Castiglioncello ieri (Caletta centro)

Aurelia sterrata, ma ben transitabile anche in bicicletta nonostante le tracce...lasciate dai frequenti cavalli. La carrozza imbocca il ponte del fosso Jurco/Crocetta che sbocca in Crepatura. 1914 - L'Aurelia scende da Portovecchio verso Caletta passando davanti all'Albergo trattoria 'Caletta' oggi 'Bersagliere' 1921 - La via aurelia nel centro di Caletta. (arch.D.Scaramal) 1930 - L'incrocio di via Marradi con l'Aurelia con il distributore di benzina a colonna. Nel fabbricato d'angolo dal 1963 c'è la Banca Toscana. Anni '30 - Da sud, a sinistra il viale Marradi (arch.D.Scaramal) Anni '30 - Da nord a destra il viale Marradi (arch.D.Scaramal) Fine anni '40 - Viale Marradi (arch.D.Scaramal) Caletta anni 20 (Arch. Benedettini) Caletta anni '40 - Vista dall'ex passaggio a livello (arch.D.Scaramal) Dopoguerra, il Bersagliere, poca la diversità rispetto ad oggi. Anni 40-50 - A sx bar Signorini poi Bianchi Primi anni '50 - Via Marradi dall'Aurelia (arch.D.Scaramal) Anni 50-60 Via Marradi con la rotonda finale per far girare le carrozze. (Arch. Benedettini). Primi anni 50 - Caletta centro. (arch.D.Scaramal) Metà anni '50 - Caletta centro. (arch.D.Scaramal) Metà anni '50 - Caletta centro. (arch.D.Scaramal) Caletta primi anni '50 (arch.D.Scaramal) Vista da sud fine anni '50. (arch.D.Scaramal) 1955 - Il bar 'Calderini' con giardino e dietro la pensione 'Daniela' di Estevan Faccenda (Arch. S. Faccenda) Via Marradi dal mare Bar 'Calderini' primi anni '60 (Arch. Bertolini) La pensione 'Savoia' gestita da Fortunata Lorenzetti fino al 1950, poi pensione 'Daniela' gestita dalla famiglia Calderini. Roberto Faccenda, Guido Stefanini macellaio, Chiavacci Libero meccanico e Pelliccia. (Arch. Fabio Faccenda). Concorso vetrine 1972. Bruno Guerrini premia Duccio Bongini. (Arch. F. Tanganelli)
 

Caletta centro ovvero l'incrocio dell'Aurelia con via Marradi verso mare (Arch.D.Scaramal e Stefania Faccenda)

  Foto 1 - Altri costumi, altra scansione del tempo. Tutto si muoveva più lentamente  dandoci la misura - quella concezione del tempo e dello spazio - di una vita organizzata su ritmi piacevolmente rallentati. Allora Caletta, piccola «cala» sul mare, prima di Castiglioncello, era divisa da Rosignano da un'area inedificata. Si intravedono sul bordo dell'Aurelia stoppie che prefigurano i campi, territori e spazi ampi che circondavano gli edifici. La gente, lo si vede, si muove spesso a piedi: in rare occasioni, con la carrozza che è per pochi, ma arriva la bicicletta. (Il Tirreno)
               Adunanza 15 settembre 1915 - Dono delle strade da parte di Berti-Mantellassi
Il Presidente a nome della Giunta Municipale propone:
                                                                         Il Consiglio
Udito che il Sig. Berti Mantellassi ha costruito in Caletta varie strade dove sono sorti alcuni villini e le ha completate con massicciata, fossette per lo scolo delle acque, scarpate ecc. dimodochè nessuna spesa di rifacimento o restauro occorre e nessun'altra all'infuori nel mantenimento ordinario, udito che completate le strade il Sig. Berti Mantellassi domanda ora di cederle in dono: ritenuto che lungo tali strade sorgono ora già da vario tempo ville le quali sono sottoposte alla tassa sui fabbricati ed a quella sul valor locativo, ritenuto doveroso per il Comune accettare il dono, assicurando così al pubblico il libero passaggio al mare, ed una comoda viabilità ai proprietari delle ville sopra ricordate e a quelli dei fabbricati che vi verranno senza dubbio costruiti a confine. Atteso che debbasi considerare a onore del sig. Berti che egli cede le strade al Comune quando le ha costruite, mentre a Castiglioncello il Comune ha dovuto accettare il terreno e pensare esso stesso alla costruzione.
                                                                           Delibera
1° Di accettare dai Sigg. Berti Mantellassi Giuseppe, Giulia Elisa e Marianna fu Luigi e Garbagni Cristina loro madre il dono dei seguenti terreni:
A - Una striscia di terreno per una strada che dalla via Provinciale Littoranea conduce alle ville a Caletta e che fronteggiando le medesime dal confine con la spiaggia marittima nord oveste giunge a metri quattro oltre l'ultima villa costruita dalla Società verso sud oveste.
B - Il piccolo tratto che scende al mare fra le ville Marucelli e Bombassei.
C - Un piazzale fra le ville Natali e Straccali avente un fronte di circa m. 59 ed una profondità di m. 30.
Dette strade misurano una lunghezza in sviluppo di circa m. 700 con la larghezza di m. 6-750-8-10 compresovi fossette di scolo, scarpate ecc. e tutto il terreno da cedersi misura una superficie complessiva di circa 7600 corrispondente al Catasto del Comune di Rosignano Marittimo in sezione G alle particelle 571 per intero 14-608-509-19-17 tutte in parte con l'imponibile ratizzato di lire 3,24 confinato da via Provinciale Littoranea, Berti Mantellassi con altro terreno da più lati Natali-Straccali-Pizzorno-società costruttrice Bambassei-Mannelli-Montecatini-Bianconcini-Stugelli-Demanio dello stato-Blandi-Bartolini-Pistacchi-Chellini-Morgantini-....
2° Di dare atto che la produzione dei documenti necessari a dimostrare il possesso e la libertà del fondo sono a carico del donante come pure sono a suo carico tutte le spese contrattuali relative.
Nessuno domandando la parola, il deliberato che sopra dal Presidente posto ai voti risulta approvato per alzata e seduta dai 15 Consiglieri presenti all'unanimità.

Foto 4 - Sono tanti i distributori di benzina dislocati nel nostro territorio alla fine del 1927. Ne attestano l'industriosità. Danno testimonianza che il traffico dei mezzi meccanizzati è in crescita. Tredici, in totale, le pompe, dai caratteristici disegni di una volta che s'incontrano sulle nostre strade ed al centro dei paesi. Uno a Caletta, ed eroga carburante «Lampo» (quello di Riccardo Galletti, l'altro Agip a Portovecchio ed è di Evanita Guazzini). Indubbiamente c'è concorrenza.
Foto 9 - Superata la discesa di Portovecchio e il ponte sul botro Grande, il nostro viandante di inizio secolo si trovava a passare, dove la strada spianava, di fronte  alla casa Fierabracci con la locanda di Smith, moglie Emma e figlie Ines, Armandina, Ada, Olga e Giuseppina. Nella stessa casa, lato Cecina, il contadino Arturo Maiolini e il pastore Rossi con la moglie Annetta. A sinistra con poche altre case e, sulla destra, verso il mare, sfilava di fronte alle belle ville che facevano cornice alla spiaggia. Più avanti, una breve strada partiva a perpendicolo verso il mare. Sull'incrocio due case, lungo la via ville e civettuole villette a cui il tempo apporterà cambiamenti senza spostarne l'essenza. Ancora più avanti, sulla destra, protetta da un bel parco la grande villa Berti Mantellassi, una delle prime costruzioni di Castiglioncello, con la sua fattoria sul lato opposto della strada (oggi banca). Come il resto della costa, Caletta era povera di vegetazione alta e i campi lavorati confinavano con le costruzioni. Passano i decenni e dal '30 in poi tante pensioni innalzano le loro insegne fra il Quercetano e Crepatura. Hanno vasti richiami e, in genere, fedele clientela. A Caletta la più ampia è ancora quella intitolata alla località stessa, ora di proprietà di Evangelista Guzzini, con ristorante, bar, pineta, cortile privato, ma ce ne sono altre, compresa la «Savoia». ("Castiglioncello: un secolo di immagini" di Castaldi-Marianelli-Scaramal,  scaricabile dal sito)
La storia della “Banca Toscana” inizia il 4 aprile 1904 con la costituzione del Piccolo Credito Toscano, società cooperativa promossa da un comitato di cittadini. Già nel 1920 cade l’appellativo Piccolo, a sanzionare il successo dell’istituto che si trasforma da cooperativa in società anonima. E’ nel marzo del 1930 che nasce ufficialmente la Banca Toscana spa. L’istituto fa la sua comparsa in Borsa per alcuni decenni, a partire dal maggio 1986. Negli anni, la “Toscana” si rafforza e acquisisce il Banco di Perugia, poi incorporato nel 1991. Meno di dieci anni dopo, acquisisce e poi incorpora la Banca popolare della Marsica che le permette di espandersi nel Molise, completando così l’opera di radicamento nel Centro Italia. A Caletta apre nel luglio 1963 nella posizione attuale e nel 2009 viene assorbita di nome e di fatto dal Monte dei Paschi di Siena.

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