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ROLANDO
FILIDEI
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Download si riportano su queste pagine le 69 foto del catalogo, che completano
l'opera. Le foto seguono lo stesso ordine di presentazione
dell'originale ed hanno i richiami numerici sul libro scaricabile.
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Maternità
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1.
Maternità, 1932
ca. gesso patinato con terra verde 38 x 18 x 25 cm. Proprietà
della famiglia.
L'opera, in discreto stato di conservazione, presenta segni di
naturale deperimento in particolare nella patina. Raffigura quasi
in un blocco compatto una madre seduta in assorta intimità con in
braccio il proprio figlioletto. Questa maternità è stata
recentemente recuperata dalla famiglia dello scultore nella casa
paterna di Navacchio (PI) e viene per la prima volta qui presentata
in mostra. Essa documenta la primissima attività dell'artista
risalente all'epoca in cui frequentava l'Istituto d'Arte di
Cascina (PI).
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2. Maternità, 1934 ca.
terracotta 41xl3xl5cm. Proprietà della famiglia.
Anche questa Maternità, in buono stato di conservazione, è stata
come la precedente ritrovata nella casa paterna di Navacchio (PI)
e finora mai esposta La raffigurazione e verticale e la madre
stringe a sé i suoi due figlioletti con senso di materna
protezione. L'opera è leggermente successiva alla precedente e fu
eseguita nel periodo degli studi all'Istituto d'Arte di Porta
Romana a Firenze.
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3. Attesa,
1970 ante legno di tiglio
49 x 16 x 17 cm. Proprietà della famiglia.
Tutto il corpo della donna, seduta con le braccia in grembo, è
teso in un intenso raccoglimento verso il mistero della nascita.
Il tema della Maternità fu particolarmente approfondito da Filidei
in numerose sculture di legno, terracotta e pietra come possiamo
osservare in questa Mostra "Donna con bambino o bambini" oppure
"Madonna con Bambino Gesù" divennero anzi i temi più richiesti per
i "Capoletto" a bassorilievo in legno. Numerose furono le
commissioni in questo senso e, come per i ritratti, anche il "Capoletto"
firmato da Filidei divenne un fatto di moda. Purtroppo non è
stato possibile esporne alcuno in Mostra, essendo i "Capoletto" di
proprietà privata, ma ci sembra interessante riportare
ugualmente il racconto fattoci dalla figlia di una di queste
commissioni. Una cliente di S. Croce sull'Arno (PI), già
proprietaria di sculture di Filidei, ordinò un "Capoletto" per la
camera della figlia che stava per sposarsi. Filidei accettava
commissioni purché lo lasciassero libero sull'immagine e sulla
forma. Proprio in quegli anni '70, l'artista disegnava
continuamente donne e bambini e la sua mente era fervidamente
ricca di immagini. Quando arrivavano delle tavole, subito
realizzava le idee prima disegnate. In occasione di quella
commissione arrivò una grande e bella tavola che l'artista
cominciò subito a scolpire senza frapporre indugio. Realizzò così
una splendida scultura di una madre con le braccia alzate verso un
piccolo bambino. Tuttavia essa era troppo grande come "Capoletto".
Quindi la committente imbarazzata scelse un'altra scultura e
quella rimase in casa di Filidei con grandissima gioia
dell'artista che malvolentieri se ne sarebbe separato. Per inciso
questo grande bassorilievo andò in mostra a Rostock dopo la morte
dell'artista e poi fu acquistato dalla Provincia di Livorno in una
delle cui sale si trova ancora. Questo racconto ci è sembrato
utile riportarlo proprio per porre in evidenza il rapporto
appassionato e intensamente creativo che Filidei aveva con la
materia e con le sue realizzazioni.
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4.
Maternità, 1970
post pietra. 49 x 26 18 cm. Proprietà della famiglia.
La scabrosità della pietra da quasi l'idea di una scultura
non-finita, ma nulla toglie all'atteggiamento teneramente
affettuoso del bambino che protende le mani toccando il mento
della madre. Vedremo in altre opere come questo tipo di
raffigurazione diverrà caratteristico di Filidei.
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5.
Maternità, 1970 post tufo. 40 x 26 x 21 cm.
Proprietà della famiglia.
Il corpo della madre assume quasi una forma ovale nelle spalle curve
e tonde e nelle braccia che si piegano per sostenere abbracciandolo
il bambino. Questi poggia sulle ginocchia e sulle gambe incrociate
della donna. La donna siede su una panca appena accennata.
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6. Maternità, 1970 post
pietra di Rosignano. 40 x 28 x 10 ca. Proprietà della famiglia.
L'opera fa parte di una serie di tre formelle di pietra tutte
presenti in mostra. Dal fondo quasi fuoriesce la madre seduta con
due bambini, di cui uno in collo e uno in piedi, in atteggiamento
di profonda intimità.
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7. La Famiglia, 1970 post pietra arenaria 40 x 30 x 28 cm. Proprietà
della famiglia.
Bellissima composizione quasi in tondo dove la madre, il padre e il
bambino sono raccolti in una unità inscindibile.
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8.
La Madre, 1975
post legno di olivo 75 x 32 x 15 cm. Proprietà della famiglia.
Questa opera appartiene all'ultima produzione di Filidei e mostra tutto
l'amore dell'artista per il legno. Da un tronco di olivo egli infatti
trae questa solenne figura di madre pur lasciando in vista i nodi e le
asperità della materia. La donna sostiene i suoi due figlioletti e il
bambino a destra, tutto teso verso il volto della madre con le sue
manine, sembra addirittura il prolungamento naturale del braccio di lei.
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9.
Fuga in Egitto, anni '30
gesso. 42 x 42 cm. Proprietà della famiglia.
Questa scultura, come le due Maternità in gesso e in terracotta presenti
in Mostra e databili agli anni '30 (nn. 1 e 2), è testimonianza della
primissima attività dello scultore che iniziò a scolpire fin da
giovanissimo cioè fin dai primi tempi trascorsi all'Istituto Statale
d'Arte di Cascina (PI). Purtroppo di quella vasta produzione, che
proseguì soprattutto all'Istituto di Porta Romana a Firenze, restano
pochi pezzi perché molti sono andati distrutti nel periodo bellico e
alcuni sono proprietà degli istituti stessi. Oltre questa "Fuga in
Egitto" e le "Maternità" suddette, appartiene sempre agli inizi
dell'attività di Filidei anche una piccola "Crocifissione" in legno in
Mostra (n. 15) e una grande "Crocifissione" (200 x 150 cm.) in gesso
conservata nella casa paterna a Navacchio (PI).
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10.
Presepio, 1962
legno di cipresso, patina a cera rossa
140 x 37 cm. Proprietà della famiglia.
L'opera è ricavata da un intero tronco che Filidei ha istoriato a
bassorilievo tutto in tondo. In evidenza è la figura di S. Giuseppe che
si allunga come colonna proteggendo con il suo corpo e con il braccio
la grotticella in cui la Madonna inginocchiata e a braccia conserte
adora il Bambino nella mangiatoia. Ai lati della Madonna spuntano le
teste dell'asinello e del bue, mentre in alto l'artista pone le figure
dei pastori e qualche nota paesaggistica: le rocce e un albero piegato
dal vento. L'opera è stata più volte esposta e in particolare ha
partecipato alla IX Biennale d'Arte Sacra - Bologna 1970. Inoltre è
stata pubblicata da Nicola Rilli in "Rolando Filidei scultore", testo
stampato dalla Tipo-Litografia A. Molendi - Siena, 1974 (tavola XX) e
nel catalogo "Celebrazione di Frate Francesco nelle sculture e disegni
di Rolando Filidei", impresso con i tipi della Tipo-Lito Griselli -
Cecina - 1975.
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11.
Epifania, 1968.
legno di cirmolo, mordente, terra verde,
cera rossa. 59 x 93 cm. Proprietà della famiglia.
Il bassorilievo più volte esposto, reca in basso la firma a grandi
lettere del suo autore. Questo è un fatto assai raro perché lo scultore
difficilmente datava o firmava le sue opere. Le figure dei Rè Magi si
incurvano adoranti verso la Madonna con il Bambino, mentre in basso a
destra pascolano alcune pecore (elemento sintetico della visita dei
pastori al Presepio). Un albero, elemento paesaggistico sempre presente
in Filidei e sempre significativo, regge un telo che fa da sfondo alla
Madonna e al Bambino (sostituendosi così alla grotta) per poi avvolgere
la base del tronco. Con questa opera possiamo osservare come Filidei
talvolta amasse scolpire una tavola quasi traforandola per poi apporta
su un'altra diversa come tipo di legno e come patina, creando così un
grande effetto di chiaroscuro. Talvolta Filidei aggiungeva lo sfondo in
un secondo tempo (senza averlo concepito in origine) perché spintovi da
necessità contingenti, come per esempio l'esposizione in Mostra
dell'opera.
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12.
Presepio, 1970
post legno di castagno 29 x 32 cm. Proprietà della famiglia.
Il bassorilievo, dominato dall'imponente figura del bue, che diviene
quasi grotta per la Madonna e il Bambino, è tratto da un legno di testa
d'albero. Filidei ha realizzato diverse opere utilizzando questo tipo di
taglio del tronco per ottenere così dei "tondi" scolpiti.
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Maternità
(continua...)
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