L'inaugurazione delle nuove "Carducci"
Entusiasmo, emozione, il 17 settembre a Rosignano Marittimo per
l’inaugurazione del nuovo edificio della Scuola Elementare “G.
Carducci”. E’ l’approdo di un percorso non facile, durato cinque
anni, per dare una sede degna alla scuola dove “comincia a
nascere l’uomo” come ha detto la Direttrice didattica Graziella
Cecchi Toncelli del secondo Circolo che ha proseguito “...
insieme, Direzione scolastica ed Amministrazione Comunale, ci
siamo interrogati, abbiamo fatto scelte, abbiamo superato
ostacoli, abbiamo convinto, sollecitato, gioito... a seconda dei
momenti; abbiamo anche sofferto insieme quando sembrava che
tutto non potesse essere più realizzato: ma la volontà e
l’intesa non sono mai venuti meno, anzi, vi è stato un confronto
continuo, come continuo è stato il rispetto delle singole
competenze e responsabilità.
Dove non esiste questo interscambio, è difficile che la scuola
possa svolgere appieno i propri compiti istituzionali,
specialmente quando si tratta, come nel nostro caso, di una
scuola a tempo pieno, con il suo particolare progetto formativo,
che trova nella struttura un elemento fondamentale per
realizzare la buona qualità del servizio.
Per tutto questo è doveroso per me, e credo di interpretare la
volontà di tutti, ringraziare l’Amministrazione comunale che con
quest’opera ha fatto una scelta di civiltà, come afferma anche
il Sindaco nella lettera augurale che ha inviato per il primo
numero del nostro giornalino: una scelta di civiltà perché
ristrutturando ed ampliando la scuola di Marittimo, rinnovandone
tutti gli arredi ha investito sui bambini che sono il nostro
futuro, ha consentito il miglior godimento di un diritto ed ha
offerto la migliore delle opportunità sia agli insegnanti che
agli alunni.
E’ altrettanto doveroso riconoscere che questo giorno di festa è
anche la conseguenza di un efficace coordinamento fra i vari
uffici che per le rispettive competenze sono entrati a far parte
dell’operazione: l’Assessorato alla P.I., quello al Patrimonio,
quello ai Lavori Pubblici; è notorio che nelle pubbliche
amministrazioni esiste una incomunicabilità strutturale che in
altre occasioni è stata una caratteristica anche di questa
Amministrazione; ma la scuola di Rosignano Marittimo ha visto
tutti uniti per pervenire al raggiungimento di questo obiettivo:
essere pronti per il 17 di settembre, per l’inaugurazione. Non
posso negare di essermi preoccupata in alcuni momenti ed anche
se lo nascondevo sentivo di “rischiare grosso”, come suol dirsi:
ma la puntualità con cui si rispettavano le singole scadenze
ogni volta mi rasserenava e tranquillizzava. Ogniuno ha svolto
il proprio compito
nel rispetto dell’altro di cui sono state comprese le esigenze e
le difficoltà ed al quale è sempre stata fornita la più ampia
collaborazione. Confesso di essere felice per avere avuto
l’opportunità di vivere un evento come questo, di essere felice
di svolgere la mia professione a Rosignano e di trattare con un
Ente Locale che ha a cuore i problemi dell’infanzia; orgogliosa
di avere a che fare con i Rosignanini che partecipano con
calore, con affetto e buon senso alla vita della scuola;
orgogliosa di dirigere fra gli altri, un gruppo di insegnanti
come quello della scuola G. Carducci che si distingue per
disponibilità, operosità, desiderio di innovazione; e fiera perché ho a disposizione
personale non docente ed ausiliario sul quale ho potuto sempre
contare anche quando gli schemi sono tutti saltati ed ognuno di
loro ha dovuto fare un po' di tutto.
Credo anche che sia stata fortuna di
tutti avere incontrato una ditta come la Polo Costruzioni che ha
preso in carico il lavoro della ristrutturazione e
dell’ampliamento della scuola con una serietà encomiabile: non
una data concordata con la direzione è saltata, non una
richiesta è stata disattesa ed ogni questione è stata
risolta con senso pratico e soprattutto educazione.
Ed ora?
Terminato il lavoro di tutti loro, ora tocca a noi, occorre
mettere dentro questa bella struttura tutta la nostra capacità,
tutta la nostra volontà, tutta la nostra creatività affinché la
scelta civile dell’Amministrazione Comunale trovi il suo
completamento in scelte educative in grado di porre le basi, in
ogni alunno del rispetto umano, della pacifica convivenza, del
cittadino corretto” (...)
Nel suo intervento il Sindaco Gianfranco Simoncini ha posto in
rilievo la tradizione secolare di scuole come le Carducci “che
negli ultimi decenni hanno vissuto esperienze pilota di
sperimentazione, che gli hanno fatto
assurgere ad un ruolo di rilievo con il
tempo pieno, a livello nazionale”.
Il Sindaco ha poi parlato della priorità
assoluta che nelle scelte del Comune
hanno assunto la formazione e la
cultura “Si può dire che non c’è stato
plesso scolastico, struttura sulla quale
non si sia intervenuti o non si stia
intervenendo per garantire il diritto
allo studio, per estendere il sostegno
all’infanzia, per dare spazi adeguati o
qualificati.
Oggi inauguriamo le Carducci, tra
pochi giorni apriremo la nuova
sezione di Asilo Nido, stanno terminando i lavori alla Dante Alighieri, si
è intervenuti a Castelnuovo, sono in
corso i lavori alle Scuole Fucini, si sta
per firmare il mutuo di 1 miliardo e
250 milioni che permetterà di avviare
i lavori per la ristrutturazione
dell’IPSIA e dell’Alberghiero.
Interventi strutturali, ai quali si sono
accompagnati in questi anni interventi
di sostegno alla didattica, collaborazioni con le diverse scuole, esperienze
di apertura degli istituti al territorio,
che vogliamo proseguire mettendo a
disposizione della scuola i rapporti
ampi che il Comune di Rosignano ha con parti importanti della
cultura italiana.
La scuola come priorità dell’intervento del Comune, è una scelta
che abbiamo compiuto anche a discapito di altri interventi
strutturali ed altri investimenti, anche perché purtroppo a
fronte degli 8-9 miliardi che abbiamo impegnato tra
ristrutturazioni e straordinarie manutenzioni, l’unico
intervento che ha voluto sostenere lo Stato è la quota di
ammortamento su un mutuo di 50 milioni.
Ma è, credo, una scelta giusta quella che abbiamo compiuto, che
trova il sostegno di una comunità fortemente legata alle proprie
strutture scolastiche ed ad un’idea di civiltà che la Scuola
come luogo di pace - si dice nel giornalino - hanno contribuito
a creare. Di una comunità, che come nel caso della Scuola
Materna o di tante altre vicende della scuola, non è disponibile
a stare ad ascoltare, ma vuol dire la sua, vuol partecipare,
vuol contare e giustamente nelle decisioni, anche sui colori.
Tutti insieme dovremo saper utilizzare e salvaguardare la nuova
struttura, aprendola all’esterno, facendone un punto d’incontro
e di passaggio fondamentale.
Sono certo che saremo all’altezza, e che soprattutto i
lavoratori delle Scuole Carducci si muoveranno in questo senso,
dando ai bambini ciò che oggi è indispensabile per affrontare la
società: un forte senso critico, una capacità di pensare
autonomamente, di leggere la società per quella che è e non per
come viene dipinta”.
(Da Rosignano oggi 10/94) |