Vada ieri

1909 - Cacciatori inizio secolo. Anche don Mario Ciabatti non disdegnava fare la sua parte.

In quegli anni la pineta presso S.Gaetano e la sua spiaggia era frequentata da alcune famiglie vadesi durante l'estate, ma era anche zona di caccia. Don Mario Ciabatti il parroco, lì aveva una sua villa per la giusta "privacy" e ne approfittava, come la racconta Emilio Luppichini, che stava vicino di casa, per cacciare volatili con buoni risultati. Di un altro cacciatore ho un personale ricordo, avendogli fatto da porta cartucce in quella pineta: era il Sor Alfredo Morelli che, sì, amava sparare, seppure con parsimonia, ma non è che ne centrasse molti. (Da Q.Vadesi 11 a cura di Vinicio Bernini)
Nel 1927 fu necessario cercare una nuova dimora che si concretizzò con la nuova locazione presso la pineta della Pietra Bianca.. In quella zona esisteva una villa e una piccola casa di proprietà del parroco di Vada, Don Mario Ciabatti. Con la modesta abitazione, piena di umido, fu affittato anche circa 1200 mq. di terreno adatto per orto. Mio padre dopo il lavoro alla Solvay, dove scaricava con la forca i vagoni della pietra, lavorava questa terra. I raccolti erano buoni: fagioli, patate, cocomeri, che insieme a mia mamma andavamo a vendere nel paese. Spesso veniva anche il nostro padrone di casa Don Mario Ciabatti. Aveva il fucile a canna ed io gli offrivo compagnia nelle passeggiate che faceva a caccia di selvaggina. A seconda della qualità della selvaggina mi diceva: «bimbo, aspetta un pò qui, ora vado solo».
(Da: "Ricordi di un operaio" di Emilio Lupichini 1997, scaricabile dal sito)
                         Richiesta di aiuti al Comune
1910 - Miliani Leandro bracciante (analfabeta) alla fattoria Ginori Conti (oggi Graziani) deve farsi scrivere da don Ciabatti, la richiesta di aiuto economico al Sindaco per acquisto medicinali per la famiglia. La principessa Paola, suo datore di lavoro, va invece alla messa in carrozza e palafraniere (no comment).
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Ill.mo Sig. Sindaco e Componenti della Giunta Municipale di Rosignano M.o. - Il sottoscritto Miliani Leandro del fu Ferdinando di condizione bracciante, abitante in Vada in località detta "Dispensa Vecchia" via provinciale livornese, pigionale della Principessa Paola Ginori Conti, trovandosi in condizioni finanziarie ben misere, fa istanza alle S.S.L.L. Ill.me perché nella loro giustizia e generosità vogliano compiacersi ammetterlo al fornimento gratuito dei medicinali occorrenti alla sua famiglia, trovandosi nell'impossibilità di poterli procacciare per conto proprio. Certo che le S.S.L.L. Ill.me vorranno esaudire la preghiera di un povero padre di famiglia, ne anticipa i sensi della sua viva riconoscenza. Con osservanza Delle S.S.L.L. Ill.me Dev. Miliani Leandro. Vada 21 maggio 1910.

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Per gentile concessione del C. di Frazione di Vada