Foto 2 - La zona
sembra essere quella degli attuali bagni Tirreno e Porticciolo, fra i
quali arriva in mare il Botro Grande. La
passeggiata non esiste quindi la foto è precedente al 1936. Sullo
sfondo è visibile la struttura artificiale del piccolo porticciolo di
Villa Giulia (poi Villamarina), scavato nello scoglio da decine di spaccapietre alla fine
dell'800 per la barca dei proprietari della villa i Mastiani-Brunacci
che per fallimento dovranno poi cedere l'intero patrimonio
e dal 1914 sarà Villa Marina degli Uzielli. (I Simoncini
"Pipi" già nel 1870 erano pescatori della famiglia Mastiani,
e usavano il magazzino della villa sul lungomare nella posizione
odierna, come racconta Fucini (QUI)
La cultura delle bagnature
Foto 3 -
Arriva in Italia già nel 1700 per contatti con
l’esperienza francese, ma otterrà il suo riconoscimento
scientifico ufficiale nel secolo successivo, con l’opera
promossa dagli ospizi marini. Il primo centro italiano in
cui si pubblicizzano le cure balneari marine è Livorno e i
primi stabilimenti per la cura sono composti da stanzette
poste lungo il mare, nelle quali sono collocate delle
tinozze, che riempite d’acqua marina, offrono un bagno
freddo o riscaldato. A Livorno vengono realizzati anche
stabilimenti galleggianti, che stazionano nelle acque
della darsena del porto, difesi dalle mareggiate, creando
l’opportunità di un bagno più igienico di quello lungo la
costa. Parallelamente anche a Viareggio, seguendo il
manuale dei bagni di mare del dottor Giannelli, vengono
realizzati i primi stabilimenti balneari, che forniscono
il prototipo esemplare della cura all’aria aperta e delle
bagnature. Gli stabilimenti per le cure marine sono dunque
le nuove attrezzature che determinano il lancio delle
stazioni italiane di questo periodo.
(Da "www.balnea.net)
Foto 6 -
Una vista della spiaggia ripresa dal lato di ponente,
da quell'angolo vicino al magazzini dei pescatori
"Pipi" chiamato "porticciolo"
perché scavato nello scoglio dei Pungenti da una folta squadra di
spaccapietre stradali per conto dei Mastiani-Brunacci
proprietari di Villa Giulia prima degli Uzielli e mai
utilizzato con regolarità a causa della forte
ineliminabile risacca. Sulla destra la villa
all'inglese che spesso appare nelle cartoline del tempo. Si notano
anche i bagni su palafitte dei Simoncini che andranno distrutti da
una libecciata nel 1905.
Per la passeggiata
ci vorranno ancora 30 anni.
Foto 13 -
Il lungomare è già stato realizzato quindi la foto è posteriore al
1936.
Ben visibile la zona terminale di via Marradi dove si
svolge oggi la "Festa del pesce". Secondo
una curiosa testimonianza di Stevan Faccenda nei primi anni del '900 i
proprietari delle ville sul golfo di Caletta (villa Pasi e le altre)
erano prevalentemente fiorentini che prima della ferrovia (1910)
venivano al mare in carrozza, pertanto la rotonda al termine di via
Marradi aveva lo scopo di favorire l'inversione di marcia dei cavalli.
Gli ombrelloni sono una novità che sta pian piano
sostituendo la tenda qui ancora presente (propriamente: un vecchio lenzuolo
sostenuto da un paletto a croce e bloccato in basso con
pietre e sabbia), con la quale i nostri avi hanno esordito
come fruitori della pubblica spiaggia.
Nel
1880 un intraprendente imprenditore, Angiolo Giubbolini,
costruisce il primo stabilimento balneare sulla spiaggia di
Caletta. E' uno dei primi bagni costruiti in Italia. Nel
1902, a Caletta, i Simoncini aprono un bagno su palafitte
(dove erano i bagni Giubbolini) che regolarmente la furia
del mare distrugge. Nel 1905 i proprietari si arrendono e
aprono bottega di generi alimentari.
(Da:
"Castiglioncello: un secolo di immagini" di Castaldi-Marianelli-Scaramal,
scaricabile dal sito)
L'anno successivo il settimanale VOLTERRA del 10-7-1881
riporta:
AVVISO
AI BAGNANTI
Sull'amena spiaggia
della CALETTA e
propriamente di
faccia l'antica
Locanda di ANGIOLO
GIUBBOLINI,
è stato costruito
uno Stabilimento ad uso
di Bagni composto
di numero otto
baracconi con
suo bagnetto
ricoperto
di tela, ove i Signori e le Signore
accorrenti troveranno
tutti i comodi necessari
agli stabilimenti
di tal genere,
cioè
toelette, costumi da bagno
etc. a da non lasciare
nulla a
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dirigere per tempo le volute richiesta
al seguente
indirizzo: Angiolo Giubbolini -
Rosignano Marittimo
per Caletta.
Da "Quando
la luna sorrise al lampionaio" di Celati - Gattini |