Gianfranco Biagini
nasce a Livorno, da famiglia di commercianti nel 1936, poi trasferita al
Gabbro.
Aveva
iniziato a dipingere all’età di tredici anni da autodidatta, a soli 17
anni si avvicina alla Pop-Art con la tecnica della litografia incide i
primi volti, produce opere di denuncia raffigurando personaggi emarginati
e spesso socialmente indesiderati. Pittore figurativo,
con un talento che aveva portato avanti quotidianamente seguendo la
lezione della pittura macchiaiola di derivazione labronica. “Ho dipinto la
mia storia giorno per giorno, la pittura è stata la mia compagna durante
il viaggio – diceva di sé - un altro mio desiderio è poter lasciare anche
se piccola una traccia del mio passaggio su questa terra”. Poi tutto un
percorso in crescita con nuovi soggetti, sperimentando sempre diversi
materiali anche sulla grande tela. Amava la sua Toscana da cui traeva
l’amore per il bello, per i colori; amava vivere serenamente, osservava,
indagava, percepiva e, descrivendo con il pennello le sue sensazioni,
dipingendo la sua storia giorno per giorno. Apprezzato anche in ambito
internazionale con mostre all’estero. Le sue opere si trovano oltre che in
Italia, in collezioni private in Francia, Nuova Zelanda, Scozia, U.S.A,
Germania e Svizzera. Fra i tanti premi ricevuti, anche il primo premio
Rotonda città di Livorno nel 2011. Muore al Gabbro il 13 marzo 2017 a 81
anni. Anche i sindaci di Livorno, Nogarin e di Rosignano Franchi,
esprimono le condoglianze alla famiglia. |