Foto 1 -
Altri
costumi, altra scansione del tempo. Tutto si muoveva più lentamente
dandoci la misura - quella concezione del tempo e dello spazio -
di una vita organizzata su ritmi piacevolmente rallentati. Allora
Caletta, piccola «cala» sul mare, prima di Castiglioncello, era
divisa da Rosignano da un'area inedificata. Si intravedono sul bordo
dell'Aurelia stoppie che prefigurano i campi, territori e spazi ampi
che circondavano gli edifici. La gente, lo si vede, si muove spesso
a piedi: in rare occasioni, con la carrozza che è per pochi, ma
arriva la bicicletta. (Il
Tirreno)
Adunanza 15 settembre
1915 - Dono delle strade da parte di Berti-Mantellassi
Il Presidente a nome della Giunta Municipale propone:
Il Consiglio
Udito che il Sig. Berti Mantellassi ha costruito in Caletta varie
strade dove sono sorti alcuni villini e le ha completate con
massicciata, fossette per lo scolo delle acque, scarpate ecc.
dimodochè nessuna spesa di rifacimento o restauro occorre e
nessun'altra all'infuori nel mantenimento ordinario, udito che
completate le strade il Sig. Berti Mantellassi domanda ora di
cederle in dono: ritenuto che lungo tali strade sorgono ora già da
vario tempo ville le quali sono sottoposte alla tassa sui fabbricati
ed a quella sul valor locativo, ritenuto doveroso per il Comune
accettare il dono, assicurando così al pubblico il libero passaggio
al mare, ed una comoda viabilità ai proprietari delle ville sopra
ricordate e a quelli dei fabbricati che vi verranno senza dubbio
costruiti a confine. Atteso che debbasi considerare a onore del sig.
Berti che egli cede le strade al Comune quando le ha costruite,
mentre a Castiglioncello il Comune ha dovuto accettare il terreno e
pensare esso stesso alla costruzione.
Delibera
1° Di accettare dai Sigg. Berti Mantellassi Giuseppe, Giulia Elisa e
Marianna fu Luigi e Garbagni Cristina loro madre il dono dei
seguenti terreni:
A - Una striscia di terreno per una strada che dalla via Provinciale
Littoranea conduce alle ville a Caletta e che fronteggiando le
medesime dal confine con la spiaggia marittima nord oveste giunge a
metri quattro oltre l'ultima villa costruita dalla Società verso sud
oveste.
B - Il piccolo tratto che scende al mare fra le ville Marucelli e
Bombassei.
C - Un piazzale fra le ville Natali e Straccali avente un fronte di
circa m. 59 ed una profondità di m. 30.
Dette strade misurano una lunghezza in sviluppo di circa m. 700 con
la larghezza di m. 6-750-8-10 compresovi fossette di scolo, scarpate
ecc. e tutto il terreno da cedersi misura una superficie complessiva
di circa 7600 corrispondente al Catasto del Comune di Rosignano
Marittimo in sezione G alle particelle 571 per intero
14-608-509-19-17 tutte in parte con l'imponibile ratizzato di lire
3,24 confinato da via Provinciale Littoranea, Berti Mantellassi con
altro terreno da più lati Natali-Straccali-Pizzorno-società
costruttrice
Bambassei-Mannelli-Montecatini-Bianconcini-Stugelli-Demanio dello
stato-Blandi-Bartolini-Pistacchi-Chellini-Morgantini-....
2° Di dare atto che la produzione dei documenti necessari a
dimostrare il possesso e la libertà del fondo sono a carico del
donante come pure sono a suo carico tutte le spese contrattuali
relative.
Nessuno domandando la parola, il
deliberato che sopra dal Presidente
posto ai voti risulta approvato per
alzata e seduta dai 15 Consiglieri
presenti all'unanimità.
Foto 4 -
Sono
tanti i distributori di benzina dislocati nel nostro
territorio alla fine del 1927. Ne attestano l'industriosità.
Danno testimonianza che il traffico dei mezzi meccanizzati
è in crescita. Tredici, in totale, le pompe, dai
caratteristici disegni di una volta che s'incontrano sulle
nostre strade ed al centro dei paesi. Uno a Caletta, ed eroga
carburante «Lampo» (quello di Riccardo Galletti, l'altro
Agip a Portovecchio ed è di Evanita Guazzini). Indubbiamente c'è concorrenza.
Foto
9 - Superata
la discesa di Portovecchio e il ponte sul botro Grande, il nostro
viandante di inizio secolo si trovava a passare, dove la
strada spianava, di fronte alla casa Fierabracci con la
locanda di Smith, moglie Emma e figlie Ines, Armandina, Ada, Olga e
Giuseppina. Nella stessa casa, lato Cecina, il contadino Arturo
Maiolini e il pastore Rossi con la moglie Annetta. A
sinistra con poche altre case e, sulla destra, verso il mare,
sfilava di fronte alle belle ville che facevano cornice alla
spiaggia. Più avanti, una breve strada partiva a perpendicolo
verso il mare. Sull'incrocio due case, lungo la via ville e
civettuole villette a cui il tempo apporterà cambiamenti
senza spostarne l'essenza. Ancora più avanti, sulla destra,
protetta da un bel parco la grande villa Berti Mantellassi, una delle
prime costruzioni di Castiglioncello, con la sua fattoria
sul lato opposto della strada (oggi banca). Come il resto della costa,
Caletta era povera di vegetazione alta e i campi lavorati
confinavano con le costruzioni. Passano i decenni e dal '30 in poi tante pensioni innalzano le loro insegne fra il Quercetano e Crepatura. Hanno vasti richiami e, in genere,
fedele clientela. A Caletta la più ampia
è ancora quella intitolata alla località stessa, ora di proprietà
di
Evangelista Guzzini, con ristorante, bar, pineta, cortile
privato, ma ce ne sono altre, compresa la «Savoia».
("Castiglioncello: un secolo di immagini" di Castaldi-Marianelli-Scaramal,
scaricabile dal sito)
La storia della “Banca Toscana” inizia il 4 aprile 1904 con la
costituzione del Piccolo Credito Toscano, società cooperativa
promossa da un comitato di cittadini. Già nel 1920 cade
l’appellativo Piccolo, a sanzionare il successo dell’istituto che si
trasforma da cooperativa in società anonima. E’ nel marzo del 1930
che nasce ufficialmente la Banca Toscana spa. L’istituto fa la sua
comparsa in Borsa per alcuni decenni, a partire dal maggio 1986.
Negli anni, la “Toscana” si rafforza e acquisisce il Banco di
Perugia, poi incorporato nel 1991. Meno di dieci anni dopo,
acquisisce e poi incorpora la Banca popolare della Marsica che le
permette di espandersi nel Molise, completando così l’opera di
radicamento nel Centro Italia. A Caletta apre nel luglio 1963 nella
posizione attuale e nel 2009 viene assorbita di nome e di
fatto dal Monte dei Paschi di Siena. |