La strada dei Cavalleggeri, collegava le torri di avvistamento costruite
da Cosimo I dei Medici lungo la costa da Livorno e Campiglia ogni 7 km, in
gran parte seguendo l'antica strada di Roma (Aurelia). I soldati a cavallo
che la transitavano, avevano il compito di pattugliare il litorale per
impedire sbarchi di pirati barbareschi, il contrabbando e le persone
clandestine, oltre alla vigilanza sanitaria. Con notifica del 17 giugno 1776 la strada fu
classificata "Regia" quindi vitale per lo stato e affidata per
la manutenzione all'Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa, anzichè essere tenuta dai frontisti.
Nel 1788 fu istituito un servizio regolare di posta tra
Livorno e Portoferraio con l'impiego dei Cavalleggeri determinando così un
utilizzo della strada anche per scopi civili. Alcuni ponti di
legno e passaggi a guado furono sostituiti con ponti in muratura a schiena
d'asino e tutti risalgono a quegli anni, pochi sono quelli rimasti, altri sono
crollati. La dicitura comune di "ponte romano" è quindi del tutto inesatta.
Il ponte era stato costruito sul
"Fosso Tripesce che serve da confine fra la
Comunità di Rosignano e la Tenuta di Cecina spettante a
S.A.R." (Sua Altezza Reale). Il Tripesce è stato poi deviato nel 1839
verso la zona di Bonaposta. Poco oltre, in territorio
cecinese, si trovava un altro "Posto Armato" adibito alla sorveglianza
della costa: la "Casetta di Capo Cavallo", ancora oggi segnalata sulla
cartografia recente come "Casetta dei Cavalleggieri".
(Da "Le bonifiche del
Granduca e le proteste del Papa" di Gabriele Paolini, scaricabile dal
sito)
1798
- Il
comune di Rosignano spende 1860 lire per allargare e sistemare la via
del litorale che da Livorno, lungo costa, porta a Vada. Vengono anche
costruiti dei ponti in legno per l'attraversamento dei principali botri:
Quercetano, Piastraia, Jurco, Grande. |