Rosignano Marittimo oggi |
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A sinistra la lapide in ricordo dell'anarchico spagnolo Ferrer, a destra la lapide di Pietro Gori, che affiancò quella dedicata a Ferrer, voluta dalle Associazioni Popolari di Rosignano un anno dopo la sua morte. Entrambi sono sulla facciata della casa materna (Lusoni) posta in via Gramsci lato monte, nel breve tratto a senso unico. |
![]() Alla fine del 1911 si costituì un comitato cittadino che organizzo la prima commemorazione; nel primo anniversario della morte di Gori, «il gaio paese di Rosignano» era attraversato «da un pellegrinaggio continuo di persone venute da ogni parte d’Italia alla casa del compianto estinto». Tutti i negozi erano chiusi e «la maggior parte degli edifici erano pavesati a lutto». Nella tarda mattinata si formava un corteo di 200 associazioni anarchiche e operaie con 70 bandiere e l’accompagnamento musicale della fanfara laica di Castagneto Carducci e della fanfara operaia di Rosignano. Circa 5.000 persone, tra cui la rappresentanza municipale, si portavano in piazza Carducci per ascoltare Gino Del Guasta e Libero Merlino. Verso le 14 il corteo si ricostituiva e al suo passaggio davanti alla casa di Gori veniva scoperto un bassorilievo in marmo. «Il momento è emozionantissimo; tutti i vessilli si agitano, molti piangono». Il bassorilievo, opera dello scultore Bozzano, raffigurava il busto di Gori «sulle palme della gloria e del martirio sovrastato da un figura femminile con fiaccola, simboleggiante la libertà» Concorsero alla spesa del ricordo seguaci ed amici. L'epigrafe in basso: ...CAMMINO E CAMMINO A L'ORIENTE D'OGNI PIU' BELLA E FIAMMEGGIANTE IDEA, SALUTE O NOVE PATRIE O NOVA GENTE O D'ANONIMI EROI FOLLA PLEBEA....e sopra l'epigrafe dettata da Mario Foresi: QUESTA EFFIGE DI PIETRO GORI INTERPRETANDO IL VOTO DI TUTTA UNA GENTE, RIDESTA NELLA LUCE DEL PENSIERO DI LUI INTERPRETANDO LA COSCIENZA DI QUANTI VOGLIONO LA PACE E LA DIGNITA' UMANA, I DEVOTI AL SUO SPIRITO ELETTO E ROSIGNANO MATERNAMENTE ORGOGLIOSO PERPETUANO, IN COSPETTO DEL MARE E DEI POSTERI, PIU' CHE PREMIO DI META NON RAGGIUNTA, PIU' CHE ONORANZE DI VITTORIA PIU' CHE PALMA DI MARTIRIO, ESEMPIO E CONFORTO AGLI APOSTOLI FUTURI DEL POPOLO PERFETTIBILE 8 -GENNAIO-1012. Successivamente il corteo si dirigeva alla cappella mortuaria per inaugurare il busto marmoreo che «i lavoratori apuani vollero offrire alla famiglia del grande apostolo dell’umanesimo». Come ricordava il barbiere pisano Raffaello Parenti, già compagno di Gori «alle veglie goliardiche del caffè dell’Ussero», si trattava di «un Pietro Gori pensoso e mesto, col braccio destro abbandonato lungo il plinto e la mano quasi offerta alla stretta di altre mani trepidanti; opera anche questa insigne e meravigliosa del maestro Dazzi». Parlavano alla folla Aristide Ceccarelli e Libero Merlino. A sinistra la lapide con l'epigrafe in memoria dell'anarchico spagnolo Francisco Ferrer y Guardia (1859 - 1909) distrutta dai fascisti nel 1923 e ricollocata nel 1946. Biografia di Ferrer. (La riportiamo per completezza pur non avendo abitato nel Comune): Nato ad Allela, (Barcellona), da genitori cattolici e agricoltori benestanti, ben presto dimostrò il suo carattere libertario denunciando il parroco che aveva percosso sia lui che suo fratello, punendoli per aver voluto rendere l'ultimo saluto al defunto zio di idee libertarie che aveva voluto il funerale civile. A 20 anni divenne controllore per le Ferrovie e approfittò del tempo libero per istruirsi; fu già da allora che si pose il problema dell'istruzione e dell'educazione come strumenti per l'emancipazione. Il suo impegno politico gli procurò ben presto problemi perdendo il posto di lavoro per aver ![]() Nella foto a dx il manifesto del 1910 per la commemorazione del primo anniversario della morte. |
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