Rosignano Marittimo ieri

17 settembre 1994 - Dopo 5 anni riaprono le nuove scuole Carducci

                  L'inaugurazione delle nuove "Carducci"
Entusiasmo, emozione, il 17 settembre a Rosignano Marittimo per l’inaugurazione del nuovo edificio della Scuola Elementare “G. Carducci”. E’ l’approdo di un percorso non facile, durato cinque anni, per dare una sede degna alla scuola dove “comincia a nascere l’uomo” come ha detto la Direttrice didattica Graziella Cecchi Toncelli del secondo Circolo che ha proseguito “... insieme, Direzione scolastica ed Amministrazione Comunale, ci siamo interrogati, abbiamo fatto scelte, abbiamo superato ostacoli, abbiamo convinto, sollecitato, gioito... a seconda dei momenti; abbiamo anche sofferto insieme quando sembrava che tutto non potesse essere più realizzato: ma la volontà e l’intesa non sono mai venuti meno, anzi, vi è stato un confronto continuo, come continuo è stato il rispetto delle singole competenze e responsabilità.
Dove non esiste questo interscambio, è difficile che la scuola possa svolgere appieno i propri compiti istituzionali, specialmente quando si tratta, come nel nostro caso, di una scuola a tempo pieno, con il suo particolare progetto formativo, che trova nella struttura un elemento fondamentale per realizzare la buona qualità del servizio.

Per tutto questo è doveroso per me, e credo di interpretare la volontà di tutti, ringraziare l’Amministrazione comunale che con quest’opera ha fatto una scelta di civiltà, come afferma anche il Sindaco nella lettera augurale che ha inviato per il primo numero del nostro giornalino: una scelta di civiltà perché ristrutturando ed ampliando la scuola di Marittimo, rinnovandone tutti gli arredi ha investito sui bambini che sono il nostro futuro, ha consentito il miglior godimento di un diritto ed ha offerto la migliore delle opportunità sia agli insegnanti che agli alunni.
E’ altrettanto doveroso riconoscere che questo giorno di festa è anche la conseguenza di un efficace coordinamento fra i vari uffici che per le rispettive competenze sono entrati a far parte dell’operazione: l’Assessorato alla P.I., quello al Patrimonio, quello ai Lavori Pubblici; è notorio che nelle pubbliche amministrazioni esiste una incomunicabilità strutturale che in altre occasioni è stata una caratteristica anche di questa Amministrazione; ma la scuola di Rosignano Marittimo ha visto tutti uniti per pervenire al raggiungimento di questo obiettivo: essere pronti per il 17 di settembre, per l’inaugurazione. Non posso negare di essermi preoccupata in alcuni momenti ed anche se lo nascondevo sentivo di “rischiare grosso”, come suol dirsi: ma la puntualità con cui si rispettavano le singole scadenze ogni volta mi rasserenava e tranquillizzava. Ogniuno ha svolto il proprio compito nel rispetto dell’altro di cui sono state comprese le esigenze e le difficoltà ed al quale è sempre stata fornita la più ampia collaborazione. Confesso di essere felice per avere avuto l’opportunità di vivere un evento come questo, di essere felice di svolgere la mia professione a Rosignano e di trattare con un Ente Locale che ha a cuore i problemi dell’infanzia; orgogliosa di avere a che fare con i Rosignanini che partecipano con calore, con affetto e buon senso alla vita della scuola; orgogliosa di dirigere fra gli altri, un gruppo di insegnanti come quello della scuola G. Carducci che si distingue per disponibilità, operosità, desiderio di innovazione; e fiera perché ho a disposizione personale non docente ed ausiliario sul quale ho potuto sempre contare anche quando gli schemi sono tutti saltati ed ognuno di loro ha dovuto fare un po' di tutto. Credo anche che sia stata fortuna di tutti avere incontrato una ditta come la Polo Costruzioni che ha preso in carico il lavoro della ristrutturazione e dell’ampliamento della scuola con una serietà encomiabile: non una data concordata con la direzione è saltata, non una richiesta è stata disattesa ed ogni questione è stata risolta con senso pratico e soprattutto educazione.
Ed ora? Terminato il lavoro di tutti loro, ora tocca a noi, occorre mettere dentro questa bella struttura tutta la nostra capacità, tutta la nostra volontà, tutta la nostra creatività affinché la scelta civile dell’Amministrazione Comunale trovi il suo completamento in scelte educative in grado di porre le basi, in ogni alunno del rispetto umano, della pacifica convivenza, del cittadino corretto” (...)

Nel suo intervento il Sindaco Gianfranco Simoncini ha posto in rilievo la tradizione secolare di scuole come le Carducci “che negli ultimi decenni hanno vissuto esperienze pilota di sperimentazione, che gli hanno fatto assurgere ad un ruolo di rilievo con il tempo pieno, a livello nazionale”. Il Sindaco ha poi parlato della priorità assoluta che nelle scelte del Comune hanno assunto la formazione e la
cultura “Si può dire che non c’è stato plesso scolastico, struttura sulla quale
non si sia intervenuti o non si stia intervenendo per garantire il diritto allo studio, per estendere il sostegno all’infanzia, per dare spazi adeguati o qualificati.
Oggi inauguriamo le Carducci, tra pochi giorni apriremo la nuova sezione di Asilo Nido, stanno terminando i lavori alla Dante Alighieri, si è intervenuti a Castelnuovo, sono in corso i lavori alle Scuole Fucini, si sta per firmare il mutuo di 1 miliardo e 250 milioni che permetterà di avviare i lavori per la ristrutturazione dell’IPSIA e dell’Alberghiero.
Interventi strutturali, ai quali si sono accompagnati in questi anni interventi
di sostegno alla didattica, collaborazioni con le diverse scuole, esperienze di apertura degli istituti al territorio, che vogliamo proseguire mettendo a
disposizione della scuola i rapporti ampi che il Comune di Rosignano ha con parti importanti della cultura italiana.
La scuola come priorità dell’intervento del Comune, è una scelta che abbiamo compiuto anche a discapito di altri interventi strutturali ed altri investimenti, anche perché purtroppo a fronte degli 8-9 miliardi che abbiamo impegnato tra ristrutturazioni e straordinarie manutenzioni, l’unico intervento che ha voluto sostenere lo Stato è la quota di ammortamento su un mutuo di 50 milioni.
Ma è, credo, una scelta giusta quella che abbiamo compiuto, che trova il sostegno di una comunità fortemente legata alle proprie strutture scolastiche ed ad un’idea di civiltà che la Scuola come luogo di pace - si dice nel giornalino - hanno contribuito a creare. Di una comunità, che come nel caso della Scuola Materna o di tante altre vicende della scuola, non è disponibile a stare ad ascoltare, ma vuol dire la sua, vuol partecipare, vuol contare e giustamente nelle decisioni, anche sui colori. Tutti insieme dovremo saper utilizzare e salvaguardare la nuova struttura, aprendola all’esterno, facendone un punto d’incontro e di passaggio fondamentale.
Sono certo che saremo all’altezza, e che soprattutto i lavoratori delle Scuole Carducci si muoveranno in questo senso, dando ai bambini ciò che oggi è indispensabile per affrontare la società: un forte senso critico, una capacità di pensare autonomamente, di leggere la società per quella che è e non per come viene dipinta”.
(Da Rosignano oggi 10/94)

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