Domenica 25 luglio 1932, con il tiro a volo che entra in attività, tutta 
					l'area è dedicata ai piattellisti.  
					Il fabbricato al margine, fatto alla meglio era inizialmente 
					solo una scuderia-stalla. Solo dopo la guerra, anni '50, 
					Pasquale Tancredi chiude il Dai Dai nel parco del castello e 
					lo utilizza realizzando il dancing «Il Cardellino» in questa 
					terrazza verde a picco sul mare. Due piste da ballo, una è proprio sotto le
                                stelle accanto alla recinzione dell'impianto,
                                sulla scogliera. il Cardellino è un locale molto frequentato anche di giorno; c'è la
                                gelateria e la pista di pattinaggio. 
					
              Giuliana Tancredi il 
				Cardellino l’ha vissuto davvero, fin dagli esordi. Lei è una 
				delle figlie di Pasquale, il primo gestore della struttura, 
				quello che decise di trasformare il punto ristoro del tiro a 
				volo in uno spazio di aggregazione a tempo pieno. «In un primo momento prese in gestione il bar del tiro a volo, 
				che però era attivo soltanto in certi giorni. Allora mio padre pensò di animare la zona, aprendo 
				la struttura tutti i giorni e organizzando serate di musica». 
				Costruì le due piste da ballo, una pista per il 
				pattinaggio e la pedana per l’orchestra e così il piccolo bar si 
				trasformò in un centro vitale, che richiamava castiglioncellesi 
				e turisti. Addirittura, per attirare anche i più piccoli, fu 
				organizzata una animazione particolare: “Il giovedì dei 
				bambini”, un pomeriggio dedicato interamente alle esibizioni dei 
				clienti di tenera età. «Lo chiamò Cardellino perché - dice 
				Giuliana Tancredi - era vicino al tiro a volo e voleva che il 
				nome ricordasse quel luogo». 
					A Tancredi seguirà Vasco Meini che ne amplierà l'attività 
					nel periodo invernale con il locale da ballo "Whisky a Go 
					Go". Su queste piste i meno giovani ricordano bene quando 
					impazzava il twist ed i principali cantanti passavano da 
					Castiglioncello: Vanoni, Mina, Dorelli, Modugno, Aznavour e 
					tutti i big del momento. Al termine degli anni '60 con la 
					chiusura del tiro a volo anche   
					«Il Cardellino» finisce il suo ciclo 
					 
					e la spianata diventa area sportiva per gare di ginkana con la Vespa ed 
					infiniti pomeriggi per bambini.  
				A giugno 2009 apre la 
					versione moderna dello storico locale
				vedi 
				Castiglioncello/oggi. 
            Quando Mike 
				arrivò al Cardellino  
				Anche Castiglioncello piange la scomparsa di Mike Bongiorno, 
				morto l'8 settembre 2009 all'età di 85 anni stroncato da un 
				malore. Era il 29 luglio del 1965 e il re del quiz sbarcò a 
				Castiglioncello, per la precisione al Cardellino. Il noto 
				conduttore televisivo allora era nel pieno della sua carriera. 
				«Ricordo bene quella serata di fine luglio - dice Dino Dini, 
				editore castiglioncellese ritratto nella foto accanto, insieme a 
				Bongiorno e all'allora proprietario del Cardellino Vasco Meini 
				(al centro) - dove Mike ripropose una specie di Lascia o 
				raddoppia». Mike allora stava iniziando a spopolare (nel 1963 
				aveva condotto il suo primo il Festival di Sanremo e in quello 
				stesso anno era protagonista della seguitissima trasmissione La 
				Fiera dei sogni) e per l'occasione il Cardellino fu invaso dal 
				pubblico. «Fu davvero una grande serata - ricorda Dini - che 
				Mike condusse davanti a quelle celebrità che allora 
				frequentavano la Perla del Tirreno».
              Dal ritaglio del 1954 di 
				foto 5.  
				          La prima festa dei bambini al Cardellino 
				Mercoledi u.s. come 
				preannunciato, è stata tenuta nei locali del 
				"Cardellino" la prima Festa del Bambino. Alle 17 il bellissimo 
				ridotto del Dancing era pieno di bambini di tutte le età, vi 
				erano di quelli che appena si reggevano sulle gambe e le "mezze signorinette" in abito da ballo...tutti belli e tutti con tanta 
				voglia di saltare, di ballare. Molte le mamme, tutte belle e 
				brave perché tutte le mamme sono belle e brave quando 
				accompagnano i loro bimbi a divertirsi. E la loro presenza è 
				stata provvidenziale perché con la loro grazia, con il loro 
				sorriso, hanno dato all'ambiente quell'affiatamento, hanno 
				portato quella cordialità, quella reciproca simpatia tanto 
				difficile ad aversi subitamente quando i fanciulli si trovano 
				fra di loro in contatto per la prima volta. La graziosa e 
				piccola Nicoletta Caracciolo 
				(nelle foto ndr), 
				accompagnata al piano dalla zia, ha fatto sentire la sua 
				bellissima vocina cantando due canzoncine. Solo l'ora della cena 
				e le prime ombre della sera hanno rotto il 
				convegno... "Arrivederci a mercoledi prossimo" è stato il saluto 
				dei piccoli. I Sette Nani, la Fata Morgana, il Mago Bacù...chi 
				di questi mercoledi prossimo organizzerà la seconda giornata del 
				Bambino? 
		(Arch. Caracciolo -Turner) 
				                             Per la cronaca 
				delle foto 33-34 
				vedi Castiglioncello/cronache  |