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“I TESORI DI SAN LEOPOLDO” |
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Sul lato destro c’è l’altare dedicato all'Immacolata
Concezione. La dolcissima immagine dell'Immacolata è una
scultura in legno dipinto, risalente alla prima metà
dell'ottocento proveniente dalla Baviera. E'dono del
Granduca. Giunge alla nostra chiesa nell'anno 1856 e viene
collocata nella nicchia, appositamente fatta scavare nel
muro. L'architetto Francolini si oppose fermamente alla
proposta del parroco di adornare la nicchia con una
decorazione dorata barocca, perchè poco rispettosa della
semplice armonia della chiesa. L'architetto inviò invece il
disegno per un decoro appropriato, a formelle con motivi
geometrici, da realizzare in gesso. Così fu fatto Anche per
questa statua era urgente il restauro: non solo per la
polvere accumulata sulla superficie, ma per rotture in più
punti, conseguenze di una caduta. Il restauro del 1998 l'ha
restituita alla sua bellezza originaria.
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L’altare
dell'Immacolata Concezione, a destra un particolare prima
del restauro
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Le statue dei due angeli
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La lumiera restaurata
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Vediamo ora di conoscere la storia dell'elemento che
caratterizza maggiormente l'interno della chiesa: le sue
sette vetrate. In origine, " i vetratoni", - così li chiama
l'architetto Francolini - erano più semplicemente decorati
da losanghe di vetro colorato e gli infissi erano in legno
verniciato. Nel corso degli anni quelle vetrate, oltre che
dall'usura del tempo e dal salmastro, vengono danneggiate
più volte dalle intemperie e dalla forza delle libecciate,
alle quali espongono la loro slanciata e fragile superficie.
Finalmente nel 1940 viene messa in programma la loro
sostituzione. Infatti, il parroco del tempo, don Angelo
Vincenti, ha voluto consacrare con grande solennità la
nostra chiesa al suo Santo protettore e per l'evento, fece
opere di abbellimento e di restauro. In occasione di questo
importante avvenimento furono istallate le vetrate attuali.
Correva l'anno 1942.
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L’insieme delle 7 vetrate |
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Le vetrate, sono vere e proprie opere d'arte del maestro
vetraio prof. Bruno Masini che le eseguì nella sua bottega
in via dell'Arcolaio a Firenze. Furono offerte dalla
generosità dei parrocchiani, come annota Don Vincenti:
"...alcune eminenti famiglie del paese, dopo aver loro
dimostrato la necessità e la convenienza, mi elargivano i
finestroni istoriati... |
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Vetrata del Sacro Cuore (particolare)
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Vetrata di S. Francesco di Paola (particolare) |
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