Castiglioncello oggi

Il parco Uzielli oggi interamente urbanizzato

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  Nel 1914 trova conclusione il sofferto itinerario della vendita dell'ex latifondo dei Mastiani-Brunacci, ufficialmente in fallimento già nel 1909. Un solo lotto viene assegnato nel 1911 alla famiglia Uzielli: quello di ben 45.000 metri quadrati, comprendente, a Caletta, Villa Marina ed il parco che prenderà il loro nome. Praticamente tutta la zona fra l'Aurelia ed il mare, dalle proprietà Cardon a Portovecchio fino alle proprietà Berti-Mantellassi a Caletta. Oggi il parco è un'area totalmente occupata da ville e condomini, resta solo un minimo spazio di parco pubblico adiacente al lungomare dei Pungenti. All'interno di quest'area che faceva parte del grande parco di Villa Marina, resta unico ricordo del passato la vasca-fontana (foto in alto) che aveva vicino una vasca in vetro sollevata da terra nella quale il pascatore della villa, prima Faccenda e poi Simoncini (Pipi) mantenevano vive introducendo acqua salata a secchi, le prede pescate, ovvero aragoste e pesce pregiato, necessario ai frequenti pranzi organizzati da Donna Elisa Uzielli nata Philipson per i camerati tedeschi. (Memorie di Estevan Faccenda).                                                        
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           La 5ª A delle elementari Fucini adotta la fontana del parco Uzielli

Nel Parco Uzielli c’è una fontana, ormai in cattive condizioni, che attende di essere restaurata. Lo sarà grazie all’intervento degli scolari di una classe, la 5ª A della scuola elementare Fucini, scolari che hanno presentato al Comune un vero e proprio progetto di recupero della “preziosa” fonte, a suo tempo facente parte del complesso di opere che aveva arricchito all’inizio del secolo scorso il parco. E così una bella mattina di questo maggio nella sede scolastica Fucini si sono incontrati con gli scolari della classe (e con la loro insegnante, Rina Menini) il sindaco Nenci che è venuto ad assicurare che l’intervento del Comune ci sarà, nonchè alcuni personaggi in grado di testimoniare sulla storia del parco. C’era in particolare Maria Luisa Uzielli, una delle ultime eredi dell’importante famiglia che ha dato il nome al parco; e c’era anche Neda Faccenda, figlia del guardiano “storico” della villa. Presente il direttore della scuola Mauro Martelli, giustamente soddisfatto per l’impegno dei suoi ragazzi e dell’insegnante Menini, protagonisti dell’impegno scolastico che va sotto il nome di «un progetto da attuare». La signora Uzielli ha così parlato ai ragazzi della V A ricostruendo la vicenda della sua famiglia che all’inizio del Novecento, giungendo da Livorno, dove aveva un importante ruolo nella direzione della Saint Gobain, faceva costuire nel 1911 Villa Marina proprio a ridosso di quella parte della costa tra Caletta e Castiglioncello che precede Portovecchio. Si arredava poi il parco con limonaia, pini, lecci e una fontana proprio sotto le mura della villa. Maria Luisa ha ricordato tra l’altro che Alberto Uzielli, nella generazione successiva, aveva elaborato negli anni ’60 il progetto «parco dei monti dell’Uccellina». Progetto che poi è stato realizzato dando così vita alla ormai notissima zona protetta dell’Uccellina nel grossetano.
 Anche Neda Faccenda ha rammentato vicende e avvenimenti particolari della famiglia Uzielli, nei suoi componenti che hanno attraversato ben tre generazioni, anche nei versanti dei due rami, quelli che si sono traferiti a Firenze e quelli che sono passati negli Stati Uniti. Gli scolari hanno ascoltato, imparato e a loro volta col progetto per salvare la fontana fornito un insegnamento agli adulti.
(Carlo Rotelli per Il Tirreno del 29-5-2007)                       Una statuetta di epoca romana nella fontana
Gli alunni delle scuole elementari ritrovano una statuetta di epoca romana durante l’attività di pulizia di una fontana. La storia che ha portato a rinvenire l’importante reperto archeologico è cominciata due anni fa, quando i ragazzi che frequentavano la classe quarta A presso le scuole Fucini di Castiglioncello hanno partecipato, con la loro insegnante Rina Menini, al concorso indetto dalla fondazione Cassa di Risparmio di Livorno. Scopo del concorso era quello di segnalare alla Fondazione, preparando anche un percorso didattico, strade, piazze o monumenti che dovevano essere sottoposti a restauro. Gli alunni della quarta A hanno deciso di segnalare una piccola fontana presente all’interno del parco Uzielli di Castiglioncello, precisamente nell’area verde che si affaccia sulla scogliera dei Pungenti.
 «La fontana era completamente abbandonata - spiega la maestra Menini - e coperta dai rovi. I bambini hanno analizzato quello che si vedeva, ricostruendo la possibile immagine della fontana grazie anche all’aiuto di una discendente della famiglia Uzielli, che lo scorso anno ci ha fatto visita». Grazie ai racconti della gente di paese, gli alunni sono quindi riusciti ad avere un’idea della conformazione della fontana, la cui costruzione dovrebbe risalire alla fine del IX secolo, e a presentare il progetto che nel 2006 ha vinto il concorso indetto dalla Cassa di Risparmio. La Fondazione si è quindi impegnata a finanziare il restauro strutturale della fontana, sulla base di preventivi presentati dal Comune di Rosignano. Della ristrutturazione artistica si sarebbe invece occupato l’Istituto d’arte di Volterra, contattato dalle scuole Fucini.
 In attesa dell’opera di riqualificazione, il Comune ha fatto ripulire la fontana da erbacce e rovi e così i bambini che avevano segnalato la presenza di questa struttura si sono immediatamente resi conto di una curiosità. Sull’estremità superiore della fontana hanno notato un conglomerato di sassi e detriti, all’interno del quale era incastonata - parzialmente libera - una statuetta dalle fattezze particolari. Per verificare l’entità del ritrovamento sono intervenuti alcuni docenti dell’Istituto d’arte di Volterra e Edina Regoli, direttrice del museo archeologico di Rosignano Marittimo. «Si tratta di una statuetta - ha detto Regoli - in marmo chiaro, che misura circa venti centimetri per sessanta, sembra raffigurare un personaggio maschile che cavalca un delfino». Vista l’importanza del ritrovamento venuto alla luce grazie all’attività degli allievi delle Fucini, nei giorni scorsi anche le Belle arti di Pisa e la Sovrintendenza di Firenze sono intervenuti ad osservare la statuetta, che adesso, per ovvi motivi di sicurezza, è stata trasferita presso il museo archeologico locale. Mentre aspettano di avere chiarimenti sull’effettiva importanza storica della loro scoperta, i bambini attendono che prenda corpo almeno la parte centrale del loro progetto, ossia la ristrutturazione della fontana.
(Anna Cecchini per Il Tirreno del 15-12-2007)
Dagli studi eseguiti risulterà accertato che la statuetta non è opera antica, ma con molta probabilità è stata costruita da un abile artigiano riprendendo un modello classico, fra il '600 e l'700, per essere poi acquistata e posta sulla fontana, dove a causa dell'acqua sorgiva molto calcarea è stata pian piano ricoperta da materiale depositato e vegetazione, divenendo irriconoscibile. Nelle foto sotto: 1-condizioni al ritrovamento; 2-rimozione; 3-presentazione a Villa Celestina del volume nato da questo ritrovamento.
Foto 4-5-6-dopo il restauro del 2008. ("Villa Marina e gli Uzielli a Caletta di Castiglioncello" scaricabile dalla sezione "Scaricolibri" del sito);

 

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