Nato
a Rosignano Solvay nel 1945,
oltre
50 anni fa con la sua voce e le sue canzoni conquistò il
successo nel mondo della televisione, della radio, del
palcoscenico ed oggi (2017), dopo essere stato per lungo tempo
lontano
dai microfoni, è tornato a cantare incidendo un Cd per dedicarlo
ai suoi quattro nipotini. Il suo nome è Fabrizio Ferretti,
divenuto negli anni '60 una celebrità della musica leggera. Un
nome il suo che probabilmente dice poco ai giovani di oggi, ma
le persone un po' più agé lo ricordano certamente, perché in
quegli anni il successo di Ferretti fu davvero grande. Cominciò
presto Fabrizio a farsi apprezzare per l'intonazione, il timbro
e l'estensione della sua voce. Frequentava le scuole elementari
e il suo maestro che agli alunni faceva cantare in coro l'Ave
Maria, fu il primo a notare le sue qualità canore. Più tardi fu
allievo del famoso maestro Compare che preparava i cori in
occasione delle stagioni liriche realizzate al teatro Solvay dal
mitico direttore Dino Lessi. Ma il vero inizio della sua
carriera Ferretti lo ebbe nel 1962 quando partecipò al concorso
di Castrocaro in cui si piazzò al secondo posto insieme ad Iva
Zanicchi. Nel 1963 incise la canzone "Oh, baby piangerò" sul suo
primo 45 giri di cui furono vendute in poco tempo trecentomila
copie, rimanendo per quattro mesi fra i primi posti nella
classifica italiana a pari merito con Gianni Morandi. Con il
Gianni nazionale strinse una bella amicizia che dura ancora
oggi. Nello stesso anno fu invitato da Mike Bongiorno a cantare
nella trasmissione "La fiera dei sogni". Poi finalmente arrivò
il Festival di San Remo del 1964 dove, accompagnato dal maestro
Gorni Kramer, si piazzò al quarto posto con la canzone "La prima
che incontro". Al primo posto si era classificata Gigliola
Cinquetti con "Non ho l'età". Poi prese parte al Festival Bar
con "Perché l'ho fatto" conquistando il terzo posto. Nel 1965 fu
di nuovo al Festival di San Remo con la canzone "Tu che ne sai"
arrivando però soltanto sesto. Più tardi prese parte anche al
Cantagiro percorrendo tutta l'Italia. Ferretti fu anche attore
cinematografico in due film: "Europa - Operazione streap-tease"
e "I ragazzi dell'Hully-Gully". Nel 1968 Pippo Baudo lo invitò
alla trasmissione televisiva "Sette Voci". Per il giovane
cantante di Rosignano quelli furono anni di grande popolarità:
un periodo segnato da tanti applausi durante le sue lunghe
tournèe e da tanti autografi firmati alle folle dei suoi fans in
tutte le regioni della Penisola. Ma intanto anche in Italia,
come nel resto d'Europa, si stava affermando la musica dei
Beatles e dei Rolling-Stones. L'orientamento e il gusto del
pubblico cambiarono, arrivò la nuova moda dei gruppi musicali e
il successo dei cantanti singoli cominciò a declinare. Anche
Fabrizio non fu risparmiato da quel declino e piano piano si
ritirò dal mondo della canzone. Nel maggio del 1969 si sposò e
poco dopo iniziò la sua attività imprenditoriale nel campo
dell'edilizia industriale. Fu anche dirigente di associazioni
sportive di tennis e pallacanestro, discipline che aveva
esercitato e di cui era sempre stato molto appassionato. Buon
sangue non mente, Fabrizio è cugino di Andrea Bocelli e nel 1995
all'età di cinquanta anni, su sollecitazione di Edi, madre di
Andrea, prese lezioni di canto dal maestro Bettarini di Prato
che gli impostò la voce come tenore. Recentemente il cugino
Andrea, facendogli notare che ha ancora una voce bella e
potente, gli ha suggerito di fare un Cd nella sala di incisione
di San Pietro Belvedere a Laiatico dotata di modernissimi
impianti, dove lui stesso registra i suoi pezzi. Ferretti ha
accolto l'invito, ha scelto dodici brani molto famosi adatti al
suo genere e, accompagnato dalla cognata pianista Maura Balzini,
per quattro mesi ha lavorato per la registrazione. Il Cd è
intitolato "Le rondini" e Fabrizio ha voluto che sua nipote
Matilde di nove anni gli disegnasse la copertina. Fra i brani
incisi ci sono "Caruso", "La nevicata del '56", "La donna
cannone" e "Le rondini". L'autore di quest'ultima canzone è
Lucio Dalla che la lanciò senza successo nel 1990. Dalla, poco
prima della sua scomparsa, voleva riproporla al suo pubblico ma
non fece in tempo e così Ferretti in sua memoria ha voluto
inserirla nel suo Cd. Fabrizio ha due figli, Francesco e
Annalisa che gli hanno dato quattro nipoti: oltre a Matilde,
Vittoria di sei anni, Francesca e Pietro entrambi di quattro. Ha
inciso questo CD per dedicarlo solo a loro. Dice: «Quando siamo
tutti e cinque insieme ci divertiamo da matti. Me li porto in
macchina e loro a squarciagola cantano con me tutte le mie
canzoni». Pronuncia queste parole con un largo sorriso e con la
consapevolezza che il tempo dei fans e delle folle plaudenti si
è esaurito e che oggi i suoi nipotini sono il solo pubblico che
lo fa sciogliere di felicità. Dino Dini.