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Cronaca 2003 |
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4/1/2003
Il
Corriere della sera La nave che non vuole più nessuno
Il
proprietario è irreperibile, disincagliarla costa più del suo valore: ora
minaccia la stagione turistica. Castiglioncello: a ottobre si è arenata a due
metri dalla spiaggia ed è stata abbandonata. E' la mezzanotte fra il 25 e il 26 ottobre, soffia vento di ponente e Puto se ne sta in auto con una ragazza a guardare la mareggiata. E' una delle più imponenti che ricordi, a Rosignano Solvay: le onde raggiungono i quattro metri e per un surfista come lui, con molti capelli rasta sciolti sulle spalle, costituiscono materia di valutazione sportiva. Sta appunto ragionando sull'opportunità di uscire in mare la mattina seguente, quando nota a un miglio da terra delle luci in avvicinamento. Ci vogliono meno di venti minuti per realizzare che la nave in questione punta dritta verso la costa. Sembra fuori controllo, sciaborda e si inabissa a prua e a poppa spostandosi in aria a un'altezza impressionante. Non c'è carico a bordo, lo scafo non pesca abbastanza affinchè l'elica spinga. Quando è appena a cento metri da un gruppo di massi, vira di botto evitando così di sfracellarsi. Puto telefona ai suoi amici Leo e Antonio, e alla polizia. Leo e Antonio arrivano al volo, gli agenti ci mettono un po' di più. Sono in due, poi accorrono anche un paio di pompieri, i quali lanciano l'idea di andare al soccorso del mercantile a bordo di un gommone con la chiglia in vetroresina. Qualche istante di riflessione e l'idea è accantonata. C'è chi chiama la capitaneria, da dove affermano di non aver ricevuto nessun Sos. Intanto la «Venus Saida», nave da commercio battente bandiera libanese, 1.789 tonnellate per 84,8 metri di lunghezza e 12,8 di larghezza, e diretta a caricare marmo a Marina di Carrara, tenta di entrare nel porto di Rosignano - la cui costruzione è stata al centro di numerose polemiche proprio da parte di chi lo sosteneva inaccessibile in caso di maltempo e per un soffio evita di distruggerne il molo. Quindi riesce a risalire la costa per un breve tratto, e a quel punto forse basterebbe gettare l'ancora. Invece il comandante ha una strana iniziativa e intraprende una retromarcia, di nuovo in direzione del porto. E in pochi minuti, con una serie di schianti che sovrastano ogni altro rumore, la nave va ad arenarsi, perfettamente dritta, a due metri da terra su certi scogli detti Pungenti, fra Castiglioncello e Caletta, in un punto che i ragazzi chiamano Le Suore, perché c'è la discesa a mare di una casa di religiose. Alle dieci di mattina Puto si sveglia nella sua auto. C'è puzza di carburante per tutto il quartiere e il sonno gli ha impedito di assistere allo sbarco dell'equipaggio, calato a riva con un sistema funicolare. Sono in dodici, la maggior parte egiziani, incluso il comandante, e quattro siriani. Il proprietario della «Venus Saida» è un signore libanese di nome Rachid El Nakib. Poi c'è un armatore, Ghaddar Amine Hussein, della «Sea Gull Shipping», con sede proprio allo stesso indirizzo di una società marittima, l'Italcarrara, che qui risulterebbe agente accomandatario. I marinai non hanno contratto di lavoro e vengono incontrati dall'avvocato Bruno Neri nei giorni immediatamente successivi. Neri, che lavora per l'Itf (Intemational Transport Workers Federation, organizzazione internazionale il cui settore marittimo tutela gli interessi degli equipaggi), li trova spaventati. E' stata aperta un'indagine penale per naufragio colposo. Loro sono a bordo da pochi mesi e hanno ricevuto paghe pari a un quartodel minimo sindacale. Mentre l'avvocato chiede a scopo di risarcimento un sequestro civile della nave, poi revocato perché il proprietario è irreperibile, l'equipaggio viene liquidato da qualcuno con cento dollari a testa, e rimpatriato in fretta. Le autorità marittime di Livorno hanno intanto svuotato i serbatoi della «Venus», priva di assicurazione e da considerare abbandonata a ogni effetto. Per disincagliarla e portarla via, una ditta fa un preventivo superiore al miliardo delle vecchie lire. La nave è del 1970, dalla rottamazione si ricaverebbero appena 26.000 dollari. Il sindaco di Rosignano, Gianfranco Simoncini, si appella al ministero dell'Ambiente. Non c'è pericolo di inquinamento, però sulla stabilità della nave non esistono garanzie. Inoltre l'area è stata recintata ma di fatto rimane accessibile a chiunque. E la stagione balneare non è così lontana. Basta chiedere, e si scopre che grazie al sistema delle convenience flags o bandiere ombra (per cui è molto facile iscrivere un'imbarcazione nei registri di alcuni Paesi, previo il solo pagamento di una tassa; la bandiera cambogiana si ottiene addirittura via Internet: questo favorisce un sistema di scatole cinesi che rende impossibile risalire ai responsabili) i casi di nave abbandonata non sono infrequenti. Il capitano Giovanni Olivieri, coordinatore degli ispettori italiani Itf, menziona la «Sea Serenade», traghetto di bandiera cipriota giunto a Trieste con 73 marinai senza più referente, o la «Twillinger», coinvolta in un traffico di clandestini. Con l'anno nuovo si attende a Ravenna la «Chemical Ru-by», bandiera italiana, abbandonata tre mesi fa in Costa d'Avorio e bloccata lì dalla malaria che ha colpito gli uomini a bordo. Dalla sua, la «Venus» se ne sta lì deserta, quieta, come se sapesse che potrebbe stazionare a lungo sopra i Pungenti. Vengono in parecchi a guardarla. C'è chi si preoccupa del futuro, chi come Puto propone di farne un ristorante. Dalla sua immagine un negozio di Castiglioncello ha realizzato una cartolina natalizia. Le uniche a tacere, finora, sono le suore, private della discesa a mare. Margherita D'Amico. |
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Lunedi 6/1/2003 Libeccio, timori per la «Venus» - In tanti ai Pungenti per valutare le condizioni della nave CASTIGLIONCELLO. Quasi si fossero dati appuntamento, ieri, incuranti del freddo, tanti cittadini si sono ritrovati sul lungomare davanti al mercantile «Venus»; una curiosità dettata dal fatto che durante la notte si è alzato un fortissimo libeccio le cui potenti onde sono andate ad infrangersi sul relitto. Il timore era quello che potessero danneggiare se non addirittura piegare la nave. Un pensiero che è venuto subito a tanti, ben consapevoli della forza del mare in quel tratto di costa. E il problema della «Venus», a tre mesi dall’incagliamento - avvenuto la notte del 23 ottobre - sulla scogliera dei Pungenti a pochi metri dalla passeggiata, sembra essere stato riscoperto anche dalle troupe televisive che ieri mattina, giunte sul luogo, hanno ripreso lo scenario. La paura, adesso, è che il relitto possa subire danni, perdere la propria stabilità, sotto la spinta delle onde; c’è chi ieri mattina giurava che la prua della nave si fosse spostata verso terra di alcuni metri. «Abbiamo preso come punto di riferimento lo scoglio che dista pochi metri dalla riva nel golfo di Portovecchio - dice un abitante nella zona - e possiamo vedere anche ad occhio nudo che la nave si è spostata verso riva di alcuni metri». Nonostante tutto prevale però l’ottimismo: «Se il relitto non è stato danneggiato da questa mareggiata, ormai non gli accadrà più nulla». Il timore che le onde possano piegare il mercantile (al di là del problema che causa ancora il persistente odore di gasolio), rimane comunque forte; in quel punto infatti, le onde di libeccio battono perpendicolarmente la costa senza che alcuna protezione freni il loro impeto. In molti ricorderanno che alcuni anni fa, proprio sotto una violenta libecciata, caddero alcuni metri di passeggiata. Da sottolineare anche che è stata abbattuta una parte consistente della rete di recinzione posta sulla scogliera, che aveva il compito di impedire di avvicinarsi al mercantile. (al.be.) |
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Sabato 15/2/2003 Venus - Problemi di sicurezza CASTIGLIONCELLO— Problemi di sicurezza e di carattere ambientale impongono tempi brevi per la rimozione del relitto: la Venus ha modificato la sua posizione a causa delle mareggiate e nonostante le sentine siano state svuotate rimane la preoccupazione per l' ambiente. La motonave si è incagliata in una delle zone più belle e suggestive della Baia dei Pungenti ed anche se è diventata immortale in cartoline e calendari potrebbe rappresentare un handicap per la stagione turistica. |
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Sabato 15/2/2003
Venus, il Comune dice no
alla demolizione in loco
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Sabato 15/3/2003
Venus, a quando la
rimozione? Il Comune incontra il Ministero
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Martedi 25/3/2003 Nave incagliata, un nuovo incontro a Roma CASTIGLIONCELLO — La parola d'ordine è stringere i tempi: il relitto della Venus deve essere rimosso al più presto dalla località Pungenti dove è finita in una notte di tempesta ad ottobre. L'ammiraglio Marco Brusco, al vertice della Guardia Costiera, sarà nuovamente a Roma il primo aprile impegnato in un altro summit dove si parlerà appunto delle operazioni di rimozione del relitto e nel quale si spera venga fissata una data di inizio dell'intervento. In questi giorni anche l'amministrazione comunale di Rosignano si attiverà nuovamente per sollecitare i due ministeri interessati, quello dello ambiente e quello delle infrastrutture, affinché l'intervento sia deciso in tempi velocissimi. La stagione turistica è alle porte, in pratica ogni domenica si assiste ad una presenza massiccia di persone sulla costa, e il relitto della Venus rischia di diventare ingombrante sotto tutti i profili. L'impegno della Capitaneria di porto, della amministrazione comunale in questi mesi è stato massiccio così come è stata importante la disponibilità dei ministeri. Ora si tratta di passare dalle parole ai fatti e di intervenire con il piano di rimozione della nave. Maria Nudi |
Giovedi 27/3/2003
Nave
Venus: il caso in consiglio
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Domenica 30/3/2003 Nave «Venus»: Simoncini chiede un sopralluogo ROSIGNANO — Il sindaco Gianfranco Simoncini ha scritto un'ennesima lettera al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, a quello dei trasporti Pietro Lunardi, ai dirigenti dei due ministeri e per conoscenza al comandante Marco Brusco della Capitaneria di porto di Livorno per sollecitare la soluzione del problema della Venus, che ormai da mesi fa bella mostra di sé a Castiglioncello, incastrata sul fondale dei Pungenti. Il sindaco chiede un incontro urgente e un sopralluogo. «Torno a segnalare - scrive Simoncini - l'urgenza della rimozione della Venus, naufragata davanti a Castiglioncello il 24 ottobre 2002. L'avvicinarsi della stagione estiva - prosegue - sta aumentando i pericoli derivanti dalla presenza della nave, sia dal punto di vista dei possibili inquinamenti, sia per la navigazione, che per la sicurezza dei cittadini». Il sindaco ricorda poi che in occasione dell'incontro del 28 febbraio al ministero dei trasporti era stato stabilito che sarebbe stata riconvocata entro breve tempo una nuova riunione per assumere decisioni definitive sulla rimozione della nave e segnala pertanto l'esigenza di svolgere tale incontro «per assumere tutte le decisioni dettate dall'urgenza della vicenda». Per questo Simoncini oltre a chiedere l'incontro, propone che si svolga a Castiglioncello «al fine di consentire anche l'eventuale svolgimento di un sopralluogo presso la nave». — Il sindaco Gianfranco Simoncini ha scritto un'ennesima lettera al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli, a quello dei trasporti Pietro Lunardi, ai dirigenti dei due ministeri e per conoscenza al comandante Marco Brusco della Capitaneria di porto di Livorno per sollecitare la soluzione del problema della Venus, che ormai da mesi fa bella mostra di sé a Castiglioncello, incastrata sul fondale dei Pungenti. Il sindaco chiede un incontro urgente e un sopralluogo. «Torno a segnalare - scrive Simoncini - l'urgenza della rimozione della Venus, naufragata davanti a Castiglioncello il 24 ottobre 2002. L'avvicinarsi della stagione estiva - prosegue - sta aumentando i pericoli derivanti dalla presenza della nave, sia dal punto di vista dei possibili inquinamenti, sia per la navigazione, che per la sicurezza dei cittadini». Il sindaco ricorda poi che in occasione dell'incontro del 28 febbraio al ministero dei trasporti era stato stabilito che sarebbe stata riconvocata entro breve tempo una nuova riunione per assumere decisioni definitive sulla rimozione della nave e segnala pertanto l'esigenza di svolgere tale incontro «per assumere tutte le decisioni dettate dall'urgenza della vicenda». Per questo Simoncini oltre a chiedere l'incontro, propone che si svolga a Castiglioncello «al fine di consentire anche l'eventuale svolgimento di un sopralluogo presso la nave». |
Mercoledi 2/4/2003 Presto un nuovo incontro a Roma - Matteoli risponde all'appello del sindaco ROSIGNANO — Ieri il sindaco Gianfranco Simoncini ha ricevuto una telefonata da parte del responsabile della segreteria del ministro dell'Ambiente onorevole Altero Matteoli in risposta alla lettera inviata la settimana scorsa ai Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture per chiedere l'urgente rimozione della motonave Venus, incagliata sulla scogliera dei Pungenti a Caletta di Castiglioncello. Il responsabile della segreteria ha confermato che da parte del Ministero c'è la volontà di convocare una riunione, presumibilmente per la prossima settimana, per arrivare ad una soluzione che garantisca lo spostamento del relitto. Il sindaco si è dichiarato soddisfatto per la risposta tempestiva avuta dal Ministero ed ha auspicato che la riunione possa portare ad una concreta conclusione della vicenda, tornando a garantire anche il massimo impegno da parte dell'amministrazione comunale di Rosignano. |
Sabato 5/4/2003
Castiglioncello
— Dalle parole ai fatti
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Giovedi 10/4/2003
Nessuno
vuole la Venus
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LIVORNO 20/4/2003 Il relitto della motonave diventa scenografia LIVORNO — Il relitto della motonave Venus, la nave che si incagliò pochi mesi fa di fronte a Castiglioncello, diventerà a maggio la scenografia «naturale» di uno spettacolo teatrale. Un'ambientazione dunque davvero insolita, forse anche per sdrammatizzare la vicenda di questo relitto, che ancora non è stato rimosso. Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre il cargo libanese che stava raggiugendo Marina di Carrara da Porto Said si avvicinò alla costa per sottrarsi ad una burrasca in corso. Per un errore di manovra finì tra le rocce di Castiglioncello. Il relitto può essere raggiunto da terra e dal mare, creando non pochi problemi di sicurezza. La zona della nave abbandonata è recintata e costantemente vigilata, come fa notare il sindaco di Rosignano Marittimo Gianfranco Simoncini, ma il rischio che qualcosa possa accadere esiste. «Il ministero dell'ambiente — prosegue il primo cittadino — ha mostrato grande interesse nel problema della rimozione e ha fatto quello che poteva, ma come spesso accade in Italia la burocrazia ha creato uno stallo del quale non si vede la fine. Anche la capitaneria di porto ha posto ripetutamente il problema, ma ad oggi non si sa ancora chi deve sostenere le spese della rimozione tra il ministero dell'ambiente e quello delle infrastrutture e trasporti. E intanto il relitto è lì, in una zona tra l'altro di grande richiamo turistico. I visitatori dovranno sorbirsi la nave per questa Pasqua, e forse anche per le vacanze estive. Intanto il teatro cercherà di rendere la vista dello scafo più sopportabile. |
Giovedi 1/5/2003 «La Venus è pericolosa»
ROSIGNANO — La Venus ora può anche diventare pericolosa. La prua si è
mossa ed è molti vicina a terra. In apertura della seduta ieri mattina il
Sindaco Gianfranco Simoncini ha comunicato a tutti i componenti del Consiglio
Comunale che ha inviato una ennesima lettera di sollecito per la rimozione
della motonave Venus, incagliata, ormai da ben sei mesi, sulla scogliera dei
Pungenti a Caletta di Castiglioncello. |
Giovedi 8/5/2003
Venus:
urge la rimozione
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Venerdi 9/5/2003 Venus, stamani la firma in prefettura ROSIGNANO — Stamani il prefetto di Livorno Vincenzo Gallitto, il sindaco di Rosigano Gianfranco Simoncini ed il comandante della Capitaneria di Porto Guardia Costiera, firmeranno un documento che sarà trasmesso alla Regione Toscana, alla Provincia di Livorno, e alla Presidenza del Consiglio, ai ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture, perché sia attivata la procedura d'urgenza, utilizzata per le emergenze di protezione civile, per la rimozione della motonave Venus incagliata in località Pungenti. La firma del documento è stata decisa nella riunione che si è tenuta a Roma nel pomeriggio di mercoledì e alla quale aveva partecipato anche il prefetto Vincenzo Gallitto come rappresentate al vertice del Governo locale. La firma del documento avverrà stamani. La decisione della firma del documento rappresenta la ferma volontà di rimuovere la Venus in tempi brevi. Nel documento verrà sottolineata la necessità sotto più profili dell'intervento ed anche la urgenza, quindi, i tempi nei quali ci si auspica possa avvenire la rimozione che ovviamente dovrà essere effettuata in sicurezza. M.N. |
Sabato 10/5/2003 Venus, inviata la lettera delle autorità ROSIGNANO — Caso Venus, rapporto a Roma e alla Regione per la rimozione. Il presidente della giunta regionale Claudio Martini è già stato informato dal sindaco Gianfranco Simoncini sul contenuto della lettera firmata in prefettura di Livorno da Vincenzo Gallitto, dal sindaco Simoncini e da Marco Brusco, comandante della Capitaneria di porto, nella quale si chiede la rimozione urgente della Venus. La lettera è stata inviata alla presidenza del consiglio dei ministri, ai ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture oltre che al presidente Martini. Il sindaco Simoncini ha già informato della situazione l'assessore alla protezione civile e all'ambiente Tommaso Franci. La documentazione, corredata anche dai dati tecnici, sottolinea i pericoli per la sicurezza, l' ambiente e l'economia. Inoltre si segnala che le azioni ingiuntive della autorità marittima nei confronti del proprietario libanese, residente in Libano ed irreperibile, hanno avuto esito negativo. Quindi la Venus, ormai un relitto fatiscente, è abbandonato. Il documento inviato a Roma dovrebbe di fatto attivare una procedura d'urgenza per «liberare» la costa da una presenza ingombrante. M.N. |
Martedi 13/5/2003
Clandestino
a bordo
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Mercoledi 14/5/2003 Venus, lettera di Martini ROSIGNANO — Ieri mattina il presidente della Giunta Regionale Claudio Martini ha inviato al Capo del Dipartimento della Protezione Civile — e per conoscenza al ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, al ministro delle infrastrutture e trasporti, al prefetto di Livorno, al sindaco di Rosignano e al comandante della capitaneria di porto di Livorno — una lettera nella quale esprime l'intesa all'adozione della dichiarazione di stato di emergenza riguardo alla situazione della motonave Venus, incagliata a pochi metri dalla riva dall'autunno scorso sulla scogliera dei Pungenti, a Caletta di Castiglioncello. Soddisfatto il Sindaco del Comune di Rosignano Marittimo Gianfranco Simoncini. «Esprimo soddisfazione — ha dichiarato — per la risposta immediata da parte del Presidente della Giunta Regionale Claudio Martini alle segnalazioni che congiuntamente a prefettura e capitaneria di porto avevamo effettuato nei giorni scorsi rispetto alla gravità della situazione del relitto della motonave Venus. Mi auguro — ha concluso — che si arrivi ad una rapida decisione. |
Venerdi 16/5/2003 La Venus protagonista in tv ROSIGNANO — La Venus va in tv. Nei prossimi giorni infatti una troupe del Tg3 regionale realizzerà un intervista al sindaco Simoncini proprio nell'area dove staziona l'ingombrante relitto. Del caso si sta interessando anche Mediaset, che ha fatto un sopralluogo per confezionare un ampio servizio (con riprese del lungo mare di Castiglioncello, della pineta Marradi e di piazza della Vittoria) che sarà trasmesso nei prossimi giorni da 'Verissimo'. In ambedue i servizi tanti gli intervistati: l'Ammiraglio Brusco, il sindaco Simoncini, ma anche gli abitanti della zona, i frequentatori della passeggiata e la titolare del bar «La Piazzetta», Wilma Mattioli. Tra le novità anche l'installazione di una centralina per monitorare eventuali sversamenti in mare del relitto. |
Seduta n. 311 del 20/5/2003 - ATTI DI CONTROLLO
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - Dal sito www.camera.it REALACCI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti. - Per sapere - premesso che: |
20 maggio 2003 Il Tirreno La nave incagliata sarà lo scenario per un balletto CASTIGLIONCELLO. Il tramonto di giovedì riserverà uno spettacolo diverso a chi passerà dai Pungenti davanti allo scafo incagliato della «Venus». Non è uno dei tanti sopralluoghi, la carcassa della «Venus» farà da sfondo alla coreografia di Ornella D’Agostino, che alle 18 presenterà sul lungomare dei Pungenti «Itinerazioni». Le «Incursioni di maggio» vanno a concludersi lì, in questo angolo di paesaggio costiero invaso dalla nave arrugginita, come un’invasione nell’ invasione. «Itinerazioni» è uno spettacolo tra danza e installazione scenografica pensato per indagare la caratteristiche di uno spazio. Itinerazioni sono dunque percorsi fatti con movimenti del corpo che invitano ad un viaggio visionario nella memoria dei luoghi. La nave, su cui calano i raggi del sole, diventa così un relitto sospeso - non solo nel destino - tra terra e mare, davanti a cui il tempo si ferma per aprire la dimensione della memoria. Visione fantastica con tutto il peso della realtà o scenario surreale di un gigante alla deriva, la «Venus» presta la fiancata ad una performance di danza di indubbia originalità. Anche per Ornella D’Agostino, coreografa e ballerina sarda abituata a creare eventi a contatto con la natura e i pesaggi urbani che fanno la storia dell’uomo. D’Agostino da oltre dieci anni realizza spettacoli multimediali mixando danza, musica e video, per indagare le tradizioni culturali e la memoria popolare, oltre che gli spazi cittadini. Le sue creazioni diventano eventi artistici istantanei, affidati alla capacità di interagire in contatto diretto con i luoghi. Spettacolo gratuito. (f.l.) |
Venerdi 30/5/2003 Venus, il caso al Consiglio dei Ministri
CASTIGLIONCELLO — Ormai siamo nel piano della stagione turistica e la
motonave Venus è ancora incagliata a Caletta. Il sindaco di Rosignano
Gianfranco Simoncini continua a lavorare per cercare di trovare una
soluzione che porti alla rimozione del relitto della nave ormai da troppi
mesi bloccato sulla scogliera dei Pungenti a Caletta di Castiglioncello.
Proprio ieri il primo cittadino di Rosignano ha contattato nuovamente il
professor Villois, Capo Gabinetto del Ministero dell'Ambiente, per avere
notizie circa la discussione che dovrebbe avvenire in sede di Consiglio
dei Ministri. Il professor Villois ha comunicato a Simoncini che il
Ministro Altero Matteoli, così come garantito nelle settimane scorse, ha
inserito la questione della Venus tra gli argomenti da portare in
discussione e quindi, molto presto, il problema verrà affrontato in sede
di Consiglio dei Ministri. |
Mercoledi 4/6/2003 (Il Tirreno) Una centralina mobile per la Venus (amianto?) CASTIGLIONCELLO. Un'analizzatore viene applicato ai lati opposti della nave per accertare se c'è rilascio di fibre di amianto. Per verificare se dal relitto spiaggiato ai Pungenti - e pieno di amianto - c'è rilascio di fibre tossiche sarà utilizzata infatti una centralina mobile. Spiega il responsabile dell' ufficio Ambiente del Comune, Gianfranco Biondi: «La centralina è del tipo utilizzato sui luoghi di lavoro; ha una pompa che aspira aria e un filtro che trattiene eventuali fibre o altre polveri». Il controllo avverrà in due punti a terra, esattamente opposti, che i tecnici hanno definito ai lati della nave, indicativi per la direzione dei venti. La centralina sarà piazzata - ogni volta per alcune ore - nei pressi della scalinata lungo la passeggiata a mare e all'intersezione di via Oglio (dove è prevista la costruzione di un'altra scalinata). Il prelievo sarà ripetuto in modo da avere un quadro significativo della situazione. In caso affermativo, se sarà verificato il rilascio di fibre tossiche, dovranno essere prese misure urgenti, isolando o incapsulando le parti a rischio della nave. In attesa della sua rimozione. |
Giovedi 5/6/2003
Venus:
ieri sopralluogo della Protezione |
Giovedi 12/6/2003 Venus - Il sindaco: la pazienza è finita ROSIGNANO — Il sindaco Gianfranco Simoncini reclama fatti concreti per la rimozione della Venus entro fine mese o annuncia manifestazioni eclatanti perché dalle parole si passi ai fatti. La presenza del relitto ai Pungenti è una grave emergenza di protezione civile ed una brutta immagine per il turismo. «Per la festa del pesce a Caletta abbiamo avuto 50mila presenze, il relitto non è una bella pubblicità per la costa. La pazienza è finita, ora basta è necessario che dalle parole si passi ai fatti», sottolinea Simoncini che di pazienza ne ha avuta fin troppa. |
Martedi 17/6/2003
Ultimatum
per la Venus |
Martedi 1/7/2003 Venus: lettera anche a Ciampi CASTIGLIONCELLO — Anche il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi verrà informato circa i problemi connessi alla mancata rimozione della motonave Venus, incagliata, ormai da ben otto mesi, sulla scogliera dei Pungenti a Caletta di Castiglioncello. Lo ha annunciato questa mattina in Consiglio Comunale il Sindaco di Rosignano Gianfranco Simoncini, facendo presente gli innumerevoli tentativi compiuti fino ad oggi per arrivare alla soluzione del problema. Simoncini ha ricordato le decine di lettere inviate negli ultimi mesi a Roma. Ultima, in ordine di tempo, la nota del 23 giugno - indirizzata Presidente del Consiglio dei Ministri, al Capo Dipartimento della Protezione Civile, al Presidente della Giunta Regionale, al Ministro dell'Ambiente, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Prefetto di Livorno e al Comandante della Capitaneria di Porto di Livorno - nella quale Simoncini è tornato a segnalare l'assoluta ed indifferibile urgenza di un intervento risolutivo dei gravi problemi per la sicurezza pubblica. |
Martedi 3/7/2003
Venus,
con la lettera a Ciampi si spera ancora nella rimozione |
Sabato 5/7/2003
«Il
presidente ha a cuore il caso Venus» -
Telefonata del Quirinale a Simoncini
ROSIGNANO — Il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha preso conoscenza del problema della Venus e si interesserà della questione. Questo il succo del colloquio telefonico che il sindaco Simoncini ha avuto con il dottor Francesco Alfonso, consigliere e capo della segreteria del presidente. Il sindaco Simoncini aveva scritto nei giorni scorsi al presidente Ciampi proprio per sensibilizzarlo sui problemi che il relitto della motonave arenatasi a Castiglioncello sta continuando a dare. Problemi soprattutto per i turisti, che si ritrovano l'ingombrante imbarcazione a pochi metri dalla costa. Adesso si spera che l'interessamento del Quirinale possa, è proprio il caso di dirlo, smuovere le acque dopo mesi di trattative e incontri che si sono rivelati poco proficui. |
Giovedi 10/7/2003
Bei
gradini, ma di fronte alla Venus
CASTIGLIONCELLO — Cinquanta gradini di pietra serena invitano il turista sulla passeggiata a mare. Una nuova scalinata, denominata di via Demi, è stata inaugurata a Portovecchio dal sindaco Gianfranco Simoncini e dall'assessore alla qualità urbana Luca Arzilli. Richiesta dai cittadini dal '95 finalmente quest'anno, grazie all'impegno del consiglio di frazione, servirà i residenti della zona e a coloro che, dall'interno della città, vorranno raggiungere il lungomare in pochi minuti. L'immagine è invitante: si arriva da via Demi su quella che fino a pochi mesi fa era solo una brutta scarpata di sterpaglia incolta, e l'occhio si tuffa nella distesa di mare antistante Castiglioncello. La gradinata è fatta da terrazzini che riposano la discesa, ed è ingentilita da vasi di fiori. «Le fasce di terra laterali — ha precisato l'architetto Massimo Avunti che ha lavorato alla realizzazione dell'opera — saranno riempite con piante grasse, che resistono al libeccio». La scalinata è esposta a ponente, maestrale, ma il temuto vento di sud ovest miete vittime ovunque sulla costa. L'assessore Arzilli ha poi fatto notare una rarità che ha scelto di vivere nei pressi della gradinata: «Si tratta del Cocomero Asinino, una specie rara con il fiore giallo che è nata spontanea quarant'anni fa su questa scarpata e che volgiamo tutelare». Scendendo i gradini però l'occhio viene ferito da una presenza che da troppo tempo veglia sulla passeggiata: «E' una vergogna che si lasci una nave incagliata per mesi, senza poterla rimuovere — ha detto il sindaco Simoncini riferendosi alla motonave Venus —. Speriamo nell'interessamento del presidente della repubblica Ciampi. La nave è pericolosa e deturpa l'ambiente». La Venus guarda la gradinata da sud ovest, la stessa direzione del libeccio; ma i passanti le voltano le spalle, ammirano i gradini di pietraserena e sorridono: «Ci voleva proprio una bella scalinata come questa, sul lungomare». |
Martedi 14/7/2003
Tenta
di impiccarsi a bordo della «Venus» ma viene salvato |
Martedi 14/7/2003 «Quella nave va rimossa al più presto» Il commento del sindaco Simoncini ROSIGNANO— Amarezza e preoccupazione nelle parole del sindaco Gianfranco Simoncini che lotta da mesi per la rimozione del relitto della Venus. «Questo episodio — commenta il sindaco — riconferma la pericolosità del relitto che deve essere rimosso. Colpisce il fatto che a due mesi dalla richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza nessuna risposta formale sia giunta. Nei giorni scorsi ho chiesto all'assessore regionale all'ambiente Franci di farsi nuovamente promotore di una segnalazione al responsabile della protezione civile Bortolaso». L'incontro tra Franci e Bortolaso è fissato per il 17 luglio. |
Giovedi 17/7/2003 Venus, molto probabile una visita di Bertolaso ROSIGNANO — Ci potrebbe essere addirittura un sopralluogo del capo della protezione civile Bertolaso riguardo al problema della rimozione della Venus. Il sindaco Gianfranco Simoncini nei giorni scorsi aveva contattato la Regione e in particolare l'assessore all'ambiente Franci, il quale proprio stamani discuterà del problema con Bertolaso in un incontro a Firenze. In relazione al fitto programma di impegni del responsabile della Protezione Civile, è anche possibile che Bertolaso effettui una visita su luogo in cui è rimasta incagliata la motonave. Si tratterebbe di un'occasione importante per l'amministrazione rosignanese in cui sottolineare ancora una volta la necessità di rimuovere al più presto il relitto. «Prendo atto con soddisfazione — ha detto il sindaco Simoncini — di questo ulteriore impegno della Regione». |
Venerdi 18/7/2003
Venus, un vero disastro
dice Bertolaso |
Martedi 22/7/2003 Commissario per la Venus CASTIGLIONCELLO— Un commissario speciale per la Venus, una sorta di deus ex machina, che potrebbe risolvere la burocrazia che tiene «inchiodata» la motonave ai Pungenti. La possibilità ed anche la necessità di un commissario speciale che risolva in tempi brevi la storia del relitto che da ottobre è diventato il «fantasma» della Baia del Quercetano è emersa durante il sopralluogo del capo della protezione civile Guido Bertolaso che nei giorni scorsi ha fatto un sopralluogo sollecitato dall'impegno dell'amministrazione comunale. Allo studio delle autorità e delle istituzioni ci sono varie ipotesi per cercare la soluzione che possa dare inizio alla rimozione del relitto. E'anche previsto per fine mese un altro tavolo tecnico locale alla presenza del prefetto Vincenzo Gallitto che ha coordinato la richiesta della procedura di urgenza. Il tavolo tecnico di fine mese dovrebbe essere quello dal quale si vara la soluzione finale. Nonostante l'interesse e la volontà del ministro dell'ambiente Altero Matteoli a bloccare la rimozione della Venus è la burocrazia. La nomina di un eventuale e auspicabile commissario speciale spetta ai vertici romani. M.N. |
Giovedi 24/7/2003
Venus, il piano è
pronto
Maria Nudi |
Venerdi 1/8/2003
«E'
stato d'emergenza»
CASTIGLIONCELLO — Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato finalmente la dichiarazione dello stato di emergenza per la motonave Venus. La notizia che permetterà l'inzio delle operazioni di rimozione è stata appresa dal sindaco Gianfranco Simoncini che ieri ha parlato con il capo dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso. L'approvazione dello stato di emergenza è quindi il primo passo verso la rimozione del relitto e porterà in tempi brevi alla individuazione di un commissario speciale e alla definizione delle modalità di rimozione. Guido Bertolaso ha confermato la disponibilità a coprire una parte delle risorse che saranno necessarie per la operazione di rimozione che è complessa. Inoltre è già in atto un confronto con i ministeri dell'ambiente e delle infrastrutture per arrivare alla copertura completa della somma necessaria. Gianfranco Simoncini ieri ha incontrato a Roma i rappresentati del ministero dell'ambiente per chiedere un contributo. Dal colloquio con Bertolaso è emerso l'orientamento di indire una riunione dopo la metà d'agosto. «Non posso che essere soddisfatto- ha commentato Simoncini- poiché finalmente si avvicinano i tempi per la soluzione definitiva del problema». |
Mercoledi 13/8/2003
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Mercoledi 13/8/2003 Prima si rimuove il relitto della Venus meglio è ROSIGNANO — «Prima si rimuove il relitto della Venus è meglio, perché la sua presenza ai Pungenti rappresenta un potenziale pericolo ambientale. I riscontri effettuati rappresentano una situazione confortante dal punto di vista dell'amianto. Ma la rimozione resta urgente per la salvaguardia ambientale». E'il parere dell'assessore comunale all'ambiente Fabio Ghelardini che sta seguendo con professionalità la vicenda. M.N. |
Mercoledi 3/9/2003 Si cerca un commissario per la Venus CASTIGLIONCELLO — Proseguono le riunioni per arrivare alla nomina del commissario speciale in vista della rimozione della nave Venus incagliata a Caletta.A seguito della proclamazione dello stato di emergenza, avvenuta con decreto della presidenza del consiglio dei ministri in data 31 luglio, l'amministrazione comunale di Rosignano Marittimo, unitamente a prefettura, capitaneria di porto e regione toscana, si è attivata per fornire al dipartimento della protezione civile tutte le informazioni necessarie per individuare la persona incaricata a gestire l'emergenza, presumibilmente un commissario, il quale a sua volta dovrà stabilire tempi, modi e risorse per l'intervento. A questo proposito l'amministrazione comunale, di comune accordo con la capitaneria ha convocato venerdì scorso una runione — , che è stata coordinata dal vicesindaco Luca Arzilli —, tra tutti i soggetti che hanno competenze per le varie fasi previste per la rimozione (analisi di sostanze inquinanti eventualmente presenti, piani di bonifica, sicurezza del cantiere). Tutti gli intervenuti, ciascuno per le proprie competenze, si sono resi disponibili a collaborare per ridurre al minimo indispensabile i tempi delle eventuali analisi, concessioni e verifiche. |
Venerdi 5/9/2003
Venus
demolita in mare
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Venus,
primi stanziamenti per la rimozione -
Mancano
però ancora molti soldi. Ieri la questione a Radio Rai CASTIGLIONCELLO — La rimozione della Venus potrebbe essere veramente prossima. Ormai anche il primo compleanno della presenza della motonave in zona è prossimo. Manca un mese. Il caso Venus è sempre alla ribalta della cronaca a distanza di undici mesi dalla notte di tempesta nella quale la nave, per mettersi al riparo sottocosta, è rimasta incagliata in uno dei punti più belli, località Pungenti, della Baia del Quercetano. Il relitto della motonave, dopo il salvataggio dell'equipaggio grazie ad una sorta di teleferica di fortuna impiantata dai vigili del fuoco, si è trasformato in una ulteriore emergenza sotto tutti i profili. E finalmente a distanza di un anno lo Stato ha messo a disposizione una prima parte di stanziamento. Ma mancano ancora delle risorse economiche perché l'operazione di rimozione possa a distanza di un anno trasformarsi in un'azione concreta. Il sindaco Gianfranco Simoncini ha avuto rassicurazioni dal responsabile nazionale della protezione civile Guido Bertolaso che la fine di questa avventura non dovrebbe tardare. Anzi sembra che le operazioni debbano partire a metà ottobre. E ieri mattina Radio Rai ha dedicato al caso Venus una trasmissione nella quale è stato ripercorsa la storia di questi undici mesi davvero travagliati nei quali tutte le istituzioni e la Capitaneria di Porto si sono impegnate per risolvere la situazione sempre più spinosa, ma che deve essere in qualche modo risolta. II sindaco di Rosignano si è rivolto anche al presidente della Repubblica al quale aveva inviato una lettera per porre alla sua attenzione il problema. E per quanti si impegnano a liberare la costa dal relitto che rappresenta un problema sotto molti profili esiste anche un comitato Venus che vorrebbe trasformare il relitto in un polo artistico che serva anche da attrazione per i tanti turisti che d'estate affollano la zona. Maria Nudi |
Venerdi 10/10/2003 Venus, altra lettera a Roma. Simoncini chiede tempi brevi CASTIGLIONCELLO — Un'ennesima lettera di sollecito per la rimozione della motonave Venus. E' quella che nei giorni scorsi è stata spedita al Governo dal sindaco Gianfranco Simoncini. Da quasi un anno ormai la sagoma della nave fa parte del paesaggio della costa dei Pungenti. La proclamazione dello stato di emergenza, avvenuta con decreto della presidenza del consiglio in data 31 luglio, non ha ancora portato alla realizzazione di un serio piano che consenta di liberare questo importante tratto di costa dalla presenza del relitto. «La nave — dice il sindaco nella lettera — rappresenta un pericolo per l'incolumità, oltre che un grave danno all'immagine turistica del territorio. Le recenti mareggiate hanno peraltro accresciuto la preoccupazione per la stabilità della nave ed aumentato il rischio di eventi disastrosi». Il sindaco chiede dunque che si arrivi in tempi brevi all'individuazione di tutte le risorse necessarie per rimuovere la nave e far cessare l'emergenza. «Auspico quindi — afferma il sindaco — che nei prossimi giorni si possa tenere una riunione in cui vengano presi tutti gli impegni per la risoluzione del problema». Le risorse non bastano. A fronte di un preventivo di oltre due milioni di euro, fatto da una delle poche ditte che potrebbero, per attrezzature a disposizione, rimuovere il relitto, la Protezione Civile ha stanziato 250mila euro, «somma chiaramente insufficiente — come dice la Protezione Civile stessa — per poter assicurare la rimozione della motonave». La Protezione Civile sollecita comunque gli altri enti interessati a comunicare le risorse finanziarie che intendono destinare all'operazione. |
Sabato 25/10/2003 L'armatore fantasma CASTIGLIONCELLO — L'avviso di garanzia per naufragio colposo è pronto così come l'inchiesta della Procura di Livorno sul naufragio della Venus, avvenuto un anno fa, è conclusa. Ma il destinatario dell'avviso di garanzia, l'armatore della motonave, è un «fantasma». La Procura ha il nome ed il cognome dell'armatore, sa che è egiziano nato ad Alessandria di Egitto, e che vive e lavora in Libano. Ma non sa altro, non conosce la data di nascita e al domicilio di cui è in possesso non c'è traccia dell'uomo. Ovviamente la Procura, il magistrato titolare dell'inchiesta, ha messo in campo tutte le forze per identificarlo senza alcun dubbio, ma il fantasma è in un certo qual senso protetto dalla lungaggine investigativa. L'Interpol non è stato un valido appoggio perché nonostante i solleciti della Procura, l'ultimo ad agosto, non svela il mistero. Ed anche le segnalazioni all'ambasciata libanese non hanno fornito alcun esito. L'armatore esiste, ma rimane un fantasma. E rintracciare l'armatore potrebbe anche risolvere altri problemi: dalla rimozione del relitto al pagamento degli stipendi ai dodici marittimi, sette egiziani e cinque siriani, che non hanno percepito una lira. Ed anche sul piano civile la mancanza dell'identità dell'armatore ha costituito un ostacolo di non poco conto: il sequestro cautelativo della nave richiesto dal legale dei marittimi è stato revocato proprio perché l'armatore è un fantasma. La Procura ha invece identificato il comandante anche lui egiziano, ma domiciliato in Italia che è indagato per naufragio colposo. Ma la posizione più delicata rimane quella dell'armatore fantasma che secondo gli accertamenti degli inquirenti ha fatto navigare una sorta di carretta sotto il profilo della sicurezza «Cattivo stato di navigabilità» si legge negli accertamenti. La mancanza di sicurezza è emersa quando dopo la manovra del comandante per mettersi sotto costa, per le cattive condizioni atmosferiche, la nave è stata ingovernabile. La Procura non si arrende e i solleciti alle autorità competenti verranno ripetuti. Ma intanto a distanza di un anno da quella notte di tempesta il relitto della Venus è ancora lì. «Ho incontrato il ministro Altero Matteoli a Firenze in occasione della riunione dell'Associazione Comuni Italiani- spiega il sindaco di Rosignano Gianfranco Simonicini- e mi ha assicurato che sarà convocata una riunione Roma, spero presto, per decidere qualcosa di concreto sulla rimozione e per affrontare a tutti i livelli il problema del finanziamento complessivo. Molti passi sono stati fatti, ma ora è necessaria una svolta, anzi la svolta finale». Al sindaco Gianfranco Simoncini sono state fornite ulteriori rassicurazioni anche dall'assessore regionale Tommaso Franci. I costi della rimozione sono elevati si parla di due milioni di euro. Ad oggi la prima tranche di stanziamento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Protezione Civile è di 500.000 euro. di Maria Nudi |
Sabato 25/10/2003 Questi son capolavori QUESTI son capolavori: per andare al mare in motorino ci vuole un'assicurazione che costa spesso più del motorino, per solcare i mari con un cargo lungo 89 metri e 1789 tonnellate di stazza basta l'iscrizione ad un registro (in questo caso libanese) e se succede un incidente come è avvenuto alla Venus, il proprietario del natante può dissolversi come un fantasma. Complimenti per il motorino. L.F. |
Giovedi 30/10/2003 Due riunioni per la Venus ROSIGNANO — Qualcosa si muove sul fronte Venus. Due incontri sono previsti per la prossima settimana sul caso della motonave incagliata da più di un anno sulla scogliera dei Pungenti a Castiglioncello. Il sindaco Gianfranco Simoncini ha chiesto e ottenuto una riunione operativa lunedì in Regione e un'altra mercoledì a Roma al Ministero. Lunedì ci sarà anche il commissario straordinario, l'ammiraglio Marco Brusco e si comincerà a parlare di quello che si può fare per rimuovere la nave con i 500 mila euro già disponibili. Ma Simoncini conta di ottenere finanziamenti anche da Roma dove si recherà mercoledì per discutere della nave incagliata. |
Martedi 4 novembre 2003 Venus, Regione e Comune trovano l'accordo CASTIGLIONCELLO— Per liberare la baia del Quercetano dalla presenza ingombrante della motonave Venus incagliata da oltre un anno ai Pungenti, l'amministrazione comunale, con uno sforzo eccezionale, aprirà le casse comunali per un contributo alle spese di rimozione. Contributo al quale se ne aggiungerà un altro, quello della Regione Toscana, ovviamente più consistente. La decisione è emersa nella riunione informale fiorentina di ieri alla quale hanno partecipato il sindaco Gianfranco Simonicini, l'ammiraglio Marco Brusco al vertice della Guardia Costiera e l'assessore regionale Tommaso Franci. L'incontro molto tecnico ha preparato il prossimo appuntamento romano previsto per domani alla presenza del ministro dell'ambiente Altero Matteoli, unico ministero a fornire una parte di stanziamento. Nell'incontro di ieri la Regione ha ancora una volta affermato la sua volontà di partecipazione alla soluzione dell'«odissea» Venus. Il sindaco Gianfranco Simoncini ripone tutte le sue speranze nel summit romano di domani. Appuntamento dal quale deve uscire la soluzione definitiva. «Mi aspetto- ha spiegato il sindaco- tempi brevissimi per la nomina del commissario speciale e mi aspetto anche che il ministero delle infrastrutture eroghi il suo contributo». La nomina del commissario porterà finalmente alla valutazione delle spese dell'intervento, qualche milione di euro, che verrà fatto valutando una serie di preventivi. Ad oggi l'unico preventivo è quello presentato dalla ditta Neri. Insomma l'appuntamento di domani dovrebbe finalmente rappresentare una svolta della vicenda che dura ormai da un anno e che ha visto l'amministrazione comunale impegnata in prima linea alla ricerca di una soluzione. «E'necessaria una svolta», aveva detto in estate il sindaco ora a distanza di un anno dal naufragio è necessaria la soluzione definitiva. di Maria Nudi |
Giovedi 6 novembre 2003 Ci costerà un milione
CASTIGLIONCELLO — Vertice decisivo ieri a Roma per la Venus. Ad un
anno ormai dal naufragio dell'ormai famosa motonave sulla scogliera
dei Pungenti a Castiglioncello, ieri mattina sono stati presi impegni
ufficiali da parte di tutti i soggetti interessati per dare avvio alle
opere di rimozione del relitto, con la nomina di un Commissario
speciale e lo stanziamento di risorse che, per il momento, ammontano a
circa un milione di euro. «L'incontro — ha commentato a margine
della riunione il sindaco Gianfranco Simoncini — è stato molto
positivo. Direi che siamo sostanzialmente all'avvio delle opere per la
rimozione della Venus. Durante la riunione infatti, presieduta dal
ministro dell'ambiente, sono stati assunti impegni formali e lo stesso
Altero Matteoli ha manifestato un forte interessamento del ministero e
suo personale per arrivare alla risoluzione del problema». |
Giovedi 6 novembre 2003
E'
soddisfatto il sindaco Simoncini |
Giovedi 6 novembre 2003 FRA I TANTI MODI di spendere un milione FRA I TANTI MODI di spendere un milione di euro ce n'erano sicuramente di più divertenti. Comune, Regione e Ministero però sono stati praticamente obbligati a risolvere un problema che rischiava di diventare esplosivo. Ma almeno che serva di lezione: stabiliamo regole più severe per la navigazione capaci di evitare danni alle nostre coste e alle nostre tasche. E' proprio così difficile? |
Domenica 9 novembre 2003
E'
ufficiale: sarà rimossa
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23-Novembre 03, Il Tirreno Allarme: la Venus perde nafta CASTIGLIONCELLO. L’acqua di mare che circonda il mercantile Venus che da più di un anno si trova incagliato sugli scogli dei Pungenti a Castiglioncello, non è più trasparente; una chiazza oleosa dall’inconfondibile odore di idrocarburo è apparsa ieri mattina sul lato destro della nave lambendo gli scogli che caratterizzano la costa in quella zona. La chiazza iridiscente, larga circa 12 metri, si è spinta verso terra concentrandosi praticamente a riva. L’allarme è stato dato nella tarda mattinata di ieri da alcuni cittadini che passeggiavano sul lungomare di Castiglioncello. Quindi sono stati avvisati i Vigili Urbani, l’ufficio ambiente del Comune, la Guardia Costiera di zona e la Capitaneria di Porto. Adesso la Venus si trova sotto stretto controllo della Capitaneria che segue l’evolversi della situazione. Il tutto è accaduto proprio quando finalmente sembra sia stato sciolto l’enigma della rimozione; una rimozione che dovrebbe arrivare quanto prima visti gli stanziamenti di Regione, Comune, Protezione Civile e Ministero dell’Ambiente. «Fortunatamente - hanno detto i responsabili dell’ufficio ambiente del Comune di Rosignano che si sono recati sul posto - si tratta di una perdita di modica quantità. Abbiamo comunque avvisato la Capitaneria di Porto che nei prossimi giorni terrà sotto stretto controllo la zona». Ciò che sul momento è apparso strano, è che la perdita di idrocarburo sia avvenuta in un periodo caratterizzato da assenza di mareggiate le cui onde lavano lo scafo e le sentine.(al. ber) |
Mercoledi 26 novembre 2003 IL TIRRENO Venus, si pianifica la rimozione cessato l’allarme sversamenti
ROSIGNANO.
Nessun intervento dell'Arpat a Caletta in seguito allo sversamento di
carburante in mare, probabilmente a causa della nave Venus, ma
situazione ormai risolta col disperdersi della macchia oleosa. Lo
fanno
sapere dall'agenzia per l'ambiente di Livorno dove, in relazione
all'ormai vicino intervento di rimozione del relitto, si sta
preparando un nuovo monitoraggio del tratto di mare interessato dalla
ingombrante presenza della nave incagliata. Servirà a fare il
cosiddetto «punto zero» della situazione ambientale sugli scogli dei
Pungenti, da confrontare poi con gli esiti delle ricognizioni che
verranno eseguite a rimozione avvenuta.
«Per
la presenza della macchia iridescente in mare, sabato scorso, nessuno
ci ha contattato - dicono all'Arpat -ma dalla Capitaneria di porto
abbiamo avuto rassicurazioni che il problema non era grave e che già
da domenica la situazione era tornata alla normalità; per questo non
siamo intervenuti a fare prelievi. Del resto - spiegano ancora
all'agenzia per l'ambiente -dalla scorsa estate, insieme alla
Capitaneria di porto, abbiamo eseguito numerosi campionamenti in quel
tratto di mare e i risultati sono sempre stati confortanti».
Confermano la soluzione del problema sversamento anche alla
Capitaneria di porto di Livorno, «in effetti - dice il guardiamarina
Sarti - non è nemmeno accertato che quella macchia di carburante sia
uscita dalla Venus, potrebbe anche essersi trattato di una
imbarcazione di passaggio. Comunque ora la vicenda è risolta e dal
relitto non si segnalano problemi». In Capitaneria di porto è stata intanto avviata la macchina burocratica per arrivare all'intervento di rimozione della nave, incagliata da oltre un anno ai Pungenti. «Abbiamo già predisposto tutti i passaggi necessari - spiega il comandante Alberto Betti - per avviare la contabilità di stato e per dare concretezza al mandato del commissario nominato per le operazioni di rimozione». Commissario che, lo ricordiamo, è l'ammiraglio Marco Brusco comandante della Capitaneria di porto livornese. «Abbiamo anche avviato delle valutazioni - prosegue Betti - sulle migliori opportunità contrattuali per rimuovere al più presto il relitto tutelando l'ambiente e cercando di stare nel budget che è stato finora stanziato». Budget che, per ora, ammonta a un milione di euro. Betti è infine fiducioso, ma realista sui tempi necessari a eliminare la Venus dal panorama marino rosignanese. «Sulla natura dell'intervento, per ora restiamo aperti al più ampio ventaglio possibile. L'obiettivo che tutti ci siamo dati - dice - è di chiudere tutta l'operazione nella prima metà del 2004, prima insomma della prossima estate. Ci sono dei tempi obbligati per la gara d'appalto e per l'assegnazione dei lavori, ma lavoriamo a pieno regime per farcela». |
Mercoledi 3 dicembre 2003
Caso
Venus: dalla Regione 250 mila euro
ROSIGNANO - Duecentocinquantamila euro per attuare gli
interventi previsti dall' ordinanza della Protezione Civile dello
scorso 7 novembre. A tanto ammontano le risorse stanziate dal governo
regionale, su iniziativa dell' assessore Tommaso Franci, per risolvere
la situazione che si è prodotta in seguito all'incagliarnento della motonave
Venus sulla scogliera di Castiglioncello. Ormai è più di un anno che
la nave è incagliata. «In questo modo - spiega Franci - abbiamo
fatto la nostra parte per evitare che il relitto continui a stazionare
a pochi metri dalla costa. Si tratta della stessa cifra stanziata dal
ministero dell'ambiente, dal dipartimento della protezione civile e
dal comune di Rosignano. In totale, un milione di euro, cifra
sufficiente a individuare le soluzioni tecniche e procedurali più
adeguate».
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Venerdi 19 dicembre 2003 Venus giorni contati OGGI IL BANDO PER LA DEMOLIZIONE DA UN MILIONE DA UN MILIONE DI EURO, I TERMINI PER PRESENTARE LE OFFERTE. ROSIGNANO - Un milione curo per le operazioni di rimozione e demolizione della nave Venus, incagliata da oltre un anno in località Pungenti sul lungomare di Castiglioncello a seguito di una forte mareggiata che aveva messo in serie difficoltà l'imbarcazione. L'armatore, ritiratosi di fronte alla richiesta di un impegno economico per la messa in sicurezza della nave ha provocato molti problemi. Ma oggi sarà pubblicato il bando per l'affidamento dei lavori necessari alla rimozione e quindi alla demolizione della Venus. La notizia è stata data dal commissario delegato dalla presidenza del Consiglio dei Ministri l'ammiraglio Marco Brusco, comandante del porto di Livorno. «Il bando di gara sarà esposto, per cinquantadue giorni sulla gazzetta ufficiale della Comunità Europea, sul sito Intemet del Ministero delle Infrastrutture e trasporti e su quello della Regione Toscana - ha detto il commissario Brusco - il tempo necessario alle società interessate alle operazioni per presentare il progetto». L'ammiraglio Brusco nei prossimi giorni nominerà una cormmissione di tecnici che sarà chiamata a scegliere il progetto che risulterà più idoneo. Sul bando di gara l'Avvocatura distrettuale dello Stato di Firenze ha già espresso parere legale positivo. Durante i lavori di rimozione e demolizione è stato chiesto il supporto delle strutture ell'Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Toscana, per il monitoraggio e la rilevazione dei parametri ambientali nella zona interessata dalle operazioni. I finanziamenti, un milione di euro, sono stati ripartiti tra la Protezione Civile, il Ministero dell'Ambiente, la Regione Toscana ed il Comune di Rosignano Marittimo. Michela Berti |
Soddisfazione
di Simoncini per la «Venus» ROSIGNANO - Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Rosignano, Gianfranco Simoncini, per l'emissione del bando per la rimozione della motonave Venus, incagliata da oltre un anno a Castiglioncello. «Si tratta di un fatto importante che avvicina - dichiara Simoncini - di molto i tempi per la risoluzione dei grave problema ambientale e per la sicurezza rappresentato dalla motonave. Con questo atto si realizza un altro tassello del lavoro portato avanti dall'ammistrazione comunale. Voglio ringraziere l'ammiraglio Marco Brusco per la solerzia e la rapidità con la quale è arrivato all'emissione del bando. L'auspicio - prosegue il sindaco,di Rosignano - è che le soluzioni prospettate dalle aziende che partecipano al bando, possano permettere l'immediata assegnazione dei lavori e che garantendo la tutela dell'ambiente ai Pungenti, possano consentire che la nave non sia più presente sulla scogliera nella prossima estate. Ci sono le condizioni perché ciò avvenga e in tale direzione andrà il lavoro ed il sostegno al commissario Brusco da parte dell'amministrazione comunale di Rosignano Marittimo». |
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