Ivano Cerrai è nato a
Castiglioncello, un luogo che ha profondamente influito sulla sua
formazione artistica iniziale. Formazione che poi ha voluto rifiutare con
puntigliosa tenacia, dando una svolta completamente nuova alle sue opere.
Partito, infatti, da una pittura di genere tradizionale, ancora sotto gli
stimoli tardo impressionistici di facile consumo, è passato ad un
linguaggio di natura neoiperrealista. Si trasferisce quindi a Firenze,
attualmente vive e lavora a Montespertoli
(FI) dove ha il suo studio d'arte
insieme alla moglie Wanda Capanni
pure lei dedita dal 1976 all'arte, scultura e pittura. Mentre Cerrai
prosegue il suo percorso nel segno del surreale con sempre nuove notazioni
tematiche e stilistiche, la Capanni indulge
verso il nudo femminile, i paesaggi della campagna toscana e
composizioni floreali ricche di pungenza cromatica. Cerrai dal 1950
partecipa a mostre e rassegne di pittura in Italia ed all’estero
ottenendo premi e riconoscimenti di rilievo. Le sue opere pittoriche,
grafiche e sculture si trovano in numerose collezioni private e
pubbliche italiane e straniere.
Nel 2002 la Proloco e il
comune di Montespertoli rendono omaggio con una Mostra allestita presso
la saletta Machiavelli al pittore-scultore Ivano Cerrai che cinquant'anni
fa, nel 1952, adottò il paese chiantigiano. In mostra pezzi unici che
testimoniano, da un lato i grandi meriti e riconoscimenti dell'artista e
dall'altro l'excursus di vita del Cerrai dagli anni giovanili della
pittura di stampo macchiaiolo, all'approdo all'arte contemporanea e al
gruppo dei surrealisti, al «passo obbligato» - come lo definisce lui -
della scultura, fino all'esperienza dei gioielli d'autore. «Nelle opere
che ho scelto di esibire in questa mostra omaggio - spiega il Cerrai -
si ritrovano i tanti passaggi di un percorso interiore ed estetico, a
volte anche difficile, ma sempre entusiasmante. Come lo è stato il
periodo americano dei primi anni'90, di cui ci sono tre testimonianze
nella mostra. Un momento culminato con un riconoscimento importante,
quello della cittadinanza onoraria dello stato dell'Arkansas, firmato
d'allora governatore Bill Clinton. Senza contare poi che Clinton ha in
casa uno dei miei quadri». Un tributo importante che va ad aggiungersi
ad altri momenti, collezioni e mostre. Cerrai si è infatti dedicato da
sempre all'arte, prima pittura, poi scultura in un percorso iniziato a
16 anni con il maestro Renato Natali di Livorno da cui apprese le
tecniche del colore e del disegno. Ha continuato negli anni della
maturità, nonostante l'impegno alla direzione tecnica di un'azienda di
cotto, ed ha ripreso a essere artista a tempo pieno da oltre 15 anni. La
mostra presenta un insieme di testimonianze della vita di un artista a
tutto tondo che non ha paura di mettersi in discussione, che si apre al
confronto non temendo nuove e complete svolte alla sua esperienza di
uomo e di artista. Nei ritratti o nelle figure modellate nel cotto, nel
bronzo, oppure nel legno emerge proprio questo pulsare di vita, questa
vivacità di spirito, questa fede nel destino.
Nel 1998 il sindaco di Roma,
Francesco Rutelli, in occasione della serata d'apertura della stagione
lirica inaugura al Teatro dell'Opera di Roma un altorilievo dedicato al
grande tenore Mario Del Monaco, opera di Ivano Cerrai. L'altorilievo,
donato personalmente dal sindaco di Roma e da Anna Maria Gasparri
Rossotto quale tributo a un grande tenore che tanto ha dato alla lirica
italiana e al teatro capitolino, è stato realizzato per commemorare il
maestro fiorentino in occasione del 15 anno della sua scomparsa. L'opera
raffigura il busto di Mario Del Monaco nel personaggio di Otello e
misura 135x115 centimetri. Ivano Cerrai, ha impiegato un anno intero per
realizzare l'opera, che è arricchita da un'imponente cornice, anche
questa fatta in terracotta d'Impruneta. Nell'estate del 2002 gli viene
commissionata la realizzazione
di una Via Crucis nella chiesa S.Giuseppe di Nibbiana. Dopo la
pittura e la scultura su cotto, adesso l'artista si sta dedicando in
particolar modo alle tecniche di realizzazione dei gioielli d'autore,
ossia sculture in miniatura su pietre preziose da montare su oro e
argento, che presenta per la prima volta alla mostra, e ad un'opera su
commissione del comune di Montespertoli: una fontana dal volto e corpo
di donna che andrà ad ornare piazza del Popolo. |