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               Vada la Sangriata si prende un anno di riflessione, anzi no CHIUDE I BATTENTI  | 
            
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                     La 
                    storia e le incertezze del 2005  | 
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| 2011 - Alle Spiagge Bianche si riprova con il "Circo Nero" | |
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                    Questa è la 
            ricetta "Sangria" proposta al beach party di Vada: Vino rosso Vermouth bianco Spumante secco e dolce Frutta macerata.  | 
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                  La Sangriata 2006? 
                  Ormai è morta. Il Comune dice no anche a feste alternative    | 
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                   SANGRIATA 2006 NESSUNO NE PARLA PIU' (25-7-2006) 
                  L'anno di riflessione deve 
                  essersi trasformato strada facendo, in una rinuncia piena. 
                  Questa pare essere la conclusione ad una settimana 
                  dall'appuntamento grazie ad una legge che regolamenta anche le 
                  cosiddette   | 
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                     Nel 2003 richiama 25.000 persone nella zona. Nel 2004 causa l'elevato numero di presenze e in conseguenza le disfunzioni e attività collaterali non autorizzate, nasce tutta una serie di intense polemiche circa l'opportunità di continuare o meno in futuro, non ultimo l'incidente occorso sempre nell’agosto 2004 a Calogero Maenza, 24 anni, che perse la vita sull’Aurelia con un amico, Matteo Corbinelli, di 23. Tornavano a casa di notte in bici dopo aver partecipato alla Sangriata. Furono travolti da un’auto all’altezza del ristorante “La Cicala che ride”. Morirono a poche ore di distanza l’uno dall’altro.  | 
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                  GIOVANI, se sabato 30 luglio, avete 
                    deciso di partecipare alla "Sangriata alternativa" fate in 
                    modo che sia un esempio di civiltà, sarebbe il modo 
                    migliore per riavere la "Sangriata originale" 
                    confezionata con tutta la sicurezza possibile, come avete chiesto in questo 
                    sondaggio. La vera difesa di una manifestazione non la fanno 
                    le autorità, ma chi intende viverla con pienezza e 
                    responsabilità... (La redazione)  | 
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                    Riportiamo da 
                    Il Tirreno di martedi 2 AGOSTO 2005  Niente festa alternativa. Ha vinto il buon senso E così la sangriata abusiva è stata scongiurata. Secondo me, questa è una vittoria di tutte le persone alle quali è rimasto un po’ di buon senso. Non c’è dubbio che la sangriata così come si era svolta fino all’anno scorso era sostanzialmente un appuntamento dove ci si ubriacava, ci si drogava lasciando sul posto una grande quantità di rifiuti. Forse fra coloro che partecipavano a questa festa c’era anche qualche giovane che aveva soltanto intenzione di soddisfare desideri innocenti come cantare, divertirsi e stare in buona compagnia. Ma certamente nella maggioranza le intenzioni erano assai diverse e di ciò se ne è avuta la prova ogni anno (...) Insomma, questo mancato appuntamento deve essere registrato come un vero e proprio successo per tutti coloro che, pur comprendendo le esigenze dei giovani, ritengono che per una festa del genere non ci sono, attualmente, le strutture, i mezzi e il personale per una corretta gestione della manifestazione stessa. Dicevo all’inizio che la sangriata scongiurata è un successo per tutte le persone di buon senso, ma soprattutto è un successo del sindaco di Rosignano Marittimo, Alessandro Nenci, che è stato il protagonista assoluto di questa battaglia. Una battaglia che certamente il sindaco ha vinto grazie alla efficacissima collaborazione di tutte le forze dell’ordine, ma della bontà della quale è stato il primo e il più convinto assertore. Senza dare troppo peso al fatto che la sua decisione di interdire la festa poteva provocare per lui una perdita di consenso fra alcuni strati giovanili Alessandro Nenci ha seguito dritto dritto la sua precisa opinione e cioè quella di un padre, di un educatore e di un uomo politico che ha come obiettivo principale il benessere di tutti. Dino Dini  | 
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                     da Il Tirreno di LUNEDÌ, 1 AGOSTO 2005 
                    Niente 
                    Sangriata abusiva.
                     da Il Tirreno di GIOVEDÌ, 07 LUGLIO 2005 
                     
                    Contromisure del sindaco: informazione in 
                    internet e controlli dei vigili 
                    
                     da Il Tirreno di GIOVEDÌ, 07 LUGLIO 2005 
                     IL CASO Anche un sito locale a tema Da quando è partito il tormentone sangriata sì sangriata no, www.lungomarecastiglioncello.it, ha proposto un sondaggio online. Domanda: quale è la tua opinione sulla Sangriata 2005? Due risposte possibili: troppo rischiosa, meglio rinunciare decisamente; deve continuare prendendo tutte le precauzioni possibili. In pochi giorni, si sono espresse 152 persone, schierate nettamente per la continuazione della festa: 92,8% contro un misero 7,2 che riteneva meglio rinunciarci subito. «Anche se ormai l’amministrazione comunale ha preso la decisione, dice l'autore, può darsi che il sondaggio riscuota ancora interesse. Io, con il mio sito, non faccio che seguire i fatti e tenerli all’attenzione dei cittadini. Se il Comune andrà avanti con questa decisione, la situazione potrebbe diventare pressante». Dei 152 navigatori che si sono presi la cura di dire la loro sulla festa alle Spiagge Bianche, il 60% potrebbero essere di fuori zona. Lo dice a ragion veduta, dato che il suo sito si appoggia su un altro sito che monitorizza gli accessi: non è in grado di dire chi sono ma può risalire alla provenienza geografica. Non finisce a www.lungomarecastiglioncello.it l’avventura virtuale della Sangriata. Basta andare su un motore di ricerca, scrivere “sangriata spiagge bianche” e dare l’invio, che la schermata si riempie di siti in cui l’evento woodstockiano di (ex) casa nostra è protagonista. B.A. da Il Tirreno di MERCOLEDÌ, 06 LUGLIO 2005 
                     
                    La 
                    decisione presa dopo lunghi incontri con gli organizzatori e 
                    un passaggio in giunta. LE REAZIONI Dispiaciuti, amareggiati: «La festa perde appeal» Non si fanno attendere le reazioni alla comunicazione del sindaco Alessandro Nenci che l’edizione 2005 della Sangriata non si farà. Gli (ex) organizzatori (il comitato per la Sangriata) si dicono delusi e dispiaciuti e parlano di «occasione persa»; da parte sua, la Pubblica assistenza che li affiancava anticipa manifestazioni di altro genere e si augura che «il prossimo anno la Sangriata riprenda con lo spirito originario». Gianni Carugi del Rugby Rosignano è uno di quei “ragazzi” che diversi anni fa si ritrovarono alle Spiagge Bianche a bere sangria e diedero vita alla festa. «Siamo delusi - spiega Carugi -, perché questa amministrazione ha tagliato i ponti. Non pensavamo che si arrivasse al punto di dovercene privare. La Sangriata ha un grande richiamo per adulti e giovani. Soprattutto giovani. Questa è la dimostrazione che per loro non si vogliono trovare spazi. E comunque di iniziative di questo tipo se ne fanno di più grandi in tutta Italia. Ci voleva sinergia di forze - prosegue - e maggiore volontà da parte di tutti». Carugi annuncia che scriveranno «una lettera di risposta alla decisione». Anche le due Pro Loco di Rosignano e Vada sono dispiaciute: auspicavano che la manifestazione si ripetesse anche quest’anno. «Siamo amareggiati - sottolinea la presidente della Pro Loco di Solvay Giovanna Chiellini -. Quando un’iniziativa si ferma un anno non riprende poi così facilmente». E Roberto Creatini, presidente della Pro Loco vadese dice che «la speranza era quella, in termini di gestione, che partecipassero le autorità. Ci dispiace - continua - perché la manifestazione aveva grande richiamo». Daniele Donati, presidente della Pubblica assistenza parla di «decisione meditata. Dal punto di vista organizzativo - conclude - era tutto ok, ma erano le posizioni che si sono create parallelamente ad essere difficilmente gestibili. Moralmente non ce la sentiamo di dare spalla a situazioni come quelle dello scorso anno, ma ci auguriamo che il prossimo la Sangriata sia rifatta con lo spirito originario di solidarietà». Di Chiara Giannini 
                     da Il Tirreno di
                    martedi, 8 Giugno 2005: Sangriata: il Palazzo tace Più no che sì, ma gli incontri sul raduno continuano  
					Rischia di trasformarsi in un
                    affare di Stato l’organizzazione ed il relativo nulla osta
                    per l’edizione 2005 della Sangriata. Dopo l’orientamento
                    espresso dall’amministrazione comunale di non concedere
                    l’autorizzazione per problemi di sicurezza, ieri si sono
                    registrate alcune reazioni di meraviglia da parte di
                    rappresentanti di associazioni turistiche e non.
                     Meraviglia non tanto per la posizione
                    dell’amministrazione comunale (preoccupata per dover
                    gestire un evento che richiama alle Spiagge Bianche oltre
                    20mila giovani) ma per la notizia trapelata che ieri, la
                    giunta, avrebbe definitivamente deciso sulla Sangriata. Tra
                    gli organizzatori c’è chi ha manifestato stupore
                    ritenendo non ancora conclusa la fase di discussione avviata
                    col sindaco e gli altri amministratori. E l’ondata di
                    reazioni avrebbe spiazzato la stessa amministrazione col
                    sindaco Alessandro Nenci che ieri ha fatto chiaramente
                    capire che la decisione sarà comunicata prossimamente
                    attraverso una conferenza stampa.
                     Non è un mistero, però, che proprio il sindaco sia
                    scettico sulla possibilità di gestire al meglio un raduno
                    sul lungomare che diventa ogni anno sempre più
                    difficilmente controllabile. E ieri mattina, prima della
                    giunta, Nenci avrebbe incontrato il presidente della
                    Pubblica Assistenza Donati per chiarire alcuni aspetti non
                    ancora completamente chiariti nel precedente incontro avuto
                    con gli organizzatori della Sangriata. Oggi Palazzo Civico manda a dire che è ancora tutto
                    da decidere. Non si sa se per mettere a tacere i più
                    polemici o perché, effettivamente, sta ripensando una
                    scelta che sembrava già maturata. Troppi problemi, addio Sangriata 
 
							 La “Sangriata”, ossia il mega raduno
                          di mezza estate da consumare tra la notte e l’alba
                          dell’ultimo week-end di luglio sulla riva del mare
                          di Vada sarà, con tutta probabilità, cancellata
                          dagli appuntamenti dedicati ai giovani. Le
                          indiscrezioni accreditate sono giunte dopo una
                          riunione che si è tenuta nei giorni scorsi con gli
                          organizzatori di tale manifestazione, tra i quali la
                          Pubblica assistenza. Il problema maggiore alla base di
                          tale decisione, rimane quello relativo alla sicurezza
                          dato l’enorme numero di giovani che in una sola
                          notte si riversano nella zona delle Spiagge Bianche.  Il sindaco, Alessandro
                    Nenci, non si
                          sbilancia: «La decisione definitiva - ha detto -
                          verrà presa durante la riunione di giunta. Abbiamo
                          avuto, nelle settimane scorse, riunioni con gli
                          organizzatori. Dell’esito di tale riunioni parleremo
                          questa sera in sede di giunta, sede nella quale
                          decideremo se la manifestazione verrà organizzata
                          anche quest’anno oppure no». Il sindaco però,
                          ribadisce le perplessità avanzate anche nei mesi
                          scorsi legate alla sicurezza. «La Sangriata ha
                          raggiunto tali proporzioni da diventare difficilmente
                          gestibile proprio per motivi di sicurezza». È
                          infatti impossibile capire quante persone, soprattutto
                          giovani, partecipino a questa iniziativa di fine
                          luglio; c’è chi parla di ventimila, forse 30mila
                          presenze che in una notte si riversano sul tratto di
                          costa diventato un must per i giovani. Giovani
                          che arrivano in auto da tutta la Toscana se non da
                          tutta Italia, ma anche in ciclomotore o in bicicletta,
                          intasando letteralmente le strade che portano
                          sull’Aurelia, impedendo la normale circolazione.
                          Musica alta, da sballo, e sangria ma anche bottiglie
                          di birra e vino portate all’interno di cassette o
                          addirittura frigoriferi, per segnare, in un modo
                          diverso, la notte di mezza estate. Impossibile
                          recintare la zona, impossibile controllare chi entra e
                          chi esce dal perimetro della riserva biogenetica.
                          Difficile controllare anche i venditori abusivi che
                          fanno affari d’oro in una sola notte. E impossibile
                          un vero controllo antincendio. Tutti motivi che hanno
                          sollevato il problema se riproporre, con la formula di
                          sempre, questa manifestazione nata dal Rugby Rosignano
                          a scopi benefici. Ma se cancellare la Sangriata dal
                          calendario degli eventi rosignanesi sarà teoricamente
                          facile, più difficile sarà toglierla dalle abitudini
                          e dal cuore dei tanti giovani che vi hanno partecipato
                          per anni. Il timore è quello che migliaia di questi
                          si riversino comunque, l’ultimo sabato di luglio,
                          sulla spiaggia per dare vita ad un raduno senza che
                          nessuno possa effettuare controlli anche se minimi.
                          Anche questo è un problema che la giunta di Rosignano
                          dovrà affrontare quest’oggi.  A.Bernardeschi
                             
                          
                          
                          
                           UN
                          PO' DI CRONACA da IL Tirreno di sabato, 31 LUGLIO 2004: Quelli
                    che il rugby... idearono la Sangriata   Una festa nata dieci anni fa come ritrovo del dopo partita di BARBARA ANTONI   
					Metti una squadra di atleti, giocatori di
                    rugby. Agonismo all’ultimo respiro nel primo e secondo
                    tempo, al terzo... si abbassa la guardia. L’agonismo
                    lascia il posto al senso di fratellanza; si mangia, si
                    scherza, si beve. Una sangria, perché no. E allora,
                    troviamoci al Lillatro, per una sangria tutti insieme.
                    Luglio 1994, in questa cornice nasce la Sangriata. In prima
                    battuta ritrovo per i giocatori del Rugby Rosignano, poi si
                    amplia alle rispettive fidanzate, fratelli, cugini. Poi agli
                    amici. E agli amici degli amici.  Potenza del
                    passaparola: nove anni dopo, nel 2003, l’undicesima
                    edizione (undicesima perché per due anni ne sono state
                    organizzate due, in luglio e in agosto) totalizza 25mila
                    partecipanti. E per stasera sono attesi in 30mila.  Senza
                    mai spendere un centesimo di pubblicità, la Sangriata è
                    diventata l’evento dell’estate rosignanese
                    (quest’anno, per la prima volta, ha anche ottenuto il
                    patrocinio dal Comune). Complice lo scenario incantato delle
                    Spiagge Bianche di notte, che però non basterebbe se
                    l’entusiasmo degli organizzatori non fosse quello che è.
                    Ora come allora, quelli del rugby (hanno dai 35 ai 45 anni,
                    qualcuno gioca sempre, altri hanno appeso al chiodo la palla
                    ovale) si ritrovano ogni settimana al ristorante del Piccolo
                    Hotel in piazza Monte alla Rena.  Dai 19 giocatori del
                    1994, oggi lo Staff Sangria conta 70 componenti (si sono
                    aggiunti, nel frattempo, mogli, madri, figli e amici degli
                    atleti), a cui si aggiunge (da cinque anni a questa parte)
                    la macchina organizzativa della Pubblica Assistenza di
                    Rosignano. Insieme, per la Sangriata di luglio, cominciano a
                    riunirsi il precedente mese di marzo.  «A un certo
                    punto - spiegano dalla Pubblica Assistenza, che stasera
                    metterà in campo decine di volontari - la festa ha assunto
                    dimensioni tali che avevamo bisogno di permessi per fare
                    fronte a tutto quanto poteva succedere». All’associazione
                    di volontariato sono stati demandati gli aspetti logistici
                    (permessi, predisposizione dei soccorsi, sorveglianza,
                    protezione civile, smistamento ai parcheggi), mentre lo
                    Staff Sangria continua a curare l’aspetto originario: la
                    preparazione della sangria.  Per stasera ne saranno
                    preparati 120 mastelli, che verranno trasportati dal
                    laboratorio di produzione alle Spiagge Bianche su un
                    trattore già a partire da questa mattina. E’ un elemento
                    di novità rispetto agli anni passati, quando - per mancanza
                    di una cella frigorifera alle Spiagge Bianche - la sangria
                    arrivava dal laboratorio al mare via via che veniva
                    consumata.  Anche quest’anno, neanche un centesimo
                    speso in pubblicità. La Sangriata a Rosignano l’ultimo
                    sabato di luglio è diventata un appuntamento noto in tutta
                    Italia. «Abbiamo avuto l’idea di metterla sul nostro sito
                    - spiegano dalla Pubblica Assistenza - e riceviamo di
                    continuo messaggi in posta elettronica da persone di tutta
                    Italia che annunciano il loro arrivo o chiedono informazioni
                    su come raggiungerci».  Un bicchiere di sangria non si
                    paga, ma si può fare un’offerta. Il ricavato della
                    manifestazione, infatti, va alla Pubblica Assistenza, che
                    con quei soldi acquista mezzi e strumenti che hanno una
                    ricaduta immediata sulla collettività. Negli ultimi anni
                    sono stati comprati un Ford Transit (usato, ma in ottime
                    condizioni) per il trasporto dei malati di Alzheimer; un
                    Doblò per lo stesso uso. Altri contributi derivanti dalla
                    Sangriata sono serviti a comprare nuove ambulanze.
                    
                    
                     Ecco il gruppo degli artefici della manifestazione 
					 ROSIGNANO. Ecco il gruppo di giocatori del Rugby
                    Rosignano che nel 1994 ebbe l’idea di una festa a base di
                    sangria. A loro si sono aggiunti altri appassionati; tutti
                    insieme hanno costituito lo Staff Sangria. 
  DIETRO
                    LE QUINTE   Una due giorni tra vino rosso e tanta frutta da sbucciare  ROSIGNANO. Da tre giorni i settanta volontari della
                    Sangriata lavorano senza sosta per preparare le tipica
                    bevanda. E’ una squadra affiatata di persone comuni,
                    rosignanesi doc che si dedicano anima e cuore a organizzare
                    quella che sta diventando la festa a tema più frequentata
                    d’Italia.  «E non solo - azzarda uno degli storici inventori
                    del Sangria party, Gianni Carugi -; potremmo dire che dando
                    un’occhiata fuori dai confini nazionali non ci sono
                    manifestazioni di pari livello, almeno non di questo tipo».
                     Il gruppo con gli anni si è allargato sempre più e a
                    ogni edizione arriva gente nuova per collaborare. Il lavoro
                    sembra semplice, ma non lo è. Nello spazio feste di via
                    della Costituzione, dove si prepara la sangria, ci sono
                    frutta da tagliare a pezzi, mastelli da contare, vino da
                    scaricare. E poi si deve procedere alla preparazione vera e
                    propria, con pesche, banane, mele, pere, melone, limoni ed
                    arance da mettere nelle tinozze e da ricoprire con il vino
                    (3.600 litri arrivati alle 15 di ieri), spumante dolce e
                    secco, vermouth rosso, zucchero e cannella. Il tutto viene
                    lasciato coperto una notte e un giorno prima della
                    somministrazione.  Ma i volontari del Sangria party non
                    si danno per vinti e proseguono imperterriti a darsi da fare
                    fino all’inizio della festa. Che comincerà stasera con un
                    brindisi. «Alle 21 - prosegue Carugi -. Sarà l’inizio
                    della Sangriata. Tutti quanti alzeremo i calici e daremo il
                    via ai festeggiamenti. Avremo addosso le magliette di questa
                    edizione, con il logo stilizzato stampato sul retro: un
                    pallone da rugby». Sotto la figura che riporta alle origini
                    storiche del party si potrà leggere il motto di
                    quest’anno: “Defendemos l’alegria”. Un inno al
                    divertimento, che raggiungerà il suo apice durante la
                    notte, sotto la luna di questa sera di fine luglio, con
                    musica anni ’60 e ’70, ma anche latino
                    americana e italiana. «Così i giovani potranno cantare -
                    dice ancora Carugi - e divertirsi. E’ proprio questo che
                    mi ha sempre colpito del Sangria party. Il fatto che i
                    presenti stiano bene insieme in allegria. Non
                    dimentichiamoci comunque del contorno: questo pezzo di
                    spiaggia bianca che la natura ci ha dato, che contribuisce
                    molto, insieme alla musica e all’atmosfera ad attirare così
                    tanta gente». Il conto alla rovescia per l’arrivo del
                    popolo della sangria è iniziato. I volontari continueranno
                    a lavorare ininterrottamente fino a stanotte. Seguirà un
                    pranzo domani allo Scoglietto. Poi il sipario si abbasserà
                    anche su questa edizione. Di  Chiara Giannini   | 
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| Foto in parte da Faceboox (Astragalo) | ||||||||||||||||||||||||||||
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