BLOG attivato il 1/1/2008 -
QUI trovate vostri commenti
e la cronaca
23/11/13
- ANCH’IO
HO PORTATO UN LIBRO’: OLTRE 400 CITTADINI ALLA
CATENA UMANA PER IL TRASFERIMENTO SIMBOLICO DEI
LIBRI VERSO IL CENTRO CULTURALE ‘LE CRESTE’
Grande successo per l’iniziativa “Anch’io ho portato
un libro”, la catena umana che ha simbolicamente
avviato il trasferimento dei volumi della Biblioteca
“M. Musu” nel nuovo Centro culturale “Le Creste”, a
Rosignano Solvay. Gli oltre 400 partecipanti, tra i
quali studenti, privati cittadini, rappresentanti
del mondo dell’associazionismo e della politica,
esponenti delle Istituzioni e delle Forze
dell’Ordine, nonché amministratori del passato
(erano presenti i sindaci Giuseppe Danesin e
Alessandro Nenci) e del presente (assessori e
consiglieri comunali), hanno trasportato di mano in
mano cento libri verso la nuova struttura,
cominciando la catena proprio con il testo
fondamentale della Repubblica italiana, ossia la
Costituzione. «Voglio ringraziare le cittadine, i
cittadini, le scuole e tutti coloro che hanno
aderito a questa occasione così importante per la
nostra comunità. ‘Anch’io ho portato un libro’ ha
rappresentato un passaggio simbolico di saperi e
conoscenze all’interno della nostra comunità,
aprendo al territorio del Comune di Rosignano
Marittimo, attraverso il suo coinvolgimento, il
percorso verso l’inaugurazione del nuovo Centro
culturale». Per la prima fase della manifestazione,
la catena si è estesa da piazza del Risorgimento a
via della Costituzione, giungendo all’interno del
Centro culturale “Le Creste”, quindi, nello spazio
antistante, dopo un breve raccoglimento per l’immane
tragedia che ha travolto la Sardegna, il Sindaco ha
presentato il valore dell’occasione e l’importanza
della volontà da parte dell’Amministrazione di
rendere partecipe la cittadinanza. Di grande
rilievo, infatti, è stata la presenza delle scuole
del territorio, coinvolte nel percorso di scelta del
nome del Centro culturale. Tra le classi
intervenute, insieme ai rispettivi insegnanti e i
dirigenti scolastici Tania Pascucci, Enzo Magazzini
e Nicoletta Latrofa, tre quinte della Scuola
Primaria “E. Solvay” (Rosignano Solvay), la seconda
della Scuola Primaria“S. Lega” (Gabbro), la quinta
della Scuola Primaria “G. Carducci”(Rosignano
Marittimo), la terza della Scuola Primaria “S.
Pertini” (ideatrice del nome del Centro “Le Creste”),
due seconde della Scuola Secondaria “G. Fattori”.
Erano inoltre presenti la quarta ITI elettronici e
la prima del Liceo delle Scienze Applicate
dall’Istituto “E. Mattei”, oltre a due
“minidelegazioni” di bambini della scuola “G. Rodari”
e dell’asilo nido. Dopo la presentazione del
Sindaco, i cittadini intervenuti hanno potuto
visitare la “Duna”, lo spazio verde a ridosso del
Centro culturale, mentre la struttura nel suo
complesso è stata visibile dal corridoio centrale
che la attraversa, sul quale si affacciano le pareti
trasparenti che, secondo le linee di una
progettazione architettonica in stile contemporaneo,
delimitano i futuri locali della biblioteca, del
Centro infanzia e adolescenza, e della
caffetteria-emeroteca. Per quanto riguardala
Biblioteca comunale “M. Musu” in via Cairoli,
l’Amministrazione informa che, compatibilmente con
l’avvio del trasloco, da lunedì 25 novembre il
servizio prestito sarà sospeso fino
all’inaugurazione del Centro “Le Creste”, mentre
resteranno disponibili la sala lettura e– ma solo
per un breve periodo –l’emeroteca. Anche gli orari
subiranno un’importante modificazione, poiché la
biblioteca sarà aperta esclusivamente dal lunedì al
venerdì. Eventuali restituzioni di volumi in
prestito potranno essere effettuate dopo
l’inaugurazione dei locali della biblioteca nel
nuovo Centro “Le Creste”.
7/5/13
- Si sblocca la procedura per arredare la
biblioteca. Dopo mesi di stallo, il Comune pubblica
il bando per una spesa di 500mila euro. Il sindaco:
«Vogliamo aprire il centro culturale entro la fine
dell’anno». Si sblocca il percorso per l’apertura
della biblioteca comunale su via della Costituzione.
Già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea e
inviato alla Gazzetta Ufficiale Italiana, il bando
di gara per l’acquisto degli arredi per la nuova
biblioteca comunale di Rosignano Solvay. L’apertura
di quello che l’amministrazione ha ribattezzato
centro culturale di via della Costituzione e sul
quale sono stati investiti oltre sei milioni di
euro, è slittata di alcuni mesi a causa del patto di
stabilità. Nonostante nei mesi scorsi il Comune
avesse già previsto le somme destinate all’acquisto
dei nuovi arredi, il rispetto della norma non ha
permesso di pubblicare il bando dato che
l’amministrazione non poteva garantire con certezza
i tempi di pagamento delle imprese che si
aggiudicheranno l’appalto. Ora il via libera per la
gara. L’obiettivo del Comune, come conferma il
sindaco, è quello di aprire la biblioteca entro la
fine dell’anno. Si tratterà di una procedura di gara
speciale visto che il suo valore è poco meno di
500mila euro. Per questo il Comune è dovuto
ricorrere a un bando europeo che prevede una
procedura sicuramente più complessa. «Sulla base dei
giorni che per legge debbono decorrere dalla
pubblicazione del bando sulla Gazzetta Ufficiale –
spiega l’ingegner Andrea Immorali – prevediamo di
avere nei nostri uffici tutte le offerte entro la
metà di luglio». A quel punto dovranno scattare
tutti i controlli che la legge impone e per dare la
possibilità ai concorrenti di esaminare la
correttezza della procedura nonché i punteggi
attraverso i quali potranno aggiudicarsi la gara.
Solo dopo potranno prendere il via i lavori per
arredare la nuova biblioteca. L’intenzione
dell’amministrazione è quella di ampliare al massimo
l’apertura della biblioteca, con un orario che sarà
continuativo per dare la possibilità agli studenti,
anche universitari, di frequentare senza limiti, il
Centro Culturale. Per garantire l’orario non stop il
Comune dovrà ricorrere ad un'altra gara affinché il
personale di cooperative o associazioni possa
integrare l’orario dei dipendenti comunali. Anche il
punto di Ristoro all’interno del centro culturale su
via della Costituzione verrà dato in gestione.
All’interno dell’edificio, secondo i progetti
dell’amministrazione, troverà spazio anche l’Informagiovani
e il Ciaf. Evidente che le procedure per arredare i
nuovi spazi, i traslochi dalla biblioteca
attualmente in uso, i tempi sono stretti. (al.be.)
11/1/13
-
Biblioteca, arredi a rischio: il Comune congela la
gara.
Slitta il bando da 500mila euro. Il sindaco: «Soldi
stanziati, dobbiamo valutare se il patto di
stabilità ci permette di rispettare i tempi per i
pagamenti». La legge di stabilità tiene in scacco
l'ultimazione della nuova biblioteca comunale di via
della Costituzione. L'amministrazione non è ancora
in grado di pubblicare il bando per gli arredi della
struttura. C'è infatti il rischio che, sulla base
delle indicazioni contenute nella normativa
approvata dal Governo lo scorso 24 dicembre, al
Comune venga interdetta la possibilità di saldare
regolarmente fatture relative a progetti ancora da
appaltare. Come quello riguardante gli arredi della
nuova biblioteca, appunto. Da sottolineare che il
Comune, che per il bando relativo alla sistemazione
di tavoli, scaffalature e sedute per tutta la
biblioteca ha previsto una spesa di circa 500mila
euro, i soldi per completare il progetto li ha già
stanziati. Il problema è capire se le ultime leggi
sul contenimento della spesa pubblica nell'arco del
2013 permetteranno all'amministrazione di spenderli.
Di fatto il percorso per portare a termine
l'imponente e tanto attesa opera pubblica slitta
ancora, quando invece a metà novembre scorso il
responsabile dell'ufficio lavori pubblici Andrea
Immorali aveva assicurato che entro i primi di
dicembre il bando per la fornitura degli arredi
della nuova biblioteca sarebbe stato pubblicato.
Anche perché ad oggi l'edificio su via della
Costituzione risulta praticamente ultimato.
2/2/12
- Ma era proprio necessaria una struttura così
faraonica ed un tale impiego di fondi? Quanto
costerà a fine consuntivo? E quanto costerà
mantenerla in uso? Ci sono tante perplessità ma mi
fermo quì.
Marco Bata.
24/10/11
- La biblioteca accoglierà l’Informagiovani, la
ludoteca, l’asilo di via Risorgimento e un bar.
Considerando i tempi burocratici, non sarà aperta
prima dell’inizio dell’estate. In ogni caso, i costi
che verranno sostenuti per questi ultimi lavori
erano già previsti nella cifra iniziale del
progetto, finanziato del Comune, con contributi
regionali e attraverso alienazione di beni. «Un
progetto ambizioso - spiegano i tecnici del Comune -
un centro culturale unico in Italia per la sua
sensibilità all’ambiente: le torri che capteranno le
brezze marine d’estate, mentre d’inverno forniranno
aria da riscaldare e immettere in tubature
sotterranee, insieme alle 9mila presse di paglia
utilizzate nei muri, coperti da intonaco che
serviranno da isolante termico. Insieme ovviamente
al tetto su cui saranno piantati licheni, in modo da
avere un minor impatto con l’esterno». Un progetto
anche molto costoso, circa 6 milioni e 200mila euro
tutto compreso, osteggiato dalle opposizioni e da
Confindustria.
Ora occorre arredare gli interni e sistemare
l’esterno. Per l’esterno, la ditta vincitrice
dell’appalto, la Ccc di Bologna, sta già provvedendo
al posizionamento del verde. In più ci sarà un
intervento impiantistico per quando riguarda il
teleriscaldamento che nel progetto originale non era
previsto, perchè passava troppo lontano e non
era possibile fare l’allaccio. Ora che il
teleriscaldamento passa vicino dalla nuova
biblioteca, la ditta provvederà direttamente
all’allaccio, mettendo così in condizione di
utilizzare questa fonte di riscaldamento proveniente
dallo stabilimento Solvay. Il costo per i lavori
esterni è pari a circa 240-250mila euro, già
previsti negli oltre 6 milioni totali. Capitolo
forniture: il progetto per tutti gli arredamenti
interni, che vanno dagli scaffali, ai tavoli, alle
sedie, è in fase preliminare. Indicativamente il
bando verrà indetto a inizio del anno nuovo, e fra
gara, aggiudicazione ed effettiva fornitura, si
andrà avanti almeno fino a metà fine giugno 2012.
Tra le altre cose la cifra del bando sarà
considerevole: circa 500mila euro (anche questi già
previsti nella somma totale), che verranno affidati
alla vincitrice della gara d’appalto. Ancora presto
per pensare al nome. Demiro Marchi, ex sindaco di
Rosignano e illuminato pedagogista o Marina Musu,
anche lei grande pedagogista italiana? Per ora il
sindaco Alessandro Franchi accoglie le proposte con
prudenza.
15/9/11 - DALLA GREEN
ECONOMY POSSIBILE SPINTA PER USCIRE DA CRISI
Questo il
messaggio che arriva la Loppianolab, expo
dell'Economia di Comunione organizzato a Incisa
Valdarno (Fi) nel Polo 'Bonfanti' del movimento dei
Focolari. Alla Green economy e' stata dedicata la
principale tavola rotonda in programma oggi
nell'ambito di Loppianolab. Introducendo i lavori,
Luca Fiorani, ricercatore dell'Agenzia nazionale per
le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo
economico sostenibile, ha sottolineato il problema
di una nozione di sviluppo economico ''forse troppo
legata a quella di aumento del Pil'', definendo ''lo
sviluppo sostenibile come quello sviluppo che
assicuri a tutta l'umanita' presente e futura
l'accesso alle risorse naturali''...Sulla stessa
linea l'esperienza dell'architetto Domenica Racca di
Area Progetti, che ha vinto il concorso
internazionale per la progettazione della biblioteca
di Rosignano Marittimo (Li). Per il progetto
sono state utilizzate tecniche molto innovative: i
muri di tamponamento sono di paglia intonacata con
argilla ("Tecnica - ha spiegato - che permette un
isolamento termico quattro volte superiore a quanto
richiesto dalla legge") e l'aria entra attraverso
torri del vento che la catturano e la convogliano in
condotti sotterranei che, a seconda della stagione,
provocano il riscaldamento o il raffreddamento prima
dell'immissione nella struttura.
6/5/11
- Tempo fa avevo dato un giudizio positivo sul
progetto della nuova biblioteca di Rosignano, adesso
visto come stanno procedendo i lavori mi ricredo, la
realizzazione non è uguale a quella del progetto,
cosa sono quelle maniche a vento volgari, di tutti i
colori siamo forse al circo? Non voglio aggiungere
altro saluti. Carlo Rastelli
14/12/09
- Sono
convinto che sia lo spazio assegnatoli, che il
progetto siano buoni e spero anche che la
realizzazione avvenga in brevi tempi e non come
altre opere mai finite o inagibili.
Grazie
dell'opportunità. Renato Toncelli
28/1/09
- Il
progetto così come si vede dal blog è bello vedremo poi
la realizzazione. L'unica cosa che, pur essendo utile,
mi fa un po' pensare è la galleria che attraversa tutto
il fabbricato, io mi domando cosa diventerà la notte?
Dormitorio e spaccio droga, mi auguro comunque che non
sia così. A quando l'inizio dei lavori? Carlo Rastelli
21/1/09
- Su
disegno è veramente bella. Però in quella zona ci
vedevo meglio una piscina. Claudio Ricci
23/6/08
- Bella
cosa, ha un qualcosa di nord Europa. Alessandro Tani
10/5/08
- Ho
partecipato alla presentazione presso il Castello Pasquini
del progetto della nuova biblioteca di Rosignano. Lo
considero molto bello, ma estremamente costoso e di
difficile realizzazione soprattutto nella nostra realtà di
paese di provincia. Vedremo in futuro se il progetto
originario corrisponderà a quello realizzato. Juri
Zuffogrosso.
5/2/08
- Invio un
file relativo alla tecnica costruttiva delle balle di
paglia. Si tratta di una branca della così
detta Bio-architettura ed in particolare della "Permacultura
" !! Per ora non mi pronuncio perchè voglio indagare meglio,
ma a prima vista mi sembra una tecnica (utopica) ai primi
passi e tutta da sperimentare. W. Botti.
Case di paglia
SCHEDA DI
PROGETTO
Luogo: Lana (Bolzano), Italia
Committenza: privata
Progettisti: Architektenteam Schwarz-Schmidt,
Arch.Margareta Schwarz/ Arch.Werner Schmidt
Progetto strutture: Ing. Michael Hofer
Impresa: Roman Frei - Tisens
Tempi progetto: 10 mesi
Tempi di realizzazione: 5 mesi (giugno-ottobre 2006)
Superficie costruita mq: 310 m²
Costi: 478 euro/m³
Una casa senza spigoli
A Lana sono state realizzate delle case di vacanza costruite
con balle di paglia e argilla.
Con questo progetto, un’opera che si basa sui principi della
bioarchitettura senza rinunciare alle forme
dell’architettura contemporanea, il team dei progettisti
Schwarz-Schmidt ha ottenuto il secondo posto del “Premio di
Architettura in Alto Adige”.
I componenti della giuria del premio hanno apprezzato il
modo in cui è stato risolto il rapporto fra scelte
compositive e tecnica costruttiva.
La creazione di spazi dalle geometrie semplici e, in
particolare, l’utilizzo della forma arrotondata sembra
interpretare, su grande scala, l’elemento formale
caratteristico delle case costruite con balle di paglia con
gli spigoli arrotondati che si creano spalmando l’intonaco
sui bordi.
Il progetto
Il complesso è costituito da quattro unità abitative
separate, un solo piano fuori terra, poste nei pressi di
un’azienda agricola. I singoli monolocali sono completamente
aperti a sud, dove una grande vetrata si affaccia su una
terrazza panoramica rivolta su un vigneto. A nord, invece,
le case sono chiuse da un muro dalla forma arrotondata,
tagliato solamente da piccole aperture. I tetti sono piani
e, a loro volta, coperti da una pergola sulla quale si
arrampica una vite.
I materiali utilizzati sono la paglia, il legno e l’
argilla: si trovano in loco, si procurano facilmente e sono
a basso impatto ambientale in fase di smaltimento.
Dal punto di vista del risparmio energetico la casa è
classificata come “casa clima A”, (cioè la certificazione
sul fabbisogno energetico degli edifici messa a punto per la
prima volta dalla provincia di Bolzano).
Costruire con le balle di paglia
La tecnica delle balle utilizzate come pareti portanti è
conosciuta come stile “Nebraska”, nome dato dai pionieri di
questa tecnica, i coloni americani che la inventarono alla
fine del 1800 non appena inventata la macchina imballatrice
a vapore.
I committenti hanno optato per questa tecnica costruttiva
per le sue caratteristiche di ecocompatibilità e di
economicità. Considerato il basso costo della materia prima
questo metodo permette un risparmio del 20% rispetto a
un’abitazione normale.
Una volta realizzate le fondamenta, unica parte costituita
da setti in cemento armato, che creano un vespaio che isola
la costruzione dai ristagni d’acqua, è stata posata una
soletta in legno sopra la quale sono state impilate le balle
di paglia pressate. I “mattoni” di paglia, (che misurano 80
x 220 x 80 cm), compongono le pareti portanti, e sono poi
legati e stretti fra loro per mezzo di cinghie di tessuto.
Porte e finestre vengono predisposte sin dall’inizio per
mezzo di telai in legno che interrompono la trama delle
balle. Una volta composte le pareti queste vanno “rasate”
progressivamente, tagliando tutte le stoppie che spuntano
dalla superficie. Questo è necessario anche per evitare i
rischi d’incendio dovuti all’alta infiammabilità del
materiale: un rischio che viene meno una volta terminato
l’edificio. Lo spessore di cinque centimetri della finitura
superficiale a intonaco, infatti, garantisce al fabbricato
una protezione di classe A al fuoco (quella richiesta dalle
normative vigenti per le abitazioni). In pratica corrisponde
alla stessa classe fuoco di una parete in cemento armato
spessa 25cm.
Finitura
Terminate le pareti e inserito l’impianto elettrico i
blocchi di paglia vengono ingabbiati con una semplice rete
“da polli” che permettere alla miscela dell’intonaco di
attecchire e consolidarsi. L’intonaco a base di argilla, un
materiale decisamente traspirante indispensabile per
lasciare “respirare” la paglia, viene spruzzato sino a
costituire uno spesso strato che isola completamente
l’interno e rende impossibile il formarsi di nidi di insetti
o animali.
La legislazione
Per costruire l’edificio è stato richiesto un normale
“Permesso di costruire”. A tutt’oggi, infatti, il Testo
Unico non considera questo materiale fra quelli edilizi e si
rende così necessario fare riferimento alle singole
prescrizioni che riguardano gli edifici d’abitazione per
quanto concerne la statica, il risparmio energetico,
l’isolamento acustico e la resistenza al fuoco: tutti
vincoli che questa tecnica è in grado di rispettare.
Statica
I progettisti hanno potuto avvalersi di certificazioni
risultanti da prove di carico effettuate in laboratori
universitari svizzeri dai quali risulta che una balla di
fieno è in grado di supportare pesi pari a 15 tonnellate al
metro quadrato.
Più isolati di così: isolamento termico e acustico
In generale il valore di trasmittanza termica (K) delle
balle di paglia è molto più basso, cioè migliore rispetto a
quello di una parete composta da un pacchetto di mattoni/calcestruzzo+
isolamento in fibra minerale. In cifre questa differenza si
esprime in circa 0,13 W/m2K della paglia contro i
0,44 W/m2K delle pareti composte, (in questo caso
i progettisti hanno raggiunto un valore di 0,07W/m2K).
Già solamente lo spessore delle pareti di almeno 90 cm
dovrebbe garantire un certo isolamento acustico
dall’esterno, ma le case con pareti in paglia compressa
raggiungono e superano i livelli e valori richiesti dalla
legge riguardanti l’isolamento acustico con il valore di Rw
richiesto che supera addirittura i 50 dB.
Reperibilità del materiale
Il principale vantaggio legato a questa tecnica è il fatto
che il materiale sia di produzione locale. La vicinanza ai
campi di grano, segale o orzo, questi i principali tipi di
frumento dei quali si possono riutilizzare gli steli,
elimina i costi di trasporto e abbassa quelli di produzione.
Il costo di una parete in paglia può variare dai 7 ai 40
euro al mc; quello di una singola balla comperata
direttamente dal produttore parte da 1,5 euro.
Ci sono tuttavia alcuni accorgimenti di cui tenere conto per
ottenere materiale di qualità adatta all’utilizzo in
edilizia. In primo luogo la presenza in zona di macchine
imballatrici che producano balle a forma di parallelepipedo
e non a forma di “girella” (forma che oramai caratterizza i
nostri paesaggi agrari). In secondo luogo è necessario
regolare la macchina alla massima compressione in modo che
aumenti la compattezza delle balle che devono contenere un
terzo di paglia in più rispetto alla norma. Di solito il
frumento di segale viene considerato quello più adatto alla
costruzione perché ha gli steli più lunghi e più resistenti
e la mietitura avviene tra metà luglio e agosto, i mesi più
adatti per il cantiere. Questa tecnica sta trovando sempre
più applicazioni nell’edilizia dell’emergenza, ma
ultimamente anche nella costruzione di sale di registrazione
e in quella di barriere acustiche autostradali. In Italia
oggi questa tecnica è ancora poco diffusa. Come abbiamo
visto sono molti gli aspetti positivi a partire dal fatto
che può costituire una ragione in più per salvaguardare i
terreni agricoli e la cultura rurale.
12/1/08
- Il progetto
è indubbiamente bello e quasi faraonico senz'altro troppo
per un paese come ROSIGNANO. In periodi di crisi come questi
non è un bell'esempio per i cittadini. Manuel Giannicchi.
10/1/08
- È
stato approvato il progetto
definitivo della biblioteca civica di Chivasso (TO), redatto dallo studio
area_progetti di Torino, che si è
recentemente aggiudicato il concorso
internazionale per la realizzazione
della biblioteca di Rosignano Marittimo.
L'incarico è stato aggiudicato
attraverso una gara ad inviti. Progetto
e realizzazione sono cofinanziati, oltre
che dal Comune di Chivasso, dagli
assessorati regionali ai trasporti ed
alla cultura. Particolare attenzione è
stata posta, nella progettazione delle
strutture portanti, realizzate in
cemento armato alleggerito, al
contenimento di rumori e vibrazioni, a
causa della localizzazione dell’edificio
nella nuova sistemazione urbanistica
dello scalo merci ferroviario, il
MOVICENTRO. Il risultato è quello di
biblioteca anche per i viaggiatori, che
dovrà saper attrarre, oltre ai lettori
affezionati, anche il pubblico di
passaggio, attraverso procedimenti di
prestito rapidi, distributori automatici
di libri, esposizioni di novità, offerta
di collegamenti internet, il tutto
localizzato al piano terra
dell'edificio. La funzione informativa
riguardante orari e percorsi dei mezzi
in transito, viabilità, news, fornirà un
valore aggiunto al ruolo proprio della
biblioteca di pubblica lettura.
L'architettura e gli spazi interni
saranno al tempo stesso evocativi ed
accoglienti, innovativi, informali.
Segnalato da
www.edilportale.com
In
cantiere 9mila presse di paglia, lavori
pronti prima dell’estate 2011
Sarà la prima struttura pubblica in Italia interamente
realizzata con questo materiale povero, Ok le prove
antincendio. Il cantiere della nuova biblioteca è a metà
dell’opera: completata la copertura e le mura di
rivestimento, in parte già “imbottite” di paglia, marchio di
fabbrica della struttura. Novemila ne saranno utilizzate per
l’esecuzione completa, che ne faranno il primo edificio
pubblico in Italia interamente realizzato con questo
materiale.
Quasi 3mila metri quadrati per un costo chiavi in mano di
sei milioni e 200mila euro, numeri che hanno fatto insorgere
le opposizioni (che parlano di sprechi e opera
sovradimensionata), la biblioteca comunale di Rosignano sta
prendendo forma. Un parallelepipedo basso, a un unico piano,
che ospiterà oltre allo spazio libri (ed emeroteca con la
sala di lettura dei giornali) la ludoteca e l’asilo di
piazza Risorgimento, l’ Informagiovani, un bar. Il tutto a
ridosso del campo di tamburello e della ferrovia, da cui
l’edificio è protetto da un’alta duna di terra (che sarà
piantumata) e da un giardinetto, e collegato direttamente al
sottopasso di via del Fante, da cui è previsto uno dei tre
accessi. Intorno una pista ciclabile aperta a tutti, anche
se munita di cancelli (da chiudere all’occorrenza).
Il ruolino di marcia prevede che i lavori siano completati
entro il 2012, arredi compresi, per i quali devono essere
bandite le gare d’appalto. Insomma fra due anni la
biblioteca dovrà essere fruibile dai cittadini.
Ieri mattina il sindaco e l’assessore ai Lavori pubblici
hanno svolto un sopralluogo sul cantieri, insieme ai tecnici
progettisti e dell’impresa esecutrice. Alessandro Franchi e
Lilia Benini sono stati accompagnati dai tecnici comunali -
i dirigenti Immorali e Brogi, rispettivamente ufficio
tecnico e settore scuola - e dagli architetti e ingegneri
che curano l’opera: i progettisti delle due società (di
Genova e Torino) che hanno vinto il concorso di idee, e
della Cooperativa lavoratori delle costruzioni di Livorno (Clc)
che ha ottenuto l’appalto di costruzione. I lavori
strutturali - hanno assicurato - saranno completati entro
l’estate del 2011. Imminenti i bandi - dice l’ingegnere
comunale Immorali - per gli arredi (anche questi
ecocompatibili).
L’utilizzo della paglia - sperimentale per l’urbanistica
pubblica - è garantito, ha detto il direttore dei lavori,
architetto Domenica Racca rispondendo alle nostre domande,
da decenni di pratica. Che ne testano la natura “ ecologica,
economica e fortemente termica”. La Clc ha riprodotto in
scala reale una sezione di sei metri di muro, spiega l’ing.
Giorgio De Sio. Nessun rischio di incendio, dice Racca: la
paglia è pressata all’interno di un intonaco largo 6 cm per
parte. Il tutto certificato dai vigili del fuoco. Le pareti
hanno uno spessore di circa 50 cm.
E tutto l’edificio avrà il certificato energetico di classe
A, ovvero a massimo risparmio e minimo impatto. Sul tetto un
pratino di licheni (con minima manutenzione), all’esterno
una torre del vento che garantisce la refrigerazione
dell’aria in estate. M.M. (Il Tirreno
16-12-10)
Biblioteca, si
consegnano i lavori
È arrivato il
giorno della nuova biblioteca. Oggi alle 12 il Comune
consegnerà i lavori alla Ccc, il consorzio che ha vinto
la gara d’appalto. L’appuntamento è nell’area dove
nascerà la struttura, vale a dire in via della
Costituzione. Per l’ente ci saranno il sindaco
Alessandro Franchi, l’assessore ai lavori pubblici Lilia
Benini, l’ingegnere comunale Andrea Immorali e il
dirigente d’area Vincenzo Brogi. Con loro il direttore
dei lavori Domenico Racca, i coordinatori della
sicurezza gli architetti Abboccò e Feltri e i
rappresentanti del Consorzio cooperative costruzioni di
Bologna, che eseguirà materialmente i lavori. «Non si
tratta di una semplice biblioteca - afferma Vincenzo
Brogi, dirigente del settore cultura e servizi alla
persona - ma di un vero e proprio centro culturale, che
dovrà restare aperto il più possibile. Non a caso
all’interno è previsto anche uno spazio per la
ristorazione». Oltre alla biblioteca, qui troveranno
“casa” anche il Ciaf e l’Informagiovani. «La nuova
biblioteca - prosegue Brogi - sarà un luogo dove si
potranno fare incontri, presentazioni di libri e
accogliere altri eventi culturali». L’opera, da 6
milioni di euro, è stata più volte al centro delle
polemiche. Anche Confindustria, nel settembre scorso,
aveva esortato il Comune ad impiegare per la crisi
questa grossa cifre. Ma con la costruzione di questo
imponente centro della cultura che fine farà l’attuale
biblioteca? (dovrebbero traslocare da via Cairoli anche
gli uffici del Comune). «Ancora non abbiamo un’idea
precisa - afferma l’assessore alla scuola Elena Ciaffone
- ma di sicuro gli attuali locali che ospitano il
servizio, così come il Ciaf e l’Informagiovani, saranno
utilizzati diversamente». Tra le ipotesi c’era anche
quella di consegnare gli spazi alla scuola media, ma
come già annunciato nei giorni scorsi nei piani del
Comune c’è la realizzazione di un nuovo edificio in
grado di accorpare le Fattori e le ex Dante Alighieri.
Un’altra possibilità è quella di creare un centro del
volontariato, in grado di riunire in un solo punto tutte
quelle associazioni che si rivolgono alle fasce deboli
della popolazione e che magari non hanno una sede.
Ma.Mo.
(Il Tirreno
28-01-10)
APERTA FINO AL 4 MAGGIO AL CASTELLO PASQUINI L'ESPOSIZIONE "LA
NUOVA BIBLIOTECA DI ROSIGNANO. SETTE PROGETTI IN MOSTRA
"Rimane aperta fino al
4 maggio nelle sale del secondo piano del Castello Pasquini
l’esposizione, ad ingresso gratuito, “La nuova Biblioteca di
Rosignano. Sette progetti in mostra”, promossa dal Comune di
Rosignano per far conoscere a tutti gli interessati il progetto
scelto per la nuova Biblioteca e le altre sei proposte
progettuali che sono risultate finaliste del concorso di idee.
Grande interesse per la presentazione del progetto vincitore
all’evento inaugurale, con molte domande da parte del pubblico
soprattutto sul fronte delle tecnologie ambientali
d’avanguardia. “Ad inizio della legislatura – ha sottolineato il
Sindaco Alessandro Nenci – abbiamo deciso di non ristrutturare
la vecchia biblioteca ma di procedere invece alla realizzazione
di una nuova struttura perchè ritenevamo che a Rosignano Solvay
servisse una vera e propria ‘piazza della cultura’, aperta
all’esterno ed eco-compatibile. Il progetto vincitore – ha
concluso - rispecchia questa filosofia di fondo”. Soddisfatto
anche l’Ingegnere Comunale Andrea Immorali: “Il concorso di idee
– ha spiegato – era uno strumento nuovo per noi e alla fine si è
rivelato un’esperienza molto positiva, perché ci ha permesso di
scegliere il prodotto anziché i progettisti. Si tratta di una
procedura moderna, molto utilizzata in Europa”. A seguire una
presentazione molto dettagliata del progetto da parte dei
vincitori, che hanno posto l’accento sulla funzionalità della
struttura e sui molteplici accorgimenti utilizzati per renderla
del tutto eco-compatibile: la duna verde a protezione del rumore
della ferrovia, la torre del vento e i camini di ventilazione
per il raffrescamento, la passeggiata interna che apre la
struttura alla cittadinanza, i muri perimetrali in paglia, le
vetrate per l’illuminazione ed il riscaldamento, i pannelli
solari e fotovoltaici, le sale di lettura comuni ed individuali,
la separazione tra i vari spazi (biblioteca, emeroteca e bar,
ludoteca e biblioteca ragazzi) per rendere i vari ambiti
indipendenti e i “libromat”, ovvero una sorta di buche bancomat
da utilizzare per la restituzione dei libri. La mostra rimarrà
aperta fino al 4 maggio: dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 20,
il sabato, la domenica ed il 25 aprile dalle 10 alle 12 e dalle
17 alle 20. (Dal
sito del Comune di R.M.)
La nuova biblioteca
‘ecocompatibile’ di Rosignano Solvay
Vince un progetto in legno lamellare e balle di paglia
Dicembre 2007 -
Area progetti srl degli architetti Giorgio Gazzera,
Raffaella Magnano e Domenico Racca con Paola Arbocò, Pierluigi
Feltri, Maurizio Vallino dello studio genovese UNA2
architetti associati hanno vinto il concorso per la nuova
biblioteca civica di Rosignano Solvay e per gli spazi da
destinare all'Informagiovani e alla ludoteca, nonché per la
progettazione di un ambito polivalente e di un bar-ristoro con
sistemazione esterna del lotto. L’impostazione planimetrica a
piastra, su di un solo piano fuori terra, soddisfa l'esigenza
primaria di una organizzazione razionale della biblioteca ed al
tempo stesso favorisce la creazione di uno spazio pubblico che
riproduce la suggestione di strada pedonale coperta. Il percorso
informale tra le due città dense viene assorbito dalla nuova
costruzione con il risultato di includere i flussi pedonali,
diretti verso il sottopassaggio della ferrovia, entro il nuovo
organismo edilizio. Questa dinamica consente ai passanti un
approccio diverso ed innovativo con i servizi della biblioteca,
verso i quali si sentiranno naturalmente attratti, anche solo
spinti dalla curiosità, e potranno vincere la tipica paura della
soglia che tiene lontane le persone dall'ingresso in edifici
istituzionali.
La biblioteca non è racchiusa all'interno di un edificio, ma
attraverso la strada coperta, il bar, il giardino, la biblioteca
è nella città. Il nuovo edificio non esprime rappresentatività
con la forma della sua architettura, il suo valore simbolico è
nel modo di rapportarsi al contesto e alla natura. Alla scala
urbana l'architettura è seminascosta dal verde; unica emergenza
sono i camini di ventilazione, prismi dalle semplici
deformazioni, colorati la notte da una luce che varia quasi
impercettibilmente in funzione del bilancio energetico
dell'edificio.
La biblioteca è un simbolo di per se stessa: simbolo di
conoscenza,di divulgazione, di ampiezza di vedute, di fruizione
intelligente delle risorse; una sorta di monumento alla
sostenibilità ed alla cultura del rispetto dell'ambiente.
Questa biblioteca, realizzata con struttura in legno lamellare e
con muri di tamponamento in balle di paglia, che sfrutta sistemi
di ventilazione naturale, risponde alle caratteristiche
specifiche di ecocompatibiltà, sostenibilità, efficienza
energetica, capacità di isolamento termico ed acustico e costo
contenuto che l'Amministrazione desidera ottenere e ne
rappresenta quindi il simbolo, il monumento. Rafforza, inoltre,
il principio della centralità dell'utenza, che qui troverà
servizi bibliotecari e benessere ambientale, garantito
dall'adozione di strategie passive ed impiantistiche atte a
migliorare la prestazione energetica complessiva dell’edificio,
e che hanno finito per caratterizzare fortemente l’immagine
dell’edificio, ampliando, anziché limitando, le capacità
espressive dell’architettura mediante l’integrazione di elementi
tecnologici innovativi e qualificanti.
La progettazione, fortemente integrata negli aspetti
architettonici ed impiantistici, ha utilizzato tecnologie
innovative al fine di migliorare il comportamento energetico
dell’edificio e contenerne l’impatto ambientale: componenti di
involucro ad elevate prestazioni; metodi di ventilazione
naturale, un sistema geotermico costituito da condotti interrati
per il preriscaldamento dell’aria di ventilazione in inverno ed
il suo raffrescamento d’estate; collettori solari termici ad
acqua per la produzione di acqua calda sanitaria; un impianto
fotovoltaico; un sistema di supervisione e controllo per il
comando dei sistemi impiantistici e dei sistemi edilizi.
La scelta del tetto verde a copertura dell’intera superficie
edificata è derivata dalla volontà di rispondere alle istanze di
sostenibilità, non solo grazie alle elevate prestazioni
termofisiche fornite, ma anche per il contributo efficace
offerto nella riduzione delle polveri sottili in atmosfera e dei
gas a effetto-serra.
Le superfici vetrate, che rappresentano l’elemento più debole
dell’involucro dal punto di vista del comfort acustico, si
affacciano per lo più verso il percorso pedonale che taglia
l’edificio, laddove si può facilmente prevedere che le fonti di
disturbo saranno più deboli. L’unica eccezione è rappresentata
dalla facciata sud-ovest, dove l’ampia superficie vetrata è
funzionale all’illuminazione dello spazio dedicato alla lettura
e favorisce l'integrazione con il giardino.
Dal sito: www.archiportale.com
Per la nascita e la storia della biblioteca comunale
QUI
10/9/2020
- Almeno quattro gli interventi
fatti
per le infiltrazioni d'acqua.
Anche le finestre erano difettose e
sono state sostituite.
Più di
100mila euro spesi in sette anni per
le riparazioni al centro Le Creste.
Riparazioni già per oltre
centomila euro su un'opera che è
stata inaugurata sette anni fa ed è
costata circa sei milioni di euro.Questi sono i numeri del centro
culturale Le Creste, trentamila
metri quadrati per biblioteca, per
servizi educativi, emeroteca e
caffetteria. Ed è proprio
quest'ultima zona a essere ancora
chiusa per il problema che ha
caratterizzato la struttura fin
dalla sua inaugurazione, cioè quello
delle infiltrazioni dal tetto. C'è
una criticità grossa nella membrana
che dovrebbe impermeabilizzare la
vasta copertura dove svettano i
camini colorati a forma di creste,
quelli che, grazie a una scuola
primaria, hanno dato l'ispirazione
per il nome del centro culturale.
Una struttura all'avanguardia che è
stata realizzata con materiale
ecosostenibile, in particolare le
presse di paglia che servono per la
coibentazione delle pareti.Purtroppo
questa particolare caratteristica
della costruzione, realizzata a
partire dal 2010, ha costituito un
aggravante perché con le
infiltrazioni di acqua dal tetto la
paglia si è deteriorata
e quindi le presse sono state
sostituite un paio di volte.Già
poche settimane dopo l'inaugurazione
dovettero essere messe delle toppe,
per un importo di 35mila euro, e gli
interventi furono a carico di chi
aveva realizzato l'opera, la
cooperativa Clc di Livorno. Poi nel
2015 fu la volta delle finestre
perché non chiudevano bene e
rischiavano ci compromettere
l'impianto di climatizzazione (con
un intervento di 25mila euro).Nel
2016 un'altra ricognizione sulla copertura e altre toppe messe. Nel
2019 lavori di somma urgenza per
oltre 20mila euro. E ora ennesima
criticità da risolvere per riaprire
il bar, come detto prima, ancora
chiuso al pubblico. Le zone a
rischio sono sempre state quelle
dell'archivio della biblioteca e il
bar. Per fortuna l'acqua non ha mai
toccato le sale di lettura (e quindi
non ci sono state chiusure). Ma,
come spiegato anche dall'assessore
Giovanni Bracci, la copertura andrà
rifatta in alcune parti. Prima,
però, l'amministrazione ha deciso di
chiedere un accertamento tecnico
preventivo per capire le cause di
queste infiltrazioni e valutare se
chiedere o meno un risarcimento a
chi ha realizzato l'opera. Lucia Aterini-Il Tirreno.
4/12/2021
Infiltrazioni alle Creste, storia
infinita.Bar ancora chiuso dopo
oltre un anno.
La struttura ha presentato problemi
fino dall'inaugurazione e il Comune
ci ha investito un patrimonio. Il
sindaco: «Incassati 80.000 euro da
chi l'ha realizzata. L'obiettivo è
iniziare i lavori a inizio 2022»
La cattiva notizia è che il bar
resta chiuso, dopo oltre un anno.
Perché gli annosi problemi
d'infiltrazione non sono ancora
stati risolti. La buona è che il
Comune ha ottenuto 80.000 euro da
chi ha realizzato il centro
culturale Le Creste. E «questo ci
permette di avviare le procedure per
appaltare i lavori di
impermeabilizzazione del tetto.
L'obiettivo è iniziare gli
interventi nei primi mesi del 2022»,
dice il sindaco di Rosignano Daniele
Donati. Il problema sostanziale è
uno: piove dentro. E le
infiltrazioni affondano le radici
lontano nel tempo. problemi dall'inizioPerché
la struttura del centro culturale Le
Creste, costata circa sei milioni di
euro, ha dato problemi findall'inaugurazione,
avvenuta nel dicembre del 2013. Il
Comune è dovuto intervenire subito
(con 35.000 euro) per sistemare la
copertura e dopo appena un anno
dall'apertura ha stanziato 24.000
euro per rifare le finestre. Perché
il sistema di apertura e chiusura
funzionava male e l'acqua piovana
attraversava gli infissi. Ma l'acqua
piovana non entrava nella struttura
solamente dalle finestre. C'era
anche il problema del tetto.
Ricordiamo, in tutto questo, che il
centro è stato costruito in modalità
«ecosostenibile», attraverso
l'impiego di impalcati di legno e di
muri con balle di paglia.ancora
lavoriNel 2016 il Comune è
intervenuto di nuovo sulla
manutenzione della copertura. E in
quell'occasione sono state
sostituite anche alcune balle di
paglia con cui era stato realizzato
il tetto, perché si era capito non
erano in grado di bloccare l'acqua
piovana. Problemi simili si sono
riproposti, nel corso del tempo,
regolarmente e, in maniera più
incisiva, a partire dal novembre del
2019. È servito un altro
investimento, da 20.000 euro. E
dall'anno dopo, il 2020, le
infiltrazioni sono diventate
insostenibili. L'amministrazione
comunale, a quel punto, ha deciso di
muoversi su due binari. Da una parte
ha continuato a tamponare i danni. E
nel frattempo all'interno della
biblioteca sono stati sistemati teli
di plastica a protezione dei libri.
Dall'altra ha preso in
considerazione le vie legali,
disponendo la realizzazione di un
accertamento tecnico preventivo nei
confronti della ditta appaltatrice
dei lavori per la struttura di
Rosignano Solvay. Si trattava di una
consulenza tecnica per verificare i
lavori e per, eventualmente,
presentare una richiesta danni in
sede civile. E così arriviamo a
oggi. soldi al comuneA fare il punto
della situazione è il sindaco. «Con
l'aiuto dei nostri legali abbiamo
fatto una transazione con i soggetti
che hanno realizzato Le Creste i
quali, con una chiusura bonaria del
procedimento, hanno corrisposto al
Comune 80.000 euro». Che in questo
modo abbiano implicitamente
riconosciuto dei vizi in fase di
realizzazione della struttura? Il
dubbio c'è. Fatto sta che «abbiamo
fatto una variazione al bilancio
qualche giorno fa e, in questo modo,
abbiamo acquisito questi 80.000
euro. Tutto ciò ci consentirà di
avviare le procedure per partire con
i lavori». Che prevedono, come di
norma, una serie di tappe
burocratiche. «lavori nel
2022»«Abbiamo le risorse per la
progettazione - dice il sindaco -.
Sarà poi fatta la gara d'appalto, in
modo tale da iniziare con i lavori
nei primi mesi del 2022». A questo
punto non si tratta più di
rattoppare la paglia del tetto.
Bisogna rifare tutto. «Deve essere
rivista tutta la copertura e si deve
attuare un intervento definitivo di
impermeabilizzazione del tetto». I
lavori costano «300.000 euro. Più ci
sono gli 80.000 auro acquisiti dalla
transazione». Di tempo ce n'è
voluto. E intanto dentro alle Creste
è continuato a piovere, tanto che il
bar, dato in gestione alla
cooperativa Nuovo Futuro, è ancora
chiuso. Ha sbarrato le sue porte nel
marzo del 2020 a causa del Covid e
non ha più riaperto. Motivi di
sicurezza: l'acqua piovana sugli
impianti è pericolosa. Così adesso
il bar si presenta com'è in foto.
Vuoto e desolante. Gli altri servizi
del centro culturale, invece,
funzionano. «È vero - spiega il
sindaco - c'è voluto un po'. C'è
stato il Covid e poi era iniziata la
procedura con i soggetti che hanno
realizzato la struttura. Queste cose
richiedono tempo, ma adesso la
pratica è chiusa». La speranza è
che, dopo anni, sia la volta buona
per risolvere i problemi del centro
culturale e per mettere le Creste al
riparo dalla pioggia. Claudia
Guarino Il Tirreno.
13 gennaio 2023
- Resta
chiuso il centro Le Creste, mancano
le certificazioni - È costato 5
milioni di euro, ultima manutenzione
da oltre un milione.
Quando riaprirà al pubblico la
biblioteca del centro Le Creste?
Inaugurato e aperto alla fine del
2013, il centro culturale Le Creste
è un caso “paradigmatico” nel
panorama progettuale degli ultimi
anni. Un caso di architettura
all’avanguardia, progettato da Area
Progetti, UNA2 Architetti Associati,
Andrea Michelini e Laura Ceccarelli
che hanno utilizzato la paglia al
suo interno per garantire la
traspirazione e ridurre l’impatto
ambientale. Costo: circa 5 milioni
di euro. Purtroppo, la struttura
avveniristica ha mostrato subito
problemi strutturali. Ha avuto
problemi di infiltrazione d’acqua
dal tetto che hanno reso necessari
interventi di manutenzione. La
scorsa estate, a fine maggio, dopo
la chiusura di un giorno per
effettuare una verifica statica, il
Comune di Rosignano è stato
costretto a mettere in campo lavori
di sistemazione del tetto alla
biblioteca comunale. Per consentire
un intervento di manutenzione e il
rifacimento della copertura della
struttura, per circa un milione,9 il
Centro culturale Le Creste ha chiuso
al pubblico il 23 maggio. Per questo
motivo alcuni servizi comunali sono
stati temporaneamente sospesi per il
periodo estivo. Per quanto riguarda
la biblioteca comunale Marisa Musu,
l’ultimo giorno di apertura è stato
sabato 21 maggio ed alcuni servizi
sono stati riattivati in una sede
temporanea presso la ex palazzina di
Scapigliato, in via dell’Energia,
(traversa di via dell’Industria)
alle Morelline. I cittadini hanno
potuto usufruire di un punto
consegna prestito (su prenotazione,
in presenza, telefonica o per mail)
e restituzione del materiale
librario e dvd. Gli altri servizi
garantiti nella nuova sede
riguardavano consultazione di
quotidiani con sala ristoro,
disponibilità di una sala studio,
servizio internet al pubblico e
servizio di stampa di documenti,
fotocopie e di scansione documenti
per il pubblico. Ad oggi la
riapertura delle Creste è
subordinata ai certificati di
conformità. E per ora il servizio
resta decentrato. A.B. Il Tirreno.
29 marzo 2023 -
La
struttura su via della Costituzione
a Rosignano Solvay, che è stata
sottoposta a una ristrutturazione a
seguito di alcune infiltrazioni dal
tetto, sarà
attiva a partire da mercoledì 29
marzo
I cittadini potranno tornare a
frequentare il centro Le Creste: prendere
libri in prestito, consultare testi
e studiare nelle apposite sale, ma
anche usufruire dei servizi internet
e delle numerose attività destinate
ai giovani e alle famiglie.
Ci hanno accompagnato in questo
sopralluogo il sindaco Daniele
Donati, gli assessori Licia
Montagnani e Giovanni Bracci, e la
responsabile dei servizi culturali
del Comune Caterina Bellucci. “Siamo
soddisfatti di poter restituire la
struttura ai cittadini – ha
detto Donati – e
confidiamo che Le Creste torni ad
essere quell’importante centro di
aggregazione intergenerazionale che
già negli passati è diventato un
punto di riferimento per la
comunità”.
La struttura su via della
Costituzione a Rosignano Solvay, che
è stata sottoposta a una
ristrutturazione a seguito di alcune
infiltrazioni dal tetto, sarà
attiva a partire da mercoledì 29
marzo.
Abbiamo chiesto all’amministrazione
di effettuare una visita del
complesso prima della riapertura
ufficiale del 29 marzo, così da raccontare,
gli spazi del centro culturale
rimessi a nuovo. Ci hanno
accompagnato in questo sopralluogo
il sindaco Daniele Donati, gli
assessori Licia Montagnani e
Giovanni Bracci, e la responsabile
dei servizi culturali del Comune
Caterina Bellucci. “Siamo
soddisfatti di poter restituire la
struttura ai cittadini – ha
detto Donati – e
confidiamo che Le Creste torni ad
essere quell’importante centro di
aggregazione intergenerazionale che
già negli passati è diventato un
punto di riferimento per la
comunità”.
Il centro è stato chiuso al
pubblico a fine giugno 2022, dopo
che nei due anni precedenti si erano
verificate infiltrazioni in varie
zone della struttura. Poi a
inizio luglio ha preso il via
l’intervento per riqualificare
l’impermeabilizzazione del tetto.
I lavori sono stati affidati alla
ditta Frangerini, che ha chiuso il
cantiere nei giorni scorsi. La somma
stanziata dal Comune per finanziare
l’intervento è stata di 1 milione e
300mila euroo. “Dato
che le infiltrazioni avevano
interessato varie parti del tetto –
ha spiegato Donati – è
stato deciso di rifare l’intera
copertura. Si è trattato di un
intervento importante, che ci
auguriamo abbia risolto le
problematiche emerse negli anni”.
L’intervento ha riguardato il
rifacimento della copertura
dell’intero complesso, che è stata
impermeabilizzata, ma anche una
revisione globale degli impianti e
la ripresa di alcune finiture
interne.
“La coibentazione è stata
ripristinata – ha detto
l’assessore Bracci – e
l’immobile ha mantenuto il tetto a
verde nell’ottica di una struttura
ecosostenibile”. Dopo la
chiusura del cantiere, ha preso il
via il trasferimento delle attività
(biblioteca, spazio giovani,
informagiovani, ludoteca) che erano
state temporaneamente spostate per
consentire i lavori. “Un
grande ringraziamento va al
personale – ha spiegato Donati
– per
l’impegno e la celerità con cui sta
lavorando da giorni per riaprire al
più presto la struttura”. Di Anna
Cecchini.
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