29 gennaio 1944: Il
fatto
Oberdan Chiesa, nacque a Livorno, in via Garibaldi, l’11
settembre del 1911.
Giovanissimo fece parte del partito comunista clandestino.
Espatriato in Francia partecipò in seguito alla guerra di
Spagna coi volontari italiani del Battaglione Garibaldi,
rimanendo ferito durante la battaglia di Madrid. Dopo varie
peripezie Chiesa ritornò a Livorno dove si dedicò
all’organizzazione della Resistenza contro i nazi-fascisti.
Arrestato fu incarcerato a Pisa.
Il 29 gennaio del 1944, per ritorsione dopo una azione
partigiana nei pressi della stazione CC di Rosignano S. durante
la quale due uomini in bicicletta ferirono a colpi di pistola il
comandante della stazione maresciallo Nannipieri, distintosi nello spedire giovani in
Germania e non solo, ed il carabiniere Vanone che morì tre
mesi dopo. Oberdan Chiesa fu
prelevato dal carcere Don Bosco di Pisa dove si trovava da un
mese e fucilato dai nazi-fascisti della Guardia Nazionale
Repubblicana sulla
spiaggia del Lillatro a Rosignano Solvay, alle
6 del 29/1/1944. Il plotone di esecuzione era composto da
repubblichini e carabinieri. Presenti il Prefetto Edoardo
Facdouelle che aveva spinto per la condanna, il federale Gori,
altri fascisti ed il medico Gino Becherucci che sarà poi a
Rosignano M.mo. Le ultime parole rivolte al confessore, il
cancelliere vescovile don Cinquini, furono: "Io rispetto le sue idee, lei rispetti le mie".
Senza camicia, occhi bendati, parte la scarica di fucileria.
Ma Chiesa a terra respira ancora, è il tenente della milizia
Cardile comandante del plotone di esecuzione a sparare il
colpo finale. Viene sepolto a Rosignano M.mo, ma all'inizio
del '45 riesumato e trasferito a Livorno su richiesta della
famiglia. L'azione partigiana fu attribuita alla brigata di Sante Danesin.
Seguirono due processi dove il fatto è stato liquidato come
"azione di guerra ad opera di sconosciuti..." Facdouelle sarà condannato all'ergastolo nel 1947, ma essendo
ormai in Argentina non scontò mai la pena pur essendosi
costituito sette anni dopo non fu espulso. L'amnistia del 1959
annullò il reato.
Biografia di Oberdan Chiesa nella sezione
PERSONE
Il 31 gennaio 1987 in occasione del il 43° anniversario del sacrificio
di Oberdan Chiesa, la celebrazione ha assunto un significato particolare
dopo il vandalico danneggiamento del cippo posto a ricordo del martirio
del partigiano. Nell’occasione è stato inaugurato il nuovo monumento ad
Oberdan Chiesa che si innalza vicino al vecchio cippo. Di seguito le
motivazioni che hanno mosso lo scultore Mimmo Di Cesare a realizzare il
monumento:
"Il nostro pensiero va a questo martire della resistenza che una mattina
di un lontano, ma vicinissimo, gennaio 1944, in un luogo decentrato,
assolato, brullo, fu assassinato nel modo più cruento. Ho letto con
estrema attenzione la pubblicazione di Mario Volpato
(scaricabile dal sito),
chiara nella veste storica e nella descrizione dei luoghi. La mia
proposta scultorea è per un LUOGO DI MEMORIA, tristemente appartato
rispetto al tessuto urbanistico, ma bello e selvaggio, davanti
all’azzurro mare...Si vuole ridare dignità a questo luogo dove già fù
posto un cippo marmoreo nel 1945. Il materiale impiegato per questa
opera è il ferro a significare l’oppressione, la crudeltà, la guerra,
l’arma; il rosso come nota cromatica contrastante ed emergente ad
indicare il martirio, il sacrificio. I tre elementi svettanti verso il
cielo che convergono nella loro solida struttura a costruire la pace
sono: DEMOCRAZIA - LIBERTÀ - GIUSTIZIA. Un’ampia superficie in pietra
serena disegna in orizzontale la base della scultura. Alcune date
ricordano i momenti importanti della vita di Oberdan Chiesa".
Per
saperne di più puoi scaricare dal
sito: "Memorie di Libertà" di G.Luppichini e
A.Porciani e "Oberdan Chiesa" di Mario Volpato.
Nel
gennaio 2009 la stele marmoreo è a terra, spezzata di netto dalla
base su cui è stata costruita.
E' però difficile capire cosa abbia provocato il danno. In
passato il monumento è già stato
danneggiato. |