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			L'energia 
			termica  prodotta da questi impianti, alimenta il riscaldamento 
			ed il raffreddamento dei vicini uffici e l'adiacente impianto per il 
			trattamento del percolato di discarica. (Vedi). 
					Il gas sprigionato dai rifiuti diventa energia elettrica. In 
					termini tecnici si chiama “cogenerazione”, in termini 
					pratici è il piccolo miracolo realizzato alla discarica di 
					Scapigliato, che dall’11 giugno 1996, si è trasformata in 
					centrale elettrica con due turbine, poi quattro e una linea 
					collegata alla rete dell’Enel. Il primo impianto è stato 
					completato a maggio 1996. Dietro alla nascita dell’impianto 
					di cogenerazione c’è una nuova concezione di discarica, già 
					molto diffusa in altri paesi europei, ma ancora rara in 
					Italia. Grazie alla cogenerazione, i rifiuti urbani possono 
					essere utilizzati una seconda volta per liberare energia che 
					altrimenti andrebbe dispersa. Quando vengono stoccati, 
					infatti, liberano il biogas prodotto dalla fermentazione 
					delle sostanze organiche: anziché essere raccolto e 
					bruciato, a Scapigliato viene utilizzato per far girare le 
					due turbine, producendo circa 900 Kwh (una quantità di 
					energia elettrica pari a quella necessaria per illuminare un 
					paese di 1600 abitanti). Fonte di energia, ma anche fonte di 
					ricchezza; l’energia viene rivenduta all’Enel al prezzo di 
					241 lire per Kwh. Con il miliardo e 800 milioni investito 
					per l’impianto di Scapigliato sono state installate le due 
					turbine: quella da 650 kilowatt è della Rosignano Energia, 
					la società che vede il Comune di Rosignano come azionista di 
					maggioranza con il 51 per cento (56% dal 7/1996) e con l’altro 49 per cento 
					distribuito tra privati. La seconda turbina, quella da 250 
					kilowatt, appartiene invece completamente al Comune. La 
					presenza massiccia del Comune nell’organizzazione di 
					Scapigliato dimostra come la nuova centrale è considerata 
					dall’Amministrazione l’anello intermedio di una catena, 
					nella quale i rifiuti urbani non vengono semplicemente 
					ammassati, ma utilizzati per restituire le potenzialità 
					energetiche ed economiche di cui sono capaci. Con tutta una 
					serie di vantaggi: dalla vita molto più lunga della 
					discarica (perché i materiali destinati a venire ammassati 
					diminuiranno) all’impianto di selezione e compostaggio (che 
					consente a Scapigliato di trasformarsi in un’industria, 
					producendo concime e combustibile). 
					Ma vediamo meglio quale ruolo ha avuto il Comune di 
					Rosignano Marittimo in questa ulteriore qualificazione del 
					progetto Scapigliato. Prima di tutto bisogna fare un salto 
					indietro di tre anni, nel ‘93, quando dalla volontà comune 
					dell’Amministrazione e della società Telecogen di dar vita a 
					una sinergia per la produzione di impianti di cogenerazione 
					nasce la Rosignano Energia spa. La volontà di realizzare 
					questo tipo di impianto nasceva dalla necessità di 
					utilizzare le energie disponibili nell’ottica del risparmio 
					energetico e della economicità. Così è stato realizzato 
					l’impianto per la produzione di energia elettrica dal 
					biogas, ma è nato anche il progetto di costruire un impianto 
					per la cogenerazione di energia e calore da utilizzare per 
					il riscaldamento di edifici pubblici e privati. E oggi 
					Rosignano Energia, anche con modifiche societarie che vedono 
					l’aumento delle partecipazioni azionarie del Comune di 
					Rosignano, l’entrata del Comune di Collesalvetti e di altri 
					soggetti privati, sta proponendo di trasformarsi in una 
					società di servizi per la gestione di servizi primari. Gli 
					impianti Rosignano I, della Rosignano Energia, e Rosignano 
					II, di proprietà dell’Amministrazione comunale, sono solo la 
					prima realizzazione della Rosignano Energia. Un passo 
					importantissimo, che contribuisce all’opera di risparmio 
					energetico già intrapresa dall’Amministrazione comunale, e 
					che si inserisce in una prospettiva di sfruttamento di ogni 
					residuo di rifiuto urbano. Nel futuro però c’è anche 
					Rosignano III, un impianto  
					urbano di cogenerazione per la 
					frazione di Rosignano Solvay. Utilizzando il metano di rete, 
					Rosignano III produrrà energia elettrica e recupererà calore 
					per riscaldare strutture pubbliche (come il 
					Palasport e le scuole) e private. L’energia prodotta sarà 
					scambiata attraverso l’Enel con le utenze pubbliche. 
					L’impianto, inserito nel tessuto urbano anche dal punto di 
					vista architettonico, produrrà così energia e calore senza 
					nessun effetto negativo sull’ambiente, grazie anche alle 
					avanzate tecnologie che saranno impiegate. 
					Sull’importanza di tutta l’operazione si è soffermato il 
					Sindaco Gianfranco Simoncini durante la cerimonia di 
					inaugurazione di Scapigliato: “Voglio sottolineare- ha detto 
					- che i cittadini di Rosignano hanno capito da sempre che la 
					discarica di Scapigliato non è nata per essere un’arida e 
					vasta area dove raccogliere rifiuti, ma è diventata col 
					tempo un centro per il riciclaggio e lo studio di nuove 
					tecniche per il riutilizzo dei materiali stoccati”. 
					“Utilizzare i rifiuti - ha proseguito - e vederli come 
					materia prima è stata una scommessa forte, che 
					l’Amministrazione ha voluto fare: i risultati e i 
					riconoscimenti che abbiamo ottenuto, tra i quali il Premio 
					“Comune riciclone”, non fanno che rafforzare il nostro 
					impegno ambientale”.  | 
          
          
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			Impianto Rea, 
			nasce "Scapigliato energia". L'energia prodotta bruciando biogas da 
			Rea Impianti non sarà venduta al Gse ma a E.Co. srl, perché la 
			restituisca al territorio a costi agevolati. 
			
			 E' 
			stato firmato il 9 aprile 2019 l’accordo tra Rea Impianti, la 
			società pubblica che sta realizzando la Fabbrica del Futuro di 
			Scapigliato, e E.Co. Energia Corrente, che è braccio operativo di 
			Cre (Consorzio per le Risorse Energetiche ScpA), realtà consortile 
			nazionale per la fornitura di energia senza fini di lucro e 
			rappresentato nel territorio dal suo socio Cell (Consorzio energia 
			libera Livorno). L’accordo ha per obiettivo la distribuzione 
			dell’energia prodotta dal recupero del biogas ai cittadini e alle 
			imprese del Comune di Rosignano Marittimo, di Santa Luce e Orciano 
			Pisano, per un’area complessiva in cui sono presenti oltre 33mila 
			abitanti, attraverso il marchio "Scapigliato energia". “Restituire 
			energia a coloro che ci portano i loro rifiuti e che vivono nel 
			territorio in cui si trova l’impianto di Scapigliato - ha dichiarato 
			Alessandro Giari, Amministratore Unico di Rea Impianti - è, crediamo 
			di poter dire finalmente, il nostro modo di iniziare a rendere 
			questo impianto socialmente utile, più accettabile e compatibile per 
			il territorio". Il territorio verrà suddiviso in zone concentriche a 
			partire dal sito di “Scapigliato”. In ogni Zona, comprese nei tre 
			comuni suddetti, verrà applicato un beneficio diversificato in base 
			alla distanza da Scapigliato. Il progetto prevede inoltre 
			l’installazione di circa 12 colonnine sul territorio per la ricarica 
			gratuita di energia per le auto elettriche. Ad ogni famiglia che 
			sottoscriverà il contratto di fornitura dell’energia con 
			"Scapigliato energia", sarà consegnata una card denominata 
			“Scapigliato CARD”, che consentirà: la ricarica gratuita per le auto 
			elettriche sui punti di ricarica del territorio, sconti pari al 50 
			per cento sul costo del biglietto intero sulle iniziative promosse e 
			realizzate da Armunia Associazione. Il polo di Scapigliato viene 
			definito la Fabbrica del Futuro da Rea Impianti perché ha il 
			programma e l’ambizione di trasformarsi in un polo industriale 
			innovativo per il recupero di energia e di materia, auspicando anche 
			di essere di esempio per come possano divenire nel prossimo futuro 
			impianti analoghi.  
			Ad oggi è già attivo l’impianto di compostaggio dove si trasforma il 
			rifiuto verde del territorio (sfalci, potature, erbe varie) in un 
			compost di qualità chiamato “Terriccio buono di Scapigliato” che 
			viene restituito a tutte le famiglie dei Comuni che conferiscono in 
			quest’area.  
			"La nostra è una discarica controllata - ha aggiunto Giari -, una 
			delle più avanzate dal punto di vista gestionale: qui viene trattato 
			e recuperato il bio-gas in circa l’80% del volume complessivo 
			prodotto e il 95% di esso viene trasformato in energia elettrica. La 
			produzione annuale di 25 milioni di Kilowattora sarà a servizio di 
			tutte le famiglie di Rosignano Marittimo, Santa Luce e Orciano 
			Pisano con fasce differenziate di sconto dal 100% al 20% della 
			componente energia a seconda della lontananza dall’impianto. Siamo 
			tutti d’accordo che le discariche debbano essere superate, ma lo 
			possiamo fare se le trasformiamo in impianti all’avanguardia in 
			grado di convertire il rifiuto in risorsa e non continuando a 
			smaltirli sotto terra". "La struttura, l’impianto e la società 
			stessa sono, inoltre, interamente di natura pubblica - ha concluso 
			l'amministratore Rea - e quindi non perseguiamo fini di massimo 
			profitto, ma fini di carattere sociale, pur rispettando i massimi 
			criteri di economicità ed efficienza. L’obiettivo è di mantenere un 
			equilibrio tra le esigenze del territorio e quelle dei cittadini che 
			lo abitano. Realizzeremo nei prossimi 10 anni circa 100 milioni di 
			euro di investimenti in impianti. Oltre 100 persone lavorano 
			nell’impianto, alle quali vanno sommate circa 60 persone occupate 
			nell’indotto, che saliranno complessivamente nel periodo ad oltre 
			200. I risultati che stiamo ottenendo sono molto positivi e siamo 
			convinti che anche coloro che hanno dubbi e perplessità si 
			convinceranno della bontà del progetto".  
			“Il nostro Consorzio è lieto di supportare Scapigliato Energia in 
			questa operazione legata al territorio – ha dichiarato Giancarlo 
			Ferlini, Presidente del Consorzio per le Risorse Energetiche -. Il 
			progetto è sicuramente un passo avanti verso una visione integrata 
			del recupero dell’energia, e per questo abbiamo accolto ben 
			volentieri l’invito del nostro socio Cell e ci siamo adoperati per 
			il supporto progettuale all’idea di REA Impianti. Per il nostro 
			gruppo è anche un’occasione per rafforzare la nostra presenza nel 
			settore domestico in un territorio che finora ci ha visto partner e 
			fornitori di tante importanti realtà industriali, grazie alle 
			attività promosse dalla Confindustria territoriale". Il progetto è 
			stato sviluppato con il supporto di Confindustria Livorno Massa 
			Carrara, nel quadro delle iniziative per divulgare l’economia 
			circolare spinta da Industria 4.0. "Attualmente tutti i cittadini 
			possono visitare l’impianto per constatare di persona come la 
			vecchia discarica sia molto cambiata - hanno infine ricordato da Rea 
			Impianti - e come oggi gli impianti trasformino i rifiuti in 
			energia, in compost e presto anche in metano: #daRIFIUTOaRISORSA, 
			insomma, grazie alla FABBRICA DEL FUTURO, una vera e propria 
			rivoluzione nella gestione della discarica che passa da logiche di 
			smaltimento a logiche di produzione, trasformazione e 
			ri-utilizzazione di risorse utili al territorio". 
			Qui News Rosignano.it 
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