Lavori dal 28/01/2010 all'inaugurazione del 21/12/2013

21 dicembre 2013 inaugurazione
Il nuovo Centro culturale “Le Creste”, ospita la nuova sede della Biblioteca comunale “M. Musu”,
il Centro per l’adolescenza e l’infanzia “D. Marchi”, l’Informagiovani e la caffetteria-emeroteca.

Il progetto

Sette progetti in mostra: viste prospettiche degli altri progetti presentati

BLOG attivato il 1/1/2008   -   QUI trovate vostri commenti e la cronaca

 23/11/13 - ANCH’IO HO PORTATO UN LIBRO’: OLTRE 400 CITTADINI ALLA CATENA UMANA PER IL TRASFERIMENTO SIMBOLICO DEI LIBRI VERSO IL CENTRO CULTURALE ‘LE CRESTE’
Grande successo per l’iniziativa “Anch’io ho portato un libro”, la catena umana che ha simbolicamente avviato il trasferimento dei volumi della Biblioteca “M. Musu” nel nuovo Centro culturale “Le Creste”, a Rosignano Solvay. Gli oltre 400 partecipanti, tra i quali studenti, privati cittadini, rappresentanti del mondo dell’associazionismo e della politica, esponenti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine, nonché amministratori del passato (erano presenti i sindaci Giuseppe Danesin e Alessandro Nenci) e del presente (assessori e consiglieri comunali), hanno trasportato di mano in mano cento libri verso la nuova struttura, cominciando la catena proprio con il testo fondamentale della Repubblica italiana, ossia la Costituzione. «Voglio ringraziare le cittadine, i cittadini, le scuole e tutti coloro che hanno aderito a questa occasione così importante per la nostra comunità. ‘Anch’io ho portato un libro’ ha rappresentato un passaggio simbolico di saperi e conoscenze all’interno della nostra comunità, aprendo al territorio del Comune di Rosignano Marittimo, attraverso il suo coinvolgimento, il percorso verso l’inaugurazione del nuovo Centro culturale». Per la prima fase della manifestazione, la catena si è estesa da piazza del Risorgimento a via della Costituzione, giungendo all’interno del Centro culturale “Le Creste”, quindi, nello spazio antistante, dopo un breve raccoglimento per l’immane tragedia che ha travolto la Sardegna, il Sindaco ha presentato il valore dell’occasione e l’importanza della volontà da parte dell’Amministrazione di rendere partecipe la cittadinanza. Di grande rilievo, infatti, è stata la presenza delle scuole del territorio, coinvolte nel percorso di scelta del nome del Centro culturale. Tra le classi intervenute, insieme ai rispettivi insegnanti e i dirigenti scolastici Tania Pascucci, Enzo Magazzini e Nicoletta Latrofa, tre quinte della Scuola Primaria “E. Solvay” (Rosignano Solvay), la seconda della Scuola Primaria“S. Lega” (Gabbro), la quinta della Scuola Primaria “G. Carducci”(Rosignano Marittimo), la terza della Scuola Primaria “S. Pertini” (ideatrice del nome del Centro “Le Creste”), due seconde della Scuola Secondaria “G. Fattori”. Erano inoltre presenti la quarta ITI elettronici e la prima del Liceo delle Scienze Applicate dall’Istituto “E. Mattei”, oltre a due “minidelegazioni” di bambini della scuola “G. Rodari” e dell’asilo nido. Dopo la presentazione del Sindaco, i cittadini intervenuti hanno potuto visitare la “Duna”, lo spazio verde a ridosso del Centro culturale, mentre la struttura nel suo complesso è stata visibile dal corridoio centrale che la attraversa, sul quale si affacciano le pareti trasparenti che, secondo le linee di una progettazione architettonica in stile contemporaneo, delimitano i futuri locali della biblioteca, del Centro infanzia e adolescenza, e della caffetteria-emeroteca. Per quanto riguardala Biblioteca comunale “M. Musu” in via Cairoli, l’Amministrazione informa che, compatibilmente con l’avvio del trasloco, da lunedì 25 novembre il servizio prestito sarà sospeso fino all’inaugurazione del Centro “Le Creste”, mentre resteranno disponibili la sala lettura e– ma solo per un breve periodo –l’emeroteca. Anche gli orari subiranno un’importante modificazione, poiché la biblioteca sarà aperta esclusivamente dal lunedì al venerdì. Eventuali restituzioni di volumi in prestito potranno essere effettuate dopo l’inaugurazione dei locali della biblioteca nel nuovo Centro “Le Creste”.

 7/5/13 - Si sblocca la procedura per arredare la biblioteca. Dopo mesi di stallo, il Comune pubblica il bando per una spesa di 500mila euro. Il sindaco: «Vogliamo aprire il centro culturale entro la fine dell’anno». Si sblocca il percorso per l’apertura della biblioteca comunale su via della Costituzione. Già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e inviato alla Gazzetta Ufficiale Italiana, il bando di gara per l’acquisto degli arredi per la nuova biblioteca comunale di Rosignano Solvay. L’apertura di quello che l’amministrazione ha ribattezzato centro culturale di via della Costituzione e sul quale sono stati investiti oltre sei milioni di euro, è slittata di alcuni mesi a causa del patto di stabilità. Nonostante nei mesi scorsi il Comune avesse già previsto le somme destinate all’acquisto dei nuovi arredi, il rispetto della norma non ha permesso di pubblicare il bando dato che l’amministrazione non poteva garantire con certezza i tempi di pagamento delle imprese che si aggiudicheranno l’appalto. Ora il via libera per la gara. L’obiettivo del Comune, come conferma il sindaco, è quello di aprire la biblioteca entro la fine dell’anno. Si tratterà di una procedura di gara speciale visto che il suo valore è poco meno di 500mila euro. Per questo il Comune è dovuto ricorrere a un bando europeo che prevede una procedura sicuramente più complessa. «Sulla base dei giorni che per legge debbono decorrere dalla pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale – spiega l’ingegner Andrea Immorali – prevediamo di avere nei nostri uffici tutte le offerte entro la metà di luglio». A quel punto dovranno scattare tutti i controlli che la legge impone e per dare la possibilità ai concorrenti di esaminare la correttezza della procedura nonché i punteggi attraverso i quali potranno aggiudicarsi la gara. Solo dopo potranno prendere il via i lavori per arredare la nuova biblioteca. L’intenzione dell’amministrazione è quella di ampliare al massimo l’apertura della biblioteca, con un orario che sarà continuativo per dare la possibilità agli studenti, anche universitari, di frequentare senza limiti, il Centro Culturale. Per garantire l’orario non stop il Comune dovrà ricorrere ad un'altra gara affinché il personale di cooperative o associazioni possa integrare l’orario dei dipendenti comunali. Anche il punto di Ristoro all’interno del centro culturale su via della Costituzione verrà dato in gestione. All’interno dell’edificio, secondo i progetti dell’amministrazione, troverà spazio anche l’Informagiovani e il Ciaf. Evidente che le procedure per arredare i nuovi spazi, i traslochi dalla biblioteca attualmente in uso, i tempi sono stretti. (al.be.)

 11/1/13 - Biblioteca, arredi a rischio: il Comune congela la gara. Slitta il bando da 500mila euro. Il sindaco: «Soldi stanziati, dobbiamo valutare se il patto di stabilità ci permette di rispettare i tempi per i pagamenti». La legge di stabilità tiene in scacco l'ultimazione della nuova biblioteca comunale di via della Costituzione. L'amministrazione non è ancora in grado di pubblicare il bando per gli arredi della struttura. C'è infatti il rischio che, sulla base delle indicazioni contenute nella normativa approvata dal Governo lo scorso 24 dicembre, al Comune venga interdetta la possibilità di saldare regolarmente fatture relative a progetti ancora da appaltare. Come quello riguardante gli arredi della nuova biblioteca, appunto. Da sottolineare che il Comune, che per il bando relativo alla sistemazione di tavoli, scaffalature e sedute per tutta la biblioteca ha previsto una spesa di circa 500mila euro, i soldi per completare il progetto li ha già stanziati. Il problema è capire se le ultime leggi sul contenimento della spesa pubblica nell'arco del 2013 permetteranno all'amministrazione di spenderli. Di fatto il percorso per portare a termine l'imponente e tanto attesa opera pubblica slitta ancora, quando invece a metà novembre scorso il responsabile dell'ufficio lavori pubblici Andrea Immorali aveva assicurato che entro i primi di dicembre il bando per la fornitura degli arredi della nuova biblioteca sarebbe stato pubblicato. Anche perché ad oggi l'edificio su via della Costituzione risulta praticamente ultimato.

 2/2/12 - Ma era proprio necessaria una struttura così faraonica ed un tale impiego di fondi? Quanto costerà a fine consuntivo? E quanto costerà mantenerla in uso? Ci sono tante perplessità ma mi fermo quì. Marco Bata.

 24/10/11 - La biblioteca accoglierà l’Informagiovani, la ludoteca, l’asilo di via Risorgimento e un bar. Considerando i tempi burocratici, non sarà aperta prima dell’inizio dell’estate. In ogni caso, i costi che verranno sostenuti per questi ultimi lavori erano già previsti nella cifra iniziale del progetto, finanziato del Comune, con contributi regionali e attraverso alienazione di beni. «Un progetto ambizioso - spiegano i tecnici del Comune - un centro culturale unico in Italia per la sua sensibilità all’ambiente: le torri che capteranno le brezze marine d’estate, mentre d’inverno forniranno aria da riscaldare e immettere in tubature sotterranee, insieme alle 9mila presse di paglia utilizzate nei muri, coperti da intonaco che serviranno da isolante termico. Insieme ovviamente al tetto su cui saranno piantati licheni, in modo da avere un minor impatto con l’esterno». Un progetto anche molto costoso, circa 6 milioni e 200mila euro tutto compreso, osteggiato dalle opposizioni e da Confindustria.
Ora occorre arredare gli interni e sistemare l’esterno. Per l’esterno, la ditta vincitrice dell’appalto, la Ccc di Bologna, sta già provvedendo al posizionamento del verde. In più ci sarà un intervento impiantistico per quando riguarda il teleriscaldamento che nel progetto originale non era previsto,  perchè passava troppo lontano e non era possibile fare l’allaccio. Ora che il teleriscaldamento passa vicino dalla nuova biblioteca, la ditta provvederà direttamente all’allaccio, mettendo così in condizione di utilizzare questa fonte di riscaldamento proveniente dallo stabilimento Solvay. Il costo per i lavori esterni è pari a circa 240-250mila euro, già previsti negli oltre 6 milioni totali. Capitolo forniture: il progetto per tutti gli arredamenti interni, che vanno dagli scaffali, ai tavoli, alle sedie, è in fase preliminare. Indicativamente il bando verrà indetto a inizio del anno nuovo, e fra gara, aggiudicazione ed effettiva fornitura, si andrà avanti almeno fino a metà fine giugno 2012. Tra le altre cose la cifra del bando sarà considerevole: circa 500mila euro (anche questi già previsti nella somma totale), che verranno affidati alla vincitrice della gara d’appalto. Ancora presto per pensare al nome. Demiro Marchi, ex sindaco di Rosignano e illuminato pedagogista o Marina Musu, anche lei grande pedagogista italiana? Per ora il sindaco Alessandro Franchi accoglie le proposte con prudenza.

 15/9/11 - DALLA GREEN ECONOMY POSSIBILE SPINTA PER USCIRE DA CRISI
Questo il messaggio che arriva la Loppianolab, expo dell'Economia di Comunione organizzato a Incisa Valdarno (Fi) nel Polo 'Bonfanti' del movimento dei Focolari. Alla Green economy e' stata dedicata la principale tavola rotonda in programma oggi nell'ambito di Loppianolab. Introducendo i lavori, Luca Fiorani, ricercatore dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha sottolineato il problema di una nozione di sviluppo economico ''forse troppo legata a quella di aumento del Pil'', definendo ''lo sviluppo sostenibile come quello sviluppo che assicuri a tutta l'umanita' presente e futura l'accesso alle risorse naturali''...Sulla stessa linea l'esperienza dell'architetto Domenica Racca di Area Progetti, che ha vinto il concorso internazionale per la progettazione della biblioteca di Rosignano Marittimo (Li). Per il progetto sono state utilizzate tecniche molto innovative: i muri di tamponamento sono di paglia intonacata con argilla ("Tecnica - ha spiegato - che permette un isolamento termico quattro volte superiore a quanto richiesto dalla legge") e l'aria entra attraverso torri del vento che la catturano e la convogliano in condotti sotterranei che, a seconda della stagione, provocano il riscaldamento o il raffreddamento prima dell'immissione nella struttura.

 6/5/11 - Tempo fa avevo dato un giudizio positivo sul progetto della nuova biblioteca di Rosignano, adesso visto come stanno procedendo i lavori mi ricredo, la realizzazione non è uguale a quella del progetto, cosa sono quelle maniche a vento volgari, di tutti i colori siamo forse al circo? Non voglio aggiungere altro saluti. Carlo Rastelli

 14/12/09 - Sono convinto che sia lo spazio assegnatoli, che il progetto siano buoni e spero anche che la realizzazione avvenga in brevi tempi e non come altre opere mai finite o inagibili.

Grazie dell'opportunità. Renato Toncelli

 28/1/09 - Il progetto così come si vede dal blog è bello vedremo poi la realizzazione. L'unica cosa che, pur essendo utile, mi fa un po' pensare è la galleria che attraversa tutto il fabbricato, io mi domando cosa diventerà la notte? Dormitorio e spaccio droga, mi auguro comunque che non sia così. A quando l'inizio dei lavori? Carlo Rastelli 

 21/1/09 - Su disegno è veramente bella. Però in quella zona ci vedevo meglio una piscina. Claudio Ricci

 23/6/08 - Bella cosa, ha un qualcosa di nord Europa. Alessandro Tani

 10/5/08 - Ho partecipato alla presentazione presso il Castello Pasquini del progetto della nuova biblioteca di Rosignano. Lo considero molto bello, ma estremamente costoso e di difficile realizzazione soprattutto nella nostra realtà di paese di provincia. Vedremo in futuro se il progetto originario corrisponderà a quello realizzato. Juri Zuffogrosso.

 5/2/08 - Invio un file relativo alla tecnica costruttiva delle balle di paglia. Si tratta di una branca della così detta Bio-architettura ed in particolare della "Permacultura " !! Per ora non mi pronuncio perchè voglio indagare meglio, ma a prima vista mi sembra una tecnica (utopica) ai primi passi e tutta da sperimentare. W. Botti.
Case di paglia

SCHEDA DI PROGETTO 
Luogo: Lana (Bolzano), Italia
Committenza: privata
Progettisti: Architektenteam Schwarz-Schmidt,  Arch.Margareta Schwarz/ Arch.Werner Schmidt
Progetto strutture: Ing. Michael Hofer
Impresa: Roman Frei - Tisens
Tempi progetto: 10 mesi
Tempi di realizzazione: 5 mesi (giugno-ottobre 2006)
Superficie costruita mq: 310 m²
Costi: 478 euro/m³
Una casa senza spigoli
A Lana sono state realizzate delle case di vacanza costruite con balle di paglia e argilla.
Con questo progetto, un’opera che si basa sui principi della bioarchitettura senza rinunciare alle forme dell’architettura contemporanea, il team dei progettisti Schwarz-Schmidt ha ottenuto il secondo posto del “Premio di Architettura in Alto Adige”.
I componenti della giuria del premio hanno apprezzato il modo in cui è stato risolto il rapporto fra scelte compositive e tecnica costruttiva. 
La creazione di spazi dalle geometrie semplici e, in particolare, l’utilizzo della forma arrotondata sembra interpretare, su grande scala, l’elemento formale caratteristico delle case costruite con balle di paglia con gli spigoli arrotondati che si creano spalmando l’intonaco sui bordi.
Il progetto
Il complesso è costituito da quattro unità abitative separate, un solo piano fuori terra, poste nei pressi di un’azienda agricola. I singoli monolocali sono completamente aperti a sud, dove una grande vetrata si affaccia su una terrazza panoramica rivolta su un vigneto. A nord, invece, le case sono chiuse da un muro dalla forma arrotondata, tagliato  solamente da piccole aperture. I tetti sono piani e, a loro volta, coperti da una pergola sulla quale si arrampica una vite.
I materiali utilizzati sono la paglia, il legno e l’ argilla: si trovano in loco, si procurano facilmente e sono a basso impatto ambientale in fase di smaltimento.
Dal punto di vista del risparmio energetico la casa è classificata come “casa clima A”, (cioè la certificazione sul fabbisogno energetico degli edifici messa a punto per la prima volta dalla provincia di Bolzano).
Costruire con le balle di paglia
La tecnica delle balle utilizzate come pareti portanti  è conosciuta come stile “Nebraska”, nome dato dai pionieri di questa tecnica, i coloni americani che la inventarono alla fine del 1800 non appena inventata la macchina imballatrice a vapore.
I committenti hanno optato per questa tecnica costruttiva per le sue caratteristiche di ecocompatibilità e di economicità. Considerato il basso costo della materia prima questo metodo permette un risparmio del 20% rispetto a un’abitazione normale.
Una volta realizzate le fondamenta, unica parte costituita da setti in cemento armato, che creano un vespaio che isola la costruzione dai ristagni d’acqua, è stata posata una soletta in legno sopra la quale sono state impilate le balle di paglia pressate. I “mattoni” di paglia, (che misurano 80 x 220 x 80 cm), compongono le pareti portanti, e sono poi legati e stretti fra loro per mezzo di cinghie di tessuto.
Porte e finestre vengono predisposte sin dall’inizio per mezzo di telai in legno che interrompono la trama delle balle. Una volta composte le pareti queste vanno “rasate” progressivamente, tagliando tutte le stoppie che spuntano dalla superficie. Questo è necessario anche per evitare i rischi d’incendio dovuti all’alta infiammabilità del materiale: un rischio che viene meno una volta terminato l’edificio. Lo spessore di cinque centimetri della finitura superficiale a intonaco, infatti, garantisce al fabbricato una protezione di classe A al fuoco (quella richiesta dalle normative vigenti per le abitazioni). In pratica corrisponde alla stessa classe fuoco di una parete in cemento armato spessa 25cm.

Finitura
Terminate le pareti e inserito l’impianto elettrico i blocchi di paglia vengono ingabbiati con una semplice rete “da polli” che permettere alla miscela dell’intonaco di attecchire e consolidarsi. L’intonaco a base di argilla, un materiale decisamente traspirante indispensabile per lasciare “respirare” la paglia, viene spruzzato sino a costituire uno spesso strato che isola completamente l’interno e rende impossibile il formarsi di nidi di insetti o animali.
La legislazione
Per costruire l’edificio è stato richiesto un normale “Permesso di costruire”. A tutt’oggi, infatti, il Testo Unico non considera questo materiale fra quelli edilizi e si rende così necessario fare riferimento alle singole prescrizioni che riguardano gli edifici d’abitazione per quanto concerne la statica, il risparmio energetico, l’isolamento acustico e la resistenza al fuoco: tutti vincoli che questa tecnica è in grado di rispettare.
Statica
I progettisti hanno potuto avvalersi di certificazioni risultanti da prove di carico effettuate in laboratori universitari svizzeri dai quali risulta che una balla di fieno è in grado di supportare pesi pari a 15 tonnellate al metro quadrato. 
Più isolati di così: isolamento termico e acustico
In generale il valore di trasmittanza termica (K) delle balle di paglia è molto più basso, cioè migliore rispetto a quello di una parete composta da un pacchetto di mattoni/calcestruzzo+ isolamento in fibra minerale. In cifre questa differenza si esprime in circa 0,13 W/m2K della paglia contro i 0,44 W/m2K delle pareti composte, (in questo caso i progettisti hanno raggiunto un valore di 0,07W/m2K). Già solamente lo spessore delle pareti di almeno 90 cm dovrebbe garantire un certo isolamento acustico dall’esterno, ma le case con pareti in paglia compressa raggiungono e superano i livelli e valori richiesti dalla legge riguardanti l’isolamento acustico con il valore di Rw richiesto che supera addirittura i 50 dB.
Reperibilità del materiale
Il principale vantaggio legato a questa tecnica è il fatto che il materiale sia di produzione locale. La vicinanza ai campi di grano, segale o orzo, questi i principali tipi di frumento dei quali si possono riutilizzare gli steli, elimina i costi di trasporto e abbassa quelli di produzione. Il costo di una parete in paglia può variare dai 7 ai 40 euro al mc; quello di una singola balla comperata direttamente dal produttore parte da 1,5 euro.
Ci sono tuttavia alcuni accorgimenti di cui tenere conto per ottenere materiale di qualità adatta all’utilizzo in edilizia. In primo luogo la presenza in zona di macchine imballatrici che producano balle a forma di parallelepipedo e non a forma di “girella” (forma che oramai caratterizza i nostri paesaggi agrari). In secondo luogo è necessario regolare la macchina alla massima compressione in modo che aumenti la compattezza delle balle che devono contenere un terzo di paglia in più rispetto alla norma. Di solito il frumento di segale viene considerato quello più adatto alla costruzione perché ha gli steli più lunghi e più resistenti e la mietitura avviene tra metà luglio e agosto, i mesi più adatti per il cantiere. Questa tecnica sta trovando sempre più applicazioni nell’edilizia dell’emergenza, ma ultimamente anche nella costruzione di sale di registrazione e in quella di barriere acustiche autostradali. In Italia oggi questa tecnica è ancora poco diffusa. Come abbiamo visto sono molti gli aspetti positivi a partire dal fatto che può costituire una ragione in più per salvaguardare i terreni agricoli e la cultura rurale.

 12/1/08 - Il progetto è indubbiamente bello e quasi faraonico senz'altro troppo per un paese come ROSIGNANO. In periodi di crisi come questi non è un bell'esempio per i cittadini. Manuel Giannicchi.

 10/1/08 - È stato approvato il progetto definitivo della biblioteca civica di Chivasso (TO), redatto dallo studio area_progetti di Torino, che si è recentemente aggiudicato il concorso internazionale per la realizzazione della biblioteca di Rosignano Marittimo. L'incarico è stato aggiudicato attraverso una gara ad inviti. Progetto e realizzazione sono cofinanziati, oltre che dal Comune di Chivasso, dagli assessorati regionali ai trasporti ed alla cultura. Particolare attenzione è stata posta, nella progettazione delle strutture portanti, realizzate in cemento armato alleggerito, al contenimento di rumori e vibrazioni, a causa della localizzazione dell’edificio nella nuova sistemazione urbanistica dello scalo merci ferroviario, il MOVICENTRO. Il risultato è quello di biblioteca anche per i viaggiatori, che dovrà saper attrarre, oltre ai lettori affezionati, anche il pubblico di passaggio, attraverso procedimenti di prestito rapidi, distributori automatici di libri, esposizioni di novità, offerta di collegamenti internet, il tutto localizzato al piano terra dell'edificio. La funzione informativa riguardante orari e percorsi dei mezzi in transito, viabilità, news, fornirà un valore aggiunto al ruolo proprio della biblioteca di pubblica lettura. L'architettura e gli spazi interni saranno al tempo stesso evocativi ed accoglienti, innovativi, informali. Segnalato da www.edilportale.com

             In cantiere 9mila presse di paglia, lavori pronti prima dell’estate 2011

Sarà la prima struttura pubblica in Italia interamente realizzata con questo materiale povero, Ok le prove antincendio. Il cantiere della nuova biblioteca è a metà dell’opera: completata la copertura e le mura di rivestimento, in parte già “imbottite” di paglia, marchio di fabbrica della struttura. Novemila ne saranno utilizzate per l’esecuzione completa, che ne faranno il primo edificio pubblico in Italia interamente realizzato con questo materiale.
 Quasi 3mila metri quadrati per un costo chiavi in mano di sei milioni e 200mila euro, numeri che hanno fatto insorgere le opposizioni (che parlano di sprechi e opera sovradimensionata), la biblioteca comunale di Rosignano sta prendendo forma. Un parallelepipedo basso, a un unico piano, che ospiterà oltre allo spazio libri (ed emeroteca con la sala di lettura dei giornali) la ludoteca e l’asilo di piazza Risorgimento, l’ Informagiovani, un bar. Il tutto a ridosso del campo di tamburello e della ferrovia, da cui l’edificio è protetto da un’alta duna di terra (che sarà piantumata) e da un giardinetto, e collegato direttamente al sottopasso di via del Fante, da cui è previsto uno dei tre accessi. Intorno una pista ciclabile aperta a tutti, anche se munita di cancelli (da chiudere all’occorrenza).
 Il ruolino di marcia prevede che i lavori siano completati entro il 2012, arredi compresi, per i quali devono essere bandite le gare d’appalto. Insomma fra due anni la biblioteca dovrà essere fruibile dai cittadini.
 Ieri mattina il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici hanno svolto un sopralluogo sul cantieri, insieme ai tecnici progettisti e dell’impresa esecutrice. Alessandro Franchi e Lilia Benini sono stati accompagnati dai tecnici comunali - i dirigenti Immorali e Brogi, rispettivamente ufficio tecnico e settore scuola - e dagli architetti e ingegneri che curano l’opera: i progettisti delle due società (di Genova e Torino) che hanno vinto il concorso di idee, e della Cooperativa lavoratori delle costruzioni di Livorno (Clc) che ha ottenuto l’appalto di costruzione.  I lavori strutturali - hanno assicurato - saranno completati entro l’estate del 2011. Imminenti i bandi - dice l’ingegnere comunale Immorali - per gli arredi (anche questi ecocompatibili).
 L’utilizzo della paglia - sperimentale per l’urbanistica pubblica - è garantito, ha detto il direttore dei lavori, architetto Domenica Racca rispondendo alle nostre domande, da decenni di pratica. Che ne testano la natura “ ecologica, economica e fortemente termica”. La Clc ha riprodotto in scala reale una sezione di sei metri di muro, spiega l’ing. Giorgio De Sio. Nessun rischio di incendio, dice Racca: la paglia è pressata all’interno di un intonaco largo 6 cm per parte. Il tutto certificato dai vigili del fuoco. Le pareti hanno uno spessore di circa 50 cm.
 E tutto l’edificio avrà il certificato energetico di classe A, ovvero a massimo risparmio e minimo impatto. Sul tetto un pratino di licheni (con minima manutenzione), all’esterno una torre del vento che garantisce la refrigerazione dell’aria in estate. M.M.
(Il Tirreno 16-12-10)
                                                                               
Biblioteca, si consegnano i lavori
È arrivato il giorno della nuova biblioteca. Oggi alle 12 il Comune consegnerà i lavori alla Ccc, il consorzio che ha vinto la gara d’appalto. L’appuntamento è nell’area dove nascerà la struttura, vale a dire in via della Costituzione. Per l’ente ci saranno il sindaco Alessandro Franchi, l’assessore ai lavori pubblici Lilia Benini, l’ingegnere comunale Andrea Immorali e il dirigente d’area Vincenzo Brogi. Con loro il direttore dei lavori Domenico Racca, i coordinatori della sicurezza gli architetti Abboccò e Feltri e i rappresentanti del Consorzio cooperative costruzioni di Bologna, che eseguirà materialmente i lavori. «Non si tratta di una semplice biblioteca - afferma Vincenzo Brogi, dirigente del settore cultura e servizi alla persona - ma di un vero e proprio centro culturale, che dovrà restare aperto il più possibile. Non a caso all’interno è previsto anche uno spazio per la ristorazione». Oltre alla biblioteca, qui troveranno “casa” anche il Ciaf e l’Informagiovani. «La nuova biblioteca - prosegue Brogi - sarà un luogo dove si potranno fare incontri, presentazioni di libri e accogliere altri eventi culturali».  L’opera, da 6 milioni di euro, è stata più volte al centro delle polemiche. Anche Confindustria, nel settembre scorso, aveva esortato il Comune ad impiegare per la crisi questa grossa cifre.  Ma con la costruzione di questo imponente centro della cultura che fine farà l’attuale biblioteca? (dovrebbero traslocare da via Cairoli anche gli uffici del Comune). «Ancora non abbiamo un’idea precisa - afferma l’assessore alla scuola Elena Ciaffone - ma di sicuro gli attuali locali che ospitano il servizio, così come il Ciaf e l’Informagiovani, saranno utilizzati diversamente». Tra le ipotesi c’era anche quella di consegnare gli spazi alla scuola media, ma come già annunciato nei giorni scorsi nei piani del Comune c’è la realizzazione di un nuovo edificio in grado di accorpare le Fattori e le ex Dante Alighieri. Un’altra possibilità è quella di creare un centro del volontariato, in grado di riunire in un solo punto tutte quelle associazioni che si rivolgono alle fasce deboli della popolazione e che magari non hanno una sede
. Ma.Mo. (Il Tirreno 28-01-10)
      APERTA FINO AL 4 MAGGIO AL CASTELLO PASQUINI L'ESPOSIZIONE "LA NUOVA BIBLIOTECA DI ROSIGNANO. SETTE PROGETTI IN MOSTRA

"Rimane aperta fino al 4 maggio nelle sale del secondo piano del Castello Pasquini l’esposizione, ad ingresso gratuito, “La nuova Biblioteca di Rosignano. Sette progetti in mostra”, promossa dal Comune di Rosignano per far conoscere a tutti gli interessati il progetto scelto per la nuova Biblioteca e le altre sei proposte progettuali che sono risultate finaliste del concorso di idee. Grande interesse per la presentazione del progetto vincitore all’evento inaugurale, con molte domande da parte del pubblico soprattutto sul fronte delle tecnologie ambientali d’avanguardia. “Ad inizio della legislatura – ha sottolineato il Sindaco Alessandro Nenci – abbiamo deciso di non ristrutturare la vecchia biblioteca ma di procedere invece alla realizzazione di una nuova struttura perchè ritenevamo che a Rosignano Solvay servisse una vera e propria ‘piazza della cultura’, aperta all’esterno ed eco-compatibile. Il progetto vincitore – ha concluso - rispecchia questa filosofia di fondo”. Soddisfatto anche l’Ingegnere Comunale Andrea Immorali: “Il concorso di idee – ha spiegato – era uno strumento nuovo per noi e alla fine si è rivelato un’esperienza molto positiva, perché ci ha permesso di scegliere il prodotto anziché i progettisti. Si tratta di una procedura moderna, molto utilizzata in Europa”. A seguire una presentazione molto dettagliata del progetto da parte dei vincitori, che hanno posto l’accento sulla funzionalità della struttura e sui molteplici accorgimenti utilizzati per renderla del tutto eco-compatibile: la duna verde a protezione del rumore della ferrovia, la torre del vento e i camini di ventilazione per il raffrescamento, la passeggiata interna che apre la struttura alla cittadinanza, i muri perimetrali in paglia, le vetrate per l’illuminazione ed il riscaldamento, i pannelli solari e fotovoltaici, le sale di lettura comuni ed individuali, la separazione tra i vari spazi (biblioteca, emeroteca e bar, ludoteca e biblioteca ragazzi) per rendere i vari ambiti indipendenti e i “libromat”, ovvero una sorta di buche bancomat da utilizzare per la restituzione dei libri. La mostra rimarrà aperta fino al 4 maggio: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20, il sabato, la domenica ed il 25 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20.
(Dal sito del Comune di R.M.)

La nuova biblioteca ‘ecocompatibile’ di Rosignano Solvay
Vince un progetto in legno lamellare e balle di paglia

Dicembre 2007 -  Area progetti srl degli architetti Giorgio Gazzera, Raffaella Magnano e Domenico Racca con Paola Arbocò, Pierluigi Feltri, Maurizio Vallino dello studio genovese UNA2 architetti associati hanno vinto il concorso per la nuova biblioteca civica di Rosignano Solvay e per gli spazi da destinare all'Informagiovani e alla ludoteca, nonché per la progettazione di un ambito polivalente e di un bar-ristoro con sistemazione esterna del lotto. L’impostazione planimetrica a piastra, su di un solo piano fuori terra, soddisfa l'esigenza primaria di una organizzazione razionale della biblioteca ed al tempo stesso favorisce la creazione di uno spazio pubblico che riproduce la suggestione di strada pedonale coperta. Il percorso informale tra le due città dense viene assorbito dalla nuova costruzione con il risultato di includere i flussi pedonali, diretti verso il sottopassaggio della ferrovia, entro il nuovo organismo edilizio. Questa dinamica consente ai passanti un approccio diverso ed innovativo con i servizi della biblioteca, verso i quali si sentiranno naturalmente attratti, anche solo spinti dalla curiosità, e potranno vincere la tipica paura della soglia che tiene lontane le persone dall'ingresso in edifici istituzionali.
La biblioteca non è racchiusa all'interno di un edificio, ma attraverso la strada coperta, il bar, il giardino, la biblioteca è nella città. Il nuovo edificio non esprime rappresentatività con la forma della sua architettura, il suo valore simbolico è nel modo di rapportarsi al contesto e alla natura. Alla scala urbana l'architettura è seminascosta dal verde; unica emergenza sono i camini di ventilazione, prismi dalle semplici deformazioni, colorati la notte da una luce che varia quasi impercettibilmente in funzione del bilancio energetico dell'edificio.
La biblioteca è un simbolo di per se stessa: simbolo di conoscenza,di divulgazione, di ampiezza di vedute, di fruizione intelligente delle risorse; una sorta di monumento alla sostenibilità ed alla cultura del rispetto dell'ambiente.
Questa biblioteca, realizzata con struttura in legno lamellare e con muri di tamponamento in balle di paglia, che sfrutta sistemi di ventilazione naturale, risponde alle caratteristiche specifiche di ecocompatibiltà, sostenibilità, efficienza energetica, capacità di isolamento termico ed acustico e costo contenuto che l'Amministrazione desidera ottenere e ne rappresenta quindi il simbolo, il monumento. Rafforza, inoltre, il principio della centralità dell'utenza, che qui troverà servizi bibliotecari e benessere ambientale, garantito dall'adozione di strategie passive ed impiantistiche atte a migliorare la prestazione energetica complessiva dell’edificio, e che hanno finito per caratterizzare fortemente l’immagine dell’edificio, ampliando, anziché limitando, le capacità espressive dell’architettura mediante l’integrazione di elementi tecnologici innovativi e qualificanti.
La progettazione, fortemente integrata negli aspetti architettonici ed impiantistici, ha utilizzato tecnologie innovative al fine di migliorare il comportamento energetico dell’edificio e contenerne l’impatto ambientale: componenti di involucro ad elevate prestazioni; metodi di ventilazione naturale, un sistema geotermico costituito da condotti interrati per il preriscaldamento dell’aria di ventilazione in inverno ed il suo raffrescamento d’estate; collettori solari termici ad acqua per la produzione di acqua calda sanitaria; un impianto fotovoltaico; un sistema di supervisione e controllo per il comando dei sistemi impiantistici e dei sistemi edilizi.
La scelta del tetto verde a copertura dell’intera superficie edificata è derivata dalla volontà di rispondere alle istanze di sostenibilità, non solo grazie alle elevate prestazioni termofisiche fornite, ma anche per il contributo efficace offerto nella riduzione delle polveri sottili in atmosfera e dei gas a effetto-serra.
Le superfici vetrate, che rappresentano l’elemento più debole dell’involucro dal punto di vista del comfort acustico, si affacciano per lo più verso il percorso pedonale che taglia l’edificio, laddove si può facilmente prevedere che le fonti di disturbo saranno più deboli. L’unica eccezione è rappresentata dalla facciata sud-ovest, dove l’ampia superficie vetrata è funzionale all’illuminazione dello spazio dedicato alla lettura e favorisce l'integrazione con il giardino.
Dal sito: www.archiportale.com                              Per la nascita e la storia della biblioteca comunale QUI 
 

10/9/2020 - Almeno quattro gli interventi fatti per le infiltrazioni d'acqua. Anche le finestre erano difettose e sono state sostituite. Più di 100mila euro spesi in sette anni per le riparazioni al centro Le Creste.
Riparazioni già per oltre centomila euro su un'opera che è stata inaugurata sette anni fa ed è costata circa sei milioni di euro.Questi sono i numeri del centro culturale Le Creste, trentamila metri quadrati per biblioteca, per servizi educativi, emeroteca e caffetteria. Ed è proprio quest'ultima zona a essere ancora chiusa per il problema che ha caratterizzato la struttura fin dalla sua inaugurazione, cioè quello delle infiltrazioni dal tetto. C'è una criticità grossa nella membrana che dovrebbe impermeabilizzare la vasta copertura dove svettano i camini colorati a forma di creste, quelli che, grazie a una scuola primaria, hanno dato l'ispirazione per il nome del centro culturale. Una struttura all'avanguardia che è stata realizzata con materiale ecosostenibile, in particolare le presse di paglia che servono per la coibentazione delle pareti.Purtroppo questa particolare caratteristica della costruzione, realizzata a partire dal 2010, ha costituito un aggravante perché con le infiltrazioni di acqua dal tetto la paglia si è deteriorata e quindi le presse sono state sostituite un paio di volte.Già poche settimane dopo l'inaugurazione dovettero essere messe delle toppe, per un importo di 35mila euro, e gli interventi furono a carico di chi aveva realizzato l'opera, la cooperativa Clc di Livorno. Poi nel 2015 fu la volta delle finestre perché non chiudevano bene e rischiavano ci compromettere l'impianto di climatizzazione (con un intervento di 25mila euro).Nel 2016 un'altra ricognizione sulla copertura e altre toppe messe. Nel 2019 lavori di somma urgenza per oltre 20mila euro. E ora ennesima criticità da risolvere per riaprire il bar, come detto prima, ancora chiuso al pubblico. Le zone a rischio sono sempre state quelle dell'archivio della biblioteca e il bar. Per fortuna l'acqua non ha mai toccato le sale di lettura (e quindi non ci sono state chiusure). Ma, come spiegato anche dall'assessore Giovanni Bracci, la copertura andrà rifatta in alcune parti. Prima, però, l'amministrazione ha deciso di chiedere un accertamento tecnico preventivo per capire le cause di queste infiltrazioni e valutare se chiedere o meno un risarcimento a chi ha realizzato l'opera. Lucia Aterini-Il Tirreno.

4/12/2021 Infiltrazioni alle Creste, storia infinita.Bar ancora chiuso dopo oltre un anno.
La struttura ha presentato problemi fino dall'inaugurazione e il Comune ci ha investito un patrimonio. Il sindaco: «Incassati 80.000 euro da chi l'ha realizzata. L'obiettivo è iniziare i lavori a inizio 2022»

La cattiva notizia è che il bar resta chiuso, dopo oltre un anno. Perché gli annosi problemi d'infiltrazione non sono ancora stati risolti. La buona è che il Comune ha ottenuto 80.000 euro da chi ha realizzato il centro culturale Le Creste. E «questo ci permette di avviare le procedure per appaltare i lavori di impermeabilizzazione del tetto. L'obiettivo è iniziare gli interventi nei primi mesi del 2022», dice il sindaco di Rosignano Daniele Donati. Il problema sostanziale è uno: piove dentro. E le infiltrazioni affondano le radici lontano nel tempo. problemi dall'inizioPerché la struttura del centro culturale Le Creste, costata circa sei milioni di euro, ha dato problemi findall'inaugurazione, avvenuta nel dicembre del 2013. Il Comune è dovuto intervenire subito (con 35.000 euro) per sistemare la copertura e dopo appena un anno dall'apertura ha stanziato 24.000 euro per rifare le finestre. Perché il sistema di apertura e chiusura funzionava male e l'acqua piovana attraversava gli infissi. Ma l'acqua piovana non entrava nella struttura solamente dalle finestre. C'era anche il problema del tetto. Ricordiamo, in tutto questo, che il centro è stato costruito in modalità «ecosostenibile», attraverso l'impiego di impalcati di legno e di muri con balle di paglia.ancora lavoriNel 2016 il Comune è intervenuto di nuovo sulla manutenzione della copertura. E in quell'occasione sono state sostituite anche alcune balle di paglia con cui era stato realizzato il tetto, perché si era capito non erano in grado di bloccare l'acqua piovana. Problemi simili si sono riproposti, nel corso del tempo, regolarmente e, in maniera più incisiva, a partire dal novembre del 2019. È servito un altro investimento, da 20.000 euro. E dall'anno dopo, il 2020, le infiltrazioni sono diventate insostenibili. L'amministrazione comunale, a quel punto, ha deciso di muoversi su due binari. Da una parte ha continuato a tamponare i danni. E nel frattempo all'interno della biblioteca sono stati sistemati teli di plastica a protezione dei libri. Dall'altra ha preso in considerazione le vie legali, disponendo la realizzazione di un accertamento tecnico preventivo nei confronti della ditta appaltatrice dei lavori per la struttura di Rosignano Solvay. Si trattava di una consulenza tecnica per verificare i lavori e per, eventualmente, presentare una richiesta danni in sede civile. E così arriviamo a oggi. soldi al comuneA fare il punto della situazione è il sindaco. «Con l'aiuto dei nostri legali abbiamo fatto una transazione con i soggetti che hanno realizzato Le Creste i quali, con una chiusura bonaria del procedimento, hanno corrisposto al Comune 80.000 euro». Che in questo modo abbiano implicitamente riconosciuto dei vizi in fase di realizzazione della struttura? Il dubbio c'è. Fatto sta che «abbiamo fatto una variazione al bilancio qualche giorno fa e, in questo modo, abbiamo acquisito questi 80.000 euro. Tutto ciò ci consentirà di avviare le procedure per partire con i lavori». Che prevedono, come di norma, una serie di tappe burocratiche. «lavori nel 2022»«Abbiamo le risorse per la progettazione - dice il sindaco -. Sarà poi fatta la gara d'appalto, in modo tale da iniziare con i lavori nei primi mesi del 2022». A questo punto non si tratta più di rattoppare la paglia del tetto. Bisogna rifare tutto. «Deve essere rivista tutta la copertura e si deve attuare un intervento definitivo di impermeabilizzazione del tetto». I lavori costano «300.000 euro. Più ci sono gli 80.000 auro acquisiti dalla transazione». Di tempo ce n'è voluto. E intanto dentro alle Creste è continuato a piovere, tanto che il bar, dato in gestione alla cooperativa Nuovo Futuro, è ancora chiuso. Ha sbarrato le sue porte nel marzo del 2020 a causa del Covid e non ha più riaperto. Motivi di sicurezza: l'acqua piovana sugli impianti è pericolosa. Così adesso il bar si presenta com'è in foto. Vuoto e desolante. Gli altri servizi del centro culturale, invece, funzionano. «È vero - spiega il sindaco - c'è voluto un po'. C'è stato il Covid e poi era iniziata la procedura con i soggetti che hanno realizzato la struttura. Queste cose richiedono tempo, ma adesso la pratica è chiusa». La speranza è che, dopo anni, sia la volta buona per risolvere i problemi del centro culturale e per mettere le Creste al riparo dalla pioggia. Claudia Guarino  Il Tirreno. 

13 gennaio 2023 - Resta chiuso il centro Le Creste, mancano le certificazioni - È costato 5 milioni di euro, ultima manutenzione da oltre un milione.
Quando riaprirà al pubblico la biblioteca del centro Le Creste? Inaugurato e aperto alla fine del 2013, il centro culturale Le Creste è un caso “paradigmatico” nel panorama progettuale degli ultimi anni. Un caso di architettura all’avanguardia, progettato da Area Progetti, UNA2 Architetti Associati, Andrea Michelini e Laura Ceccarelli che hanno utilizzato la paglia al suo interno per garantire la traspirazione e ridurre l’impatto ambientale. Costo: circa 5 milioni di euro. Purtroppo, la struttura avveniristica ha mostrato subito problemi strutturali. Ha avuto problemi di infiltrazione d’acqua dal tetto che hanno reso necessari interventi di manutenzione. La scorsa estate, a fine maggio, dopo la chiusura di un giorno per effettuare una verifica statica, il Comune di Rosignano è stato costretto a mettere in campo lavori di sistemazione del tetto alla biblioteca comunale. Per consentire un intervento di manutenzione e il rifacimento della copertura della struttura, per circa un milione,9 il Centro culturale Le Creste ha chiuso al pubblico il 23 maggio. Per questo motivo alcuni servizi comunali sono stati temporaneamente sospesi per il periodo estivo. Per quanto riguarda la biblioteca comunale Marisa Musu, l’ultimo giorno di apertura è stato sabato 21 maggio ed alcuni servizi sono stati riattivati in una sede temporanea presso la ex palazzina di Scapigliato, in via dell’Energia, (traversa di via dell’Industria) alle Morelline. I cittadini hanno potuto usufruire di un punto consegna prestito (su prenotazione, in presenza, telefonica o per mail) e restituzione del materiale librario e dvd. Gli altri servizi garantiti nella nuova sede riguardavano consultazione di quotidiani con sala ristoro, disponibilità di una sala studio, servizio internet al pubblico e servizio di stampa di documenti, fotocopie e di scansione documenti per il pubblico. Ad oggi la riapertura delle Creste è subordinata ai certificati di conformità. E per ora il servizio resta decentrato. A.B. Il Tirreno.
 

29 marzo 2023 - La struttura su via della Costituzione a Rosignano Solvay, che è stata sottoposta a una ristrutturazione a seguito di alcune infiltrazioni dal tetto, sarà attiva a partire da mercoledì 29 marzo
I cittadini potranno tornare a frequentare il centro Le Creste: prendere libri in prestito, consultare testi e studiare nelle apposite sale, ma anche usufruire dei servizi internet e delle numerose attività destinate ai giovani e alle famiglie.
Ci hanno accompagnato in questo sopralluogo il sindaco Daniele Donati, gli assessori Licia Montagnani e Giovanni Bracci, e la responsabile dei servizi culturali del Comune Caterina Bellucci. “Siamo soddisfatti di poter restituire la struttura ai cittadini – ha detto Donati – e confidiamo che Le Creste torni ad essere quell’importante centro di aggregazione intergenerazionale che già negli passati è diventato un punto di riferimento per la comunità”.
La struttura su via della Costituzione a Rosignano Solvay, che è stata sottoposta a una ristrutturazione a seguito di alcune infiltrazioni dal tetto, sarà attiva a partire da mercoledì 29 marzo.
Abbiamo chiesto all’amministrazione di effettuare una visita del complesso prima della riapertura ufficiale del 29 marzo, così da raccontare, gli spazi del centro culturale rimessi a nuovo. Ci hanno accompagnato in questo sopralluogo il sindaco Daniele Donati, gli assessori Licia Montagnani e Giovanni Bracci, e la responsabile dei servizi culturali del Comune Caterina Bellucci. “Siamo soddisfatti di poter restituire la struttura ai cittadini – ha detto Donati – e confidiamo che Le Creste torni ad essere quell’importante centro di aggregazione intergenerazionale che già negli passati è diventato un punto di riferimento per la comunità”.
Il centro è stato chiuso al pubblico a fine giugno 2022, dopo che nei due anni precedenti si erano verificate infiltrazioni in varie zone della struttura. Poi a inizio luglio ha preso il via l’intervento per riqualificare l’impermeabilizzazione del tetto. I lavori sono stati affidati alla ditta Frangerini, che ha chiuso il cantiere nei giorni scorsi. La somma stanziata dal Comune per finanziare l’intervento è stata di 1 milione e 300mila euroo. “Dato che le infiltrazioni avevano interessato varie parti del tetto – ha spiegato Donati – è stato deciso di rifare l’intera copertura. Si è trattato di un intervento importante, che ci auguriamo abbia risolto le problematiche emerse negli anni”.
L’intervento ha riguardato il rifacimento della copertura dell’intero complesso, che è stata impermeabilizzata, ma anche una revisione globale degli impianti e la ripresa di alcune finiture interne. “La coibentazione è stata ripristinata – ha detto l’assessore Bracci – e l’immobile ha mantenuto il tetto a verde nell’ottica di una struttura ecosostenibile”. Dopo la chiusura del cantiere, ha preso il via il trasferimento delle attività (biblioteca, spazio giovani, informagiovani, ludoteca) che erano state temporaneamente spostate per consentire i lavori. “Un grande ringraziamento va al personale – ha spiegato Donati – per l’impegno e la celerità con cui sta lavorando da giorni per riaprire al più presto la struttura”. Di .