Nell'Agosto 1911
un giovane intraprendente imprenditore di Carpi,
Romolo Monti, ottiene un terreno dal
barone Patrone per costruire un grande albergo. I lavori,
intrapresi dall'impresa Serredi, sono ultimati con grande
celerità in meno di un anno e il 14 Luglio 1912 l'albergo
Miramare viene inaugurato. Monti, diciottenne si
era recato in Argentina, costituendovi una cospicua fortuna
commerciando attivamente. Nel 1910, a Montecatini Terme, conobbe
il Barone Lazzaro Patrone, dal quale acquistò alcuni terreni in
prossimità del Porticciolo di Castiglioncello, terreni già
appartenuti a Diego Martelli. Qui si stabilì nel giugno del 1912,
intraprendendo rapporti di amicizia con artisti e personalità
notevoli della cultura dell'epoca.
Vi
trascorrono le loro vacanze
personaggi illustri. Dopo Oscar Chiglia, capitato
nell'anteguerra e innamoratosi della località e dopo il
ministro Ettore Sacchi, vi alloggia per un anno intero con la
famiglia, il principe Bariantinsky, fuggito dalla Russia nei
giorni della Rivoluzione. Ma con la rinnovata e travolgente
ripresa turistica si danno convegno al «Miramare» esponenti
della politica, dell'aristocrazia, della cultura e dell'arte
tra i quali Medardo Rosso, Arturo Toscanini, Ettore Petrolini,
Giovanni Papini, Ardengo Soffici. Di rilievo anche la
permanenza
estiva di Madame Solvay Semet con il figlio.
Anche Romolo Monti, come parecchi
altri è ammaliato a prima vista da Castiglioncello. È uomo dalle decisioni
rapide,
temprato da avventure e da imprese risolte con alterna
fortuna, in Argentina, anche in minuscole
località delle “Pampas”, fuori del mondo. Scrive in un
suo libro di memorie che si intitola “Il mio solco”,
dedicato ai familiari
(scaricabile dal
sito): “... venivo dal paese degli
alberghi, Montecatini, e qui non ce n'era nessuno. Pensai se
fosse stato possibile colmare la lacuna; era probabile
collaborare al bene del paese e nel contempo ritrarre, con la
mia collaborazione, un vantaggio personale. Laboriose
trattative, durate parecchi mesi, coronarono la mia idea ed
acquistai un grande terreno fra il mare e la pineta, nella
miglior posizione per lo scopo prefissomi, che il castellano
barone Patrone mi cedette con l'impegno di costruire un
Hotel; diffidente com'era e non conoscendomi accese
un'ipoteca legale sulla proprietà vendutami, a sua piena ed
assoluta garanzia. Ciò si concluse a fine agosto 1911. Subito
dopo la febbre del fare mi colse...”. La data di inaugurazione del vasto ed elegante
complesso sul golfo è infatti fissata per il 1° luglio del
1912, quasi da non credere. “Il terreno mio aveva ed ha una
superficie di oltre settemila metri quadrati... Le piogge
avevano scavato dalle due parti laterali due botri o fossi
profondi che affluivano al mare. C'erano solo due gruppi di
lecci ed un piccolo pino, al confine... e pensai subito che ci
sarebbe voluto un giardino, per rendere il posto
attraente...”.
Poi
lascia una striscia di terreno per il fronte principale su Via
del Porto, inizia le fondazioni, fa provvedere allo scasso
della parte che guarda il porticciolo e realizza il
terrapieno, riceve dal prof. Giusti di Pescia le piante del
fabbricato e nel mese di novembre affida ad un'impresa
castiglioncellese la costruzione delle mura, delle pareti e
del tetto. “Ero giovanissimo e solo mezza-mestola”
ricorda in proposito il gagliardo nonuagenario Giorgerini
“ma si lavorava a cottimo, sotto i Serredi, senza perdere
un minuto. Bisognava rispettare i tempi dell'appalto ed il
proprietario era sempre lì, a vigilare”. La testimonianza
è in linea con l'incessante e quotidiano impegno di Romolo
Monti.
Il
14 luglio 1912, a Castiglioncello, si inaugura l'Hotel
Miramare, arredato con cura e buon gusto in ognuno dei suoi
locali, completato dal ristorante panoramico e perfino da una
pista di pattinaggio, semicoperta, realizzata vicino alla
spiaggia, nell'ampio giardino che sta nascendo. Pare un
miracolo. Il “Miramare” diventerà, poi, il fulcro della
vita balneare e mondana, culturale e sportiva, economica ed
artistica dell'ambitissimo
approdo.
Alcune citazioni
storiche sono brevi sintesi ricavate dai volumi "Quaderni di
storia" di Celati - Gattini.
Biografia completa di Romolo Monti nella sezione
PERSONE
Foto 8
- Villa
Giurati, nasce con la famiglia Servadio e assume in un
secondo tempo anche il nome di Giuriati in quanto
l'ammiraglio Giuriati sposò una Servadio. L'ammiraglio,
diventato Capo di Stato Maggiore della Marina, visse con la
famiglia le estati di Castiglioncello per molti anni,
godendo la bellezza del mare prospiciente. La
villa è stata poi acquistata da signori olandesi.
Nasce la passione per la vela
Verso la fine degli anni venti si cominciano a vedere nel
golfo dell'Ausonia le prime barche a vela di proprietà dei
facoltosi residenti nelle ville del promontorio e sulle quali
i giovani locali, si fanno le ossa come estemporanei
equipaggi. Tanto basta perchè la incontenibile passione velica
cominciasse a germogliare dando i suoi frutti. Castiglioncello
poteva contare su poche e pesanti lance armate a vela latina.
Si faceva notare solo lo “Sputafuoco” dei Martinetti con
motore diesel a testa calda (quello del trattore Landini) che
non era certo il massimo dalla silenziosità e del confort.
Altri nomi sono passati alla storia: “l’Alba II” dei Samuelli,
la “Zaratina” e la “Gifula” dei Diaz. Intorno a queste barche
si aggregano gli appassionati che vi stazionano tutto il
giorno in estatica ammirazione, in primis gli squattrinati
giovani locali sempre pronti a vere "navigazioni di fortuna"
con un patino o peggio, un cassone di legno a vela (un pezzo
di lenzuolo armato su due legni a croce) e via con il maestrale
di poppa, lungo costa...Negli anni '30 l'affluenza si fa più qualificata e cominciano
a farsi vedere barche importanti dalle grandi vele come quelle
dei Caracciolo e degli Ercolani, ma anche i ragazzi cominciano
a sfrecciare per il golfo con i primi "sandolini" monoremo
come i Milani. Ormai il pionierismo è alle spalle e le
esigenze delle ricche famiglie condizionano tutta l'attività
balneare, anche quella che si dedicherà alla cura delle ricche
imbarcazioni, finchè a guerra conclusa si comincerà a pensare
di organizzarsi con un'attività nautica specializzata con
tanto di circolo e ormeggi. |