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L'ex Hotel Godilonda |
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2025 novembre - Spiraglio
Godilonda incontro col Comune - I tecnici della proprietà si
sono confrontati col sindaco. Si torna a parlare dell'hotel e di
un accesso separato alla spiaggia. Del progetto di ristrutturazione della Godilonda non se ne parlava più. O meglio la proprietà (un magnate russo) non si era più interessata ufficialmente alla villa e tutto sembrava destinato a rimanere sospeso ancora per molto. Alcune settimane fa invece i tecnici incaricati dalla proprietà hanno incontrato il sindaco di Rosignano Claudio Marabotti con l'obiettivo di trovare insieme una soluzione per separare accesso e percorso per raggiungere la spiaggia della Cianciafera da quella che sarà l'area della villa e dello spazio esterno della Godilonda una volta che sarà destinata a diventare hotel di lusso. A riferire dell'incontro è lo stesso sindaco Marabotti che spiega come la realizzazione di un albergo mal si coniuga con il passaggio di persone dirette alla spiaggia fin sotto le finestre di una eventuale struttura. Una richiesta quindi condivisibile alla quale l'amministrazione intende andare incontro garantendo a tutti la fruibilità della spiaggia. In pratica per accedere alla spiaggia è necessario percorrere tutta una scalinata, poi il percorso si sposta fino a lambire le pareti della villa. I professionisti hanno chiesto un percorso diverso. Il sindaco ne ha parlato con la Soprintendenza che ha dato disponibilità ad un sopralluogo per capire cosa si possa fare. Un incontro che indica un ritorno della proprietà a ripensare ad un investimento sulla villa dopo anni di silenzio a causa, sembra, delle condizioni internazionali legate alla guerra fra Russia e Ucraina che rendevano complesso investire in Italia. Il proprietario, lo stesso che ha ristrutturato villa Pontello, è tornato in vacanza a Castiglioncello ed ha ripreso in mano il progetto oltre ad acquistare una villa Liberty e un albergo a Quercianella a conferma dell'interesse per questa area della costa toscana. In passato un progetto per dividere i due accessi era già stato presentato alla Soprintendenza: si trattava di una scalinata che scendeva direttamente alla spiaggia senza avvicinarsi alla villa. Fu bocciato. La proprietà si era all'epoca addirittura offerta di allungare il percorso pedonale da Punta Righini, ma tutto si è fermato. Ora con il sopralluogo si comincia a vedere uno spiraglio che potrebbe portare alla riqualificazione della villa, una delle più belle strutture di questo tratto di costa ormai ritrovo notturno e per bivacchi. Situazione di cui più volte è stata denunciata la pericolosità sia per l'accensione di fuochi, sia per l'instabilità della struttura con "buchi" nei pavinenti del primo piano. Vere trappole per chi frequenta l'edificio rimasto accessibile. (Ilenia Reali Il Tirreno 9/11/25) |
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