ITINERARI EXTRAURBANI

  Maccetti e Poggio Marchino

Il lembo orientale del territorio comunale oltre l'autostrada A12

Foto di G. Zanoboni

Editing: www.lungomarecastiglioncello.it (2013)

(2:50)
 

Fu il terremoto del 14 Agosto 1846. Si è letta una precisa ed ampia relazione di un testimone del tempo: il vice-console Sig. Antonio Ricci. Alle 12.55 di quel giorno, «fu udito un improvviso sibilo, cui tenne dietro un fragore come se la copertura di un gran fabbricato sprofondasse, e dei colpi cupi e sotterranei rintronarono. Contemporaneamente seguirono sussulti e oscillazioni e scuotimenti della durata di una ventina di secondi i quali gettarono il terrore nella popolazione ». Successero altre scosse «come fossero state fiancate di cannonate», e continuarono più piccole anche per diversi giorni. In paese fu danneggiata la canonica, il campanile e la chiesa del castello: la casa Lemmi oggi Santi, al cui rinforzo il Comune, per evitare disgrazie, dovette nel 1847 provvedere; la Cancelleria; fuori di paese, diverse case poderali in Maccetti e altrove; l'Osteria dell'Acquabona, ecc...Nel territorio del Comune vi sono diverse acque acidule salsomagnesiache e ferrugginose, come quelle del Debbione, di Occhibolleri, di S. Quirico, di Maccetti e di altre località. (Da "Monografia storica  del comune di Rosignano Marittimo" di Pietro Nencini scaricabile dal sito). (Vedi anche "Terremoto di Orciano")
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 Con editto del 1787 il Granduca Leopoldo I° concesse a coloro che fabbricavano case rurali un quarto della spesa a titolo di incoraggiamento. Di tale grazia beneficiarono molte case coloniche in Castiglioncello, a Castelnuovo, in Botrocaccioni, al Riposo, alle Fabbriche, al Gallina, alle Morelle, alla Casetta, in Maccetti, al Vallone, ecc. La presella 122 di estensione in saccate e staie 212 del Podere di Maccetti con canone annuo espresso in lire 1455 andò al conduttore Giuseppe Pieri
(Da "Le bonifiche del Granduca e le proteste del Papa"  di Gabriele Paolini scaricabile dal sito)
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Il Poggetto dell’Acquabona è la località dove si trova la casa, oggi "Agriturismo 361". Era certamente in origine un monastero o convento dell’Arcivescovado di Pisa, come si desume dallo stemma che Sovrasta l’ingresso principale, e, se apparteneva ai “preti”, è certo che era ed è un bel posto: bella vista ed aria salubre! Non ho dati precisi sulla sua costruzione, ma sono sicuro che è precedente al 1777. L’ho potuto desumere da alcune mezzane (mattoni di cm. 14x28, di spessore cm. 2,5 fatti a mano) che ho trovato datate così. La data è stata scritta a mano con un chiodo! Sono state certamente impastate nella fornace che esisteva sino a prima della guerra, vicino alla sede attuale del Consorzio Agrario, prima del fiume Fine in località Maccetti.
(Da "Un ragazzo in toscana negli anni quaranta" di Piero Santi).
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Don Giovanni Nardini girava sempre per le campagne con altre persone a fare le benedizioni. Don Giovanni aveva la vespa, ma andavano tanto anche a piedi, prendevano il viottolo che partiva dietro al Castello e scendeva giù alla Fonte. A volte arrivavano a piedi anche a Maccetti.
(Da "Don Giovanni Nardini" di Monica Melfa scaricabile dal sito)
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I pascoli arcivescovili di Maccetti, Sondraglia, Malandrone e di alcune altre località della Podesteria di Rosignano erano tra i più richiesti dagli allevatori privati o dalle società per l’allevamento. Il canone di affitto delle pasture prevedeva, accanto al pagamento di una somma annuale di denaro, anche la corresponsione di alcuni prodotti, principalmente carne e formaggio.
(Da "Fame e abbondanza, una traccia di storia dell’alimentazione tra Medioevo ed Età moderna" di Alessandra Potenti scaricabile dal sito).
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Le più consistenti stazioni musteriane della Bassa Val di Cecina, molte delle quali ancora in corso di studio, sono: Maccetti, La Selvaggia, Sassicaia, S. Enrico (Rosignano Marittimo), Poggio al Medico, Poggio alle Volpi, Ladronaia (Cecina), Le Mezzelune (Bibbona), Fiorino (Montescudaio). Tutti i ritrovamenti del Paleolitico Medio sono stati effettuati su ampie spianate dove la selvaggina di grossa taglia, che l'uomo di Neanderthai era solito cacciare, prediligeva pascolare. Molto interessanti sono i recenti ritrovamenti di manufatti musteriani, spesso sporadici, sui crinali delle colline che fanno da cornice alla bassa valle, testimonianze di spostamenti verso l'interno alla ricerca di materie prime per la produzione di strumenti in pietra.
(Da "Guida al Museo Archeologico di Rosignano Marittimo" a cura di Edina Regoli e Nicola Terrenato, scaricabile dal sito).
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Le serre e le macchie. Le "Macchie" furono un altro tipo di boscaglie rispetto alle Selve, e si situarono in vari luoghi della campagna. Negli Estimi troviamo la Macchia del Bucignone a confine con quella del Comune e le Macchie di Caprioli, di Cacciapaoli e del Pietriccio sulla Fine. La Macchia di Cacciapaoli coprì il territorio dal fiume fino quasi al Malandrone. La Macchia del Merizzo invece si situò nei pressi del Botro Secco, dove pensiamo fosse anche lo "Scopeto", che come dice il nome fu bosco fitto di erica o stipa. "Macchia Verde" infine fu il nome di un podere antico e fertile situato sul tratto della Fine che fa confine con la Comunità di Santa Luce. Si suppone altresì un'etimologia simile per quanto riguarda il nome di "Maccetti", in estimo detto anche la "Macchietta"...Riguardo a ciò che appare dagli Estimi dobbiamo tuttavia osservare che, nonostante i problemi della tortuosità e delle paludi, nel 1551 la Fine era ancora un punto di forza dell'economia locale. Laddove la morfologia del terreno lo permetteva, prosperavano i pascoli e i seminativi migliori come nel caso di Maccetti. I terreni allivellati dall'Arcivescovado e da altri enti religiosi furono soprattutto quelli posti sul fiume, oltre alle vigne sulle pendici del Poggio di Rosignano...Ma andiamo ad estrarre dal nostro Registro notizie sulla Fine. Alcun dei nomi che negli Estimi compaiono a definire le parcelle di terreno su fiume sono tutt'oggi esistenti. Un esempio sono Maccetti e la Macchia Verde, poderi situati nel tratto a monte del corso d'acqua...In località Maccetti, a confine con la Macchia Verde, è citata negli Estimi la gora del Mulino dei Ceppatelli...In prossimità della Fine invece le parcelle sfruttate furono formate soprattutto da terra lavoratia da adibire alla coltura del grano e a prati e campi per il pascolo. Ricordiamo le zone di Maccetti, Macchia Verde, Acquabuona, Fine Vecchia, il Mulino del Comune, Camigliari come le più apparcellate...Tra le tenute allivellate ricordiamo Maccetti di misura di più di 1000 staiora. Il fondo era condotto da una decina di contadini della famiglia dei Da Casciana che ne possedevano di proprio 40 saccate (cioè 600 staiora) con casa e aia. Maccetti rendeva all'Arcivescovado il canone di circa 130 staia di grano e quattro "some di vino vermiglio". Si poteva considerare una delle zone più fertili della campagna, insieme alle contigue Macchia Verde, Meletre e Bucine. Maccetti fu allivellato nel 1535. Altri proprietari di questo territorio furono i Gamberelli di Montepulciano e i Canonici del Duomo di Pisa nella veste di Matteo di Bartolomeo Galeotti da Pescia decano nel 1551...Possedette luoghi più fertili il nobile Girolamo di Francesco di Girolamo Gamberelli di Montepulciano "quartiere di san Girolamo gonfalone e chiave" che ebbe terra a Maccetti, alle Meletre e al Bucine tra la Fine e la Lespa Vecchia a confine con le proprietà degli Upezzinghi di Pisa in Comune di Castellina....Ricordiamo i luoghi di provenienza di queste famiglie. Livellari del fondo di Maccetti, di proprietà dell'Arcivescovado, furono i Da Casciana, Antonio di Lorenzo d'Antonio, Biagio di Benedetto di Luca, Catelano di Jacopo, Matteo di Lazzero, Gostantino di Niccolaio, Raffaello di Dietaiuti di Niccolaio, Niccolaio di Carlo di Menico, Dietaiuti di Giovanbattista di Niccolao, Bastiano e Antonio di maestro Santi di Bartolomeo. Forse non risiedettero al paese e si occuparono di Maccetti secondo le necessità agricole, preferendo dimorare al loro paese di origine, probabilmente proprio Casciana.
(Da "Ambiente e società a Rosignano nel XVI secolo" di Paola Ircani Menichini scaricabile dal sito).