Vada: il cimitero racconta...

In questa pagina è riportata una panoramica delle lapidi più significative dal 1867 al 1973 presenti nel cimitero e delle epigrafi che molto dettagliatamente descrivono le qualità del defunto e l'evento che ne ha provocato la morte. Una sorta di cronaca epigrafica per i posteri, una banca dati storica, diremmo oggi, che rende il cimitero prezioso custode del vissuto di una comunità. L'antico Cimitero, assai meno esteso dell'attuale, misurava circa 544 metri quadrati. Padre Francesco Meazzini, primo parroco di Vada, lo consacra con solenne benedizione nel giorno 23 marzo 1851, per delegazione del vescovo di Livorno, monsignor Gavi.
Con "officinale" del giorno 8 maggio 1851 viene nominato il primo becchino di questo cimitero, Sabatino Picchianti di Vada, al quale vengono corrisposte annualmente 84 lire.
Il 30 marzo 1851 vi fu sepolto il primo defunto, Paoletti Maria Gelasia di Leopoldo, di giorni due deceduta alle ore 9 del 30 marzo di detto anno.
Il Campo Santo verrà ampliato nel 1939 e, successivamente, anche in tempi recenti. Nel 2008 è in corso una importante estensione lato nord. (vedi
anche Vada ieri/Camposanto)

Le tombe dei vadesi uccisi dai tedeschi il 20 giugno 1944 realizzate all'epoca, dal Comune di Rosignano M.mo
 
La cappella CARLEVARO
Il monumento venuto da Sestri Ponente (Savona) è una statua in marmo di Carrara, pregevole opera dello scultore Roncallo, e rappresenta il lavoro. La scultura fu trasferita a Vada da Sestri Ponente, insieme alla salma di EMANUELE CARLEVARO, perché il camposanto di Sestri fu abolito per dar posto al Cantiere Navale.
(Sintesi da "Vada nei secoli" di M.Ciabatti scaricabile dal sito)
A ricordo
di
GIOV. BATT. BARABINO
nato in Sestri Ponente
il 5 febbraio 1813
morto in Grosseto il 10 gennaio 1867
buon marito buon padre
onesto nei commerci
amico del povero
la vedova e i figli
inconsolabili per tanta perdita
gli posero questa memoria
invocando pace alla diletta anima

(lapide in chiesa)
1867
Dopo otto giorni
di terribile malattia
GIUSEPPE e IVA GONNELLI
(zio e nipote)
mentre nutrivano le più liete speranze
sorpresi da morte inesorabile
a poche ore l'uno dall'altra
venivano dai genitori
dalla moglie figlie e dai fratelli
addoloratissimi
qui trasportati
in attesa
della futura resurrezione
Senza data
Nella pace di questa tomba
dorme il sonno dei giusti
LINA ENGEL
nei GALLETTI
donna di elette virtù
dedita al lavoro
ed all'affetto dei figli
per i quali sorretta da fede
guidata da amore
serenamente condusse
la sua travagliata esistenza
I figli ed i parenti
profondamente addolorati
Q.M.P.
 
Senza data
La tua morte
fu come la tua vita
lotta terribile
contro il fato che ti abbattè
Ora che giaci
nella fredda terra
possa la tua anima
godere il premio
della tua fede
e vedere l'amore
di cui tu faceste simbolo
la tua esistenza
che ti ricorda e ti segue
nel tua pellegrinaggio
nei regni dell'infinito
Senza data
I resti mortali di una sposa e madre virtuosissima
ROSA ROSSI nei VAGELLI
morta in Vada
il 12 settembre 1918
in età di 56 anni
In memoria della cara estinta
ALESSANDRO VAGELLI
e i figli
col cuore straziato
ma rassegnati
posero
settembre 1918
Sorpreso da repentina morte
la sera del 27 aprile 1924
SILVIO BIASCI del fu ALESSANDRO
ferroviere
dopo 45 anni vissuti
nel lavoro e nelle cure della famiglia
veniva deposto in questa tomba
che
INES SMITH
desolata consorte
fece costruire
a perenne ricordo
dell'amato marito
aprile 1924
Qui riposa
GALLETTI GALILEO
rapito al nostro affetto
il 4 giugno 1928
da morbo crudele
SPERANZA-PACE-AMORE
giugno 1928
Dopo tante sofferenze
LETIZIA TOGNOTTI
nei BINI
di anni 63
trovò in questa tomba
la pace dei giusti
il 24 novembre 1928
Fu donna credente e fedele
e la famiglia dolentissima
per le sue rare virtù domestiche
le volle eternato in questo marmo
il ricordo
novembre 1928
1951
CONFORTI COLOMBO
1875 - 1973
Primo cittadino
di Rosignano Solvai
Cav. di Vittorio Veneto
 In pace
qui riposa la salma
 di CONFORTO CONFORTI
rapito da morte fatale ai suoi cari a 26 anni
mentre percorreva in macchina
la linea Lucca Garfagnana
a ricordare la strazziante perdita
 del suo caro marito e padre
vittima del dovere
la moglie e la figlia
desolatissime
Q.M.P.
1973