Vada le allivellazioni
Le costruzioni della tenuta di Vada (preselle 1-8)
Presella n° 1
Rudere nella proprietà Solvay. Costruzione 1842-43

 Il fabbricato, costruito nei primi anni Quaranta dell’Ottocento, faceva parte delle oltre cento case coloniche edificate con l'allivellazione e successivo appoderamento della vasta tenuta che la Mensa Arcivescovile di Pisa possedeva nel Piano di Vada. Ogni casa portava un numero inciso su una formella quadrata di marmo (cm 25 x 25) murata sopra la porta. L’appezzamento di terreno del Galafone, insieme ad altri nella zona, fu assegnato alla benestante famiglia Pieri di Rosignano con l’obbligo di costruirvi un fabbricato e di mettere a colture le terre. Al nuovo podere fu attribuito il n. 1. Diventò di proprietà Solvay nei primi anni '20.

Presella n° 2
Via Aurelia lato mare. Costruzione 1842-43
Presella n° 5
  Via Aurelia lato mare. Costruzione 1842-43
Presella n° 8
  Via Aurelia lato mare. "I due casoni". Costruzione 1842-43.
 La tenuta Il Pino della quale gli edifici facevano parte, aveva in passato deciso di disfarsene nel corso di una lottizzazione dato che ristrutturarli sarebbe stata un’impresa lunga e costosa. Il primo utilizzo dei casoni di Dispensa Vecchia fu di abitazioni e di dogana. Passarono al Comune all'inizio degli anni '80, per una cifra simbolica. Da allora si è tentato di venderli già più volte, partendo da basi d’asta di un 1,3 mld/£  fino a scendere a 0,5 mld/£. La vendita non è mai andata in porto. Nel 2008 vengono ceduti ad una ditta di Signa ad uso appartamenti per 712.000 euro. (Vedi Vada oggi/notizie)