Rosignano Marittimo ieri      

1880 1898 1900 Piazza delle Logge.  A sinistra la cisterna con la struttura chiusa e tetto conico (Collez. Sabatino Ulivieri) 1900 - (Collez. Sabatino Ulivieri) 1905 1910 - (Arch. Alberto Orsini) 1911 1912 1913 - Via S.Martino vista dal castello 1920 1920 1920 Anni 20 (Arch. M. Maltinti) 1930 - La piazza ora Libero Turchi. A sx la cisterna con la struttura chiusa e tetto conico 1936 1938 1950 1954 1958 1958 1965 1972 1974

 

Via S. Martino  oggi via Gramsci e Piazza delle Logge

                                     Dall'olio, al petrolio, alla luce elettrica
Si deve supporre che prima del 1835 alla sera i paesi dovessero rimanere totalmente al buio, perché solo in quell’anno si trovano registrate L.608, soldi 13 e denari 4 per l’acquisto dei primi 4 lampioni a olio del capoluogo, seguiti poi dalle frazioni. L’olio fu poi sostituito dal petrolio e nel 1912 si passò alla luce elettrica sino a che si può dire oggi sistemata l’illuminazione pubblica e privata. Con l’energia elettrica della Società Ligure-Toscana, si sono avvantaggiate oltre all’illuminazione, alcune piccole industrie della zona, come il molino Ciampi, i frantoi Pieri ed Antonelli, oltre a quello dei Vestrini; i laboratori in legno Anguillesi, Guelfi e Bertini. Il laboratorio in ferro Fontanelli ecc. Della energia elettrica si valgono gli stabilimenti della Società Solvay e C., quelli della Magnesite di Castiglioncello, le stazioni ferroviarie, l’azienda agraria Vestrini per l’aratura meccanica, ecc. L’energia serve pure per l’illuminazione pubblica e privata dei paesi delle frazioni e cioè di Castelnuovo, Castiglioncello, Gabbro, Rosignano al mare e Vada.
 (Monografia storica del comune di Rosignano Marittimo  di P. Nencini 1925 scaricabile dal sito)
All'inizio del periodo fascista, il 30 settembre 1923 il Consiglio Comunale, all'unanimità, cambia il nome di Piazza Pietro Gori (ex Piazza delle Logge fino al 1911), in Piazza Libero Turchi, nato a Campiglia Marittima il 9 Aprile 1907. Avanguardista del Fascio di Venturina con pochi compagni, si era recato da Venturina a Cafaggio. Di ritorno al paese l’attendeva un'imboscata tesagli da giovani comunisti. Libero Turchi rimaneva colpito gravemente alla spina dorsale. All’Ospedale di Pisa, ove fu trasportato, la sua agonia durò 22 giorni fino al 9 Settembre 1922. (Da "Fascisti a Livorno e provincia " 1937)


Adunanza 30 settembre 1923 - Cambiamento di nome alla piazza centrale di Rosignano.
Il Presidente narra che la piazza centrale di Rosignano Marittimo si chiamava prima "Piazza delle Logge", ma che circa dieci anni or sono, il Consiglio Comunale la intestò a Pietro Gori, qui nativo. Narra che forse nessuno avrebbe proposto un nuovo cambiamento, ma il contegno della famiglia Gori, la quale non si è mai voluta associare a manifestazioni patriottiche, ha spinto ignoti fascisti a rompere la targa sostituendola con un'altra intestata a Libero Turchi. Crede che si debba accettare il fatto compiuto, accettando tale denominazione la quale rende omaggio ad un fascista della regione, caduto nella lotta contro il bolscevismo.
Il Consigliere Galli proporrebbe invece il nome di Vittorio Veneto, ma il Consigliere Petrucci osserva che se si cercano nomi patriottici se ne trovano quanti se ne vogliono e che oggi è meglio lasciare quello proposto, per così dire, dai fascisti.
Nessuno domandando la parola, il Presidente propone che la piazza già delle "Logge", poi "Pietro Gori", si chiami d'ora innanzi "Libero Turchi" e il Consiglio approva all'unanimità con voti resi per alzata e seduta.

Rosignano Marittimo - Ieri