La ferrovia (Livorno - Vada) |
La stazione ferroviaria di Vada oggi | |
La targa in ricordo delle
vittime in numero imprecisato, durante la costruzione della ferrovia Livorno-Vada (non devono essere state poche data la complessità del
tracciato costiero con l'elevato numero di viadotti e gallerie). Si
ricorda che l'impresa costruttrice del commendator Parisi (poi costruttore
della omonima villa oggi hotel, su terreno donato dal barone Patrone, a
Castiglioncello) usava come mano d'opera folte squadre di galeotti per i
quali fu costruito il fabbricato divenuto l'hotel Pineta. (Vedi la
nota su Castiglioncello
ieri).Nell’anno
1877 si ebbe la prima inaugurazione di una piccola stazione. Ma questo
non bastava perché il progetto prevedeva locali più ampi cosicché, come
scritto nel diario parrocchiale della Chiesa di Vada, in data 28 -12-
1879 il parroco Don Cipriano Filippi annota, nelle sue memnorie. "A
di 28 dicembre 1879, io Cipriano Filippi priore di questa chiesa di S.
Leopoldo in Vada, dietro invito del pio e benemerito signor Francesco
Tardy benedissi e posi la prima pietra per la fabbrica della nuova
stazione ferroviaria di Vada, accompagnato dalla nobiltà e popolo
festeggiante." (Da:
Quaderni Vadesi 2). Il piccolo precedente locale fu adibito a locale di
conforto con la scritta Vini e Caffè e condotto a cavallo del secolo
dalla famiglia Rasponi, poi da Alessandro Saggini. In quegli anni Vada
contava 1.469 abitanti . Il ricordo di don Filippi si riferisce alla
costruzione della stazione che risale agli anni '80 dell'800 quando fu
costruita la ferrovia "maremmana" che da Roma raggiungeva Vada per poi
piegare (come attualmente) verso Collesalvetti e Pisa escludendo
Livorno, difficilmente raggiungibile a causa delle asperità della costa.
La sua costruzione è legata anche alla presenza a Vada delle fonderie
Tordy e di altri interessi sul territorio. (Vedi anche
Vada aziende). |
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Rosignano Solvay la ferrovia da Livorno a Vada |