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ROLANDO
FILIDEI
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Animali
(...continua)
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46.
Cavallo, 1975
post bronzo, patina dorata 38 x 45 cm. Proprietà della famiglia.
L'idea del cavallo per il monumento ai caduti ebbe diverse varianti fino
a stravolgere completamente l'immagine originaria del cavallo
terrorizzato, realizzandolo di bozzetto in bozzetto sempre più straziato
dalle ferite. Questa trasformazione già si può osservare confrontando
il precedente bronzo con questo qui illustrato.
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47.
A B C D Ercolino, 1978
ca. bronzo, patina a riflessi dorati 19 x 20 cm. ca. proprietà della
famiglia.
I quattro bronzetti raffigurano l'amatissimo cane mastino Ercole,
Ercolino per gli intimi. L'animale affiancava sempre il suo padrone e
gli teneva compagnia durante il suo lavoro, tanto che alcune sculture
portano ancora i segni delle sue dentate (come il ritratto della moglie
Nicla in gesso qui rappresentato in Mostra - N° 29). La sintonia fra Filidei e il suo Ercolino era così forte che in seguito alla morte dello
scultore il cane deperì fino a spegnersi un anno esatto dopo.
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La guerra
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48.
Bombardamento su Castiglioncello
(bozzetto), 1958 legno di cipresso, patina a cera rossa e terra verde
110 x 48 cm. Proprietà della famiglia.
Questa originalissima scultura nonostante la sua imponente completezza
era un bozzetto in legno per la parte centrale di quell'enorme
bassorilievo a cui Filidei pensava per la base al monumento ai caduti (a
cui abbiamo già accennato - vedi NN. 43-45-46). In un primo momento
l'opera doveva essere collocata a Castiglioncello (LI) e questo spiega
il titolo. Tuttavia Rosignano Solvay (LI), luogo a cui negli anni
successivi fu destinato il monumento, era già presente anche in questa
scultura con le ciminiere della fabbrica Solvay (che si possono
osservare nel braccio in alto a destra). Infatti questo era stato il
vero obiettivo delle bombe anche se poi la distruzione bellica riguardò
tutte le zone limitrofe. Nella scultura una madre cerca di proteggere i
suoi due bambini mentre dall'alto (a sinistra) scendono in picchiata
degli aerei militari. Nell'opera ci sono altri elementi topografici: un
tempio colonnato (a sinistra) che forse simboleggia la chiesa di
Castiglioncello e una strada in salita con alcune casette aggrappate
l'una all'altra (a destra in alto) che presumibilmente raffigurano il
paese di Rosignano Marittimo. L'opera che è firmata a grandi lettere, è
stata esposta più volte in Mostra.
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49.
Durante il bombardamento aereo,
1971 post legno di cipresso 51 xl7 x 14 cm. Proprietà della famiglia.
Anche questa opera fa parte di tutta una serie di lavori che Filidei
eseguì sempre avendo a mente il progetto per un grande monumento ai
caduti. Il bombardamento è sintetizzato dalla figura della madre con le
gambe piegate in avanti. Ella si protegge il viso con la mano, forse
guardando gli aerei che bersagliano case e persone, e stringe a sé il
fìglioletto anche lui con lo sguardo verso l'alto.
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50.
La Resistenza, (particolare),
1970 post legno di faggio, cera 173 x 28 cm. Proprietà della famiglia.
La tavola, che raffigura dei partigiani impiccati, è scolpita da
entrambi i lati facendo vedere gli stessi uomini sia frontalmente che
posteriormente. L'opera poggia su una fantasiosa base in ferro battuto
con sbarre incrociate irregolarmente, base che fu disegnata dallo
stesso Filidei.
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51.
Eccidio del padule di Fucecchio,
1977 legno di cirmolo 92 x 112 cm. Proprietà della famiglia.
Questa opera, firmata in basso a sinistra, partecipò ad una Mostra al
Castello Pasquini (Castiglioncello - LI) sulla Resistenza. Essa fa parte
di tutta una serie di sculture sul tema della guerra eseguite da Filidei
indipendentemente dal progetto per il monumento ai caduti. Il dramma e
il movimento delle figure si concentra sul gruppo centrale dell'uomo con
l'elmetto e con il fucile spianato contro una donna con bambino. La
donna cade quasi in ginocchio sopra un uomo morto. Intorno ci sono scene
di martirio, di figure piangenti, di fiamme spinte dal vento. In alto a
sinistra con molta efficacia sono raffigurati dei contadini che cacciano
con i forconi alcuni militari a cavallo.
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Figure di amanti e di donne
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52.
Adamo ed Eva, 1970
post pietra. 48 x 28 x 10 ca. Proprietà della famiglia.
L'opera come la successiva fa parte di una serie di tre formelle in
pietra. Il tenero bacio dei due progenitori è quasi minacciato
dall'apparire del serpente che sulla sinistra avvolge le sue spire
attorno ad un albero.
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53.
Gli amanti, 1970
post pietra. 40 x 28 x 10 cm. ca. Proprietà della famiglia.
Un altro tenerissimo bacio accompagnato da un dolce movimento delle mani
sempre così importanti nelle sculture di Filidei. Le figure sono
incorniciate da una sintetica immagine della casa con una finestrella
sulla destra.
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54.
Le stelle, 1970-1975
ca. tufo. 45 x 35 x 20 cm. Proprietà della famiglia.
L'opera è stata pubblicata nel catalogo più volte da noi citato
"Celebrazione di Frate Francesco nelle sculture e disegni di Rolando
Filidei" - 1975. Essa faceva parte di una serie di pietre scolpite
dedicate al Cantico delle Creature (in cui, riferendo il verso all'opera
qui esposta, si legge: "Laudato si', mi' Signore, per Sora Luna e le
Stelle"). Le stelle sono ammirate non visibili da due figure di amanti,
lui a terra con il braccio destro appoggiato alle ginocchia di lei
seduta, entrambi con lo sguardo decisamente volto in alto verso uno
stesso punto dell'immaginario cielo.
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55.
La bagnante, 1970
post legno di cipresso, patina a cera rossa 158 x 22 x 18 cm. Proprietà
della famiglia.
Immagine quasi spirituale di questa donna allungata che segue la forza
naturale del tronco. Possiamo inoltre osservarvi le crepe naturali che
si formano con il tempo nelle sculture in legno. Filidei amava tanto
questa 'imperfezioni" proprio perché sentiva una profonda unione fra la
sua creazione e la natura della materia usata, fosse il legno, che di
per sé è soggetto a variazioni nel tempo, o la pietra con le sue
porosità e ruvidezze.
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56.
Le pescatrici, 1961
legno di olivo, patina a cera e terre rosse e verdi 127 x 85 x 46 cm.
Proprietà della famiglia.
L'opera fu realizzata da Filidei per la propria casa con il preciso
intento di affidarle il compito di attaccapanni. In essa osserviamo
quattro donne che si tuffano nel mare afferrando o cercando di afferrare
i pesci. Il mare tanto amato da Filidei viene chiaramente raffigurato
nelle sue onde che nel legno diventano solchi profondi realizzati con
la forza dalla sgorbia. Questo modo di rappresentare il mare fu
originalmente adottato da Filidei che con esso scolpì moltissimi
bassorilievi.
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Bozzetti
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57.
Ultima Cena e Santi Andrea e Ranieri,
1970 post terracotta 12 x 22 cm. Proprietà della famiglia.In
caso di committenza per un'opera monumentale (per esempio Via Crucis o
scultura da collocare in una chiesa o in una piazza) Filidei realizzava
dei bozzetti completi in tutti i loro elementi. In tal modo il
committente poteva farsi un'idea molto chiara dell'opera da attuarsi.
Questa "Ultima Cena" con i due Santi ai lati, studio per una scultura
realizzata per la chiesa di S. Andrea in Fornacette (PI) e tuttora lì
conservata, e la terracotta "La Guerra" qui di seguito illustrata sono
gli unici bozzetti rimastici e per questo sono una rarissima
testimonianza dell'attività lavorativa di Filidei.
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Bozzetti (continua...)
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