Cinquantacinque anni di UISP in Italia, cento anni di storia: le
prime società dello sport popolare nascono alla fine
dell'Ottocento. Un viaggio lungo un secolo, per costruire il
futuro dello sport: il diritto alla pratica sportiva dei
cittadini di ogni età, oltre ogni barriera di classe, di sesso,
di condizione fisica; i valori della solidarietà della difesa
dell'ambiente, dello sport per tutti. E il futuro è già qui:
cammina con le idee e le gambe dei volontari, delle società e
degli operatori che creano sport nei quartieri, nelle strade e
nelle carceri.
(Dal sito: www.uisp.it)
Ricorrono
nel 2008 i 40 anni di attività dell’associazione UISP Rosignano
e anche il Comune ha voluto festeggiare questo traguardo
organizzando un ricevimento nella sala consiliare del Castello, al
termine della seduta consiliare. «Sono quattro decenni - ha
detto il sindaco Nenci - che questa associazione opera sul
nostro territorio con attività sportive che, più che
all’agonismo, puntano soprattutto all’integrazione, anche degli
anziani e dei diversamente abili, e alla formazione, specie nel
settore giovanile. Dobbiamo perciò ringraziare la Uisp e in
particolare il suo storico presidente, Mario Nocchi, che in
tutti questi lunghi anni ha lavorato per far crescere
l’associazione nell’interesse di tutta la collettività e che, mi
auguro, continuerà a farlo anche in futuro».
«Ricordo bene - ha raccontato Mario Nocchi - quella prima
stagione di attività nel ’68-’69 e tutte quelle che sono
seguite. Vorrei però sottolineare che senza i tanti
collaboratori della Uisp Rosignano non saremmo arrivati dove
siamo oggi, con quasi 2000 soci e 40 operatori. La nostra idea
dello sport è indissolubilmente legata al settore del sociale e
alla solidarietà. Siamo una di quelle associazioni senza le
quali il territorio sarebbe sicuramente più povero. Ringrazio tutte le amministrazioni comunali che in
questi 40 anni hanno creduto in noi e che hanno contribuito a
renderci una realtà importante e mi auguro che
questo sostegno continui anche negli anni a venire».
(Da "Il Tirreno"
dell'11/12/2008) (Vedi
anche Rosignano oggi/Centro UISP)
Al Castello
Pasquini il 25/3/2014 Mario Nocchi riceve
dalle mani del Sindaco
Franchi la "Stella di Bronzo" per il suo impegno con la Uisp.
«Dopo 45 anni ininterrotti di impegno nello sport cominciavo a
pensare se valesse ancora la pena andare avanti, ma questo
premio graditissimo mi convince ad andare ancora avanti, non
solo per me ovviamente, ma per tutti i giovani che oggi sono qui
e che ho incontrato nella mia carriera sportiva.
Infiniti ringraziamenti al Presidente Nazionale del CONI,
Giovanni Malagò e al Presidente del CONI Provincia di Livorno,
Giovanni Giannone».
E ci fecero la multa
Unione Italiana Sport Popolare - oggi, con una modifica
statutaria - Unione Italiana sport per tutti, è stata costituita
nel nostro Comune nel 1968. Erano gli anni in cui solo a pochi
veniva concessa la possibilità di fare sport, per mancanza di
cultura sportiva, di mezzi economici, di strutture idonee;
coloro che avevano capacità fisiche trovavano spazio nelle varie
sezioni sportive gestite dalla Soc. Solvay e minime erano le
possibilità. Il primo impatto con questa realtà fu difficile: in
uno spazio al coperto nella Palestra di Rosignano M.mo, il primo
“Centro di Ginnastica” diretto dell’insegnante di E.F. Marcello
Corsi ed altre attività dovevano obbligatoriamente trovare spazi
occasionali: emblematico quello di piazza Risorgimento (allora
uno spazio di terra e poco verde) l’unico che consentiva una
certa possibilità di svolgere lezioni di ginnastica, cosa però
non gradita da qualcuno e un agente ci elevò una multa! Reagimmo
con una carica eccezionale, e la lotta per affermare il diritto
dei giovani di svolgere attività motoria ci consentì di ottenere
il primo spazio coperto: un fondo sotto i portici di P.zza
Risorgimento, in attesa di spazi nelle palestre scolastiche e in
attesa di una struttura come il Palazzetto dello Sport,
progettato negli anni 69/70. Sempre negli anni ‘70 arriva una
seconda doccia fredda: Il Presidente di allora del C.G. Solvay
dispone di mettere le catene ai cancelli di accesso al Campo di
Atletica perché, a suo dire, non era necessario e non vedeva
perché i ragazzini dell’età di 10-11 anni dovessero fare una
qualsiasi attività motoria oppure iniziare a praticare
l’atletica leggera. Il buon senso anche questa volta prevalse
grazie ad alcuni dirigenti dell’Azienda e all’interessamento
dell’allora Sindaco Carmignoli. Ma già alla fine degli anni ‘80
contavamo, solo noi, alcune centinaia di praticanti in cinque o
sei discipline sportive. La nostra crescita non è mai stata
facile: è il risultato di un grosso impegno sociale e di
lodevoli risposte date dalle Amministrazioni che si sono
succedute alla domanda di sport. Momenti di gioia e di grande
interesse sociale, sono le esperienze vissute dai ragazzi e dai
tecnici nelle iniziative di gemellaggio, prima con la Francia e
poi con la Cecoslovacchia, giorni di conoscenze culturali e non
solo sportive. I nostri associati ricorderanno l’Università
Sportiva Francese, la grande e attrezzata palestra della RED
STAR di Champigny dove si praticano tecniche avanzate nella
ginnastica; hanno conosciuto l’ex olimpionico francese Bernard
Fargyat e stretto amicizie con le loro coetanee d’oltralpe.
Altrettanto belle esperienze di vita, molto diversa dalla
nostra, le nostre ginnaste le hanno fatte in terra Cecoslovacca,
nella scuola di alto livello della Lokomotiva di Pardubice; al
tempo stesso le varie gite culturali attraverso le bellezze dei
Castelli Boemi e la visita della città di Praga, esperienze che
ragazzi di altri Comuni anche più importanti del nostro non
hanno potuto fare. L’intervento sociale è stato fatto,
dall’UISP, a tutto campo, senza tralasciare quel pizzico di
competizione necessario al confronto agonistico, non come
esaltazione ma come misura delle proprie capacità. Terminiamo
ricordando le soddisfazioni date a Rosignano sportiva dalla
ginnasta Eleonora Lami, attualmente “fissa dimora” al Centro di
Preparazione Olimpica di Tirrenia, cresciuta, ed educata nei
Centri dell’UISP di Rosignano.
Sport, politica ed emozioni «Ma dopo 50 anni mi
dimetto»
Nocchi lascia la presidenza dell'Uisp.
Ha incontrato Pertini, mangiato col Papa, ha visto volare al
Lillatro le "farfalle azzurre" della ginnastica artistica,
"scontrarsi" - giornalisti e uomini di sport. Stavolta, però, è
vero. Lascia. Dopo 50 anni da protagonista dentro
l'associazione, oltre 20 alla guida da presidente, dal primo
settembre Mario Nocchi non sarà più il "capo" dell'Uisp di
Rosignano. L'assemblea ha già scelto, su indicazione dello
stesso Nocchi, il sostituto. O meglio, la sostituta, visto che
si tratta di Valeria Lenzi, dentro l'ente di promozione sportiva
da quando era una bimba. Un avvicendamento "storico" perché
Mario è stato una colonna del Centro Uisp di Rosignano che,
sotto il suo timone, è cresciuto fino a toccare - negli anni
d'oro - quasi 1.800 iscritti. «Mi faccio da parte, ma non mollo
- dice Nocchi - perché ritengo che siano indispensabili nuove
forze e nuovi cervelli». Nocchi è cresciuto a Rosignano, non
solo dentro l'Uisp. Militante del vecchio Pci, ha fatto politica
(nella giunta Danesin è stato consigliere delegato allo sport),
ma soprattutto ha ricoperto numerosi incarichi, sul territorio,
in associazioni di promozione sportiva, culturale e sociale,
artefice dei gemellaggi sportivi di Rosignano Pardubice e
Champigny sur Marne. Molte le iniziative organizzate.
Ricordiamo, tra le tante, l'incontro col giornalista Oliviero
Beha e l'arbitro internazionale Paolo Bergamo. «Che tempi, due
caratteri schietti, ne venne fuori un bel dibattito». Girando
indietro le lancette della memoria, racconta alcuni aneddoti.
«Conobbi ai Canottieri uno dei segretari di Sandro Pertini. Gli
dissi: mi piacerebbe incontrarlo. Non è un problema, mi rispose,
scrivimi e combiniamo. Partimmo con un pullman di atleti del
canottaggio, della ginnastica, del pattinaggio alla volta del
Quirinale. Mi ricordo che con noi c'era anche la figlia di
Spartaco Cartei, che era stato partigiano con Pertini. Mi
ricordo a Roma lo chiamai: presidente, questa bimba ha una
lettera per lei. Era un messaggio del padre al presidente. Che
l'aprì, la lesse ed abbracciò la figlia di Spartaco». Altra
grande emozione - racconta - quando nel 1982, alla mensa della
Solvay, mangiò col Papa, Carol Wojtyla. «Mi chiamò Beppe Danesin
e mi disse di sedermi lì». Ma è il rapporto umano instaurato con
tanti atleti che oggi Nocchi si porta dentro come un tesoro. «Ho
visto crescere la Parietti nel ciclismo, Olmo Cerri nella vela,
le ragazze della ritmica». C'è stato un periodo - racconta - in
cui Rosignano aveva il più alto numero di impianti sportivi
della provincia. Anni d'oro e anni più bui, in cui
l'associazione si è scontrata con tanti problemi. Fino alla
scelta di orientarsi sul sociale, a scapito dell'agonistico.
L'ex presidente Uisp non nasconde anche alcuni scontri con gli
amministratori. Ma guarda avanti. Ed alla politica dice: «Chi
verrà dovrà essere ancora più accorto ed impegnarsi per
promuovere la cultura e la pratica dello sport sul territorio».
A.R. Il Tirreno
23/8/2018 |