Rosignano S. ieri/U.I.S.P.    
1968 - Sfilata sportiva in centro Giovani allievi anni '70 In palestra Formazione teorica giovanile 1986 - Trasferta a Pardubice.
 

1968 - Nasce l'UISP Rosignano (Unione Italiana Sport Popolare)

Cinquantacinque anni di UISP in Italia, cento anni di storia: le prime società dello sport popolare nascono alla fine dell'Ottocento. Un viaggio lungo un secolo, per costruire il futuro dello sport: il diritto alla pratica sportiva dei cittadini di ogni età, oltre ogni barriera di classe, di sesso, di condizione fisica; i valori della solidarietà della difesa dell'ambiente, dello sport per tutti. E il futuro è già qui: cammina con le idee e le gambe dei volontari, delle società e degli operatori che creano sport nei quartieri, nelle strade e nelle carceri. (Dal sito: www.uisp.it)
Ricorrono nel 2008 i 40 anni di attività dell’associazione UISP Rosignano e anche il Comune ha voluto festeggiare questo traguardo organizzando un ricevimento nella sala consiliare del Castello, al termine della seduta consiliare. «Sono quattro decenni - ha detto il sindaco Nenci - che questa associazione opera sul nostro territorio con attività sportive che, più che all’agonismo, puntano soprattutto all’integrazione, anche degli anziani e dei diversamente abili, e alla formazione, specie nel settore giovanile. Dobbiamo perciò ringraziare la Uisp e in particolare il suo storico presidente, Mario No
cchi, che in tutti questi lunghi anni ha lavorato per far crescere l’associazione nell’interesse di tutta la collettività e che, mi auguro, continuerà a farlo anche in futuro».
 «Ricordo bene - ha raccontato Mario Nocchi - quella prima stagione di attività nel ’68-’69 e tutte quelle che sono seguite. Vorrei però sottolineare che senza i tanti collaboratori della Uisp Rosignano non saremmo arrivati dove siamo oggi, con quasi 2000 soci e 40 operatori. La nostra idea dello sport è indissolubilmente legata al settore del sociale e alla solidarietà. Siamo una di quelle associazioni senza le quali il territorio sarebbe sicuramente più povero. Ringrazio tutte le amministrazioni comunali che in questi 40 anni hanno creduto in noi e che hanno contribuito a renderci una realtà importante e mi auguro che questo sostegno continu
i anche negli anni a venire». (Da "Il Tirreno" dell'11/12/2008)  (Vedi anche Rosignano oggi/Centro UISP)
Al Castello Pasquini il 25/3/2014 Mario Nocchi riceve  dalle mani del Sindaco Franchi la "Stella di Bronzo" per il suo impegno con la Uisp. «Dopo 45 anni ininterrotti di impegno nello sport cominciavo a pensare se valesse ancora la pena andare avanti, ma questo premio graditissimo mi convince ad andare ancora avanti, non solo per me ovviamente, ma per tutti i giovani che oggi sono qui e che ho incontrato nella mia carriera sportiva. Infiniti ringraziamenti al Presidente Nazionale del CONI, Giovanni Malagò e al Presidente del CONI Provincia di Livorno, Giovanni Giannone».
                                         E ci fecero la multa

Unione Italiana Sport Popolare - oggi, con una modifica statutaria - Unione Italiana sport per tutti, è stata costituita nel nostro Comune nel 1968. Erano gli anni in cui solo a pochi veniva concessa la possibilità di fare sport, per mancanza di cultura sportiva, di mezzi economici, di strutture idonee; coloro che avevano capacità fisiche trovavano spazio nelle varie sezioni sportive gestite dalla Soc. Solvay e minime erano le possibilità. Il primo impatto con questa realtà fu difficile: in uno spazio al coperto nella Palestra di Rosignano M.mo, il primo “Centro di Ginnastica” diretto dell’insegnante di E.F. Marcello Corsi ed altre attività dovevano obbligatoriamente trovare spazi occasionali: emblematico quello di piazza Risorgimento (allora uno spazio di terra e poco verde) l’unico che consentiva una certa possibilità di svolgere lezioni di ginnastica, cosa però non gradita da qualcuno e un agente ci elevò una multa! Reagimmo con una carica eccezionale, e la lotta per affermare il diritto dei giovani di svolgere attività motoria ci consentì di ottenere il primo spazio coperto: un fondo sotto i portici di P.zza Risorgimento, in attesa di spazi nelle palestre scolastiche e in attesa di una struttura come il Palazzetto dello Sport, progettato negli anni 69/70. Sempre negli anni ‘70 arriva una seconda doccia fredda: Il Presidente di allora del C.G. Solvay dispone di mettere le catene ai cancelli di accesso al Campo di Atletica perché, a suo dire, non era necessario e non vedeva perché i ragazzini dell’età di 10-11 anni dovessero fare una qualsiasi attività motoria oppure iniziare a praticare l’atletica leggera. Il buon senso anche questa volta prevalse grazie ad alcuni dirigenti dell’Azienda e all’interessamento dell’allora Sindaco Carmignoli. Ma già alla fine degli anni ‘80 contavamo, solo noi, alcune centinaia di praticanti in cinque o sei discipline sportive. La nostra crescita non è mai stata facile: è il risultato di un grosso impegno sociale e di lodevoli risposte date dalle Amministrazioni che si sono succedute alla domanda di sport. Momenti di gioia e di grande interesse sociale, sono le esperienze vissute dai ragazzi e dai tecnici nelle iniziative di gemellaggio, prima con la Francia e poi con la Cecoslovacchia, giorni di conoscenze culturali e non solo sportive. I nostri associati ricorderanno l’Università Sportiva Francese, la grande e attrezzata palestra della RED STAR di Champigny dove si praticano tecniche avanzate nella ginnastica; hanno conosciuto l’ex olimpionico francese Bernard Fargyat e stretto amicizie con le loro coetanee d’oltralpe. Altrettanto belle esperienze di vita, molto diversa dalla nostra, le nostre ginnaste le hanno fatte in terra Cecoslovacca, nella scuola di alto livello della Lokomotiva di Pardubice; al tempo stesso le varie gite culturali attraverso le bellezze dei Castelli Boemi e la visita della città di Praga, esperienze che ragazzi di altri Comuni anche più importanti del nostro non hanno potuto fare. L’intervento sociale è stato fatto, dall’UISP, a tutto campo, senza tralasciare quel pizzico di competizione necessario al confronto agonistico, non come esaltazione ma come misura delle proprie capacità. Terminiamo ricordando le soddisfazioni date a Rosignano sportiva dalla ginnasta Eleonora Lami, attualmente “fissa dimora” al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia, cresciuta, ed educata nei Centri dell’UISP di Rosignano.

     Sport, politica ed emozioni «Ma dopo 50 anni mi dimetto»
Nocchi lascia la presidenza dell'Uisp.
Ha incontrato Pertini, mangiato col Papa, ha visto volare al Lillatro le "farfalle azzurre" della ginnastica artistica, "scontrarsi" - giornalisti e uomini di sport. Stavolta, però, è vero. Lascia. Dopo 50 anni da protagonista dentro l'associazione, oltre 20 alla guida da presidente, dal primo settembre Mario Nocchi non sarà più il "capo" dell'Uisp di Rosignano. L'assemblea ha già scelto, su indicazione dello stesso Nocchi, il sostituto. O meglio, la sostituta, visto che si tratta di Valeria Lenzi, dentro l'ente di promozione sportiva da quando era una bimba. Un avvicendamento "storico" perché Mario è stato una colonna del Centro Uisp di Rosignano che, sotto il suo timone, è cresciuto fino a toccare - negli anni d'oro - quasi 1.800 iscritti. «Mi faccio da parte, ma non mollo - dice Nocchi - perché ritengo che siano indispensabili nuove forze e nuovi cervelli». Nocchi è cresciuto a Rosignano, non solo dentro l'Uisp. Militante del vecchio Pci, ha fatto politica (nella giunta Danesin è stato consigliere delegato allo sport), ma soprattutto ha ricoperto numerosi incarichi, sul territorio, in associazioni di promozione sportiva, culturale e sociale, artefice dei gemellaggi sportivi di Rosignano Pardubice e Champigny sur Marne. Molte le iniziative organizzate.  Ricordiamo, tra le tante, l'incontro col giornalista Oliviero Beha e l'arbitro internazionale Paolo Bergamo. «Che tempi, due caratteri schietti, ne venne fuori un bel dibattito». Girando indietro le lancette della memoria, racconta alcuni aneddoti. «Conobbi ai Canottieri uno dei segretari di Sandro Pertini. Gli dissi: mi piacerebbe incontrarlo. Non è un problema, mi rispose, scrivimi e combiniamo. Partimmo con un pullman di atleti del canottaggio, della ginnastica, del pattinaggio alla volta del Quirinale. Mi ricordo che con noi c'era anche la figlia di Spartaco Cartei, che era stato partigiano con Pertini. Mi ricordo a Roma lo chiamai: presidente, questa bimba ha una lettera per lei. Era un messaggio del padre al presidente. Che l'aprì, la lesse ed abbracciò la figlia di Spartaco». Altra grande emozione - racconta - quando nel 1982, alla mensa della Solvay, mangiò col Papa, Carol Wojtyla. «Mi chiamò Beppe Danesin e mi disse di sedermi lì». Ma è il rapporto umano instaurato con tanti atleti che oggi Nocchi si porta dentro come un tesoro. «Ho visto crescere la Parietti nel ciclismo, Olmo Cerri nella vela, le ragazze della ritmica». C'è stato un periodo - racconta - in cui Rosignano aveva il più alto numero di impianti sportivi della provincia. Anni d'oro e anni più bui, in cui l'associazione si è scontrata con tanti problemi. Fino alla scelta di orientarsi sul sociale, a scapito dell'agonistico. L'ex presidente Uisp non nasconde anche alcuni scontri con gli amministratori. Ma guarda avanti. Ed alla politica dice: «Chi verrà dovrà essere ancora più accorto ed impegnarsi per promuovere la cultura e la pratica dello sport sul territorio».
A.R. Il Tirreno 23/8/2018

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