La dominazione francese 1808
L’assetto sancito dalla riforma del 1776 rimase invariato
fino a quando la Toscana, con senaconsulto del 30 maggio 1808,
venne annessa all’Impero francese; con la dominazione francese
il territorio della Toscana fu diviso in tre dipartimenti di
Prefettura, quello dell’Arno (Firenze), dell’Ombrone (Siena) e
del Mediterraneo (Livorno), i quali a loro volta furono divisi
in circondari di Sottoprefettura. Rosignano, una volta soppressi
gli organi che avevano governato fino a quel momento divenne
sede di mairie, con la medesima circoscrizione
territoriale, inserita nel Dipartimento di Prefettura del
Mediterraneo. Essa era retta dal maire eletto dal
Prefetto del Circondario per rappresentare e gestire tutta
l’attività amministrativa dell’ente, rappresentava la massima
autorità locale con funzioni anche di polizia locale e rurale. A
seconda delle esigenze poteva essere affiancato anche da uno o
più adjoints sempre di nomina prefettizia. Il maire
presiedeva il Consiglio Municipale che era composto da un numero
di membri variabile secondo la consistenza della popolazione
residente: quello di Rosignano era composto da nove membri. Il
Consiglio aveva funzioni sostanzialmente consultive, doveva
deliberare in merito al rendiconto delle spese municipali,
vagliare ed approvare con una maggioranza di almeno due terzi le
proposte del maire. Il Governo francese infatti abolì le vecchie
imposizioni sostituendole, a partire dal gennaio 1809 con
l’imposta fondiaria, chiamata anche tassa prediale, l’imposta
personale, sulle porte e finestre e quella relativa alle patenti
commerciali. I reparti delle nuove tasse furono predisposti
inizialmente ad opera della stessa Giunta, successivamente
direttamente il Governo centrale si incaricò di effettuare la
ripartizione fra i dipartimenti, mentre i prefetti ed i
sottoprefetti furono incaricati di eseguire le medesime
operazioni rispettivamente per le prefetture e le mairies. In
ambito locale la riscossione di tali entrate era di competenza
del percettore, sostituto del camarlingo comunitativo, sulla
base di appositi ruoli compilati sempre dai cancellieri.
Un’altra innovazione introdotta dai francesi fu costituita dalle
nuove disposizioni in materia di Stato Civile: fino ad allora i
deputati alla registrazione delle nascite, dei decessi e dei
matrimoni cattolici erano i parroci, adesso tali funzioni furono
attribuite al Maire . I prefetti, nel mese di dicembre,
inviavano ai Maires i registri in duplice copia sui quali
trascrivere gli atti: una copia rimaneva nell’archivio comunale,
l’altra doveva essere inviata al cancelliere del Tribunale. A
conclusione del registro il Maire doveva allegare una tavola
annuale riassuntiva. La documentazione conservata della Mairie
di Rosignano è completa e raccoglie nove unità suddivise in
quattro sottoserie: atti di nascita, matrimonio, morte e stato
della popolazione. Un’altra innovazione, forse meno gradita
delle altre, fu l’introduzione dell’arruolamento militare
obbligatorio. Il maire doveva provvedere annualmente alla
redazione di elenchi di giovani di età compresa tra i 20 ed i 25
da inviare ai viceprefetti. Questi ultimi dovevano redigere la
lista degli obbligati alla leva da pubblicare presso le Mairie.
Dopo aver risolto gli eventuali ricorsi e le visite di
controllo, il Consiglio di Reclutamento provvedeva alla stesura
di una lista definitiva degli arruolati ed una degli esentati e
riformati.
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