CASTIGLIONCELLO UN SECOLO DI IMMAGINI

    Claudio Castaldi e Giorgio Marianelli

    


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22 - L'Ausonia e villa Celestina (...continua)

211 - Oggi 

212 - 1928 - La Lucciola e villa Celestina in fase di restauro 

213 - 1938 - Villa Celestina si è arricchita di strutture in linea con la moderna architettura razionalista 
214 - 1940 - Villa Celestina vista dal parco del Miramare. Sullo sfondo le ciminiere 

215 - 1940 - Villa Celestina dal mare 

L'Ausonia e villa Celestina (fine)

La pineta 
Il nostro immaginario viaggiatore di un secolo fa, lasciata la piazza per andare verso Sud, superata la breve discesa, si trovava, con i bastioni del castello sulla sinistra, su una strada polverosa che procedeva, con larga ansa, verso Portovecchio. Sulla destra un largo pianoro ospitava campi bruciati dai venti di mare e un viale di pini ben allineati in doppio filare. Anni prima Diego Martelli, nella spianata davanti alla sua casa che terminava andandosi a buttare con un salto nel mare, aveva pensato di costruire un parco e aveva ideato un lungo viale, congiungente i golfi di Portovecchio e dell'Ausonia, da cui, perpendicolarmente, se ne svolgevano altri più brevi. E' a quel tempo che i primi pini trovano asilo sulla spianata dove si raccoglieva fieno o grano. E' a quel tempo che un viale di pini si parte dalla via del Littorale per salire verso le Spianate per la strada che collegava Castiglioncello a Castelnuovo. Sarà, in seguito, il barone Patrone a sviluppare l'idea e ad incrementare il numero di pini. All'ombra di essi si riuniranno, per molti anni, i militari regi per i campi estivi, i rari villeggianti con paglietta od ombrellino e i primi calciatori del paese prenderanno a calci un pallone ai bordi del mare prima che un vero campo sportivo trovasse sistemazione dove ancor oggi si trova. Fino agli anni trenta ci saranno ancora campi ed orti, ma ci sarà anche il circolo del tennis, il Kursaal e la Casa del Fascio con la sua arena semicircolare. Proprio durante gli anni trenta la pineta rifulgerà del suo massimo splendore con la costruzione dei giardini e della fontana semplicemente chiamata "vasca". Eleganti signore, impettiti signori e comprese bambinaie sfileranno nei viali alberati ognuno a mostrare il meglio di sé. Alla fine dell'ultima guerra anche l'ultimo lembo di terra, quel quadrato tra il tennis, l'Aurelia e l'Arena sarà riempito di pini ben allineati.
216 - 1931 - La Lucciola, villa Celestina ed alcuni curiosi sulla spiaggia dei Bagnetti
217 - Oggi
218 - 1903 - Militari si riposano all'ombra dei viali della pineta
219 - 1908 - Viale della pineta
220 - 1935 - Il viale della pineta visto dal lato di Portovecchio

22 - La pineta (...continua...)


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