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Fig.41
- Olinto Marchi detto “baffo’ durante una delle prime edizioni
della Festa. (foto di Andrea Meoli)
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Fig.42 -
In prossimità del molo, il peschereccio di Nicola Sardone col
pesce fresco per l’immediata
cottura. (foto di Alvaro Rossi)
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Fig.43
- Sul molo dei Bagni Graziella l’elicottero per un giro turistico
lungo la costiera. Alla fine degli anni ‘90
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Fig.44 - Il concorso di
pittura per ragazzi negli anni ‘70. (foto di Alvaro Rossi)
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Fig.45 - Spettacolo
pirotecnico in un suggestivo fotomontaggio realizzato da Alvaro
Rossi.
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Fig.46
- La via Aurelia durante la Festa del pesce in anni recenti.
(foto di Alvaro Rossi)
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Fig.47 - Alla fine degli anni
‘70. Allestimento di una esposizione di Pittura. Tra i
principali fautori di questo tipo di iniziative, Gabriele
Guidetti, qui fotografato, anch’egli pittore.
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Fig.48
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Anni ‘70. Premiazione del concorso di pittura per ragazzi. In
primo piano Giancarlo Micheletti.
A sinistra Romano Anguillesi. Sullo sfondo Duccio Bardi.
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Fig.49 - Enzo Marchi.
(foto di Claudio Castaldi)
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Fig.50
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Fig.51
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Fig.52 - Il
trasferimento a Livorno nel 1971. A distanza dalla costa un
rimorchiatore prenderà a traino la zattera con la padella. (foto
Archivio Festa del Pesce)
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Fig.53 - Gianfranco
Ceppatelli mentre costruisce la padella. Anno 1971 (foto Archivio
Festa del Pesce)
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Fig.54 - Anno 2010. Da
sinistra:
Elena Galletti, Maria Bertini,
Rossana Niccolai
(foto di Claudio Castaldi)
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Fig.55 -
Archivio di Diego Scaramal
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Fig.56 -
A Livorno nel 1981 in
occasione dei festeggiamenti per il centenario dell’Accademia
Navale.
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Fig.57 -
Nel parco del Castello Pasquini per un
allestimento scenografico in omaggio alle avventure
di Pinocchio.
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Fig.58 - Nei primi anni ‘70.
Giuseppe Danesin addetto alla cottura del “porpo briao”. (foto
di Paolo Pagnini)
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Fig.59
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Fig.60 - Anno 1971. Una
mattina dei primi giorni di maggio; la padella prelevata al
Cedrino viene scaricata a Caletta. Si riconoscono in primo piano
da sinistra, Marcello Fantozzi e Bruno Coppini; nella fila
dietro la padella, il terzo è Enzo Bottoni; il quarto, Claudio
Pucciani; il settimo, Paolo Guglielmi; il nono, Stevan Faccenda;
poi, Marzia Bertolini e suo padre Luciano, poi Gianfranco
Ceppatelli che ha costruito la padella. L’ultimo è il manzo,
l’autista del camion.
(foto Archvio Luciano Bertolini)
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