L’economia italiana è
in grande difficoltà. Cambia la struttura delle nostre comunità,
l’organizzazione delle nostre città e delle nostre periferie, per la
presenza massiccia di immigrati, l’aumento della speranza di vita e quindi
della popolazione anziana. In questo contesto il mondo del volontariato può
dare e deve dare un contributo indispensabile. Perché questo mondo è
portatore di valori di solidarietà, di coesione, contribuisce in maniera
forte al rapporto tra generazioni. Senza sottovalutare il fatto che è
diventato anche una componente economica significativa. Ed il nostro ruolo
assume una dimensione strategica, perché consideriamo un valore assoluto
l’insostituibilità della funzione pubblica di garanzia dei servizi, perché
crediamo e pratichiamo la libertà associativa sancita dalla Costituzione.
Crediamo in un welfare non più statalista, ma civile e comunitario che
pratichi una reale integrazione tra funzione pubblica, volontariato e terzo
settore, in attuazione di una corretta sussidiarietà circolare che è la
risposta innovativa e strutturata alla crisi economica e sociale del paese.
Da quando, venti anni fa è stata fondata anche nel nostro territorio,
l’Auser è cresciuta, si è consolidata, le Istituzioni riconoscono la sua
autonomia e la sua originalità. Significativo l’aumento delle tipologie dei
nostri interventi: oltre ai tradizionali di compagnia, accompagnamento,
svolgiamo molti altri servizi socialmente utili come evidenziano le cifre
del nostro rendiconto. L’anno che ci attende è stato dedicato dalla Comunità
Europea all’invecchiamento attivo e alla solidarietà fra generazioni: noi
saremo presenti, insieme alle Istituzioni e a tutto il mondo associativo,
con iniziative e programmi adeguati.
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Sentimenti di fratellanza
e di solidarietà che si traducono in azioni concrete
Sono Elena lacopini, rosignanese di adozione e credo di
aver dato un
contributo
importante alla nascita e alla crescita dell’Auser di Rosignano, di cui
sono stata presidente, dalla sua fondazione per 17 anni. La cosa di cui
invece sono certa è che l’Auser ha dato un senso alla mia vita e ne ha
caratterizzato gli ultimi due decenni.
Era il 1991 quando Bruno Trentin fondò l’Auser. A livello locale io
venni subito coinvolta soprattutto perché, in qualità di assistente
sanitario dell’USL, operavo sul territorio ed ero a contatto con i
disagi e con i bisogni della gente. L’idea di Trentin mi piacque da
subito e nell’accettare l’invito ad occuparmene giocarono la mia etica
professionale e le mie idee politiche. Era un’ulteriore occasione
perché, nel mondo della sinistra, i sentimenti di fratellanza e di
solidarietà, caratteristici della sua ideologia, si traducessero in
azione, così come avveniva nel mondo cattolico. Non a caso la prima
sponda la trovai in Claudia Botti, una persona splendida che proveniva
dall’Azione Cattolica ed operava nella Parrocchia di Castiglioncello con
Don Roberto Corretti. Ci trovammo subito in perfetta sintonia e demmo
vita ad un bel sodalizio.
A Livorno si era costituito il Comprensorio e
fummo invitati a costituire, a nostra volta, una sezione per Cecina e
Rosignano. Il regista dell’operazione fu un sindacalista della CGIL,
Carlo Saggini di cui ho un ricordo affettuoso. Era nata l’Auser di
Cecina e Rosignano, io ero il presidente e Claudia il segretario, Il
Comune ci assegnò un contributo per le spese del telefono e la Pubblica
Assistenza ci mise a disposizione una stanza. Nel '93 decidemmo che
eravamo abbastanza grandi per costituire una sezione a Cecina e una a
Rosignano e in perfetta armonia ed accordo ci separammo. lo e Claudia
rimanemmo a capo della sezione rosignanese. Grazie soprattutto ai buoni
uffici del Comune, che ha sempre creduto nel nostro lavoro e ci ha
sempre apprezzato, siamo sempre cresciuti.
All’inizio eravamo tutte donne, tra di loro Ortelia Castellani, che
ancora oggi, a 90 anni, è sempre sulla breccia. Capitava pertanto che ci
telefonassero anche uomini che cercavano amicizia, compagnia o qualche
cosa d’altro. Uno, una volta telefonò dicendo che era solo e che voleva
suicidarsi, io gli dissi che anche io ero sola e che magari potevamo
suicidarci insieme, ma lui doveva aspettare che anche a me venisse la
stessa voglia. Poi è diventato un nostro volontario molto attivo, è
morto a 92 anni. Nella mia lunga esperienza ho imparato che volontariato
è certamente dare, ma è anche ricevere. Sono particolarmente
orgogliosa di raccontare che l’Auser ha dato un senso alla vita di
persone che, dopo aver subito gravi drammi familiari, si erano chiuse in
se stesse. Il volontariato le ha riportate a vivere, a sentirsi ancora
utili ed ha insegnato loro che è importante, pur senza dimenticare, che
la vita continui. Sono arrivate così Luciana Costalli e Giuliana
Marliani che continuano ad essere due colonne dell’Auser di oggi. Ad un
certo momento istituimmo i nonni vigili e ci avvalemmo della
collaborazione dell’allora comandante della Polizia Municipale Nedo
Cecchini. Fu una guida preziosissima e quando è andato in pensione è
venuto a fare il volontario da noi, mi ricordo che gli dissi: "bada
bene che all’Auser non ce ne sono comandanti”. Nedo mi è succeduto come
presidente quando mi sono ritirata.
Perché ad un certo punto, quando le novità tecnologiche sono arrivate
anche a casa nostra, mi sono arresa. Non ho accettato il computer, però
ho capito che non se ne poteva fare a meno, quindi ho detto: largo ai
giovani e mi sono fatta da parte.
Personalmente sono molto fiera della mia esperienza in Auser e credo di
aver operato con totale laicità, in coerenza con le mie idee, ma ho
sempre accolto a braccia aperte chiunque veniva, anche se non la pensava
come me. Oggi continuo a partecipare alla vita attiva dell’Auser
compatibilmente con la mia età e la mia salute, pongo volentieri a
disposizione la mia esperienza e, quando mi vengono richiesti, dispenso
volentieri pareri e consigli. Vedo con piacere che i giovani a cui ho
fatto largo, mi ascoltano e mi vogliono bene, mi chiamano addirittura
Presidente Emerito. Elena lacopini è deceduta il 28/3/2022. (Per
gentile concessione di Giuliana Marliani)
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La staffetta Ortelia 97 anni senza pause
Nella cornice del salone dei 500 di Palazzo Vecchio a Firenze si è svolta la
cerimonia per l'assegnazione 2018 del Premio Filo d'argento. La
manifestazione che è organizzata dall'Auser intende premiare persone non più
giovani che hanno dato particolarmente lustro alla nostra regione ed in più
ogni anno vuole omaggiare un proprio volontario speciale. Tale premio
stavolta è toccato ad un personaggio di Rosignano Ortelia Castellani. Il suo
nome si accosta a quelli del registra Franco Zeffirelli, dell'umorista
Sergio Staino, della scrittrice Dacia Maraini, del critico d'arte Carlo
Pepi, dell'allenatore Renzo Ulivieri ed altri nomi illustri. Ortelia
Castellani è una volontaria dirigente della Auser filo d'argento di
Rosignano, fin dalla sua fondazione, avvenuta nel lontano 1993. È nata a
Rosignano Marittimo il 4 novembre del 1921 ed ha la veneranda età di 97
anni. È stata staffetta partigiana, in quanto il padre teneva i collegamenti
con la resistenza e lei portava i viveri. Rosignano Marittimo è stata teatro
di un'aspra battaglia casa per casa tra gli americani della quinta armata e
i tedeschi in ritirata, battaglia che si è combattuta in paese dove Ortelia
viveva con il padre con gli abitanti rintanati nelle cantine delle case,
battaglia che quindi provocò molte vittime anche tra i civili. Ortelia
ricorda l'arrivo dei partigiani a casa sua dopo la liberazione e ricorda di
aver cucito le fasce Tricolori sulle loro giacche. Successivamente assieme
al parroco del paese Don Nardini si impegnò per il recupero e la
composizione delle salme. E' nel dopoguerra, sempre a Rosignano che conosce
Carlo Guglielmi colui che diventerà suo marito e la affiancherà tra l'altro
nella sua opera di volontariato. Carlo era nato in Germania da padre
italiano e madre tedesca, ma aveva mantenuto il passaporto italiano e quindi
aveva risposto alla chiamata alle armi in occasione delle entrata in guerra
dell'Italia. Ha combattuto, come bersagliere, con l'esercito italiano e
all'8 settembre si trovava dislocato in Sardegna. I due finalmente si
sposano, hanno un figlio Claudio e iniziano una vita serena insieme. Nel
1985 Carlo muore ed Ortelia trova conforto nel volontariato. Nel 93
raccoglie l'invito di Carlo Saggini, segretario della Camera del Lavoro di
Rosignano: c'è da creare l'Auser. Assieme a Elena Iacopini che ne sarà la
presidente per 16 anni, Claudia Botti ed altri, è tra i fondatori dell'Auser
Filo d'argento di Rosignano e Cecina. Ortelia sarà tra l'altro la prima
nonna vigile davanti alle scuole attivando un servizio che dura ancora oggi.
In tutti questi anni Ortelia non ha mai cessato di dare il suo importante
contributo alla vita dell'Auser e lo sta facondo ancora oggi che si avvia
verso il secolo di vita. Si occupa in particolare dell'organizzazione dei
servizi di vigilanza scolastica, dell'organizzazione dei pranzi sociali,
dell'accompagnamento al mare, ai bagni Solvay, in estate e tutte le mattine
con il suo telefono, con i tasti grandi e ben visibili, fa gli auguri ai
soci Auser che nel giorno compiono gli anni. Attività questa che la
gratifica molto, che riceve apprezzamenti e non di rado si sente dire: solo
l'Auser se l'è ricordato. Ortelia vive da sola, in completa autonomia, anche
se circondata dalle attenzioni e dall'affetto del figlio, della nuora e dei
nipoti e dei molti amici ed amiche che la vanno a trovare anche per bisogni
particolari, perché Ortelia conosce tutti e sa tutto di tutti. Se c'è
bisogno di trovare una casa in affitto per la figlia che sposa o una brava
badante per il padre anziano lei ha sempre una risposta adeguata e
disinteressata. Va fiera della sua autonomia, si muove a piedi e con il
mezzo pubblico, raramente chiede un passaggio in auto, e mai all'Auser
perché, dice lei, «l'Auser serve a chi ha bisogno» e lei non è fra questi.
Tutti i martedì e i giovedì vanno a trovarla Amina, Tamara, Lucia e Luciana,
anche loro volontarie Auser, portano la pizza a taglio e la birra fresca e
dopo giocano a burraco dove Ortelia è una vera forza. Oltre all'Auser
frequenta la parrocchia perché si definisce di sinistra e religiosa, perché
dice lei, Gesù Cristo era di sinistra. Qual è la frase che più spesso si
sente rivolgere? Invecchiare come te... ci farei la firma! Se gli chiedete
qual è il suo segreto lei risponde: «Fare del bene, pensare agli altri
pensando anche a se stessi, perché il bene quando si fa, prima o poi sempre
ritorna», e poi un bicchierino di whisky prima di dormire. Tempo fa Ortelia
venne presentata al professor Ettore Bergamini, uno dei massimi esperti a
livello internazionale di biologia dell'invecchiamento. Il professore si
congratulò con lei per il suo spirito e lei gli disse che un suo segreto era
appunto il bicchierino di whisky; lui la rimproverò, disse non che non va
bene, poi le chiese l'età e quando la seppe (erano abbondantemente passati i
90), disse: beh a questo punto devo rivedere le mie teorie e rivalutare il
bicchierino di whisky. Il Tirreno 26/6/2018. Ortelia è deceduta il
25/10/2023 a quasi 102 anni.
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Prestazioni integrative effettuate
nel 2011 a Rosignano |
I valori della colonna "Totale" si
riferiscono alle attività svolte nell'intero comprensorio Livorno-Bassa val
di Cecina:
Livorno, Collesalvetti, Rosignano, Cecina, Donoratico, Castellina, S.Luce,
Fauglia L.O. |
|
Totale |
NUMERO SOCI |
775 |
4655 |
VOLONTARI IMPEGNATI
NELL’ANNO |
78 |
443 |
TOTALE SERVIZI
EFFETTUATI NELL’ANNO |
3390 |
22713 |
CITTADINI ASSISTITI A
DOMICILIO |
6 |
175 |
ORE PRESTATE PER
SERVIZI DOMICILIARI |
700 |
10618 |
ORE DI SEGRETARIATO
TELEFONICO |
1300 |
7779 |
PERSONE ACCOMPAGNATE
(a visite, controlli, terapie, circoli, spesa, ecc.) |
440 |
3467 |
PERSONE ACCOMPAGNATE
GIORNALMENTE AL MARE, TERME |
2 |
137 |
PERSONE ACCOMPAGNATE
A SOGGIORNI MARE, MONTAGNA |
0 |
546 |
PARTECIPANTI
CONVEGNI, CONFERENZE, CORSI FORMAZIONE |
15 |
116 |
PARTECIPANTI A GITE,
PRANZI, ATTIVITÀ CULTURALI E RICREATIVE |
410 |
2075 |
VOLONTARI IMPEGNATI
PER FESTAUSER (organizzazione, cucina, servizio, ecc.) |
2 |
33 |
VOLONTARI
PARTECIPANTI A FESTAUSER |
80 |
403 |
VOLONTARI IMPEGNATI
PER SARTORIE E MANUALITÀ VARIE |
8 |
57 |
SERVIZI DI PUBBLICA
UTILITÀ (custodia, edifici pubblici, biblioteche, nonni vigili, verde) |
25 |
2527 |
ORE IMPIEGATE PER
SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ |
8400 |
18508 |
KM PERCORSI
COMPLESSIVAMENTE |
88.000 |
425588 |
AUTO IMPEGNATE |
5 |
27 |
PROGETTO AUSILIO PER
LA SPESA (numero spese consegnate) |
520 |
3559 |
Nel 2016 i
volontari hanno fatto 4.322 servizi di accompagnamento, hanno assistito 590
persone ed hanno percorso, con le 6 auto in dotazione 101.474 chilometri.
Molto attiva ed apprezzata è stata poi l'opera dei nonni vigili che hanno
assicurato la vigilanza scolastica davanti agli istituti presenti su tutto
il territorio comunale. Nel complesso hanno effettuato durante l'anno
scolastico 10.112 ore di servizio. |
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