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ROLANDO
FILIDEI
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Ritratti
(...continua)
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35.
Busto della moglie Nicla,
1957 legno di tiglio, patina con mordente e terra verde 54 x 39 x 31 cm.
Proprietà della famiglia.
Lo straordinario ritratto di Nicla rivela tutta la sua forza
espressiva attraverso lo sporgersi in avanti del busto, i capelli
corti e mossi, lo sguardo pungente e la bocca semiaperta.
Filidei con grandissima abilità tecnica riesce a ricavare questa
bellissima figura, ricordiamolo, da un tronco di tiglio togliendo
ad esso il legno "eccedente".
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36.
Marina, 1958
pietra di Rosignano 25 x 14 x 15
cm. Proprietà della famiglia.
Anche qui, come in molti altri ritratti di bambini, la scultura di
Filidei rivela tutta la vivacità e la dolcezza dell'innocenza.
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37.
Ritratto di bambina,
1958 ca. Pietra di Rosignano 21 x 17 x 20 cm. Proprietà della famiglia.
Il volto della bambina dalle treccioline corte acquista la sua
espressività e luminosità proprio attraverso la ruvidezza e
asperità della pietra.
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38.
Tosca, 1958-1960
ca. terracotta. 38 x 32 x 24 cm. Proprietà della famiglia.
Anche in questo ritratto l'artista rivela tutta la personalità di
questa donna dal volto deciso e quasi forgiato da una vita di duro
lavoro. Il fazzoletto dalle cocche svolazzanti diventa un elemento
caratterizzante di questa donna di paese.
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39
La Tripolina, 1965
legno di tiglio, patina con mordente
66 x 42 x 20 cm. Proprietà della famiglia.
Filidei ci comunica con molta efficacia l'origine africana di questa
ragazza sia attraverso il volto allungato che si conclude in alto
con una piccolissima crocchia, sia attraverso l'impiego di una
patina molto scura.
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40.
La figlia Maria Rosa, 1968
terracotta. 39 x 29 x 24 cm. Proprietà della famiglia.
L'opera fa parte di una numerosa serie di ritratti che lo scultore
eseguì avendo come modella la figlia, qui raffigurata nella giovanile
bellezza, il collo allungato, i capelli legati sulla nuca e un elegante
scollo con svolazzi di stoffa. Questo ritratto è stato più volte esposto
e pubblicato nel testo di Nicola Rilli "Rolando Filidei - scultore",
1974.
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41.
Giuliano, 1970
terracotta. 25 x 16 x 19 cm. Proprietà
della famiglia.
II volto del bambino dalle orecchie a sventola è reso in tutta la sua
birichina vivacità con un forte senso di realismo. L'opera mai esposta
prima d'ora presenta solo qualche scalfittura alla base del collo.
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42.
La figlia Maria Rosa, 1974
bronzo. 36 x 25 x 21 cm. Proprietà della famiglia.
La figlia è qui raffigurata con espressione assorta, i ciuffi
leggermente svolazzanti dei capelli e una elegante collana, particolari
che arricchiscono di chiaro-scuro la testa.
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Animali
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43.
Lotta per la puledra, 1970 post pietra. 35 x 50 x 20 cm. Proprietà della famiglia.
Filidei qui raffigura un meraviglioso groviglio di sette cavalli in
amore. L'artista amava moltissimo gli animali e in particolare i cavalli
con cui aveva avuto un contatto giornaliero durante la guerra e durante
il servizio militare, durato ben sei anni, dal 1939 al 1944. Dopo
continuò a studiare i cavalli mentre accarezzava l'idea di un monumento
per i caduti da collocare nella sua zona abitativa. Filidei infatti
pensava ad una grande opera scultorea culminante con una enorme figura
di "Cavallo ferito". Quindi nell'ultimo decennio della sua vita realizzò
numerosi disegni, bassorilievi, pietre e bronzi tutti con tema il
cavallo. Il monumento verrà poi realizzato purtroppo dopo la morte dello
scultore e collocato nella piazza Risorgimento di Rosignano Solvay (LI).
Però mentre il bassorilievo della base riproduce in bronzo fedelmente
quello scolpito in legno dallo stesso Filidei (ora proprietà della
figlia) proprio l'enorme figura di cavallo si discosta dallo stile suo
proprio perché realizzata ingrandendo con il pantografo un modellino in
gesso (ormai perduto) di Filidei.
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44.
Cavalli al Palio, 1972
ca. bronzo. 32 x 34 x 19 cm. Proprietà della famiglia.
Filidei realizzò moltissime opere raffiguranti cavalli in corsa, in
particolare quando aderì ad una Mostra a tema ippico presso le sale
dell'ippodromo di Livorno. L'artista si ispirò tra l'altro alla corsa
senese del Palio per modellare tutta una serie di cavalli e fantini di
cui fa parte anche questa scultura dove i due animali sono affiancati in
una corsa sfrenata e le loro zampe sembrano quasi scomparire nel
polverone. Un'altra scultura di questa serie fu acquistata dalla Città
di S. Croce sull'Arno e regalata alla Contrada della Lupa di Siena.
Proprio in quell'anno e successivamente a quel dono la "nonna con la
cuffia", ovvero la Contrada della Lupa, vinse il palio e quindi la
scultura fu considerata di grande auspicio. La Contrada regalò a Filidei
una sua bandiera (ancora di proprietà della famiglia) con tutte le firme
e i ringraziamenti dei contradaioli.
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45.
Cavallo, 1975
post bronzo. 27 x 27 cm. Proprietà della famiglia.
Questo cavallo come il successivo può essere considerato uno dei
numerosi studi per il monumento ai caduti, quando ormai Filidei aveva
ben chiaro il progetto di realizzare una base con bassorilievo su cui
porre un enorme cavallo rampante.
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Animali (continua...)
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