LENO CARMIGNOLI

 Nato a San Vincenzo (Livorno) il 13 luglio 1920, residente a Rosignano Solvay, ha conseguito la licenza media. Negli anni del dopoguerra è stato dirigente del Movimento Giovanile Comunista  e del Fronte della Gioventù. Iscritto al Partito Comunista Italiano nel 1944, è stato eletto responsabile della cellula comunista della Fabbrica Solvay di Rosignano nel 1946 e successivamente, dal 1948 al 1963 è stato segretario del Comitato comunale del partito di Livorno. Inoltre, dal 1948 al 1949, ha fatto parte della commissione interna dello stabilimento Solvay. Diventato funzionario della federazione del PCI di Livorno, dal 1953 ha ricoperto incarichi dirigenziali al Comitato federale e alla Commissione federale di controllo. Nel 1966 è stato eletto sindaco del Comune di Rosignano Marittimo, incarico che ha mantenuto fino al 1975. Alle consultazioni regionali del 15 – 16 giugno 1975 è stato eletto nella circoscrizione di Livorno con 6.897 preferenze, nella lista del Partito Comunista Italiano. Nel corso della legislatura è stato membro della commissione Affari istituzionali, della commissione Industria, commercio e artigianato, della commissione speciale per la Programmazione e della commissione di Controllo. (Da: www.consiglio.regione.toscana.it)  
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   RC boccia Solvay: sviluppo e ambiente non si possono separare «No alla politica dei due tempi»
Rifondazione Comunista dice no al progetto per la nuova turbogas. In un documento approvato dal direttivo della sezione, il partito spiega la propria posizione in merito al progetto di Parco industriale Solvay e rilancia la richiesta di un confronto a tutto campo: con le istituzioni, con i partiti politici, i sindacati, i cittadini. «Questo documento - spiega Sergio Carmignoli - non vuol essere solo una presa di posizione, ma un contributo al dibattito pubblico». Un documento che inizia con un riflessione storica sul ruolo della fabbrica a Rosignano, un ruolo d'impulso e di crescita economica e civile - dice Rifondazione - ma che negli anni ha perso questa valenza per accentuare problemi di inquinamento, uso pesante delle risorse del territorio, calo occupazionale. In questo contesto si inserisce la denuncia di Rc: ovvero, con il Parco industriale si mettono in sott'ordine gli impegni sul fronte ambientale, quella vertenza ambiente avviata la scorsa primavera, in cui Carmignoli & C. focalizzano la risoluzione del problema degli scarichi a mare e la sicurezza (dentro e fuori lo stabilimento). Rifondazione è contraria alla prassi dei «due tempi», lo dice chiaro Carmignoli ricordando che «in un recente convegno al Pasquini i dirigenti della società chimica hanno sottolineato che sviluppo e ambiente non possono pesare contemporaneamente sulla bilancia. Invece, al contrario, devono andare di pari passo». No alla turbogas. Perché - si spiega nel documento- si prevede un investimento di 450 miliardi per occupare a pieno regime 50 dipendenti. «Come dire - traduce Carmignoli - 9 miliardi per ciascun dipendente». Un investimento «che non serve allo stabilimento, ma unicamente a produrre energia da vendere», a fronte del quale «si riapre il problema dell'elettrosmog, già presente con l'impianto di cogenerazione esistente». Rifondazione aggiunge anche che lungo tutta la costa tirrenica sono disseminate centrali elettriche, e dunque il fabbisogno dei cittadini è coperto. No anche al raddoppio degli stoccaggi: «questo per motivi di sicurezza», e no ad eventuali «impianti di trasformazione di Vcm e Pvc». Il giudizio è invece sospeso sulla presenza di altre realtà produttive che potrebbero popolare il Parco industriale per la trasformazione dei prodotti Solvay, «perché ancora non conosciamo nel merito i progetti». E dunque? Sì al dibattito, il più ampio possibile, tra i cittadini. «Siamo consapevoli - dice Carmignoli- della posta in gioco. La nostra sarà una politica di sinistra: sì allo sviluppo, ma non quantitativo, sì invece ad una strategia di rinnovamento ecologico dell'economia».

Maria Meini
13/12/2000 Il Tirreno.

Pardubice città cecoslovacca gemellata con Rosignano M.mo nel 1965.
La città conta circa 96.000 abitanti e si trova 104 chilometri ad est della capitale Praga. Fondata nel 1340, Pardubice è oggi un'importante città industriale che ospita anche uno stabilimento chimico ed una raffineria. Pardubice ha un centro storico piuttosto animato, ma è conosciuta nel mondo soprattutto per il suo Campionato di Scacchi, il più importante in Europa, che ospita circa 1200 giocatori da tutto il mondo.
 

 

 



13 luglio 2020 - Giornata speciale per Leno Carmignoli, Sindaco di Rosignano dal 1966 al 1975, che compie 100 anni.
Stamani ha ricevuto la visita della vicesindaco Licia Montagnani che gli ha portato i saluti del sindaco Daniele Donati.
Tantissimi auguri di buon centesimo compleanno da parte dell'Amministrazione Comunale e di tutta la comunità di Rosignano.

22 giugno 2022 - E’ venuto a mancare all’età di 101 anni (mancano 20 giorni a 102), Leno Carmignoli, partigiano, consigliere comunale, assessore e poi sindaco di Rosignano dal 1966 al 1975. Poco più che ventenne decise di unirsi alle Sap, le Squadre di azione patriottica, e di combattere attivamente contro il nazi-fascismo; nel gennaio del '44 si iscrisse al Partito Comunista di cui ha ricoperto il ruolo di segretario dal 1948 al 1963; nel ‘51 è stato eletto consigliere comunale per rivestire in seguito la carica di Assessore ed essere eletto Sindaco nel 1966. Negli anni successivi è stato anche consigliere regionale e poi, per due anni, presidente di quella che allora si chiamava Unità sanitaria locale 14 (Rosignano e la Val di Cecina).
Con lui se ne va una parte importante della memoria storica di Rosignano. A lui si devono la realizzazione del primo Piano Regolatore, l'iter amministrativo per la realizzazione del cavalcaferrovia di Rosignano Solvay, la nascita della scuola ITI di Rosignano e il passaggio dell'edificio di via Aldo Moro dalla Solvay al Comune, per il successivo utilizzo come ospedale.
Il lungo e proficuo impegno profuso in nome della democrazia e per il bene della comunità ha contribuito a fare del nostro Comune un centro di confronto politico e culturale a livello regionale e nazionale.
“Scompare con lui un punto di riferimento importante -ha dichiarato il Sindaco Daniele Donati- un esempio da seguire: un uomo di fermi principi che non ha mai rinunciato agli ideali di pace, libertà e giustizia. Il nostro territorio, così come oggi lo conosciamo, è anche il frutto del suo impegno assiduo e appassionato a servizio della comunità rosignanese. L’esperienza della Resistenza ha segnato in modo indelebile il suo agire politico e, anche dopo la conclusione degli incarichi  ufficiali, il suo pensiero e le sue convinzioni hanno avuto un peso determinante per la crescita democratica del nostro territorio. Un pensiero infine va ai suoi cari: l’Amministrazione Comunale e tutta la Comunità di Rosignano si stringono intorno ai figli e tutta la famiglia nel ricordo dell’uomo, del partigiano e dell’Amministratore illuminato”.

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