Il Museo di Storia Naturale a
Rosignano M. dal 29 luglio 2018 (MuSNa)
Riaperto domenica 29 luglio
nella nuova sede di Villa
Pertusati (via De Filippo n.6)
il Museo di Storia Naturale di
Rosignano Marittimo. Villa
Pertusati fa parte di un
complesso storico di proprietà
del Comune in località Poggetti,
composto da una serie di edifici. Nel 2002 il complesso è
stato restaurato nell’ambito di
un progetto finanziato con fondi
europei dalla Provincia di
Livorno, e destinato a centro
polivalente per l’accoglienza,
la ricerca scientifica, la
documentazione e la
conservazione della specie.
Il complesso si compone di due
edifici principali, l’originaria
fattoria padronale, oggi
interamente adibita a Museo di
Storia Naturale, e il fabbricato
antistante adibito a centro
convegni.
La destinazione a museo, voluta
dall’amministrazione, valorizza
ed esalta la collocazione del
complesso che rappresenta il
collegamento tra il capoluogo e
il Parco dei Poggetti, rispetto
al quale Villa Pertusati si pone
come porta di accesso sia fisica
che virtuale.
Focalizzato sulle risorse
naturalistiche del nostro
territorio – anche se inquadrate
nel più ampio contesto toscano e
mediterraneo – il museo
introduce alla sua visita e al
tempo stesso ne riassume la
genesi e le peculiarità. Per sua
nuova destinazione, il Comune ha
provveduto all’adeguamento degli
impianti. I lavori, svolti da
settembre a dicembre 2017, hanno
comportato un costo di 140mila
euro.
Il Museo di Storia Naturale (che
assume l’acronimo MuSNa), risale
al 1992, quando un gruppo di
cittadini, mossi da interesse
comune per le scienze naturali,
sotto la guida di Dino Agostini,
si costituì in “Associazione
Amici della Natura Rosignano“,
dando vita ad iniziative di
ricerca, raccolta e
conservazione della collezione
che ancor oggi costituisce il
nucleo espositivo originario del
museo, arricchitosi negli anni
grazie al prosieguo delle
attività dei soci. Il percorso
espositivo permanente, anch’esso
curato dall’associazione, è
articolato in dieci sale
tematiche, al cui interno sono
esposte le collezioni di
mineralogia, botanica e
zoologia. Di particolare pregio
per numero e qualità degli
esemplari è la collezione di
ornitologia e in particolare di
uccelli acquatici. Non poteva
mancare la sala del mare,
organizzata di concerto con
l’Osservatorio Toscano per la
Biodiversità (OTB) dove è
illustrato il “santuario Pelagos”,
un progetto permanente della
Regione Toscana per la
conoscenza e la salvaguardia dei
cetacei e delle tartarughe
marine presenti nelle acque dei
nostri mari. Fortemente
orientato alla didattica e
all’educazione non solo
naturalistica e ambientale, ma
scientifica in generale, il
museo è luogo di interesse anche
per gli appassionati e i cultori
della materia, cui offre la
possibilità di consultare una
ricca biblioteca specializzata,
una diateca con oltre 1500
diapositive e più di 10mila
immagini digitali.
Grazie ad una convenzione con
l’amministrazione comunale, i
soci dell’associazione – tutti
volontari - garantiscono la
regolare apertura al pubblico
della sede e organizzano
numerose attività quali mostre,
conferenze, corsi e convegni tra
cui “Codice Armonico”, a cadenza
biennale, ormai divenuto un
appuntamento di richiamo
nazionale sulle scienze
naturali. “Sono contento e
orgoglioso di questa nuove sede
del museo perché è tutta
dedicata alle collezioni ed è
definitiva – ha detto il sindaco
Alessandro Franchi durante la
presentazione – questa soluzione
ci permette di valorizzare le
iniziative nel cuore del
capoluogo, è collegata al Parco
dei Monti Livornesi che
intendiamo valorizzare con
percorsi naturalistici e
turistici. Preziosa è la
condivisione assoluta e la
sinergia con l’associazione
Amici della natura di Rosignano
che si concretizza nella
gestione di un’istituzione
culturale da parte dei
cittadini. I soci infatti sono
cittadini appassionati di
attività scientifiche, che
mettono le loro competenze al
servizio delle scuole e della
comunità, senza il cui
contributo il museo non potrebbe
vivere”.
“Questo museo è una tessera del
puzzle che stiamo componendo,
insieme al Museo Archeologico e
il Parco delle Colline, per
raccontare la storia del
territorio, per conoscere la
nostra identità e il nostro
futuro - ha sottolineato l’assessora
alla cultura e turismo Licia
Montagnani - il museo arricchirà
l’offerta culturale e didattica,
ma anche quella turistica, basti
pensare che ospita
l’Osservatorio Toscano per la
Biodiversità che è sede del
“santuario Pelagos” per la
salvaguardia dei cetacei”.
“Il lavoro degli ultimi mesi è
stato molto sfidante – ha
affermato Alessandro Lenzi,
presidente dell’Associazione
Amici della natura di Rosignano
– il risultato che vediamo è
frutto anche della nostra voglia
di sperimentare e divulgare la
scienza al pubblico. Vogliamo
dimostrare che chi viene qui si
diverte e cresce culturalmente.
Il museo infatti è un
esperimento sociale, nato dalla
capacità visionaria di Dino
Agostini di concepire il museo
con le persone che lo
gestiscono. Qui il volontariato
diventa una risorsa pubblica.
Per valorizzare l’offerta
culturale proporremo varie
attività e anche aperture
sincronizzate con il Museo
Archeologico di Marittimo”.
Il MuSNa è aperto: nel periodo
invernale (dal 3 settembre al 30
giugno) giovedì e sabato, ore
16–19, dal lunedì al venerdì su
prenotazione per le scuole, e la
prima domenica del mese, ore
16–19; nel periodo estivo (dal 1
luglio al 2 settembre) sabato
ore 16-19 e domenica ore 9-12.
(Dal sito del CRM).
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DISCORSO DI INAUGURAZIONE MUSEO
DI STORIA NATURALE DI ROSIGNANO 29 LUGLIO 2018 (Alessandro Lenzi)
PRIMA PARTE
L’immensa felicità per la conclusione di un lungo ed impegnativo
cammino che ci ha permesso finalmente di avere una bellissima e
definitiva sede per il nostro Museo. Un luogo dove trascorrere momenti
piacevoli e divertenti.
Il luogo che insieme al museo archeologico di Rosignano Marittimo, al
Museo archeologico di Castiglioncello e alla biblioteca, sarà
uno dei luoghi del: DOVE
SI VA OGGI? COSA C’E’ DA VEDERE A ROSIGNANO?
Le ragioni di un LOGO. Quando
abbiamo presentato in anteprima questo bellissimo simbolo tutti vi hanno
visto cose diverse: le coste del mare, i colori della natura, le onde,
le colline. Confesso che in realtà questa scelta rappresenta in forma
molto stilizzata il profilo del ‘MONTE’. Uno dei luoghi che rappresenta
la nostra zona e che è meta anche di studiosi, ricercatori oltreché di
appassionati naturalisti, dei cultori del trekking e ahimè di
motociclisti irrispettosi della pace naturale. Il nostro amato ‘Poggio
Pelato’ ovvero il Monte Pelato. Ognuno ci vedrà comunque la natura che è
rappresentata in questo nostro museo.
SECONDA PARTE
Il Museo di Storia Naturale di
Rosignano esiste da più di cinquanta anni, quando un gruppo di
appassionati naturalisti si riunì e fondò il Museo, diretto allora
dall’amico, lo scomparso Dino Agostini. Nei primi anni ‘settanta’ a
Rosignano era presente un grande fermento culturale. Figure di primo
ordine come il Prof. Aldo Benincasa, direttore delle scuole elementari
Europa, e ancor prima sindaci illuminati come Demiro Marchi, Leno
Carmignoli, Enzo Fiorentini, Iginio Marianelli e poi, Giuseppe Danesin,
dettero un impulso fondamentale allo sviluppo culturale di Rosignano.
Tra questi grandi protagonisti ‘della cultura’ ci fu anche Dino
Agostini. Da allora, tutte le amministrazioni che si sono succedute, da
Danesin a Simoncini, da Nenci sino al nostro sindaco Alessandro Franchi
hanno sempre dimostrato grande interesse per questo bellissimo
esperimento che ormai si perpetra da molti anni: la gestione di un Museo
da parte di una associazione di volontariato per la quale anteporre
l’interesse e la passione per la natura a qualsiasi velleità economica è
non solo motivo di orgoglio ma anche e soprattutto un naturale modo di
interpretare il ‘fare ed agire’ per il ‘sociale’ che ci onora e ci
riempie di orgoglio. Nel 1992 si costituì’ l’Associazione ‘Amici della
Natura Rosignano’ nata per dare un perimetro ufficiale al gruppo di
persone che gestiva il Museo. Oggi siamo un bel gruppo, con più di 100
iscritti, un Consiglio Direttivo e molti tra frequentatori e soci
attivamente impegnati nelle attività museali.
Ci chiamano spesso per parlare del nostro territorio che noi conosciamo
dal punto di vista storico e naturalistico.
Raccontiamo, alle scuole e al pubblico generale, delle essenze botaniche
tipiche della nostra zona, o dei volatili che la popolano o dei funghi
che qui crescono. Capita talvolta di parlare della geologia e
mineralogia dei nostri luoghi e delle avventure imprenditoriali del
secolo scorso che videro a Rosignano non solo una Solvay nascente ma
anche altre aziende che operarono in quello che per alcuni anni fu il
massimo polo produttivo di Magnesite al mondo.
Riceviamo gli ospiti che vogliono visitare il Museo per osservare e
studiare le collezioni esposte. Le vedrete:
la sezione dedicata all’Evoluzione con la collezione antropologica, con
calchi e riproduzioni di ominidi
la splendida collezione ornitologica tra le più importanti e ricche
d’Europa, la sezione mineralogica e geologica, la sezione dedicata alla
botanica e alla micologia, il giardino botanico, la sezione dedicata
allo OTB (Osservatorio Toscano sulla Biodiversità) di cui il Museo è uno
dei centri informativi riconosciuti dalla Regione Toscana.
Ma non finisce qui. Raccontiamo di come i naviganti leggevano il cielo
per orientarsi e facciamo lezioni di astronomia all’aperto. Queste sono
le belle storie che non tutti conoscono e che ci piace raccontare e
condividere.
Teniamo i corsi ufficiali di micologia propedeutici alla raccolta e al
consumo dei funghi grazie agli esperti del nostro team che sono stati
riconosciuti tali dalla Regione Toscana. Organizziamo conferenze di
natura scientifica e divulgativa sui temi più vari. Organizziamo anche
un Congresso di scienze naturali che ogni due anni vede raccolti a
Castiglioncello, fino ad ora, ma dalla prossima edizione qui a Villa
Pertusati, i naturalisti provenienti dalle maggiori università italiane
ma anche dall’estero che hanno scelto di studiare gli aspetti
naturalistici della Toscana.
Il congresso si chiama CODICE
ARMONICO e siamo ormai alla settima edizione.
Stiamo preparando delle interessanti collaborazioni con alcune
università toscane per compiere studi territoriali nel campo delle
scienze ambientali. Qui saremo più vicini a tutti; a tutte le frazioni
del Comune. Tutti ci potranno facilmente raggiungere. le scuole
troveranno un ambiente accogliente e pieno di cose interessanti per i
bambini e le persone che qui troveranno saranno desiderose di aiutare
gli insegnanti nei loro piani educativi, come in un vero e proprio
laboratorio didattico (il laboratorio didattico è uno degli elementi
costitutivi e di pregio del nostro museo); potremo fare scienza e
divulgazione scientifica per tutti, anche per coloro che credono che sia
troppo tardi.”
Qui è in atto un grande esperimento sociale: la gestione di un museo con
il contributo attivo e volontario di tutti i cittadini e frequentatori
del museo. Appunto all’insegna di quel volontariato che è un vanto per
l’Italia (140 milioni nel mondo di cui 90 in Europa, siamo al 12° posto
EU 27).
Chi fa volontariato sa benissimo una cosa: quando siamo animati da una
autentica, limpida e pura passione sappiamo che, anche se da soli
faremmo ben poco, una volta uniti possiamo fare cose più grandi di noi.
Questa è la natura del volontariato che a mio avviso costituisce una
delle massime espressioni di partecipazione sociale esistenti.” Noi
perseguiamo a coltivare questo esperimento.
ULTIMA PARTE
Portate i vostri figli,
portate i vostri nipoti a visitare il museo. Guardando le esposizioni i
partecipando alle attività museali ‘leggeranno la natura’. Osservare le
esposizioni, toccare i campioni o fare esperimenti con essi, giocare ed
imparare nei laboratori didattici, sarà come leggere un libro. Quel
libro della natura che sappiamo essere scritto in lingua matematica come
ci ha insegnato Galileo Galilei. Che qui sarà letto attraverso le
esposizioni presenti, attraverso le nostre osservazioni, attraverso le
nostre riflessioni. Cioè vivendo il nostro museo. Quel libro-museo sarà
come un vero e proprio libro, ci cambierà e non saremo più gli stessi,
ci insegnerà il rispetto per la natura, ci insegnerà il senso della
proprietà pubblica: quello che è qui è per noi ma non ci appartiene è
comunque nostro come comunità. Ci insegnerà anche ad accrescere la
nostra coscienza civica.
In questi giorni assistiamo alla valanga di offese ed insulti che
continuamente vengono rivolti ‘agli altri’, quelli che non sono ‘noi’.
Potete facilmente vedere ciò che accade nei ‘social’: tutti contro
tutti. Ma il ‘contro’ qualcuno a cosa porta? Il risultato di uno scontro
(peggio ancora di una guerra) porta solo alla distruzione. A cosa
portano gli scontri? A NIENTE!!! Alimentano solo l’odio come unico
risultato. Noi vogliamo piuttosto costruire e lo faremo con gli
strumenti che avremo a disposizione. Qui abbiamo un museo e lo
utilizzeremo anche per accrescere il senso civico di tutti noi. Ci
insegnerà che condivisione è rispetto che apprendere è anche accrescere
le nostre coscienze. Ci insegnerà che conoscere è un bel modo di
cambiare la propria vita: è un bel modo per crescere. Qui, noi ed i
nostri figli troveremo le esposizioni e i laboratori didattici; è vero!
Ma troveremo anche persone animate dalla passione per la conoscenza.
Persone che forse potranno essere un buon esempio, un buon riferimento
per il futuro.
Voglio ricordare lo stupore e la meraviglia di un bambino di quasi 6
anni che incuriosito del luccichio di un sasso trovato nel ghiaino fu
consigliato da un grande personaggio che abbiamo avuto qui a Rosignano:
Alfredo Ghelardi che gli disse ‘fatti portare al museo di Rosignano’.
Qui, a Rosignano Marittimo, in una delle stanze dove ora c’è la sede del
comune, quel bambino conobbe Dino Agostini, il fondatore del Museo, che
noi salutiamo con un bell’applauso. Quel bambino si sentì subito a casa.
Qualche anno dopo lo stesso Dino gli disse di venire qui al Museo a
studiare: ‘sarai circondato di cultura’. Quanto era vera quella frase.
Con quale gioia la ricordo e con quale riconoscenza ripenso all’amico
Dino.
Ma poiché non ci piace indulgere sui ricordi e semmai vogliamo porci il
problema di cosa fare concretamente ora e subito e di pensare al futuro
noi diciamo che le persone sono la vera ricchezza di questo museo.
Persone animate da quello che amo identificare con il principio
dell’EIUS: Entusiasmo, Impegno, Umiltà, Sincerità.
I RINGRAZIAMENTI
Amministrazione comunale e ufficio cultura: Alessandro Franchi,
Daniele Donati, Licia Montagnani, Veronica Moretti e tutto il resto
della Giunta, Patrizio Andreoli, Angela Maria Casucci, Caterina
Bellucci, Alessandra Ciaccio, Mauro Cini
Il Consiglio: Laura Leoni, Patrizia Dell’Agnello, Carla De Santi,
Bruno Brizzi, Pierpaolo Piombanti, Carlo Baldacci, Alessandro Lenzi,
Marcello Santinelli.
Soci: Danilo, Mariella, Franco, Valentina, Valter, Antonio
(Toni), Edoardo, Riccardo, Silvia, Giacomo, Luca, Guelfo, Pierluigi,
Stefano.
Il penultimo ringraziamento va a Edina Regoli che ogni giorno di questi
ultimi mesi ha condiviso con noi questo meraviglioso viaggio che ci ha
permesso di COSTRUIRE MUSNA. MusNa il nuovo nome del nostro museo.
L’ultimo ringraziamento ‘ai ragazzi della tartaruga’ per il profondo
senso civico dimostrato:
Francesco (fotografo), Chiara , Raffaele , Sara.
Abbiamo un Museo meraviglioso dove ognuno potrà sempre portare amici,
parenti, figli e nipoti per vedere esposte alcune meraviglie della
natura messe insieme grazie alla passione e alla dedizione di cittadini
di Rosignano che hanno sempre creduto nella cultura e nel volontariato.”
Qui troverete sempre una porta aperta ed un museo pronto ad accogliervi.
Vai
a Rosignano Solvay/Museo di Storia Naturale fino al 2018.
Vai alla
biografia di Dino Agostini.
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