Gabbro ieri

   3 giugno 1910 - Gabbro entra nel Comune di Rosignano Marittimo
Il 3 giugno 1910 Gabbro entra ufficialmente a far parte del Comune. Avviene nel corso di un'apposita seduta, indetta per la ratifica del Decreto Reale, giunto da Roma. Tale provvedimento, insieme ad una precisa richiesta inoltrata dagli abitanti di un paese “desideroso di svincolarsi da Collesalvetti”, rimbalza a Palazzo Civico dopo una lunga, ma non fremente attesa. All'inizio fu addotta la motivazione che l'ampliamento territoriale e l'incremento del numero degli abitanti, avrebbero reso possibile mantenere la Pretura Mandamentale. Tuttavia la ragione di fondo già sbandierata, praticamente non vale più ed il Sindaco Comparini ne fa cenno, sia pure con poche parole, nell'introdurre il dibattito. La discussione procede a sbalzi, prima pacata poi piuttosto rovente. La infiamma soprattutto Fausto Lazzaro Patrone, rigidamente arroccato su di una posizione di rifiuto. Il barone porge il fianco, così, a repliche dure e immediate. Gli viene rimproverato il fatto di pensare ancora e sempre a costituire Castiglioncello e Castelnuovo in Comune autonomo. Il suo accanimento nell'opporsi all'acquisizione della nuova frazione è imputato soltanto al definitivo tramonto del velleitario progetto. Forse lo stesso Sindaco, Mastiani-Brunacci e Angiolo Macchi, i più scatenati nel sostenere tali punti di vista, non hanno tutti i torti. Ma il barone è troppo abile per difendere una causa ritenuta già persa. Piuttosto tuona, invece, lapidario: “Attenti alle spese! Questo atto ci costerà 1500 lire all'anno. Preventivate, poi, una immancabile rivalsa economica di Collesalvetti”. Su tali versanti centra in pieno il bersaglio. Dodici i consiglieri presenti e si procede alla votazione per appello nominale. L'aggregazione di Gabbro è approvata con 8 voti contro 4.
A favore si pronunciano Comparini, Macchi, Teodoro Mastiani-Brunacci, Ferretti, Pieri, Poli, Quintavalle e Silvestri. Esprimono parere negativo oltre a Patrone anche Baracchini-Caputi, Martini e Francesco Simoncini. Eppure qualcuno, pur dopo aver risposto “Sì” alla chiamata se ne esce borbottando: “Come si fa... come si fa ad opporsi ad un Decreto del Re che per di più abbiamo sollecitato?”.
 (Da "Quando la luna sorrise al lampionaio" di Celati-Gattini)
    L'adunanza consiliare del 3 giugno 1910 per l'aggregazione della frazione di Gabbro in versione originale.
Aggregazione della frazione del Gabbro - Il Presidente fa dar lettura dell'ultima deliberazione consiliare presa in merito all'aggregazione del Gabbro che è in data 2 novembre u.s. nella quale si ordina di fare il bilancio della frazione per conoscere le sue entrate e le sue spese, di poi aggiunge: Si dice che è stato emanato il decreto reale di aggregazione. Oggi il Consiglio è chiamato a deliberare se si deve fare opposizione, oppure accettare l'unione del Gabbro. Il bilancio eseguito con cura fa risaltare un aggravio per Rosignano di L. 1500 annue. Io sono sempre stato contrario, ma ricordo che il Sindaco berti era di opinione di accettare il Gabbro anche con perdita per consolidare la Pretura a Rosignano. Per quest'ultima ragione io sono d'avviso di non insorgere contro il Decreto Reale. Non faccio proposte al Consiglio, il quale è libero di prendere la decisione che vuole. Quindi il Presidente fa la storia delle pratiche fatte per la sistemazione delle pendenze patrimoniali fra questo comune e quello di Collesalvetti, in relazione al passaggio del Gabbro da uno all'altro e comunica che il Rag. Giovacchini, incaricato dalla Prefettura di giungere ad un accordo, faceva proposte per conto di Collesalvetti, riducendo ad una cifra minima il compenso da darsi a questo e lasciava intendere che Collesalvetti avrebbe anche abbandonato qualunque pretesa.
Il Consigliere Mastiani Brunacci è lieto che il Sindaco sia per l'aggregazione del Gabbro notando che così egli è coerente al voto favorevole già dato nel 1904. Ricorda che allora si mirava a consolidare la Pretura la quale è tuttora nelle stesse condizioni. Ora è sorto un altro motivo da che l'on. Bianchi fu richiesto di presentare un disegno di legge per la costituzione a Castelnuovo e Castiglioncello in comune autonomo e sa pure che si vorrebbe pure annientare il Decreto Reale di aggregazione del Gabbro perché questo è un ostacolo serio alla creazione del nuovo Comune. Crede che per il bene generale non convenga opporsi alla unione di tale nuova frazione. Il Consigliere Patrone fa notare che l'aliquota della nuova imposta su terreni e fabbricati è già alta e che occorrerà aumentarla ancora perché il Gabbro costerà 1800 lire all'anno senza pensare alle spese straordinarie che saranno molte, essendo molti i suoi bisogni. E' d'opinione che si voglia con questa unione rovinare il Comune e nega che ci siano proposte serie di divisione territoriale. Il Presidente assicura constargli che si cerca di creare un nuovo Comune con capoluogo non a Castelnuovo, ma a Castiglioncello e che a tale creazione fa ostacolo la venuta del Gabbro. Entra il Consigliere Baracchini Caputi. Il Consigliere Silvestri non si vuole occupare delle gare esistenti fra le varie frazioni del Comune. Crede che esse derivino dalla cattiva anima fatta da alcuni anni. Ricorda che vari anni orsono fu staccato Collemezzano dal Mandamento di Rosignano e che ora Riparbella fa ogni sforzo per uguale scopo. E' sempre stato contrario all'unione del Gabbro, ma poiché esso è ora necessario per conservare la Pretura, no è di opinione si debba tentare l'annullamento del Decreto Reale che lo aggrega a Rosignano. Il Consigliere Mastiani domanda che cosa si può notare per accusare di cattiva anima e il Consigliere Silvestri accenna a lavori pubblici non eseguiti nelle frazioni e all'aumento delle imposte. Il Consigliere Poli sostiene che nessuna frazione cominciando da Castiglioncello è stata trascurata, a Castelnuovo non si sono fatte le scuole per dissidi in quella popolazione e non per colpa a Rosignano M.mo. Si associa il Consigliere Silvestri nelle conclusioni. Il Consigliere Patrone insiste nel far notare che l'unione del Gabbro costerà al Comune L.1800 annue. Il Consigliere Macchi ribatte che con delle economie questa perdita non vi sarà e ricorda che si sono votate recentemente altre spese maggiori per cose meno utili della conservazione dell'integrità del Comune e del Mandamento. Accenna alla strada Castelnuovo-Castiglioncello la quale costerà più di L.1800 annue. Vede che si vuol tentare lo smembramento da Comune con risultati disastrosi per tutti.
Non sa quali ragioni ha Castiglioncello per volere questo. Furono accordati dieci anni di esonero dalla sovrimposta alle costruzioni che sarebbero sorte in quella località e tutto quello che il Comune potè fare per aiutarne lo sviluppo lo fece. Crede che sia un preciso dovere opporsi a questi tentativi e che perciò oggi è necessario accettare la venuta della frazione del Gabbro, la quale si risolverà a favore degli interessi generali. Nessun altro domandando la parola, il Presidente pone a partito l'accettazione della frazione del Gabbro e poiché alcuni domandano l'appello nominale, dichiara che chi risponderà si dichiara di accettare l'aggregazione e chi risponderà no di rifiutarla opponendosi all'emanato Decreto Reale.
Votanti 12 maggioranza 7. Rispondono si: Comparini Giuseppe, Ferretti Alessandro, Macchi Angiolo, Mastiani Brunacci Conte Teodoro, Pieri Lorenzo, Poli Vincenzo, Quintavalle Antonio, Silvestri Ginese in n° di 8. Rispondono di no: Baracchini Caputi Alberto, Martini Filippo, Patrone Barone Fausto, Simoncini Francesco in n° di 4. Il Presidente fa dare lettura della deliberazione presa per urgenza da questa Giunta Municipale il 12 maggio u.s. con la quale vengono confermati il Capitolato e l'organico dei medici condotti in quella parte che si riferiscono alla condotta vacante da mettere a concorso. Nessuno domandando la parola, il Presidente mette ai voti la ratifica che risulta accordata con n° 10 voti favorevoli, contrari 2, Patrone e Martini, resi per alzata e seduta. Il Consiglio poi alla unanimità delibera di trattare in seduta segreta la ratifica delle altre due deliberazioni d'urgenza della Giunta essendo affari concernenti persone.



 16 luglio 1913 - Aggregazione del Gabbro, confini e sistemazione patrimoniale.



Collesalvetti vuol riscuotere...

Gabbro  ieri