Vada oggi | |
Il monumento a Don Vellutini a
fianco della chiesa. Il ritratto è stato fatto dal vivo dalla scultrice Franca Frittelli nel suo studio nel 1995 |
Il 21 giugno 2008 è stato commemorato solennemente l’eccidio nazifascista
di Vada, che costò la vita a quattro giovani. Circa trecento le persone
presenti, insieme alle autorità civili e militari per ricordare il
tragico evento avvenuto all’alba del 20 giugno 1944. Infatti quella
mattina la barbara ferocia tedesca si abbattè sull’inerme paese di Vada,
portando lutto e desolazione. Caddero sotto il piombo nemico Ruggero
Luppichini, Elio e Ivo Vanni e Delfo Rofi. I corpi di questi cittadini
vadesi furono portati al margine di piazza Garibaldi e lì rimasero sotto
la calura estiva due giorni quale monito per la popolazione. Fu allora
che il parroco di Vada don Antonio Vellutini si offrì come unico
ostaggio per salvare altre eventuali vittime di questa rappresaglia. A
parlare di tutto questo è stato prima il sindaco di Rosignano Alessandro
Nenci, poi Giacomo Luppichini presidente provinciale dell’Anpi. Il terzo
oratore è stato il giovane storico Luca Della Maggiore, che ha
tratteggiato la vita e la figura di don Antonio Vellutini insieme ad
altre figure di parroci della diocesi di Livorno che militarono tra le
file della Resistenza. Infine, prima di scoprire il busto in bronzo
dell’eroico parroco vadese posto al lato sud della chiesa parrocchiale,
ha preso il microfono la professoressa e autrice dell’opera Franca
Frittelli che ha tracciato il percorso che lei stessa ha dovuto fare per
giungere all’esposizione. È stata quindi portata una corona di alloro al
cippo in ricordo dei caduti e scoperta la figura di don Antonio.
All’inizio e al termine della cerimonia il Gruppo Filarmonico Solvay ha
suonato musiche di circostanza.
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