Castiglioncello ieri     

1904 - Poche le ville sulla punta. Quella a destra sarà villa 'De Montel' dopo il 1910 Operai alla costruzione 1904 - Villa 'De Montel' Villa 'De Montel' Villa 'De Montel' Villa 'De Montel' Villa 'De Montel' Villa 'De Montel' Ora villa 'Guaita' Ora villa 'Carter' Villa 'Carter' Ora villa 'Bacialonda' Dagli anni '20 - Villa 'Godilonda' Villa 'Godilonda' Villa 'Godilonda' 1934 - Si restaura villa 'Godilonda' Ville sulla punta
 

Sull'estremità del promontorio nasce nel 1902, l'edificio costruito dall'ing. De Montel (costruttore della ferrovia e della stazione) su terreno donato dal barone Patrone, che D'Annunzio chiamerà poi Villa "Godilonda". De Montel successivamente costruì ed abitò villa Violetta all'angolo fra viale Marconi e via Pisa. (Arch. Corriere della Sera)




 

 

«Il suo cervello inventa da mane a sera e, quando non dorme, dalla sera alla mattina. Inventa soggetti di romanzi, di drammi e di novelle, inventa decorazioni di appartamenti e, se non ha di meglio da fare, inventa con prodigiosa rapidità e fecondità una miriade di cose e di fatti irreali, faville del suo genio, destinati al divertimento suo, anzitutto, e a quello, poi, dei visitatori, degli ammiratori e degli amici.» Così scrive Tom Antongini, il fedele segretario di d'Annunzio, nella sua celebre biografia del Poeta. E aggiunge: «Nomi, soprannomi e titoli, nella sua vita ne avrà inventati diecimila!» Questa testimonianza contribuisce a rendere ancorpiù credibile quel che da sempre si racconta a Castiglioncello: quando ai primi del '900 d'Annunzio ebbe a soggiornare da queste parti, ospite di questa splendida villa trovò nelle suggestive bellezze del luogo ispirazione per i suoi versi e volle lasciare una traccia del suo genio poetico a ricordo del piacevole soggiorno. Immaginiamolo affacciato sulla terrazza a picco sul mare, inebriato dai mille profumi mediterranei del giardino e incantato dal perpetuo ritmo delle acque, levare la mano verso l'orizzonte e regalare al vento il solenne invito: «Godi l'onda!»

Biografia di G. d'Annunzio nella sezione Persone

Foto 17 - Fioriscono, specie sul promontorio, le pensioni e sono variamente disseminate. C'è la «Fabbri», c'è la «Bartoli» già dotata di ampi garages e di telefono, gestita da Fiorentino Fiorentini in collaborazione con la giovane nuora bionda, c'è la «Nettuno», diretta da Gino Marcucci, eppoi altre ne sorgeranno. All'estremo limite della piazza apre il suo portone il «Leon d'Oro» che è ancora locanda. Un discorso a parte merita la «Pensione Guerrini» che apre nel 1925. E poi ville dappertutto, non soltanto sul promontorio castiglioncellese, ma al «Sorriso» ed a «Portovecchio», al «Poggio Allegro» ed a Campolecciano, a «Le Forbici» e verso Caletta. 
Alcune  citazioni storiche sono brevi sintesi ricavate dai volumi "Quaderni di storia" di Celati - Gattini.

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