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I Quaderni
Vadesi presentano: |
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La costruzione... |
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E' un lunedì il
22
gennaio
1844.
In quel di Vada c'è un gran fervore di lavori nel grande
spazio che
si stende, lato monte, prima dell'edificio della Dogana,
dove alloggia una piccola guarnigione di Cavalleggeri in
forza alla Torre millenaria
.
E' una giornata fredda, ma il tempo è bello. |
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Questo manoscritto è diretto al Granduca Leopoldo II ,
sovrano della Toscana. Lo scrivente è il signor Pietro
Municchi, Sovrintendente del Demanio statale del Granduca.
Il sovrintendente comunica:
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Viene incaricato della progettazione Felice Francolini, fiorentino, Architetto e Ingegnere capo dell‘Ufficio Tecnico Granducale. |
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Un anno dopo, il 30 ottobre del 1843, il Francolini sottopone all'approvazione del Granduca i disegni della Chiesa: la pianta, i prospetti, lo spaccato longitudinale. |
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Nel dicembre arrivano gli stanziamenti per dare inizio
all'opera, come leggiamo nel documento che segue: |
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Per il Granduca è tanto significativa questa realizzazione, che il 23 maggio 1843, un sabato, era venuto nella zona di Vada per stabilire e segnare di persona sul suolo gli spazi dove far nascere la chiesa e il villaggio. Queste opere, infatti, rappresentano per lui il coronamento dell'imponente lavoro di bonifica della costa toscana, da Rosignano a Grosseto, che Leopoldo II aveva intrapreso e portato avanti con tenace determinazione, come fosse una missione personale nei confronti dell'inospitale terra maremmana. Così giungiamo a questo 22 gennaio 1844. Ci sono gli operai, i tecnici e sono arrivati da Firenze il sovrintendente Municchi e, naturalmente, l'architetto Francolini. I lavoro di scavo delle fondazioni perimetrali è rallentato da infiltrazioni di acqua, così la cerimonia per la posa della prima pietra deve essere rimandata fino al 5 febbraio 1844. |
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L'iscrizione inserita nella prima pietra, composta in latino
dal vicario generale della diocesi di Firenze, monsignor
Grazzini, suona così: |
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La chiesa viene aperta al culto nel 1850 ed eretta a parrocchia prioria il 28 marzo 1851. Il Granduca desidera che sia posta sotto la protezione del santo di cui porta il nome: San Leopoldo, santo molto antico, margravio, marchese diremmo noi, che regnò sull'Austria inferiore dal 1095 al 1136 col nome di Leopoldo III il Pio. |
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Ed ora entriamo in chiesa... |
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