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Vada:
La BONIFICA
ieri e oggi |
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La BONIFICA ieri... |
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I ritrovamenti nell'area archeologica di S.Gaetano, fanno pensare che questo territorio nell'età romana fosse salubre ed ampiamente coltivato |
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Area
archeologica di S.Gaetano |
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La storia del territorio di Vada in età etrusca risulta fiorente |
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I primi segni di crisi si manifestarono nell'alto medioevo (dal VII sec.) con l'abbandono dell'agricoltura e lo spopolamento delle campagne diventate pericolose ed insalubri. Dalla dominazione volterrana, Vada passa a quella pisana, nel cui sistema portuale viene inserita, anche se il suo porto dovette perdere di importanza. Ai pisani si deve la costruzione originaria della torre che aveva funzione anche di faro (1285). |
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La decadenza di Pisa accresce la crisi del territorio che verrà devastato dagli Aragonesi e dai Fiorentini, sotto il cui dominio passerà definitivamente nel XV secolo. Lo spopolamento del territorio e la malaria assumeranno proporzioni drammatiche. Dante colloca Vada in piena Maremma. |
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Le campagne diventano un
latifondo in gran parte incolto
interrotto da stagni e boschi
chiamato Tenuta di Vada, di
proprietà della Chiesa (Curia
Arcivescovile Pisana). |
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Le rare operazioni agricole erano affidate a "opranti
mercenari", cioè immigrati
stagionali (da ottobre a
maggio), provenienti
dall'Appennino e che
sfidavano la malaria per
misere paghe. |
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Le aree palustri comprendevano il Padule e due ampi stagnoli. Gli stagnoli erano vicini al mare. (Stagnolo di Levante in località Buonaposta e Stagnolo di Ponente nella zona dell'attuale cimitero). Il Padule di maggiore estensione coincideva con l'attuale zona della Mazzanta. |
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Il sistema
delle torri
costiere,
creato da
Cosimo I dei
Medici (XVI
secolo) aveva
il compito di
impedire gli
sbarchi
clandestini di
merci e
persone, il
contrabbando e
le scorrerie
dei pirati su
una costa
ormai deserta. |
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Risale a quell'epoca l'impianto delle grandi pinete che preservavano i campi dai venti marini e consolidavano la linea di costa e che ancora oggi costeggiano il mare. |
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La pineta di Vada | |
Fu anche allivellato un recinto fabbricativo, dove sarebbe poi sorto il nuovo villaggio di Vada (intorno a quella che sarà la piazza Garibaldi), con la costruzione di una grande chiesa (1843), non a caso dedicata a S.Leopoldo. |
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La piazza di Vada a inizio '900 | |
Intorno
alla
metà
del
1800
fervevano
i
lavori
di
bonifica... |
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Confluenza di fossi di scolo alle chiuse del "Ferro di cavallo" del Molino a Fuoco | |
Continua...La BONIFICA ieri... |
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