Il tennis in pineta si deve all'iniziativa di Romolo Monti (Miramare),
Cesare Galluzzi (ambasciatore con villa su via Marconi e valido
tennista), Probo
Magrini (medico condotto, con villa in Poggio Allegro) e Guido Uzielli (con villa in Portovecchio), che fatta domanda al Comune
realizzano i due campi in terra battuta nel 1923
(Fonte sig. Nicolo' Ciappi). Nell'agosto del 1927
viene organizzata la prima
edizione della Coppa Triennale
intitolata proprio alla stazione
balneare. È una manifestazione che
raccoglie molte ed ambite adesioni e
che ha svolgimento gradito. I
villeggianti fanno ala a tutti gli
incontri e segnatamente a quelli
conclusivi. Lo scenario è dunque
ideale. Si muovono sui «courts» di
terra rossa racchette di grido. I castiglioncellesi si incaricano dei
vari servizi (compresi i
giovanissimi raccattapalle), con la
solita, ma disincantata alacrità.
È gente così, quella che abita sul
promontorio, simpatica e fiera,
intelligente e mai servile, la
gente che ci vuole per un turismo di
altissimo livello.
Breve sintesi dai volumi "Quaderni di
storia" di Celati - Gattini.
Nel luglio del 1932 viene costruito dalla "Sportiva"
ed entra in funzione il fabbricato
adiacente ai campi da tennis, che prende il nome di "Tennis Club"
come lo chiamano i villeggianti, anche se il fascismo ha messo
al bando le parole straniere e diventa
subito luogo di incontro e di intrattenimento. Arriva la guerra
e tutto si ferma, ma alla ripresa delle attività, la struttura
viene affidata ad una giovane coppia locale che darà vita ad una
gestione storica: Marcello Bartoletti e Matilde Volterrani che
iniziano nel 1946. Nel 1948 esce la "Sportiva" per iniziativa
comunale, ma continua la gestione Bartoletti, che nel 1955 apre
la pizzeria lato pineta e nel 1960 allestisce sul tetto del Tennis il "Fazzoletto" una
terrazza-ambiente
che sarà presto fra le più ricercate ed esclusive. Fazzoletti a quadri in puro stile
campagnolo, rivestono i cuscini del
bar fatto con poco: qualche quadro, foto vecchie, tavolini
apparecchiati con
carta gialla, con posate d’argento o simile, un pianoforte ed il successo
è assicurato per tutti gli anni ‘60. La fama del luogo dimostrerà che la tradizione toscana, fatta di zuppa di cavolo
nero, fagioli rifatti e salsicce, unitamente a buon gusto
estetico e professionalità, non tradisce mai. Mentre ai tavoli,
il bridge fa da padrone fino a notte fonda, sul fronte
tennistico, senza alcuna interruzione, si svolge ormai da 42
edizioni il Torneo Giallo. "Castiglioncello LA
RAZZA DE' CAINI e altre storie" scaricabile dalla sezione Scaricolibri, con relativa Galleria Foto)
Marzo 1946 - Dal bloc notes di
Matilde Volterrani Bartoletti
“Con Rino Rossi, presidente della sportiva e amico della
famiglia Bartoletti, in una serata trascorsa insieme, parlammo
della rinascita di Castiglioncello. La guerra era finita da un
anno e il locale Tennis era ancora abitato dagli sfollati;
ricordo di questi solo il cognome di una persona: Santini.
Gli americani stavano sgombrando le cucine e i campi dove
avevano ancora del materiale.
Nel maggio del 1947, insieme a Marcello e al sig. Rossi
riuscimmo ad avere la possibilità di entrare e constatare che i
campi erano una piazza di cemento senza recinzione. La
costruzione consisteva in una stanza, la più grande, come
ricovero attrezzi, una più piccola come direzione e due vani
come spogliatoi con due docce e due piccoli water.
Decidemmo, dopo aver pensato bene se firmare il contratto con la
sportiva, e il 27 agosto del 1947 prendemmo dei seri accordi
decidendo la cifra d’affitto e il tempo necessario per rimettere
il Tennis in condizioni di renderlo funzionante come noi
volevamo. Un anno di lavoro, solo per ridare una prima pulizia.
Il 17 giugno del 1948 era funzionante e arrivarono i primi
clienti.
Docce, toilette e un piccolo bar con sala bibite. Più avanti,
con calma, fu fatta la sala gioco di carte. Ristrutturammo
l’ingresso e la recinzione con aiuole intorno, realizzammo la
fognatura e uno spogliatoio con sotto la cantina. Infine
costruimmo la pizzeria allargando la sala gioco delle carte.”
(Foto e testo da
"Alando" n°1 giugno 2008 - Per gentile concessione
di Giacomo Cantini Ediz.. Comiedit scaricabile
dal sito)
Biografia di Marcello Bartoletti nella sezione
PERSONE
Scarica il volume
"Castiglioncello 1946 -1996 IL TENNIS"
di C. Castaldi e G. Marianelli
Cinquant'anni fa nasceva il Fazzoletto covo d'artisti nella
pineta del tennis
Cinquanta anni fa nasceva a Castiglioncello il mitico
"Fazzoletto", un locale che per tanto tempo è stato il luogo
estivo più alla moda di tutta la costa tirrenica e non solo. Era
infatti l'estate del 1960 quando a Marcello Bartoletti, gestore
del "Tennis", venne la bella idea di ricavare dalla terrazza del
bar un ritrovo, un punto d'incontro del mondo vip che avrebbe
fatto epoca. Il "Tennis" funzionava già alla grande: i campi
sempre occupati dalle 6 del mattino alle 2 di notte, la sala da
gioco affollata soprattutto di grandi bridgisti, il bar, la
pizzeria e il ristorante a gonfie vele. Il Bartoletti ci sapeva
proprio fare. E non si era improvvisato in quel mestiere ma si
era formato in un'ottima scuola: anni e anni di navi da crociera
di lusso dietro il banco dei bar della prima classe alle prese
con cocktail di ogni tipo e banane flambè al Gran Marnier.
Durante quelle crociere aveva perfino conosciuto Ernest
Hemingway e ne era divenuto amico: un'amicizia di tutto rispetto
nel campo del gran bere. La terrazza sembrava fatta apposta. Vi
si accedeva attraverso una scaletta a chiocciola e il Bartoletti
ci costruì sopra una sorta di grande capanno di legno e di stipa
ricoperto da un tetto di canneggiole. Un angolo lo riservò a un
piccolo bar che comunicava, per mezzo di un saliscendi, con il
piano di sotto dal quale arrivavano bottiglie, bicchieri e
piatti di rigatoni alla "tennis" e insalate alla "Marcello". Il
resto era una specie di saletta con tavoli bassi e panche con
rimedio di cuscini di penne d'oca su cui sedere. Al soffitto e
alle pareti era attaccato un pò di tutto compresi naturalmente
qualche centinaio di fazzoletti variamente colorati. Due
altoparlanti nascosti non si sa dove, diffondevano musiche di
Nat King Cole, Frank Sinatra ed Ella Fitgerald. L'inaugurazione
avvenne proprio nell'estate del 1960, esattamente il 9 luglio.
Un paio di giorni dopo "Il Tirreno" pubblicava il "pezzo" sulla
serata con il titolo: "Il "Fazzoletto" un piccolo miracolo in
una soffitta di pochi metri" con una foto di Paolo Panelli con
baffetti inconsueti che firma l'album delle presenze. Da quel
giorno il ritrovo ha vissuto la sua lunga serie di grandi
stagioni. I frequentatori abituali erano Paolo Panelli e Bice
Valori, Marcello e Flora Mastroianni, Paolo Ferrari e Marina
Bonfigli, Delia Scala e Toni Ucci, il regista televisivo Enzo
Trapani, il musicista Armando Trovaioli, le sorelle Kessler,
Umberto Orsini ed Enrico Maria Salerno, Gabriella Farinon e il
regista Dore Modesti. Alberto Sordi ci mise piede solo una
volta. Disse che il locale era molto simpatico, ma che ci si
faceva troppo tardi e lui, a Castiglioncello, veniva per
lavorare. Anche politici e giornalisti come Giovanni Gronchi,
Giovanni Spadolini e Indro Montanelli non lo frequentavano:
preferivano rimanere a parlare seduti ai tavoli del bar di
fronte ai campi da tennis. Effettivamente era un posto per
"tiratardi". Il Bartoletti non lo chiudeva mai prima delle
cinque del mattino. Si poteva bere, mangiare, ballare o
chiacchierare. Insieme alla gente del cinema c'erano poi i
rappresentanti del bel mondo della nobiltà come i conti Tolomei
della Lippa e i conti Venturi; dello sport come il campione di
tennis Nicola Pietrangeli; dell'alta finanza come Peppino
Paoncelli; delle grandi costruzioni come Pontello e Befani;
dello spettacolo come il romano Cammilli gran manager della
ditta Garinei e Giovannini; dell'industria delle bevande come il
bolognese Fabbri della famosa amarena. Oggi il "Fazzoletto" non
esiste più. La capanna di legno e di stipa si dissolse a metà
degli anni'80 in un incendio di cui non si è mai saputa
l'origine. Il "Tennis" è tuttora un ritrovo molto frequentato,
ma non ha più le caratteristiche di allora. Cinquant'anni non
sono passati invano e, bisogna dirlo, il turismo a
Castiglioncello non è più di alta qualità. Ora le vacanze sono
mordi e fuggi, i nomi importanti si contano sulle dita di una
mano e della gente del cinema non c'è più traccia se si eccettua
la famiglia D'Amico. Da alcuni anni hanno inventato la settimana
"Parlare del cinema a Castiglioncello". Qualche regista o
qualche attore fa l'atto di presenza, arriva la mattina e
riparte il giorno dopo. Cinquant'anni fa attori, registi,
sceneggiatori ecc. trascorrevano qui tutte le loro vacanze.
Considerando i mutamenti che sono avvenuti nella società in
fondo è giusto che oggi il "Fazzoletto" non esista più. Forse
sarebbe un luogo non solo poco frequentato, ma anche fuori del
tempo. (Il Tirreno 15
agosto 2010 di Dino Dini).
ANCHE GRANDE BRIDGE AL CIRCOLO
DEL TENNIS
Spesso
nella veranda a monte alcuni clienti si riunivano per giocare a
bridge e nel 1953, il regista Luigi Filippo d’Amico, grande
appassionato e maestro di questo gioco, organizzò il primo
torneo giallo. Il successo fu immediato e invogliò a continuare
tanto che da quell’anno è stata sempre una ricorrenza importante
e un’occasione d’incontro per tanti appassionati, accaniti
avversari, ma grandi amici. Gli iscritti sono sempre stati
numerosissimi e la durata del torneo si è sempre protratta per
più giorni. A parte il citato D’Amico hanno partecipato ai
tornei anche numerosi giocatori professionisti e campioni
internazionali come Benito e Marisa Bianchi, Umberto Barsotti,
Renato Mondolfo, Anna e Paolo Valente, oppure esponenti del bel
mondo come Giovanna degli Albizi, la contessa Della Gherardesca,
Graziella Trapani Magrini, Giusto Magrini, la signora Gassman e
tanti tanti altri.
(Da: "Castiglioncello 1946-1996 Il Tennis" di Castaldi-Marianelli, scaricabile dalla sezione Scaricolibri
del sito)
Nel 2007 termina la gestione "Pastacaldi-Rossi"
durante la quale
l'ambiente ha mantenuto le prerogative conquistate nel tempo e
nel 2008 si
aggiudica la nuova, il sig. Niccolò D'Andrea gestore dell'Hotel
Tornese a Cecina Marina. Il nuovo Tennis Club
QUI. Nel settembre 2011 il Tennis torna al CRM a seguito
di un provvedimento amministrativo per la risoluzione del
contratto. Riapre nell'estate 2012 sotto la gestione di
Marco Neri, gestore anche del ristorante
«Senza Nome» del Circolo Canottieri di Rosignano Solvay fino
alla fine del 2012. A febbraio 2014 il Neri lascia la gestione e
il locale resta chiuso per nuova assegnazione, attribuita per la
stagione 2014 al CCN Castiglioncello.
ettimana decisiva per
fare il punto della situazione sul progetto del
Tennis Castiglioncello. Prevista una riunione in
Comune alla presenza dell'assessore
all'urbanistica Margherita Pia. Riunione durante
la quale verrà fatto il punto della situazione
con aggiornamenti puntuali circa lo stato
dell'iter del progetto esecutivo. La società che
ha vinto il bando per la gestione del
locale, infatti, sta ancora lavorando al
progetto esecutivo e continuano gli incontri con
la Soprintendenza che ha dettato alcune
prescrizioni alle quali i concessionari dovranno
attenersi scrupolosamente. Con la società, un
raggruppamento temporaneo d'impresa costituito
da Real Estate Management Srl con sede a San
Vincenzo, Ego Anima e Corpo di Rosignano e
Grapam Srls con sede a Tirrenia, avremo un
incontro per valutare lo stato di tutto l’iter.
Una valutazione complessiva per capire come
l’amministrazione comunale possa agire così da
abbreviare i tempi. Un aspetto tecnico di non
poco conto visto che la pineta Marradi è
soggetta a vincolo storico, paesaggistico ed
ambientale. Ciò vuol dire il progetto esecutivo,
una volta terminato, dovrà essere presentato
alla Sovrintendenza per ottenere
l'autorizzazione rispetto al vincolo storico. Il
progetto dovrà poi passare al vaglio della
commissione paesaggistica del Comune; una volta
superati i pareri della commissione dovrà
nuovamente tornare alla Sovrintendenza. Solo
dopo aver superato questo lungo iter, i nuovi
gestori che si sono aggiudicati il locale il 2
novembre 2015 dopo un bando di gara indetto
dall'amministrazione comunale, potranno ottenere
il permesso a costruire. E a quel punto avranno
30 giorni per presentare il cronoprogramma degli
interventi e 60 giorni per iniziare i lavori di
riqualificazione del Tennis. Un percorso ancora
molto lungo che fa ipotizzare l'inizio dei
lavori dopo l'estate 2016. E per la prossima
stagione estiva ormai alle porte? Il Comune
assicura: il Tennis, così come riportato dalla
convenzione firmata dai nuovi gestori, in
primavera- estate aprirà i battenti. Saranno
sufficienti alcuni lavori di manutenzione
ordinaria e straordinaria per rinfrescare la
struttura.
Alessandra
Bernardeschi per Il Tirreno
Nel
2017 rifacimento spogliatoi tennis e costruzione
tribunetta lato Aurelia, seguiranno lavori sul
fabbricato principale.