25 - Il
castello
Scendendo dalla piazza, un secolo fa, il castello si
presentava in tutta la sua finta possanza con i bastioni al confine della strada
quasi a voler mostrare l'autorità del suo proprietario. Il barone Fausto
Patrone acquistò la tenuta di Diego Martelli, che dal mare si spingeva fino
alle colline di Castelnuovo, e, nel punto dominante i golfi di Portovecchio e
dell'Ausonia, a due passi dalla piazza, costruì la sua villa, a forma di
discutibile castello neogotico con decorazioni interne in stile Coppedè. Per
un po' di tempo la vecchia casa di Martelli rimase intatta proprio vicino ai
muri di pietra del castello, poi fu distrutta, ma non vennero assopiti i tempi
in cui i pittori macchiaioli là avevano trovato ospitalità, riposo e
ispirazione. Costruita la ferrovia, principalmente voluta proprio dal barone, i
binari presero il posto della vecchia strada che, sotto i muraglioni del
castello, fu spostata più a mare e sopraelevata rispetto alla pineta
utilizzando la terra degli scavi della strada ferrata. Per molti anni la mole austera, e un po' ridicola, del
castello dominerà, solitaria, tutta la spianata della pineta ed ogni panoramica
inquadratura del paese finché, anche intorno ad essa, cresceranno pini e
lecci che riusciranno ad addolcirne il duro profilo.
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