Per la realizzazione del Centro
è stata utilizzata l’area della
vecchia fonderia in località
Vaticano. I lavori erano di
recupero dell’area e dei
fabbricati esistenti erano
iniziati il 30 settembre del
1989, su un progetto
dell’architetto Giovanni Cariddi
Graziani e la direzione lavori
per la parte strutturale
affidata all’ingegnere comunale
Giancarlo Iualè.
Il costo complessivo della struttura è di L. 2.150.526.568, comprensivo
anche di 330 milioni per l’acquisto del terreno e degli immobili
esistenti. La Regione Toscana è intervenuta per 320 milioni, 675 milioni
sono stati erogati dalla Comunità Economica Europea, 300 milioni sono
stati finanziati dalla Provincia di Livorno ed il resto è stato a carico
del Comune di Rosignano Marittimo. E' un esempio di impegno
pubblico-privato per lo sviluppo economico del territorio. La gestione
viene formalmente affidata, infatti ad una società privata già
costituita, la “S.r.l. Centro Nautico Costa Etrusca” alla quale hanno
aderito 16 operatori del settore nautico (costruttori; commercianti
agenzie di affari di Rosignano, Cecina e Livorno) (Dal 1993 alla
Promozione e Sviluppo srl).
L ‘obbiettivo è quello di farne un polo di riferimento per tutta una
serie di attività, iniziative e manifestazioni nautiche, o collegate
alla nautica, con la capacità di attrarre la domanda di un largo ambito
territoriale, che porti presenze anche nei periodi più difficili e
stagnanti: in sostanza, concretizzi la diversificazione resa
indispensabile dalla deindustrializzazione che ha profondamente segnato
l’economia della zona.
Il Centro ospiterà dal 1988 tre o quattro iniziative l’anno, compresa la Rassegna
Nautica organizzata dalla Pro Loco di Rosignano Solvay, già arrivata con
successo alla 4a edizione e temporaneamente sospesa in attesa della
ultimazione di questa bella ed idonea struttura.
L ‘attività del Centro non sarà esclusivamente rivolta alla
commercializzazione di imbarcazioni usate e nuove, di ogni tipo e
dimensione, ma anche alla erogazione di una serie di servizi per il
settore nautico. E sarà pure uno strumento operativo nel mercato, in
grado di fornire risposte sul piano della innovazione tecnologica, della
formazione professionale, dell’accesso al credito e della apertura di
nuove occasioni economiche. Questo il programma nel 1991, poi le cose
hanno preso una piega diversa,
non a favore della struttura.
2022 - Polo della nautica in affitto.
Firmato il contratto di locazione tra i proprietari pubblici e la
società di Vada Dune Mosse. Previsti giochi, bar e ristorante.
Dopo anni di degrado e
una serie di contrattempi nelle procedure di assegnazione è stato
sottoscritto il contratto di locazione e di valorizzazione Centro della
nautica di Vada con un'azienda locale, Dune Mosse Srl, attiva nel
settore del turismo. La società, come spiega l'amministratore Valerio
Dottori, ha ora tre anni di tempo per varare il nuovo spazio anche se
l'idea è quella di inaugurare il nuovo polo a step, a cominciare dalla
prossima estate. «Utilizzeremo l'estate per realizzare la progettazione
esecutiva - spiega l'imprenditore - prevediamo di iniziare i primi
lavori durante
l'inverno in modo da inaugurare alcune parti già la prossima estate».
Una buona notizia per Vada e i centri vicini, di cui si parla da tempo,
considerato che l'ultima manifestazione di interesse, quella
perfezionata in questi giorni, risale al 2019. Il Covid, come succede un
po' in tutti i settori, ha rallentato l'iter. L'idea centrale alla base
del recupero immobiliare «è quella di creare un luogo di aggregazione
che lasci ampi spazi alla libera fruizione da parte dei giovani, ha
spiegato il Comune. La seconda funzione fondamentale poggia sul
potenziamento dell'offerta puntando su un progressivo allungamento della
stagione turistica, azione strategica per la frazione di Vada» che, come
buona parte del territorio, vive solo d'estate, ha spiegato il comune.
L'utilizzo degli spazi verrà organizzato suddividendolo in aree libere,
con parco giochi per bambini, aree destinate alla socializzazione dei
ragazzi, e possibilità di svolgere anche attività sportive e artistiche
(skate park, minigolf e murale). Saranno inoltre presenti spazi
destinati a servizi di attività di somministrazione di cibi e bevande
con un bar e un ristorante. L'area da valorizzare è ampia ed è composta
da un capannone espositivo e un fabbricato adibito a bar. La durata
massima della locazione è stata stabilita in trenta anni, a decorre
dalla stipula del contratto. Il Centro della nautica di Vada, di
proprietà del Comune di Rosignano Marittimo e della Provincia di
Livorno, sarà gestito dai privati con un investimento iniziale di
500mila euro. Un po' di storia: il nucleo originario del Centro della
nautica risale al 1873, quando Francesco Tardy iniziò le opere di
realizzazione di una fonderia per la produzione della ghisa. La
struttura comprendeva lo stabilimento, l'officina, il forno e le
abitazioni per operai con i sottostanti magazzini. La fonderia cessò la
produzione nel 1898 circa e negli anni successivi le strutture furono
utilizzate per svariati usi artigianali e industriali fino al completo
abbandono e alla cessione all'Amministrazione comunale dell'area di
lavorazione. I lavori per recuperare l'area dell'ex fonderia di Vada
iniziarono nel settembre 1989. Il centro venne inaugurato nel dicembre
del 1991, ma dal 2016 non è utilizzato.
Il Tirreno 9/7/22
2024 - Sono iniziati i primi lavori di
restyling dell'ex Centro della nautica.
Non si tratta solo di
interventi propedeutici alla riqualificazione complessiva della
struttura, ma c'è anche la sistemazione dell'area del minigolf con
allegre piste gialle, rosse, blu e verdi che aspettano solo di essere
utilizzate dai bambini. «Inoltre - spiega Valerio Dottori della società
di Dune Mosse srl - abbiamo iniziato anche a realizzare aiuole e a
piantare alberi ed essenze mediterranee». Ma ancora molti sono gli
interventi in programma. «Aspettiamo dall'amministrazione comunale, che
nel frattempo ha richiesto alcune integrazioni, il permesso a costruire.
Un atto che ci attendiamo arrivi davvero a breve, tanto che abbiamo già
contattato le ditte che eseguiranno gli interventi. Dopo il permesso
inizieremo con i lavori di riqualificazione veri e propri compreso
quello che riguarda il capannone centrale. Al momento ci stiamo
concentrando sugli interventi che non necessitano di alcun permesso da
parte del Comune o di altri enti». Un investimento di oltre 500 mila
euro, questo, atteso dai cittadini di Vada che, una volta ultimato, farà
da richiamo per la frazione. Il progetto prevede infatti di creare,
all'interno dell'ex Centro della nautica (7000 metri quadrati di
piazzale più un capannone di 700 metri quadrati) uno spazio
ludico-ricreativo rivolto ai giovani e alle famiglie. Ci sarà l'attività
di minigolf, una pista per lo skate e un parco giochi. Ma è prevista
anche l'apertura di un bar, di un ristorante e di una gelateria. Sarà
una sorta di borgo, insomma. Un'area poliedrica dove sarà possibile
riunirsi tutti insieme e socializzare. Intanto l'area per giocare a
minigolf è stata realizzata. «Ma vorremmo aprire quando tutto sarà
pronto», precisa Dottori. Tanti i lavori da eseguire. Da quelli per
ottemperare alle normative relative alla sicurezza a quelli di muratura
veri e propri. La società Dune Mosse nel giugno del 2022 ha ottenuto,
per 30 anni, la gestione della struttura e degli spazi che la
circondano. Spazi, lo ricordiamo, che sono inutilizzati da anni ma che
si trovano alle porte di Vada e molto vicini alla centrale piazza
Garibaldi. Ecco perché il progetto di riqualificazione dell'ex Centro
della nautica può diventare strategico nel settore dell'accoglienza e
del divertimento. L'area è quella dell'ex fonderia che venne inaugurata,
dopo interventi di recupero, nel 1991. L'obiettivo iniziale fu quello di
farne un polo di riferimento per una serie di attività ed eventi
collegate al mondo della nautica. Per alcuni anni l'idea funzionò poi,
forse anche per il poco spazio, il Centro fu destinato alle attività
promosse dalla Pro Loco e da altre associazioni anche sportive della
frazione. Alla fine venne chiuso. Ma adesso il progetto di rilancio.
«Abbiamo tre anni per finire l'intervento - conclude Dottori - ma
crediamo di inaugurare il complesso molto prima».
Il Tirreno 7/6/24 |