Rosignano: il cimitero racconta...

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In queste pagine è riportata una panoramica delle lapidi più significative dal 1852 al 1927 presenti nel cimitero e delle epigrafi che molto dettagliatamente descrivono le qualità del defunto e l'evento che ne ha provocato la morte. Una sorta di cronaca epigrafica per i posteri, una banca dati storica, diremmo oggi, che rende il cimitero prezioso custode del vissuto di una comunità.
Il cimitero di Rosignano sorge intorno all’antica pieve di San Giovanni attestata fin già dall’XI secolo. La pieve era una chiesa battesimale, dipendente direttamente dal vescovo che di tanto in tanto la visitava. Dalle relazioni di queste ispezioni sappiamo che, poco dopo la metà del XV secolo, la cura delle anime si esercitava nell’oratorio di Sant’Ilario, dentro le mura del castello a causa della distruzione della pieve in tempo di guerra. Agli inizi dell’ottocento questo cimitero non riusciva già più ad accogliere i defunti, questo risulta da una supplica degli abitanti per la costruzione di un nuovo cimitero e la continua richiesta di poter seppellire nel cimitero di Poggio San Rocco che presumibilmente, serviva ai confratelli della compagnia omonima. Dalle deliberazioni e dalle carte del periodo, risulta che il problema primario era già quello dello spazio pertanto si inizia a seppellire intorno alla demolita pieve di San Giovanni usandone in parte i materiali per l'attuale ufficio amministrativo. Successivi ampliamenti risalgono al 1817 ed al 1835, quando ne fu realizzato uno per cento defunti nei futuri dieci anni. Nel dopoguerra si sono succeduti a più riprese. (vedi
anche)

Nella foto a sx sul cancello l'epigrafe dettata dall’ Avv. Berti: « In morte carente omni contumelia dulcis est exitus » E' dolce morire quando si ha la coscienza di non aver offeso nessuno. Sullo sfondo cappella e monumento a P.Gori

          Adunanza 29 febbraio 1912 - Cimitero di Rosignano - Monumento a Pietro Gori  
Il Presidente propone
                                                              Il Consiglio
Veduto che la Sig. Bice Gori, non potendo collocare nella sua cappella di famiglia esistente nel cimitero di Rosignano il busto di marmo del fratello Pietro, domanda che le venga concessa la facoltà di porla sul viale fronteggiante la cappella medesima.
Veduto che così facendo occorre provvedere all'allargamento del viale in parola, esumando i cadaveri di due defunti da meno di dieci anni.
Ritenuto che convenga annuire alla richiesta della Signora Gori sia per rendere omaggio all'estinto, sia per abbellire il cimitero con un busto eseguito da un pregevolissimo scultore quale è il Dazi.
Considerando per altro che il Comune non può assumersi le spese relative, ne può imporre l'esumazione straordinaria dei defunti sopra indicati;
veduto che nel regolamento comunale di polizia Mortuaria non si trova alcuna disposizione relativa alla presente concessione
                                                                 Delibera
1°- di concedere alla Sig. Bice Gori il permesso di collocare nel cimitero di Rosignano, nel viale fronteggiante il suo sepolcreto privato il busto del defunto fratello Pietro;
2°- che la medesima faccia a sue spese tutto il lavoro necessario compreso l'allargamento del viale a seconda delle indicazioni che saranno date all'atto pratico dall'Ingegnere Comunale;
3°- che ottenga ella stessa dalle rispettive famiglie, il permesso di esumare i cadaveri dei due defunti sepolti nel luogo ove necessita ora ingrandire il viale.
4°- sia provveduto da lei o dalle famiglie, alle spese relative alle due esumazioni e conseguenti nuove inumazioni.
Nessuno domandando la parola, il deliberato che sopra viene posto ai voti dal Presidente e resulta approvato alla unanimità per alzata e seduta.

A sinistra la cappella dedicata a tutti i caduti delle guerre. Donne, uomini e bambini. Sotto le lapidi interne

                     Adunanza 11 aprile 1922 - Salme dei Caduti in guerra - Posti riservati.
Su proposta del Consigliere Spinelli

                                                                     Il Consiglio
Considerando che somma reverenza si deve per coloro che hanno dato la vita per la Patria e che tutti gli onori debbano essere tributati alle loro salme
Ritenuto che si debba dare gratuitamente i posti riservati a quelle salme dei caduti che verranno trasportati in questo Comune
                                                                       Delibera
di dare gratuitamente il posto riservato alle salme dei defunti in conseguenza della guerra che verranno trasportati in questo Comune.
Nessuno domandando la parola, il deliberato che sopra viene posto in votazione e resulta approvato all'unanimità dai presenti per alzata e seduta.

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Una delle più belle cappelle private in stile neoclassico
(Famiglia Nencini 1909)
PACE
Alla spoglia mortale d'OTTONE
nato da ROSA e LORENZO PIERI
*****
Trilustre appena
offriva ai parenti le più lusinghiere
speranze dedicandosi con amore
allo studio pronto di ingegno
docile e rispettoso si cattivò
l'amore di tutti.
Assalito da violento morbo
il 10 agosto 1852
fra la desolazione dei parenti
ed il compianto degli amici
pagava il comune tributo alla natura
il giorno 20 dello stesso mese ed anno
*****
I fratelli Severo Curzio e Quintilia
Q.M.P.
qual pegno di quell'amore che in terra unì
agosto 1852
Questo gelido marmo
ricuopre la spoglia mortale di
QUINTILIA BARBACCI nata PIERI
fornita di elevata educazione
e nobile cuore.
Amò caldamente la Patria e la famiglia
la di lei vita fu un cumulo di virtù
e fu ognora additata
qual modello imitabile
alle figlie alle spose alle madri
Visse ammirata ed amata da tutti
Morì nel compianto universale.
Nata il XXII maggio MDCCCXXIX
cessò di vivere il XV gennaio MDCCCLXV
Madre di cara e tenera prole
il marito i figli e i fratelli inconsolabili
Questa Memoria Posero
qual segno verace
di affetto imperituro
MDCCCLXVI
gennaio 1865
Alle ceneri ed all'amore
di CATERINA LEPORATTI
per virtù civili coniugali e materne
stimata e compianta
da quanti la conobbero.
Nel sorriso della religione
il 28 febbraio 1875
suo trentesimottavo
incontrò rassegnata la morte
ad alla memoria
delle due care figlioline
MARIA ed EMMA
che dopo sei mesi
la raggiunsero in cielo
PIETRO LEPORATTI
sposo e padre infelicissimo
con indicibile dolore
P.Q.R.
febbraio 1875
HIC SUBTER
IN PACE CHRISTI REQUIESCIT
PATER ISIDORUS VALENTINI
ORDINIS CAPPUCCINORUM CONCIONATUR CLARUS
QUI E COENOBIO PISANO UNA CUM SOCIIS EXPULSUS
PER ANNOS FERE DUODECIM
AEDICULAM DE CASTIGLIONCELLO GUBERNAVIT
IBI QUE VERBO OPERE EXEMPLO
DEI CULTUM IN DIEM AUXIT ANIMARUM SALUTI STUDUIT
DONEC LAETALI MORBO CORREPTUS
REVERSIS IN CROCIFIXUM OCULIS
ANIMAN CANDIDAM DEO REDDIDIT
DIE VII MAII 1880
AETATIS ANNORUM 59
LUGENTES ET FLANTES HC SEPULCHRUM
PATER FRATRES SOROROVE
POSUERE
Qui sotto
riposa nella pace di Cristo
Padre ISIDORO VALENTINI
predicatore illustre dell'ordine dei Cappuccini
 espulso insieme con i suoi compagni dal monastero pisano, per quasi dodici anni
diresse la chiesetta di Castiglioncello
dove con la parola il lavoro e l'esempio
rafforzò il culto di Dio giorno dopo giorno e si dedicò fervidamente alla salvezza delle anime finchè
colto da malattia mortale
volti gli occhi verso il crocifisso
rese l'anima candida a Dio
nel giorno 7 maggio 1880
all'età di anni 59
Addolorati e piangenti il padre i fratelli e le sorelle
posero questo sepolcro
maggio 1880
ENRICO
Fosti la speranza il conforto
dei tuoi genitori
ANTONIETTA E SALVATORE FICINI
ora al loro affetto rapito
ne sei l'angiolo benedetto
nelle sfere celesti
Gennaio 1882
Giugno 1885
giugno 1885
ANTONIO RAIGI
per molti anni esercitando
un onorato commercio
ne ebbe in retaggio
non la ricchezza
ma la stima e l'affetto
di chi lo conobbe.
Morì di dropea a 60 anni
il 19 marzo 1890
fra il compianto degli onesti
e le lacrime
della consorte e dei figli
che inconsolabili
qui ne composero la salma

 

marzo 1890
Gentile e graziosa fanciulletta
che il sole di cinque primavere
appena aveva baciato
i suoi neri capelli
e come candido fiorellino
stava sbocciando
al sorriso della natura
e gioia ineffabile
era ai suoi genitori
quando da improvviso malore colta
volava fra gli angioli
il 28 maggio 1892
raggiungendo la cara sorellina
TERESA
che la precede nel 14 gennaio 1888
il suo nono giorno di vita.
VINCENZO ed ENRICHETTA
genitori inconsolabili
 
maggio 1892
Il 6 novembre 1897
cessava di vivere
ERNESTO TESI
figlio affettuoso
che appena toccava il 15 anno
una terribile menengite
troncavagli l'esistenza.
Troppo lungo sarebbe trasmettere
sopra di questo freddo marmo
le sofferenze subite
da questo povero giovanetto
sofferenze che hanno lasciato
gli inconsolabili genitori
sotto l'incubo del dolore.
******
Anima prediletta
prega per i tuoi cari
che a scopo di imperitura memoria
Q.M.P.
novembre 1897
In questa fossa
giacciono le amate spoglie di
VINCENZO GORINI
sposo affezionatissimo
uomo laborioso e onesto
rapito all'amore dei suoi
il 29 marzo 1899
mentre il vigore della robusta fibra
gli riserbava più lunghi anni di vita
La moglie CAROLINA
i figli FEDELE CESARE e CATERINA
le nuore FLAVIA ed ELVIRA
inconsolabili
Q.M.P.
Accanto al nonno
dorme pure il sonno eterno
il nostro caro angioletto
VINCENZINO GORINI
spento da crudele morbo
appena a venti mesi
il 13 giugno 1899
O diletto nostro amato figlio
prega per i tuoi genitori CESARE e FLAVIA
che non sanno darsi pace
dell'immatura tua perdita
marzo 1899
Qui una comune tomba
racchiude i fratelli
AGOSTINO e PRIMO POGGIANTI
il 1° di anni 3
morto nell'ottobre 1898
il 2° di anni 6
morto nel marzo 1899
La falce inesorabile della morte
mieteva voi
che nella vita entraste appena
e fu di triboli e tormenti
divisi con affetto non bugiardo
dai genitori
che non han più lacrime
per piangervi
Q.M.R.
marzo 1899
Uniti in vita
non separati in morte
qui
giacciono
FRANCESCO e FELICITA
CERRAI
decessi
il marito nel 1903
di anni 68
e la consorte
morta nel 1927
di anni 87
entrambi di costumi semplici
rettitudine grande
1903 - 1927
VII FEBBRAIO MCMVI
Casuale incendio sviluppatosi
nell'abituro ove soli dormienti
genitori bisognosi li avevan lasciati
ammorbandosi l'aria trasse a morte.
Quattro fratelli DEL MONTE
Elisa di anni 7
Parisina di anni 5
Eugenio di anni 3
Giuseppina di mesi 8
Del miserrimo caso compassionevole
risuonò nel cuore del popolo tutto
i cittadini il municipio che
qui nella stessa tomba voller composti
gli angioletti così crudelmente
rapiti all'affetto dei loro cari e
Q.M.P.
febbraio 1906
La famiglia
pone questo ricordo ai suoi deceduti
BARTOLI PALMIRO
morto il 19 maggio 1911 di anni 64
La di lui moglie LUPI ANNUNZIATA
morta il 1 agosto 1881 di anni 26
Il padre ANGIOLO morto il 27 aprile 1874
di anni 59
La madre CELESTINA
morta il 14 aprile 1895 di anni 75
Il figlio EUGENIO nato e morto il 14 ottobre 1879
Augusto morto il 1 dicembre 1890 di anni 5
Il fratello VITTORIO morto di anni 20
La sorella ANTONIETTA
morta il 15 ottobre 1886 di anni 31
Lo zio ANTONIO
morto il 27 aprile 1890 di anni 74
La consorte 3 figli e congiunti
Q.M.P.
maggio 1911
ANGELO MELOSI
m. di anni 69 il 1 aprile 1913
Del sacrificio
e del lavoro sfibrante
tristo degli umili retaggio
subì la croce
aureolato dalla sua bontà
quando un tepido raggio
resipiscendo
volle il sole donargli
felinamente ne smorzò la fiamma
la terribile morte...
aprile 1913            (continua...)
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Nella sezione SCARICOLIBRI del sito, puoi trovare i seguenti documenti relativi ai sei cimiteri del Comune
Progetto di catalogazione e riqualificazione storica del patrimonio cimiteriale a cura del Comune di Rosignano Marittimo
Il cimitero è un museo all'aperto a cura del Comune di Rosignano Marittimo.
Il cimitero è luogo di fede  a cura del Comune di Rosignano Marittimo
Il cimitero fuori di sè  a cura del Comune di Rosignano Marittimo