TULLIO SECCHI

Tullio Secchi, nasce ad Avio (Trento) il 5 maggio 1898 sotto la dominazione austriaca. Giovanissimo Irredentista, interrompe gli studi e sceglie l’italianita’ fuggendo al sud.
Si guadagna una condanna a morte in contumacia dall’Austria, a causa della quale deve provvisoriamente vivere sotto  falso nome.
Frequenta la scuola militare di Caserta e partecipa con il grado di Tenente degli Alpini alla prima guerra mondiale, alla fine della quale fonda la piccola Banca Rurale di Avio  che la crisi del 1929 porta a chiusura.    
Successivamente fu provveditore della CIGA (Compagnia dei Grandi Alberghi) di Venezia, ma la seconda guerra mondiale lo preleva di nuovo e lo invia Capitano di una piccola guarnigione di Alpini presso il Castello di Venturina, impiegata nella difesa costiera. In questo periodo viene a contatto per motivi logistici con la dirigenza della Società  Solvay che alla fine della guerra lo assume come provveditore dei suoi spacci. Aperto antifascista e di pretta formazione cristiano-sociale affine al Partito d’Azione, tuttavia come cittadino individuale e privo di militanza partitica, fu artefice promotore del Comitato di Liberazione. 
A seguito di questa attività, al passaggio del fronte riceve dal Governatore Scozzese del Comando Alleato la carica di Sindaco di Rosignano Marittimo, carica che occupa dal 18/7 al  3/12/1944, sino al sopraggiungere della Democrazia e le prime  elezioni comunali. Il 18 luglio 1944 si insedia quindi, riunendosi in casa Gori la prima giunta comunale provvisoria, con Don Vellutini vicesindaco e segretario capo Piero Leporati. Insignito dell’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto e del grado di Maggiore della Legione Trentina, si ritira in privato nel 1948 alla conduzione della propria cartolibreria sull'Aurelia a Rosignano Solvay (ex Polidori poi Vivaldi) che rivenderà nel 1966. Muore il 6 giugno 1975.


(Da:"Popolazione e vita quotidiana" di I.Tognarini e S.Nannucci)

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