestisce la più grande discarica della Toscana:

• un impianto per la selezione meccanica e la biostabilizzazione di RU e RAU, finalizzato alla valorizzazione della frazione secca per la produzione di CDR e l’igienizzazione della frazione organica. Le caratteristiche dell’impianto sono descritte di seguito;

• una discarica di 2° Categoria tipo B per lo smaltimento finale di RU e RAU “tal quali”, nonché per le frazioni derivanti dai processi di selezione meccanica. (Vedi)

• L’impianto di discarica è autorizzato anche per lo smaltimento finale di rifiuti speciali, tal quali o trattati, secondo quanto previsto al punto 4.2.3.2. della deliberazione CI del 27.07.1984.

• Dal 2002 è attivo, nello stesso sito, un impianto per il trattamento del percolato prodotto dalla gestione dell’impianto di discarica. (Vedi)

Verde pubblico: in questo settore le attività da svolgere riguardano la manutenzione delle aree a verde pubblico, i parchi gioco per bambini, le fontane, la cura delle fioriture.
REA ha scelto di dotarsi di un Sistema di gestione integrata qualità e ambiente corrispondente ai requisiti delle norme UNI EN ISO 14001/04 e 9001/2000 ed ha ottenuto la relativa certificazione.

Sintesi dal "Piano di Gestione dei rifiuti speciali anche pericolosi della Provincia di LIVORNO" (2004). Per maggiore documentazione si rimanda a: www.provincia.livorno.it/ambiente/rifiuti_speciali/PRSmarzo2004/VOLUME%202.pdf
Dal 14 dicembre 2004 - Fabio Ghelardini ex Assessore del Comune di Rosignano è il nuovo Presidente della REA. Lo ha comunicato oggi in Consiglio Comunale il Sindaco Alessandro Nenci che lo ha preceduto nella direzione dell'ente.
10 Luglio 2008 - AL COMUNE DI ROSIGNANO E REA IL PREMIO COME "MIGLIOR COMUNE RICICLONE PER CARTA, CARTONE E CARTONICINO NELL'AREA CENTRO.
I rappresentanti del Comune di Rosignano e di Rea hanno ricevuto, nell’ambito della manifestazione Comuni Ricicloni promossa da Legambiente e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, il Premio di settore come Comune dell’area Centro con la miglior raccolta differenziata di carta, cartone e cartoncino. Il premio è stato ottenuto sulla base di un incremento complessivo del 7,7 per cento per l’anno 2007 (rispetto al 2006) e per un contestuale miglioramento della qualità del rifiuto.

                             Il compostore nasce già vecchio
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                        Un impianto costato tre milioni e mezzo, al collaudo dopo 15 anni.
La progettazione è cominciata nel lontano 1993, quasi 15 anni fa. Ma l’impianto di compostaggio di Scapigliato non è ancora entrato in funzione. Nonostante gli annunci, ripetuti, di imminenti “vari” l’impianto pensato per la trasformazione in “concime verde” degli scarti umidi, organico e ramaglie è ancora alla fase di collaudo. Per la verità il collaudo dovrebbe essere alle battute finali e l’impianto, costato tre milioni e mezzo di euro, ormai prossimo alla messa in funzione. Ma perché questo ritardo? Rea e Comune parlano di complicazioni procedurali da un lato (anche per il collaudo è stata necessaria l’autorizzazione della Provincia); di difficoltà tecniche dall’altro. «L’impianto è in prova - dice Fabio Ghelardini, presidente di Rea, la Spa controllata dai Comuni che gestisce la discarica di Rosignano -: è stato terminato circa sei mesi fa e adesso la società costruttrice, la Svs di Milano, lo sta collaudando. Una volta a regime potrà produrre circa 60 tonnellate al giorno di compost verde». Ma cosa manca ancora all’avvio? «In questa fase è il Comune che deve intervenire, come ente proprietario; Rea non ha ancora la gestione dell’impianto». E dunque per il momento l’organico raccolto a Rosignano e Cecina dove va a finire? Direttamente in discarica tra i rifiuti indifferenziati? «No lo portiamo alla discarica di Montespertoli. Non sono grosse quantità, circa 600 tonnellate annue, perché la raccolta dell’organico è ancora limitata: nel comune di Rosignano è fatta in modo sperimentale mentre a Cecina viene effettuata in alcuni quartieri pilota». Seicento tonnellate, per dare un’unità di misura, sono veramente una quisquilia; Cecina produce 14mila tonnellate di rifiuti solidi urbani, seicento tonnellate di compost è la quantità che riuscirebbe a trattare il nuovo impianto in dieci giorni. Ma l’impianto è fermo. E torniamo al punto di partenza. Perché è ancora in stand-by? Giriamo la domanda al sindaco di Rosignano. «Il problema - dice chiaramente Alessandro Nenci - è che quest’impianto nasce già vecchio, con una progettazione ormai superata». È ovvio: in 15 anni, da quando si è cominciato a parlare di compostaggio, la tecnologia ha fatto progressi. Quello che non si riesce a capire è il perché di un tempo così dilatato: 15 anni tra progettazione e realizzazione. «Purtroppo i tempi delle pubbliche amministrazioni sono lenti», commenta Ghelardini. Ma entrerà in funzione o no quest’impianto? «Entrerà in funzione - assicura Nenci -; penso subito dopo l’estate, e dovrebbe trattare anche l’organico di Livorno. Il collaudo infatti è terminato: purtroppo, proprio perché il sistema è un po’ vecchio, c’è stata difficoltà a reperire il materiale idoneo. L’azienda costruttrice ha dovuto prenderlo da Pisa; qui infatti il verde raccolto è un po’ grezzo. E probabilmente ci sarà bisogno di un trituratore. Dal punto di vista amministrativo, comunque, il Comune ha già pronto l’atto di affidamento a Rea per la gestione».
(Maria Meini per "Il Tirreno" 14 giugno 2007)

                        Rea spa conferita all’interno di RetiAmbiente
Il polo impiantistico di Scapigliato, gestito da Rea Impianti Srl sarà un partner principale del nuovo gestore unico.
Durante l’ultima assemblea straordinaria RetiAmbiente Spa, è stata conferita – a fronte di un aumento del capitale sociale interamente sottoscritto dai Comuni – la partecipazione totalitaria di Rea Spa all’interno del futuro gestore unico dell’Ato Costa. Con questo atto il Comune di Rosignano (socio di maggioranza assoluta di Rea Spa) e gli altri comuni soci hanno completato il loro percorso di conferimento all’interno della nuova società di ambito, che dovrà diventare il nuovo gestore unico del servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dell’area “Toscana Costa”, che andrà dalla Lunigiana all’Isola D’Elba, abbracciando i territori delle province di Massa Carrara, Lucca, Livorno e Pisa. Il nuovo gestore unico del servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani dell’area “Toscana Costa” comprenderà le province di Massa Carrara, Lucca, Livorno e Pisa, affrontando nei prossimi anni un percorso di modernizzazione del servizio con particolare attenzione alla raccolta differenziata. Per il Comune di Rosignano marittimo e per gli altri territori, significherà affrontare nei prossimi anni un percorso di modernizzazione del servizio; particolare  attenzione sarà dedicata al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di recupero dei materiali. Con questo atto inizia lo step conclusivo per la riorganizzazione del servizio di igiene urbana sul territorio e la configurazione della società RetiAmbiente Spa come gestore unico di ambito. Il Comune di Rosignano in questo contesto ha svolto un’azione di primo piano, apportando il know how della propria azienda e del personale che vi lavora, valorizzando anche il ruolo del polo impiantistico di Scapigliato, gestito da Rea Impianti Srl (controllata al 100% dal Comune), che dovrà essere un partner principale del nuovo gestore unico».
(Greenreport.it 4 luglio 2016)

                            2016 - I rifiuti come materia prima

Il Comune ha sottoscritto un'intesa per la creazione di una piattaforma sull'economia circolare. Previsti finanziamenti a lungo termine.

E’ stato sottoscritto venerdì 7 ottobre nel Comune di Rosignano l’accordo di collaborazione per la creazione di una piattaforma sull'economia circolare. L’accordo promuove un sistema pubblico-privato, che punta a mantenere nel tempo il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse. Lo scopo è quello di ridurre al minimo la produzione di rifiuti e l’inquinamento. Si tratta di un progetto di cinque anni per supportare l’economia circolare secondo l’approccio “open innovation”, che promuove la collaborazione tra istituzioni pubbliche, imprese, università e cittadini nei processi che caratterizzano l'innovazione (quali la co-creazione, l’esplorazione, la sperimentazione e l’applicazione di nuovi strumenti).

“L’esperienza trentennale acquisita da Rosignano con il Polo impiantistico di Scapigliato - ha dichiarato il sindaco Franchi - sarà il punto di partenza per sperimentare un percorso innovativo di recupero dei materiali di scarto e iniziare a considerare i rifiuti un’opportunità in termini economici ed occupazionali".

Con il Comune di Rosignano Marittimo sono partner e firmatari dell’accordo la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il Cnr di Pisa, Confservizi Cispel Toscana, Anci Toscana, Camera di Commercio industria artigianato agricoltura della Maremma e del Tirreno e Rea Impianti.

"Sono particolarmente orgoglioso di firmare questo accordo - ha aggiunto il sindaco - non solo per la rilevanza del tema, ma anche per lo spessore dei partner coinvolti, che sono senza dubbio punte di eccellenza a livello nazionale nei rispettivi settori. L’economia circolare è uno temi caldi discussi a livello europeo, per il quale sono e saranno attivati specifiche linee di finanziamento".

"Per questo motivo chiederemo a breve un incontro al presidente Enrico Rossi e alla commissione regionale ripresa economico-sociale Toscana Costiera per presentare il progetto e chiedere il sostegno della Regione Toscana quale capofila per accedere ai fondi europei”.

“La sfida che ci prefiggiamo - ha spiegato Marco Frey - è quella di mettere a punto delle filiere in grado di trasformare gli scarti delle produzioni industriali (che solitamente impongono alle imprese elevati costi di smaltimento) in materie prime di seconda generazione che possano essere utilizzate in altre produzioni e trovare uno sbocco competitivo sul mercato".

"Da questo punto di vista il Sant’Anna dispone di ricercatori e conoscenze specifiche da mettere in rete”.

“Si tratta di un progetto ambizioso - ha proseguito Paolo Dario - ma fattibile e concreto. Da questo punto di vista sarà molto importante realizzare, con l’impegno di Rea Impianti, un centro di ricerca applicata in prossimità di Scapigliato, un luogo fisico in cui ricercatori di vari ambiti possano incontrarsi per lavorare insieme e a stretto contatto con il territorio”.

Alla base dell’accordo firmato c’è la volontà comune di creare una piattaforma di collaborazione pubblico-privata sull’economia circolare e la simbiosi industriale in Toscana, un Centro Toscano di Cooperazione sull’Economia Circolare. Tale centro avrà il compito di supportare le imprese, le pubbliche amministrazioni e i cittadini nell’attuare meccanismi propri dell’economia circolare, in primo luogo a livello regionale.

Si tratta in particolare di sistemi per valorizzare i rifiuti e recuperare gli scarti di lavorazione, sia in contesti produttivi che in ambito urbano e domestico, e di diffondere la cultura del riuso e del riciclo con attività di formazione, informazione e promozione rivolte alla collettività e a tutti i soggetti interessati.

“Il piano di lavoro - ha concluso Alessandro Giari - prevede una fase di avvio, in cui sarà definito il piano strategico per i prossimi quattro anni, una fase di formazione dell’equipe di lavoro e una per lo sviluppo e l’implementazione di un database di informazioni utili alla chiusura dei cerchi e alla simbiosi industriale. Sarà infine elaborato un piano d’impresa per il finanziamento a lungo termine”.

Hanno sottoscritto l’accordo il sindaco di Rosignano Alessandro Franchi, Marco Frey, (istituto di Management Scuola Sant'Anna), Paolo Dario (Istituto di Bio-robotica Scuola Sant'Anna), Claudia Forte (Cnr Pisa), Riccardo Breda (Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura della Maremma e del Tirreno) il sindaco di Scandicci Sandro Fallani (Anci Toscana), Alessandro Giari (Rea Impianti).

                    2017 - Scapigliato, da discarica a progetto industriale
                       Il futuro del Polo. Tre macro progetti, investimento da 50 milioni di euro
Il progetto trasformerà la discarica di Scapigliato a Rosignano Marittimo nella fabbrica del futuro. Il piano di sviluppo è articolato in tre macro progetti, che coprono i prossimi 5 anni e prevedono un complesso di investimenti e finanziamenti di circa 50 milioni di euro.

Scapigliato è la discarica più grande della Toscana, dove ogni anno vengono smaltite 460mila tonnellate di rifiuti (circa il 20 per cento urbani e il resto speciali non pericolosi) a fronte di una produzione toscana di circa 12 milioni di tonnellate annue (2,25 di rifiuti urbani e quasi 10 di rifiuti speciali). L’alta percentuale di rifiuti speciali ha un ruolo determinante sotto il profilo ambientale e per accrescere la competitività. 

"Per questo - hanno spiegato dal Comune - ormai da un anno si è scelto di trasformare progressivamente Scapigliato in un impianto di selezione, trasformazione, recupero e potenziale re-immissione sul mercato del rifiuto come nuovo prodotto, seguendo la filosofia dell’economia circolare. Questo è il cuore del progetto “La fabbrica del futuro”, che entro il 2021 renderà la discarica un grande impianto di trasformazione dei rifiuti in nuova materia ed energia, e si realizzerà mediante tre interventi: la costruzione del Biodigestore aerobico per il trattamento della Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani) per la produzione di biometano e compost, la produzione di compost di qualità dagli sfalci e potature raccolti sul territorio servito da Rea Spa e la nuova linea di selezione dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi di derivazione industriale per recupero e valorizzazione della materia".

"Per favorire lo sviluppo di attività agronomiche nella valle del Fine è previsto un Incubatore rurale per la creazione di nuove imprese in grado di fruire delle opportunità create dall’impianto, quali la produzione di risorse energetiche (25.000.000 kw di energia elettrica), il calore, l'anidride carbonica, il cui insediamento sarà favorito dall'acquisto di terreni, di capannoni agricoli e delle case coloniche adiacenti l'impianto. Ci sarà anche un progetto di rete, sostenuto da un accordo tra istituzioni locali per progetti di valorizzazione dei prodotti agricoli (filiera del grano e della pasta, olio, ecc) nel sistema dell'offerta agrituristica di qualità. Infine, visto il carattere di esperienza pilota del progetto, sarà creato il Centro Toscano per l’economia circolare, un polo di innovazione basato su una piattaforma regionale per sviluppare ricerca, creare prototipi, prodotti e nuove imprese che sperimentino i processi di trasformazione dei rifiuti in energia valorizzando l'economia circolare. L'accordo è stato firmato il 7 ottobre 2016".

L’iniziativa è promossa dal Comune di Rosignano Marittimo con Rea Impianti e con la partecipazione dello studio di architettura Mario Cucinella Architects. La sostenibilità ambientale è infatti uno dei pilastri del nuovo percorso intrapreso da Rit, in linea con la filosofia dello studio Cucinella che la affronta da due punti di vista “il primo di carattere tecnico e prestazionale, l’atro relativo ad un nuovo rapporto tra architettura e paesaggio che generi identità”.

  Greenreport 2018 - Scapigliato, «non vi è rischio per la salute umana» derivante dalla discarica.

Concluso l’aggiornamento dell’Analisi di rischio sanitario e ambientale dopo sei mesi di studi su di un’area di 100 chilometri quadrati.

All’interno del polo di Scapigliato, a Rosignano Marittimo, ha sede la più importante discarica a servizio dei cittadini e delle imprese toscane, un impianto ad oggi fondamentale per chiudere secondo logica di prossimità e sostenibilità la gestione integrata dei rifiuti. Con quali ricadute sulla salute della popolazione locale?

Per rispondere compiutamente e con imparzialità a quest’importante domanda la Rea Impianti, che gestisce l’impianto, ha autonomamente commissionato a un’azienda specializzata l’aggiornamento dell’Analisi di rischio sanitario e ambientale relativo alla discarica di Scapigliato: si tratta di una valutazione a tutto campo dei rischi per la salute umana, collegati alla presenza o ricadute sul territorio di fattori inquinanti derivanti dall’attività della discarica. Valutazione che è appena stata completata.

Tutto il lavoro svolto «ha accertato che “non vi è rischio per la salute umana generato dalla presenza dell’impianto”. È evidente – precisano da Rea Impianti – che ciò non comporta l’assoluta assenza di un impatto dell’impianto, così come impatto ha il traffico veicolare, il riscaldamento delle abitazioni e qualsiasi altro tipo di attività produttiva o antropica in generale, quando vengono emesse sostanze nell’ambiente, ma significa invece, che questo impatto è scientificamente misurato e valutato come non pericoloso per la salute umana».

L’ambito territoriale su cui è stato valutato il rischio è complessivamente un’area di cento chilometri quadrati – ossia un quadrato di dieci chilometri per dieci chilometri – che vede al centro l’impianto di Scapigliato, e le sostanze portatrici di potenziale rischio indagate sono diverse decine di composti individuati da organismi sanitari di carattere nazionale (ISS-ISPESL) e classificate come potenziali cancerogeni e tossici; gli stessi sono stati individuati e quantificati all’interno del biogas emesso dall’impianto, che risulta l’unico fattore di potenziale diffusione di inquinanti, considerato che la potenziale contaminazione della falda è esclusa, in ragione della assenza di un acquifero e della conformazione geologica del sito. Ad ogni modo, un ulteriore approfondimento di indagine sul sito è stato sviluppato nel tempo attraverso la predisposizione di uno specifico monitoraggio delle acque superficiali afferenti il reticolo idraulico prossimo all’impianto, al fine di verificare potenziali contaminazioni.

Tutti la documentazione è stata inviata agli enti e alle autorità competenti, e la Rea Impianti attende «loro eventuali valutazioni in merito». Nel frattempo, la sintesi dell’Analisi di rischio e soprattutto le sue conclusioni saranno a breve disponibili sul sito www.reaimpianti.it per chiunque voglia approfondire. Un elemento di trasparenza in più a servizio del territorio, utile per affrontare con raziocinio il presente e il futuro dell’impianto, al momento sottoposto al procedimento coordinato Via ed Aia di competenza regionale riguardante il progetto “Ottimizzazione gestionale del polo impiantistico Lo Scapigliato relativo all’ampliamento impiantistico e della discarica per rifiuti non pericolosi ubicata in località “Scapigliato” nel Comune di Rosignano Marittimo (Li)“. Luca Aterini 19/3/2018.

                             Rea Impianti diventa Scapigliato srl

Dal 1° dicembre 2019, Rea Impianti, società detenuta al 100% dal Comune di Rosignano Marittimo che si occupa della gestione del Polo Impiantistico di Scapigliato, di un impianto di recupero nel Comune di Cecina e della Manutenzione del Verde Pubblico nel Comune di Rosignano Marittimo, avrà ufficialmente una nuova denominazione sociale: diventerà “Scapigliato S.R.L.”, un chiaro riferimento alla zona in cui sorge l’impianto.

Si tratta di un cambiamento che valorizza la nuova importante direzione che la realtà toscana vuole intraprendere: trasformare l’impianto di smaltimento in un fattore di sviluppo del territorio, superando il concetto di discarica in un’ottica di trasformazione del rifiuto, recupero e potenziale re-immissione sul mercato, dove a beneficiarne siano in primo luogo i cittadini.

“Un primo passo burocratico, simbolico ma significativo - lo ha definito il Presidente Alessandro Giari - che rappresenta un momento preciso di crescita e sviluppo dell’azienda rispetto al passato, in un’ottica di riposizionamento della società e di ridefinizione dei suoi valori e dei suoi obiettivi nel segno dell’economia circolare. Scapigliato evoca, oltre al luogo che ben conoscete, ricco di venti tumultuosi che "scompigliano le capigliature", anche il movimento culturale della "Scapigliatura" - continua Giari - formatosi a circa metà dell'ottocento che fu caratterizzato da intellettuali mossi da una forte spinta al cambiamento e da una volontà di discontinuità con la realtà che stavano vivendo. Ci auguriamo che questo nuovo nome sia d’auspicio verso un miglioramento anche per tutti noi”.

Il cambio di nome segna l’avvio di una serie di interventi concreti per la realizzazione del progetto. Un primo passo è stato il lancio di “Scapigliato Energia”, l’operatore energetico che da settembre eroga a circa 500 famiglie del Rosignanese energia elettrica rinnovabile prodotta dai rifiuti, scontando dal 20% al 100% la componente energetica in bolletta in base alla vicinanza all’impianto. Il risparmio medio, per le famiglie che hanno sottoscritto questo contratto, corrisponde al 15% rispetto a un contratto tradizionale.

Con il nuovo anno saranno attivate le procedure per l’affidamento della gara per la realizzazione del biodigestore, l’impianto che trasformerà gli scarti organici in biometano, anidride carbonica e compost. Nel corso del 2020 verrà avviato, inoltre, il percorso di ristrutturazione dell’impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti indifferenziati del cittadino, al fine di realizzare il primo lotto, di 100 mila tonnellate, della “Fabbrica dei Materiali” che sarà attivo dal 2025. Infine sono già in corso interventi di idrosemina con i quali la Società sta “rinverdendo”, attraverso opere di ingegneria naturalistica, i profili argillosi della discarica, al fine di una armonizzazione con le colline circostanti.
QuiNews Rosignano.it
                  Nuova dirigenza per Rea Spa con Piccoli, Agostini e Trusendi
Da marzo 2020 nuovo corso per Rea Spa, l'ex municipalizzata che si occupa della raccolta e del trasporto dei rifiuti a Rosignano e negli altri 12 comuni soci, che fanno parte dell'Ato costa (da Cecina a Collesalvetti, alle colline pisane).L'azienda, che è confluita in Retiambiente spa, ha appena rinnovato i propri vertici. Non ha più un amministratore unico, che finora era rappresentato da Matteo Trumpy, in carica dal 2016 al 2019, ma un consiglio di amministrazione formato da tre persone.Presidente del nuovo cda è Stefano Piccoli, ex dirigente dello stabilimento Solvay di Rosignano, di cui è stato a lungo (fino al pensionamento) membro della direzione con l'incarico di responsabile delle relazioni industriali. Piccoli è affiancato da altri due membri. Tiziana Agostini, nominata dal Comune di Cecina: Agostini è un tecnico ambientale, e ricopre anche la carica politica di segretaria di circolo del Partito democratico, siede inoltre in consiglio comunale nei banchi della maggioranza. Terzo membro del Cda è Paola Trusendi, ex assessora del Comune di Collesalvetti.La nomina della nuova dirigenza arriva dopo un periodo di vacatio, che era stato sottolineato anche dal sindacato dei lavoratori, il quale di recente aveva sollecitato il rinnovo dei quadri con i quali rapportarsi.Rea spa nasce nel 1993 con la denominazione di RE (Rosignano Energia) in partecipazione con il Comune di Rosignano Marittimo. Pochi anni più tardi, alla fine del 1996, si trasforma in Rea (Rosignano Energia Ambiente) allargando la propria attività al campo della gestione integrata dei rifiuti. La parte pubblica è rappresentata dai tredici Comuni per i quali svolge i propri servizi.Nel gennaio 2013, al fine di adeguarsi alla normativa regionale che impone alle società di gestione dei servizi pubblici essenziali di rispondere a determinati requisiti, si è proceduto allo scorporo del ramo d'azienda cedendolo a Rea Impianti Srl Unipersonale, che oggi si occupa della gestione del Polo impiantistico di Scapigliato e della manutenzione del verde pubblico.Nel febbraio 2016, Rrea Rosignano Energia Ambiente S.p.A ha liquidato il proprio socio privato diventando società interamente a partecipazione pubblica. Il 30 giugno 2016 i 13 Comuni soci dell'azienda hanno conferito le loro quote azionarie in Retiambiente Spa, attualmente socio unico della stessa Rea, di cui di fatto è proprietario al 100%. Rea Rosignano Energia Ambiente spa, soggetta al coordinamento di Retiambiente, si occupa della gestione del servizio pubblico di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti. M.M. Il Tirreno.

Novembre 2020 - Rea pronta al ritiro porta a porta «Sono previste 50 assunzioni» Il presidente Piccoli annuncia «una fase di rafforzamento e nuovi servizi»
Al via la raccolta porta a porta, che a metà dicembre partirà a Casale e Guardistallo e poi prima della prossima estate anche su tutto il territorio di Rosignano e a Collesalvetti. Questo l'obbiettivo di Rea, che propone un nuovo logo, che estrinseca una diversa filosofia aziendale, l'apertura di tre sedi operative e 50 assunzioni per far fronte, appunto, a un servizio capillare come è il porta a porta. Insomma Rea Rosignano energia ambiente cambia. E, se la ragione sociale dell'azienda resta invariata, il marchio diventa Rea Risorse ambientali, e parla di una società che punta a diventare soggetto di riferimento per le questioni inerenti rifiuti e ambiente. Ieri mattina la presentazione, chiaramente on line, del nuovo logo e della campagna di comunicazione che darà il via al ritiro porta a porta a porta.«È un momento di transizione importante per Rea - spiega il presidente Stefano Piccoli - che mette in campo il passaggio da raccolta stradale a porta a porta. Ciò implicherà un rafforzamento del personale, con l'assunzione, nell'arco del 2021, di 50 persone a tempo indeterminato». Assunzioni rispetto alle quali Il Tirreno terrà aggiornati i lettori sulle modalità di presentazione delle domande. Sempre nell'ottica di avvicinarsi ai territori serviti, l'azienda aprirà tre sedi operative, a Cecina, Collesalvetti e Montecatini Val di Cecina. Ciò anche per ottimizzare i tempi di spostamento dei mezzi usati per il porta a porta nei territori più distanti da Rosignano, dove Rea ha la sua storica sede. «Risulta fondamentale - chiarisce Piccoli - un rilancio complessivo dell'azienda in termini di credibilità legata all'efficienza dei servizi e in termini di messaggio ambientale: la raccolta differenziata, se partecipata con condivisione dai cittadini, è una reale conferma che ognuno di noi può dare un fattivo e determinante contributo allo sviluppo sostenibile».Come ha spiegato Cecilia Peccianti, responsabile comunicazione e formazione di Rea, i primi comuni che dal 14 dicembre passeranno al ritiro porta a porta sono Guardistallo e Casale. Successivamente, come detto, anche su tutto il territorio di Rosignano e a Collesalvetti.Anche Roger Bizzari,direttore tecnico dell'azienda, spiega che «è in atto un restyling dell'immagine di Rea, i cui operatori diventeranno maggiormente interattivi con il territorio. Con il porta a porta Rea sarà più presente lungo le strade, diventando un soggetto che fa consulenza per quanto riguarda i rifiuti».Da qui la necessità di avviare una campagna di comunicazione, affidata all'agenzia grafica Zaki srl, di Stefano Pampaloni e Saverio Evangelista. «Lo slogan della campagna sarà - spiega Pampaloni - "Differenzia con la testa", nell'ottica di spiegare al cittadino che nella gestione della differenziazione dei rifiuti non è solo, Rea sarà a disposizione». Tanto che, termina Peccianti «a fine mese sarà disponibile il nuovo sito internet e l'azienda sta rafforzando tutti gli strumenti on line quali Facebook, Telegram e whatsapp, oltre alla già esistente APP 'portaAPPorta REA'». Anna Cecchini Il Tirreno.

Giugno 2022 - Alessandro Giari lascia la presidenza dopo sei anni - Scapigliato Progetti green
e utile di 3 milioni e 800mila.

Nuovo consiglio d'amministrazione e bilancio 2021 approvato all'unanimità dall'assemblea dei soci di Scapigliato con un utile netto di esercizio di 3, 8 milioni di euro, il più alto della sua storia. «Risultato che documenta la positività, anche dal punto di vista economico, degli investimenti messi in campo per incrementare la sostenibilità ambientale del Polo impiantistico, ormai diretto verso la trasformazione nella "Fabbrica del futuro"» ha spiegato il presidente e amministratore unico uscente Alessandro Giari, sindaco di Castellina Marittima, che lascia questo incarico dopo sette anni. Soddisfatto dei risultati ottenuti e dei progetti avviati anche il sindaco di Rosignano, Daniele Donati. L'assemblea dei soci è stata anche l'occasione per presentare il lavoro fatto negli ultimi sei anni, oltre che nel 2021. Prende infatti ora avvio un nuovo corso con il Cda nominato l'altro pomeriggio. Scapigliato è soggetto pubblico al 100%, i cui soci sono il Comune di Rosignano Marittimo e - a partire dal 2021 - Alia Servizi Ambientali SpA come socio di minoranza. Il bilancio di sostenibilità elaborato dalla società mostra come nel 2020 il valore aggiunto distribuito ai soggetti del territorio è arrivato a quota 31 milioni di euro. I beneficiari per oltre 26 milioni di euro sono stati i fornitori, dei quali oltre il 25% opera nella Provincia di Livorno, mentre oltre 5 mln di euro sono andati al personale occupato negli impianti. Il trend positivo dello sviluppo delle attività di Scapigliato, peraltro, è stato riconosciuto dallo studio condotto da Industria Felix Magazine, il trimestrale di economia e finanza supplemento con Il Sole 24 Ore. Lo scorso novembre, infatti, all'evento premio "Industria Felix - L'Italia che compete 2021" che si è svolto all'Università Luiss Guido Carli di Roma, la società ha ricevuto l'Alta onorificenza di bilancio, qualificandosi tra le 20 top imprese per performance gestionale, affidabilità finanziaria e sostenibilità del settore partecipate a maggioranza pubblica. A questo riconoscimento si è aggiunto il premio nazionale Pimby Green 2021, promosso da Assoambiente, per il progetto "Fabbrica del futuro". Inoltre Scapigliato è risultata fra le migliori 11 imprese a livello nazionale. «Un lavoro di cui andare orgogliosi», spiega Giari che lascia per dedicarsi a tempo pieno a fare il sindaco. La società, è stato spiegato, ha avviato un piano di investimenti per circa 87 milioni di euro nei prossimi 4/5 anni, destinati ad invertire il ciclo dell'attuale sistema di gestione dei rifiuti, passando dalla logica dello smaltimento a quella del recupero e della valorizzazione, che mira a superare l'utilizzo della discarica attraverso innovativi impianti in grado di massimizzare il recupero di materia ed energia dai rifiuti. Questo è quello che viene definito la Fabbrica del futuro. Un percorso che risulta già in pieno svolgimento: già ora i quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica risultano diminuiti di circa il 27%. C'è stato anche un aumento dalla capacità di captazione del biogas dalla discarica, che grazie agli interventi di miglioramento tecnologico e di copertura sale all'84%, portando le emissioni diffuse a ridursi del 60% e consentendo di incrementare la produzione di energia da fonte rinnovabile immessa nella rete elettrica e distribuita a condizioni agevolate al territorio. Nell'ultimo anno sono stati distribuiti gratuitamente circa 50mila sacchi di Terriccio buono, l'ammendante compostato verde ottenuto dal riciclo di sfalci e potature. Già oltre 1. 800 cittadini hanno scelto l'energia prodotta da fonte rinnovabile (il biogas di discarica) aderendo a "Scapigliato Energia". È stata avviata anche un'azione per la compensazione integrale delle emissioni di gas serra rilasciate dal Polo impiantistico dalla sua nascita. Il piano prevede la messa a dimora gratuita di quasi 300. 000 alberi, di cui circa 240. 000 olivi, che contribuiranno oltretutto a qualificare sotto il profilo ambientale ed economico-produttivo molti territori delle Province di Pisa e Livorno. Lo stesso ingresso alla discarica è stato piantumato con nuovi alberi e di recente è stato inaugurato il nuovo accesso. Nei progetti c'è il superamento della discarica. L'iter di sviluppo tecnologico è già in corso: nel 2021 è stato messo in esercizio, attraverso un investimento di quattro milioni di euro, il nuovo impianto di trattamento meccanico-biologico per la frazione indifferenziata dei rifiuti.

A fine del 2021, infine, è stata completata la predisposizione dei moduli 2 e 3 dell'ampliamento della discarica di fase 2. Nel corso dell'anno è stato anche necessario garantire un intervento straordinario di stabilizzazione del versante est della discarica. I lavori, realizzati in tempi brevissimi, consistono in una palancolata ed in una palificazione di dimensioni eccezionali (oltre 215 metri lineari di palancole, ancorate da 36 tiranti lunghi 38 metri, a cui si è aggiunta una struttura palificata con 156 pali da 1.200 mm, profondi 24 metri, ancorata da 76 tiranti lunghi 55 metri), che hanno messo definitivamente in sicurezza la stabilità del versante. Gli interventi hanno comportato un costo superiore ai 5 mln di euro. Sul fronte dell'innovazione, nel corso del 2021 si sono ulteriormente consolidati e avviati i progetti finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Toscana, per sperimentare tecnologie e metodiche nuove in grado di trattare e trasformare i rifiuti in risorsa.

Giugno 2022 - Solvay fa il suo ingresso nel business dei rifiuti 
Marco Colatarci, direttore generale di Solvay Italia, è il nuovo presidente del consiglio d'amministrazione della società di gestione della discarica e del polo impiantistico di Scapigliato a Rosignano. Insieme all'ingegnere, originario di Vada, entrano nel cda l'ex sindaco di Rosignano Marittimo Alessandro Franchi (che a breve sarà nominato amministratore delegato della società) e la fiorentina Veronica Cantelli, responsabile della sicurezza di Alia. Il nuovo cda è stato nominato dall'assemblea dei soci che ha approvato il bilancio consuntivo dell'esercizio 2021, l'ultimo della gestione di Alessandro Giari, presidente e ad della società. Giari cede il testimone ai nuovi amministratori e all'ex sindaco Franchi che nel 2015 lo aveva voluto al vertici di Rit (Rosignano Impianti e Tecnologie), la società a responsabilità limitata subentrata a Rea Impianti per la gestione del polo impiantistico di Scapigliato. Giari allora lasciò l'incarico di direttore generale del Polo scientifico e tecnologico di Navacchio. Ora fa il sindaco di Castellina Marittima a tempo pieno. Hanno concluso il mandato anche i consiglieri Andrea Sbandati e Francesca Cupelli. La società di Scapigliato nel 2021 registra un utile netto di 3,8 milioni di euro, il più alto della sua storia, con un incremento del 200% rispetto a quello del 2016. Un risultato che - come spiega l'atto di approvazione del consuntivo - prova la positività degli investimenti messi in campo per incrementare la sostenibilità ambientale del polo impiantistico, ormai diretto verso la trasformazione nella "Fabbrica del futuro". Si tratta di una società pubblica al 100%, i cui soci sono il Comune di Rosignano Marittimo e, a partire dal 2021, Alia Servizi Ambientali spa come socio di minoranza. Nel 2020 il valore aggiunto distribuito ai soggetti del territorio è arrivato a quota 31 milioni di euro. I beneficiari per oltre 26 milioni di euro sono stati i fornitori, di cui oltre il 25% opera in provincia di Livorno, mentre oltre cinque milioni di euro sono andati al personale occupato negli impianti. Nuove sfide attendono Scapigliato e l'intero territorio nell'ottica di un'economia sempre più circolare. A Rosignano è stata proposta la realizzazione dell'impianto "Waste to ethanol" (dai rifiuti all'etanolo) nell'ambito delle manifestazioni di interesse legate al nuovo piano regionale dei rifiuti. Un impianto di riciclo chimico che tratta il rifiuto secco selezionato da rifiuti indifferenziati, il "plasmix" (miscela di plastiche derivate dal riciclo dei materiali) e altri scarti provenienti dal trattamento delle raccolte differenziate che vengono trasformati in etanolo, con possibilità di produzione di idrogeno. Costo stimato dell'investimento circa 440 milioni di euro. Per questo progetto sono previste partnership con Solvay e altre aziende del parco industriale. «Ringrazio Giari per il suo lavoro e il cda uscente - dice il sindaco di Rosignano Daniele Donati -. Abbiamo nominato un cda di alto spessore con professionisti che hanno un'approfondita conoscenza del settore. Scapigliato è molto radicata sul territorio e sta per intraprendere un'azione più ampia verso un percorso serio di economia circolare. Oltre all'impianto proposto da Alia per ricavare energia da rifiuti altrimenti non trattabili, è stato appaltato il biodigestore che permetterà la riduzione dei rifiuti in discarica». Sabrina Chiellini Il Tirreno.  Torna a Direttori Solvay.

Giugno 2023-Scapigliato ottiene il Premio Industria Felix 2023 per gestione e affidabilità finanziaria.
Dopo aver ricevuto per due anni consecutivi il Premio Industria Felix a livello nazionale, Scapigliato ha ottenuto anche l’alta onorificenza di bilancio come “Miglior impresa del settore ambiente per performance gestionale e affidabilità finanziaria Cerved con sede legale nella regione Toscana”. La premiazione è avvenuta nello storico Palazzo Trinci di Foligno a Perugia, nel corso del 51° Premio Industria Felix, edizione 2023 “Il Centro Italia (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria) e la Sardegna che competono”. Attraverso un comunicato stampa, Scapigliato ricorda che “sono state 74 le imprese insignite dell’alta onorificenza di bilancio, di cui 21 con sede in Umbria, 13 in Sardegna, 12 nel Lazio, 10 nelle Marche, 9 in Abruzzo e altrettante in Toscana; Scapigliato, in particolare, è l’unica realtà premiata con sede nella provincia di Livorno“. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito alla società dal Comitato scientifico coordinato a livello nazionale dal professor Cesare Pozzi, docente di Economia industriale dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, nell’ambito dell’evento organizzato da Industria Felix Magazine – il trimestrale di economia e finanza pubblicato in supplemento con Il Sole 24 Ore – in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, Associazione culturale Industria Felix, con il sostegno di Confindustria, con il patrocinio di Simest (Gruppo Cassa Depositi e Prestiti), con la media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews, con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation, M&L Consulting Group. “In quest’edizione 2023 – si legge nel comunicato stampa – il Comitato scientifico di Industria Felix ha scelto di premiare Scapigliato dopo un’analisi sui bilanci di circa 700.000 società di capitali con sede legale in Italia, basandosi sui dati dell’anno fiscale 2021, che Scapigliato ha chiuso con un utile netto di 3,8 milioni di euro. L’inchiesta di Industria Felix è stata condotta basandosi su criteri scelti per misurare in modo oggettivo la solidità economica e finanziaria delle società prese in esame, a partire da un algoritmo sviluppato per valutare quelle col migliore margine operativo lordo (MOL) e ROE positivo (indice di redditività del capitale proprio), in utile, con un rapporto oneri finanziari/MOL inferiore al 50% e un livello di occupazione stabile o crescente. Tutti parametri che Scapigliato ha saputo esprimere al meglio, confermandosi come una Società in grado di generare ricadute socioeconomiche positive sul proprio territorio di riferimento, attraverso un modello di sviluppo sostenibile basato sull’economia circolare”. Soddisfatti Marco Colatarci e Alessandro Franchi, rispettivamente presidente e ad di Scapigliato: “Siamo molto felici di aver ottenuto ancora una volta questo prestigioso riconoscimento, che certifica che Scapigliato è un’azienda solida e gestita correttamente. La solidità economico-finanziaria espressa dal nostro ultimo bilancio e confermata da questo premio ci consente di portare avanti il nostro percorso di sviluppo sostenibile, che punta ad incrementare sempre di più il recupero di materia ed energia dai rifiuti, minimizzando il ricorso allo smaltimento, secondo i principi dell’economia circolare. Vogliamo condividere l’onore di questo premio con i nostri soci e, in particolare, con tutti i nostri dipendenti, che hanno fatto sì che questo traguardo fosse possibile”.
 
18 Giugno 2023 Tuttigiorninfo.

Gennaio 2024 - Medicina democratica dopo l'incontro col sindaco. «Non vogliamo il gassificatore neanche nell’area industriale» «No al gassificatore, né a Solvay né altrove».
Maurizio Marchi, referente di Medicina Democratica, torna sul tema gassificatore a margine dell'incontro del novembre scorso. <<Durante l‘incontro del 3 novembre del Comitato Trasparenza di cui Medicina democratica fa parte — dice Marchi — il sindaco ha escluso una possibile collocazione del "gassificatore" in area Scapigliato poiché essendo un vero e proprio impianto industriale necessiterebbe di infrastrutture: dalla logistica alla viabilità, piano sicurezza (ricade sotto la Legge Seveso) e al fabbisogno idrico che la situazione Scapigliato non può garantire. Il sindaco ha quindi prefigurato la collocazione "eventuale" in area Solvay per le sinergie e peculiarità presenti (impianto di trattamento di acque industriali, scalo ferroviario interno, possibilità di utilizzo da parte di Solvay e/o Ineos dei prodotti della
raffinazione del syngas). Aggiunge Marchi: Ricordiamo che dagli anni '90 Solvay vorrebbe costruire un inceneritore, ora le si presenta l’opportunità tra l'altro con grosso finanziamento di ALIA (azienda pubblica di smaltimemto rifiuti dell'area fiorentina). In questa prospettiva dal giugno 2022 Marco Colatarci già direttore generale di Solvay Italia è il nuovo presidente del consiglio d'amministrazione della società di gestione della discarica e del polo impiantistico di Scapigljalo a Rosignano. La bozza di progetto (non esiste ancora un vero progetto di gassificatore) prevede l'arrivo di ben 256.000 tonnellate di rifiuti di plastica l'anno, una quantità che dovrebbe provenire anche da fuori regione e probabilmente via treno. Uno degli aspetti maggiormente  problematici  è costituito dalle caratteristiche di partenza dei rifiuti sottoposti al trattamento di gassificazione per la necessità di dover trattare in modo rigoroso il syngas per eliminare la contaminazione da sostanze indesiderabili (nell’incenerimento il problema maggiore è la depurazione dei fumi di combustione) quali metalli pesanti, cloro e zolfo. Vanno inoltre considerati i problemi correlati con il destino dei residui solidi della gassificazione: i proponenti affermano che sia un granulato inerte, ma ciò va puntualmente dimostrato con test idonei. Analoghe considerazioni vanno tenute in conto per il destino dei fanghi da trattamento acque e residui dal trattamento di purificazione del syngas».