Castiglioncello ieri   

1900 luglio - Ufficiali intorno al capitano Galli a Castiglioncello Inizio '900 - Golfo dell'Ausonia, soldati al bagno. (Foto A.Toninelli) 1903 - Militari in pineta. 1903 - 10° Reggimento Fanteria a Castiglioncello. 1903 - 10° Reggimento Fanteria a Castiglioncello.(Arch.Benedettini) 1903 - 10° Reggimento Fanteria  a Castiglioncello 1903 - Accampamento militare a Castiglioncello 1904 - Militari attendati in pineta. A sinistra la via del Littorale 1904 - Militari sul promontorio. 1905 - Militari accampati. 1945 - Il castello Pasquini sede del comando aereo USA operante dall'aeroporto di Vada. 1945 - Fabbricati per militari USA costruiti sui campi da tennis. 1945 - Truppe USA in pineta. 1945 - Truppe USA al castello Pasquini 1945 - Truppe USA nel castello. 1945 - Lettura bollettini di guerra. 1945 - Accampamento USA in pineta Marradi. 1945 - Carta geografica in una stanza del castello. 1945 - Il colonnello comandante MacCloskey. 1945 - Cerimonia nel campo sportivo.

1903 - Era frequente che interi squadroni di militari facessero la loro comparsa estiva sul promontorio, abbinando esercitazioni nella pineta e bagni salutari, almeno fino alla comparsa del primo "turismo" regolare.
1945 - Nel castello Pasquini prende sede il comando dell’885° squadrone di bombardieri aerei statunitensi, operanti nell'aeroporto di Vada. In pineta Marradi accampamento di soldati americani.

  Castiglioncello è attraversata da una pineta fitta di fronde, di ombre, di pace. Giovanni Marradi la definisce “immensa e selvaggia cattedrale” e quando, nei suoi versi, si sofferma sul gran viale che la percorre ci dona un'immagine che non si dimentica: “...quella navata altissima, romita, piena del sacro cantico del mare”. (Nencini 1925)
...Anni prima Diego Martelli, nella spianata davanti alla sua casa che terminava andandosi a buttare con un salto nel mare, aveva pensato di costruire un parco e aveva ideato un lungo viale, congiungente i golfi di Portovecchio e dell'Ausonia, da cui, perpendicolarmente, se ne svolgevano altri più brevi. E' a quel tempo che i primi pini trovano asilo sulla spianata dove si raccoglieva fieno o grano. E' a quel tempo che un viale di pini si parte dalla via del Littorale per salire verso le Spianate per la strada che collegava Castiglioncello a Castelnuovo. Sarà, in seguito, il barone Patrone a sviluppare l'idea e ad incrementare il numero di pini. All'ombra di essi si riuniranno, per molti anni, i militari regi per i campi estivi, i rari villeggianti con paglietta od ombrellino e i primi calciatori del paese prenderanno a calci un pallone ai bordi del mare prima che un vero campo sportivo trovasse sistemazione dove ancor oggi si trova...(Da: "Castiglioncello: un secolo di immagini" di C. Castaldi e G. Marianelli scaricabile dalla sezione Scaricolibri del sito)

 

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