Lungomare
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Le peschiere - Pochi
conoscono la funzione di questo strappo laterale apparentemente
inutile presente a circa 100m. dalla Baracchina, ma che ha rivestito
la sua importanza nel passato. A fine '800 quando la passeggiata
lungomare non esisteva, i pescatori Aliboni che avevano il casotto
davanti all'attuale Circolo Nautico,
realizzarono questa piccola insenatura per rendere più agevole la
pesca durante il passo dei muggini, abbondanti in questo punto della
costa, che qui venivano
dirottati mediante una grossolana chiusa di reti che sbarrava loro il
passo. L'ingresso veniva poi chiuso e la cattura diveniva agevole.
Analoga funzione, ma con maggiori difficoltà di recupero, aveva
l'insenatura naturale posta più avanti prima delle scalette di
accesso al ristorante ed oggi attraversata dalla passeggiata, (detta
la "mugginara" foto in alto a sinistra), come pure il piccolo golfo
della "tartaruga" sotto villa "La Scogliera" (in alto a destra). Quando nel 1936 fu completato il lungomare, la
piccola struttura venne
mantenuta realizzando il piccolo tunnel di accesso dal mare visibile
nella foto in basso. Speriamo che anche il nuovo rifacimento del 2008-9 ne
conservi la memoria. Quanto sopra appartiene al periodo fine '800,
inizio '900, ma secondo la testimonianza orale di Stevan Faccenda il
sistema si era modificato nei decenni appena precedenti l'ultima
guerra e lui stesso insieme a tanti giovani locali partecipava come
spettatore da terra alla pesca dei muggini ad opera prevalentemente
dei Simoncini, che non usavano più le peschiere, ma forse anche per
la migliorata qualità delle reti, si limitavano a stendere fra due
barche distanti 50-60 m. poste trasversalmente al transito del
branco che veniva da terra verso punta Righini, una rete a sacco
tenuta a forma di V da una terza barca ed attendere il segnale di
"issa" proveniente dall'osservatore, che da sopra uno scaleo posto
sullo scoglio più alto, comandava il recupero agli equipaggi delle
barche. Più volte, racconta Stevan, in questa pesca tipica del
periodo autunnale, ho visto le barche riempirsi di quintali di pesce
e rientrare sulla spiaggia dell'Ausonia, con l'acqua al "barganello"
ovvero al bordo. Poco più indietro, all'altezza del molo oggi prolungato dei bagni Miramare, il pescatore-mago Ausonio esercitava la pesca al tonno (non palamite come oggi, ma tonni di 50-60 kg) che rimanevano nella rete a gancio che veniva stesa dall'estremità del molo alla barca che appunto dava alla rete una parziale chiusura detta gancio. Anche i tonni al seguito delle aguglie, loro preda preferita, seguivano la stessa rotta costiera dei muggini e venivano catturati in quantità, come le aguglie stesse catturate in modo analogo, con le apposite reti a maglia fitta dette agugliere. |
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